Telegram, Pavel Durov lancia Cocoon: l’intelligenza artificiale sulla blockchain

Telegram, Pavel Durov lancia Cocoon: l’intelligenza artificiale sulla blockchain

Il CEO di Telegram, Pavel Durov, ha annunciato a Dubai Cocoon, una rete di calcolo AI decentralizzata basata su TON che premia i possessori di GPU con Toncoin per elaborare inferenze private. Il lancio è previsto a novembre, con Telegram come primo cliente

di pubblicata il , alle 12:11 nel canale Web
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Durante la conferenza Blockchain Life 2025 di Dubai, Pavel Durov, CEO di Telegram, ha presentato Cocoon, una rete di calcolo per l’intelligenza artificiale completamente decentralizzata e costruita su The Open Network (TON). Il sistema ricompensa i proprietari di GPU con Toncoin, la criptovaluta nativa della blockchain TON, per l’utilizzo della loro potenza di calcolo nell’esecuzione di inferenze AI private e cifrate. Formalmente chiamata Confidential Compute Open Network, la piattaforma sarà ufficialmente lanciata a novembre, con ovviamente Telegram come primo grande cliente. Contestualmente all’annuncio, sono state aperte le candidature per fornitori di GPU e sviluppatori interessati a partecipare al progetto.

Il funzionamento di Cocoon si basa su un marketplace aperto, dove gli utenti possono mettere a disposizione la loro potenza di elaborazione e ricevere in cambio compensi in Toncoin. Gli sviluppatori possono così ottenere accesso a un’infrastruttura AI economica, in grado di gestire query senza esporre i dati personali a fornitori centralizzati. L’obiettivo dichiarato è contrastare il dominio delle grandi aziende tecnologiche nel settore del cloud computing, da Amazon AWS a Microsoft Azure.

E lo stesso Durov ha descritto Cocoon come una risposta al progressivo declino delle libertà digitali, richiamando i principi di privacy e decentralizzazione che hanno guidato la nascita sia di Telegram sia della blockchain TON. Il lancio arriva in un momento in cui si diffonde la preoccupazione per la concentrazione del potere nei sistemi di intelligenza artificiale gestiti dalle grandi società tecnologiche. A differenza dei modelli centralizzati, dove aziende come OpenAI e Google possono accedere ai dati e ai pattern degli utenti, Cocoon garantisce che le informazioni restino cifrate durante tutto il processo di calcolo, anche per coloro che mettono a disposizione le proprie GPU.

Grazie alla diffusione globale di Telegram, l’integrazione di Cocoon consentirà al progetto di scalare rapidamente. L’app di messaggistica integrerà la rete nella propria infrastruttura, alimentando funzionalità AI nelle Mini App e introducendo nuove modalità di interazione quotidiana con l’intelligenza artificiale.

Il CEO della TON Foundation, Max Crown, ha definito il lancio “un passaggio verso un’economia di calcolo aperta e guidata dagli utenti”, in grado di restituire agli individui il controllo sull’infrastruttura AI. Ha aggiunto che, sfruttando la base utenti di Telegram e la scalabilità della blockchain TON, Cocoon può “ridefinire il modo in cui miliardi di persone interagiscono con l’AI nella vita digitale di ogni giorno”. Contestualmente, AlphaTON Capital, società quotata al Nasdaq e parte della tesoreria TON, ha annunciato un “investimento strategico sostanziale” nelle infrastrutture hardware necessarie a far funzionare la rete. L’azienda installerà GPU di nuova generazione con elevata capacità di memoria nei propri data center, per supportare modelli avanzati come DeepSeek e Qwen.

Il progetto sfrutta la struttura multi-chain e "shardata" della blockchain TON, capace di elaborare milioni di transazioni al secondo. Questa architettura garantirà la gestione di grandi carichi di lavoro AI mantenendo trasparenza e prezzi di mercato determinati dalla domanda e dall’offerta. Le reti di AI decentralizzate stanno guadagnando attenzione come alternativa ai servizi offerti dai giganti della tecnologia. Piattaforme come Akash Network o Render Network permettono già di affittare risorse di calcolo distribuite, ma l’integrazione diretta con l’ecosistema Telegram rappresenta il principale vantaggio competitivo di Cocoon. Il prezzo dei servizi sarà determinato dinamicamente in base al mercato, creando un ambiente potenzialmente più competitivo rispetto al cloud centralizzato, anche se con possibili rischi in termini di affidabilità e consistenza dei servizi.

“In un mondo in cui i sistemi AI centralizzati raccolgono dati e concentrano potere,” ha concluso Crown, “Cocoon riequilibra l’ecosistema restituendo agli utenti il controllo sul calcolo, la privacy e la proprietà dei propri dati.”

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