MWC 2015: gli annunci, le novità e il nostro punto di vista

La fiera di Barcellona si è conclusa, tra annunci di nuovi smartphone e molta attenzione da parte delle aziende per dispositivi wearables con gli smartwatch in testa. Il mercato dei device mobile continua a catturare l'attenzione degli utenti e le giornate del MWC 2015 sono state ricche di importanti annunci: li ripercorriamo in questo articolo, con il punto di vista della redazione su quanto ci ha particolarmente colpito
di Davide Fasola , Nino Grasso , Paolo Corsini pubblicato il 06 Marzo 2015 nel canale TelefoniaASUSAcerLenovoMicrosoftLGSamsungHTCHuaweiSonyAlcatelKazamWikoQualcomm
Le opinioni della redazione
In quest'ultima pagina abbiamo voluto riassumere alcune note su quello che ha colpito, nel bene e nel male, chi della nostra redazione ha trascorso alcuni giorni tra i padiglioni della Fira di Barcelona per scoprire le novità e presentare, attraverso gli articoli pubblicati su queste pagine, quanto annunciato.
Paolo Corsini
Mi ha in parte sorpreso l'assenza di importanti annunci legati a tablet in questa edizione del MWC: sono questi prodotti che sino a pochi mesi fa catturavano l'attenzione ma è evidente come le priorità delle aziende, quantomeno riferendosi agli annunci di nuovi prodotti, si siano spostate verso smartphone e smartwatch. Di questi ultimi si sono viste finalmente implementazioni interessanti, con modelli che spiccano per design e similitudine con il mondo dell'orologeria tradizionale abbinando anche funzionalità di connettività via linea telefonica che permette di bypassare la costante dipendenza da uno smartphone tipica dei modelli di precedente generazione.
Molti i nuovi smartphone top di gamma presentati: tra Samsung Galaxy S6 e HTC One M9 la scelta è difficile, con Samsung che (finalmente) ha adottato materiali all'altezza di un prodotto con listini come quelli annunciati al MWC. Colpisce il modello Edge, tanto bello nella costruzione meccanica quanto per molti versi inutile: i due lati curvi sono infatti parte del display principale e non utilizzabili, quantomeno al momento, con implementazioni specifiche così come invece visto con Galaxy Note Edge.
Dal punto di vista puramente tecnologico è da segnalare come l'industria si stia spostando sempre più velocemente verso soluzioni che assicurino banda elevatissima attraverso collegamenti con celle telefoniche. Se al momento attuale le linee 4G stanno conoscendo una rapida e significativa diffusione nel territorio italiano, il futuro vede nuovi standard all'orizzonte e in prospettiva la disponibilità di collegamenti sempre più rapidi ed efficienti in ogni luogo. Il vero problema sembra essere rappresentato dai costi delle tariffe, ma questa è una problematica che esula dall'aspetto puramente tecnologico riguardando più le politiche commerciali dei vari operatori.
Nino Grasso
Al Mobile World Congress il vincitore assoluto è la Spagna. Non è di certo fra gli stati europei che se la passano meglio sul piano economico, eppure è di anno in anno in grado di accogliere con estrema disinvoltura la più grande fiera mobile al mondo, non creando disservizi per i cittadini barcellonesi e offrendo servizi ottimali e sempre affidabili ai partecipanti. Sul piano organizzativo direi che abbiamo solo da imparare dai nostri cugini spagnoli.
Per il resto, il MWC 2015 ha visto i vari produttori sfidarsi per aggredire il mercato dei wearable, ma lo fanno tutti con molta timidezza non facendosi mancare il meno rischioso supporto degli smartphone. Nelle vetrine non mancavano smartwatch, fitness band e visori, ma quante società credono davvero nella categoria e sono disposte ad osare? Quello che manca al settore, secondo me, è un prodotto in grado di soddisfare anche le esigenze del pubblico femminile, esigenze che non sono state colmate in quel di Barcellona.
I nuovi smartwatch, fra cui spiccano per bellezza LG Watch Urbane LTE e Huawei Watch, sono assolutamente entusiasmanti per i miei gusti, ma una ragazza sarebbe disposta ad indossarli? E perché dovrebbe farlo? Ci si aspetta con ansia l'arrivo di Apple Watch, nella speranza che la Mela riesca a trovare uno scopo ben più definito che esuli del tutto da qualcosa di già esistente. Un altro trend che si è palesato insistente al MWC 2015 è stato quello degli smartphone low-cost, con Sony, Wiko, e vari produttori cinesi che continuano ad esporre prodotti sempre meno limitanti, ma dal prezzo estremamente contenuto.
