OPPO Find X9 Pro: il camera phone con teleobiettivo da 200MP e batteria da 7500 mAh

OPPO Find X9 Pro: il camera phone con teleobiettivo da 200MP e batteria da 7500 mAh

OPPO Find X9 Pro punta a diventare uno dei riferimenti assoluti nel segmento dei camera phone di fascia alta. Con un teleobiettivo Hasselblad da 200 MP, una batteria al silicio-carbonio da 7500 mAh e un display da 6,78 pollici con cornici ultra ridotte, il nuovo flagship non teme confronti con la concorrenza, e non solo nel comparto fotografico mobile. La dotazione tecnica include il processore MediaTek Dimensity 9500, certificazione IP69 e un sistema di ricarica rapida a 80W

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Oppo
 

OPPO Find X9 Pro si presenta come un top di gamma straordinariamente completo, capace di bilanciare prestazioni computazionali e fotografiche di livello professionale con un'autonomia eccezionale. Il telefono adotta linee pulite e moderne, con uno spessore contenuto di 8,25 mm nonostante la batteria particolarmente capiente, grazie all'adozione di un materiale composito a base di silicio e carbonio che garantisce una maggiore densità energetica.

La collaborazione con Hasselblad prosegue e si approfondisce, portando a risultati concreti soprattutto nel comparto zoom. Il modulo fotografico posteriore occupa l'angolo superiore sinistro, allineandosi perfettamente con la cornice del dispositivo, per una scelta che sembra solamente estetica ma che in realtà è soprattutto funzionale: l'indice dell'utente, infatti, poggia sempre lontano dalle lenti in maniera naturale quando si impugna il telefono in verticale, mentre in orizzontale, per gaming o visione di contenuti multimediali, l'impugnatura rimane libera e senza ostacoli. Il peso si attesta a 224 grammi, un valore non contenuto, ma che in questo caso possiamo giustificare facilmente considerando la batteria da 7500 mAh integrata.

Specifiche tecniche

Per il suo top di gamma OPPO non si è di certo risparmiata in quanto a specifiche tecniche: Find X9 Pro monta un display AMOLED da 6,78 pollici con risoluzione 2772×1272 pixel in formato 20:9, per una densità di 450 PPI. Il pannello supporta refresh rate variabile da 1 a 120Hz tramite tecnologia LTPO, caratteristica che - lo ricordiamo - garantisce fluidità visiva ottimale insieme a consumi ridotti. Secondo i dati dichiarati dall'azienda: la luminosità raggiunge 800 nits in utilizzo tipico, 1800 nits in modalità HBM e un picco di 3600 nits in ambienti esterni. La profondità colore è a 10 bit con copertura completa dello spazio DCI-P3, mentre le certificazioni HDR includono Dolby Vision, HDR10+ e HDR Vivid. Le cornici intorno al display sono veramente sottoli: solo 1,15mm su tutti i quattro lati per un aspetto perfettamente simmetrico.

Sotto la scocca troviamo il processore MediaTek Dimensity 9500 realizzato con processo produttivo TSMC a 3nm. L'architettura prevede un design All Big Core di terza generazione: un core ultra ad altissima frequenza da 4,21GHz, tre core premium e quattro core performance. La GPU è la nuova Arm G1 Ultra, mentre la NPU è la MediaTek NPU 990 di nona generazione. Rispetto alla precedente generazione, la CPU è più veloce del 32% e più efficiente del 55%, la GPU guadagna il 33% in prestazioni e il 42% in efficienza, mentre la NPU raddoppia le prestazioni con un incremento del 111% e migliora l'efficienza del 56%. Lo anticipiamo, le prestazioni garantite sono davvero ai vertici nel mondo Android e l'assenza di una piattaforma Qualcomm non si fa mai sentire su questo dispositivo.

La configurazione di memoria prevede 16GB di RAM abbinati a 512GB di storage UFS4.1 per l'unico taglio disponibile, mentre il comparto connettività è completo: dual SIM con supporto eSIM, NFC, Bluetooth 6.0, USB 3.2 Gen 1, Wi-Fi 7. Il telefono integra un chip RF proprietario di OPPO che aumenta la potenza in uplink di oltre il 30% nelle bande chiave, accompagnato da un'architettura antenna a 360 gradi.

Parleremo in maniera più approfondita del comparto fotografico nel capitolo dedicato, ma lo descriviamo già brevemente come uno dei punti di forza di questo dispositivo. Il sistema di imaging è costruito attorno all'Hasselblad Master Camera System con quattro sensori posteriori, fra cui spicca il teleobiettivo periscopico con sensore Samsung S5KHP5 da 200MP con focale equivalente 70mm, apertura f/2.1 e stabilizzazione ottica OIS. È il teleobiettivo a più alta risoluzione mai integrato su uno smartphone OPPO. La fotocamera principale monta il sensore Sony LYT-828 da 50MP con apertura f/1.5 e OIS, mentre l'ultra grandangolare utilizza un Samsung 5KJN5 da 50MP con autofocus e distanza focale minima di 3,5cm. Completa la configurazione la True Color Camera da 21mm con 9 canali multispettrali dedicata alla resa cromatica accurata. Frontalmente trova posto un sensore Samsung 5KJN5 da 50MP con autofocus. Il motore LUMO Image Engine gestisce il processing computazionale, permettendo salvataggio nativo a 50MP su tutte le fotocamere e introducendo funzioni come Motion Photo 4K e zoom lossless fino a 13,2x.

Il sistema operativo è ColorOS 16 basato su Android 16. Le dimensioni del dispositivo sono 161,26x76,46x8,25 mm per un peso di 224 grammi. Le colorazioni disponibili sono Silk White, con finitura bianca perlescente ispirata alla lucentezza della seta (quella della nostra prova, molto bella ed elegante), e Titanium Charcoal, caratterizzata da un tono profondo opaco con texture antiriflesso. Entrambe le varianti beneficiano di certificazione SGS per resistenza alle cadute a cinque stelle e tripla protezione IP66, IP68 e IP69 contro polvere, immersione prolungata in acqua e getti d'acqua ad alta pressione e temperatura.

Specifiche tecniche OPPO Find X9 Pro

  • Sistema operativo: ColorOS 16 basato su Android 16
  • SoC: MediaTek Dimensity 9500 (processo TSMC 3nm) con CPU octa-core
    • 1x C1-Ultra da 4,2 GHz
    • 3x C1-Premium da 3,5 GHz
    • 4x C1-Pro da 2,7 GHz
  • GPU Arm G1 Ultra
  • NPU MediaTek NPU 990
  • Raffreddamento: Vapor chamber con area di dissipazione totale 36.344,4 mm², mesh in acciaio inossidabile ultrafine da 0,025mm
  • Memorie: 16GB RAM LPDDR5X + 512GB storage UFS4.1
  • Display: AMOLED LTPO da 6,78 pollici, risoluzione 2772×1272 pixel (20:9, 450 PPI), refresh rate 1-120Hz, luminosità 3600 nits di picco outdoor, profondità colore 10-bit, PWM Dimming 2160Hz (sotto 70 nits), DC Dimming (sopra 70 nits), HDR Dolby Vision/HDR10+/HDR Vivid, scanner impronte digitali ultrasonico 3D, cornici simmetriche da 1,15 mm
  • Fotocamere posteriori: Quadrupla con Hasselblad Master Camera System
    • Principale: Sony LYT-828 da 50MP, 1/1.28", 23mm, f/1.5 con OIS, lente 7P
    • Ultra grandangolare: Samsung 5KJN5 da 50MP, 1/2.75", 15mm, f/2.0 con autofocus, distanza focale 3,5cm, lente 6P
    • Teleobiettivo periscopico: Samsung S5KHP5 da 200MP, 1/1.56", 70mm, f/2.1 con OIS, lente 1G5P
    • True Color Camera: 21mm, 9 canali multispettrali, 2MP, f/2.4
  • Fotocamera anteriore: Samsung 5KJN5 da 50MP, 1/2.75", 21mm, f/2.0 con autofocus, lente 5P
  • Connettività: Dual SIM 5G, NFC, Bluetooth 6.0, USB 3.2 Gen 1, Wi-Fi 7, 4 microfoni, AI LinkBoost con chip RF proprietario OPPO, GPS, GLONASS, BDS, Galileo, QZSS, NavIC
  • Batteria: 7500 mAh al silicio-carbonio di terza generazione, 80% di capacità residua dopo 5 anni di utilizzo
  • Ricarica: 80W SUPERVOOC cablata, fino a 55W con caricatori USB PD compatibili, 50W AIRVOOC wireless, 10W ricarica wireless inversa
  • Dimensioni: 161,26 x 76,46 x 8,25 mm
  • Peso: 224 grammi
  • Colori: Silk White, Titanium Charcoal
  • Certificazioni: IP66, IP68, IP69, SGS Drop Resistance 5 stelle
  • Audio: Sistema a 4 microfoni, motore aptico asse X
  • Pulsanti aggiuntivi: Snap Key personalizzabile (lato sinistro), Quick Button con rilevamento swipe 0,3mm (lato destro)