Ma a dominare la fiera - e forse è un po' scontato dirlo - è stata Samsung, forte di due nuovi prodotti assolutamente ai vertici della categoria. I coreani passano dal 'bruttino Galaxy S5' a quello che considero un gioiellino sia dal punto di vista tecnico che, soprattutto, sul piano del design. Le riflessioni delle finiture e i materiali utilizzati, nonché lo splendido display Dual-Edge, fanno di Galaxy S6 Edge in assoluto il prodotto più riuscito del Mobile World Congress, laddove la concorrenza diretta, HTC in primis, ha faticato a proporre alternative altrettanto innovative o convincenti.
Ad oggi è chiaro che sia proprio la 'plasticona' Samsung a configurarsi come punto di riferimento in chiave di design nel settore mobile, con due gioiellini che non sfigurerebbero neanche nelle vetrine di Swarovski. E chi se lo sarebbe mai aspettato?
Roberto Colombo
È stata un'edizione ricca del Mobile World Congress, anche se forse con contenuti non così innovativi come ci si sarebbe potuti aspettare. Abbiamo visto molte evoluzioni 'solide' dei top di gamma, ma è mancato quel prodotto in grado di emergere in modo netto dalla massa. Lo stesso Samsung Galaxy S6 Edge é un esercizio di stile pienamente riuscito, ma non implementando una reale innovazione a livello di interfaccia sui lati curvi rischia di restare tale. Dopo anni in cui le prestazioni erano sulla bocca di tutti (memoria, megapixel della fotocamera, numero di core del processore) ci sono stati pochi annunci in grado di lasciare a bocca aperta. Si pensava potesse essere l'anno dei wearables, l'ha pensato anche Huawei, ma anche in questo caso non c'è stato il cambio di passo che ci si aspettava.
Ci si aspetta molto dall'anno prossimo, quando saranno disponibili le tecnologie 4.5G che, come abbiamo raccontato in questo articolo, saranno in grado di portare una piccola rivoluzione in molti campi: non solo la larghezza di banda per i contenuti video, ma anche la realtà virtuale e il controllo remoto, grazie alla velocità delle connessioni, ma soprattutto alle ridotte latenze. Anche i wearable, grazie a connessioni molto meno avide di energia, avranno la loro definitiva consacrazione. Il tutto in attesa poi del 2020, quando sarà il momento delle tecnologie 5G, che saranno in grado di portare all'estremo i temi che abbiamo appena citato.
Davide Fasola
È stata sicuramente una edizione ricca di novità, ma a stupirmi è stato il fatto che nella maggior parte dei casi si sia trattato di novità minori. Le aziende che hanno portato novità davvero importanti (penso alla fascia alte del mercato) sono state essenzialmente Samsung e HTC, che hanno annunciato entrambe i loro dispositivi top di gamma per i mesi a venire. Tutti gli altri produttori hanno concentrato i loro sforzi e i loro annunci principalmente sulla fascia media e medio/bassa del mercato.
Se da un lato era cosa prevedibile, dato che comunque è in quella fascia di mercato che si fanno i numeri e che la lotta tra i vari produttori si sta facendo sempre più agguerrita, dall'altro un Mobile World Congress con fuochi d'artificio da parte di tutti i produttori presenti sarebbe stato sicuramente più entusiasmante. Con questo non voglio assolutamente dire che si è trattata di un'edizione scialba, anzi, molti dei prodotti annunciati sono interessanti pur non essendo top di gamma. Basti pensare a Sony con il suo M4 Aqua, a LG con tutta la nuova gamma intermedia, a Lenovo con il proprio A7000, a Motorola con Moto E e chi più ne ha più ne metta. Tutte soluzioni valide ma dal prezzo indubbiamente concorrenziale.
Continua a crescere la categoria dei wearables o dispositivi indossabili, con annunci da parte di molti produttori rivolti proprio a questa tipologia di prodotti. Significativa in questo senso la scelta di Huawei che addirittura non ha portato nemmeno uno smartphone proprio per dare il maggior spazio possibile alle sue soluzioni indossabili che sono state ben tre. In ambito smartwatch la scena è stata però a mio parere monopolizzata da LG che, con il suo Watch Urbane LTE ha finalmente proposto una soluzione bella ma allo stesso tempo dotata di una interfaccia semplice, fluida e intuitiva.
A chiudere proponiamo l'edizione di questa settimana del nostro TGTech, incentrato sul Mobile World Congress 2015: tutte le novità in video.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoIl telefono di punta nel film è un Nokia Lumia 1020, uscito nel 2013, ma sono presenti vari dispositivi nokia più vecchi.
Tanto per cambiare, c'è qualcuno che non ha capito niente nel reparto marketing.
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