Design

Le linee estetiche di Find X9 Pro seguono un linguaggio pulito e bilanciato, con bordi piatti e contorni sottili lungo la cornice per garantire una presa sicura e comoda nell'uso quotidiano nonostante le dimensioni importanti. Lo spessore di 8,25 mm rappresenta un compromesso ottimale tra eleganza e funzionalità, considerando la presenza di una batteria particolarmente generosa. Il modulo fotografico posteriore è posizionato nell'angolo superiore sinistro, creando un'armonia geometrica naturale con il resto del corpo. Una configurazione che per alcuni versi ricorda quella degli iPhone di Apple.

Ci sono però degli elementi distintivi nel top di gamma di OPPO: fra questi, sul lato sinistro della cornice trova posto lo Snap Key, un nuovo pulsante fisico personalizzabile che permette di assegnare diverse funzioni come cambio profilo audio, attivazione torcia, avvio del registratore vocale, traduzione o cattura screenshot. Per impostazione predefinita è collegato alla funzione Mind Space di ColorOS 16, di cui parleremo in seguito: una pressione breve cattura il contenuto dello schermo, una pressione lunga aggiunge una nota vocale, mentre una doppia pressione apre direttamente Mind Space. Le possibilità di personalizzazione rendono il pulsante adattabile a diverse esigenze d'uso.

Sul lato destro è presente invece il Quick Button di nuova generazione, perfezionato per offrire maggiore precisione e capace di rilevare movimenti di swipe fino a 0,3 mm. Le funzioni includono doppio tocco per aprire la fotocamera, pressione singola per scattare una foto e pressione prolungata per la modalità burst. Quando il telefono è in orientamento orizzontale, è possibile scorrere sul pulsante per effettuare zoom in e out. Si tratta di un pulsante capacitivo, non fisico, tuttavia l'interazione viene sempre sottolineata con un feedback aptico molto convincente che simula la sensazione di interagire con un tasto fisico.

La tripla certificazione IP66, IP68 e IP69 garantisce protezione completa. L'IP68 assicura resistenza alla polvere e all'immersione prolungata in acqua, mentre l'IP69 certifica la difesa contro getti d'acqua ad alta pressione e temperatura elevata. Il dispositivo può quindi resistere a condizioni estreme, dall'utilizzo sotto la pioggia battente fino all'esposizione accidentale a forti getti di liquidi. La solidità costruttiva è ulteriormente confermata dalla certificazione SGS per resistenza alle cadute con valutazione complessiva a cinque stelle, segno di un'ingegnerizzazione attenta alla durabilità nel tempo.

Bilanciere del volume e tasto di accensione sono sulla destra, poco sopra il Quick Button, mentre il vano per le SIM è nella parte inferiore, insieme a connettore USB-C, uno dei quattro microfoni e la griglia per uno dei due altoparlanti stereo. L'estetica è senza dubbio uno dei punti di forza di questo smartphone, indicando con forza la natura premium del prodotto. Fra le pecche più evidenti, il modulo fotografico sporge in maniera molto decisa, portando lo smartphone a dondolare parecchio quando si usa su un piano. È una caratteristica assai diffusa in fascia alta, dove i moduli fotografici sempre più spinti costringono i produttori a qualche compromesso in termini di design.

Spostandoci sulla parte frontale, sorprendono sin dal primo utilizzo le cornici da 1,15mm lungo tutti i lati, fra le più ridotte di tutta la categoria degli smartphone. Il display viene interrotto quasi esclusivamente dalla selfie camera, insomma, che è posizionata in un foro dal diametro ridotto al centro, nella parte superiore del device.

Hardware e prestazioni

MediaTek Dimensity 9500 è costruito attorno a un processo produttivo avanzato a tre nanometri di TSMC, e promette degli avanzamenti importanti dalla scorsa generazione in termini di potenza bruta ed efficienza energetica. L'architettura All Big Core di terza generazione abbandona i core di efficienza tradizionali per concentrarsi solo ed esclusivamente su core a prestazioni elevate. In particolare, qui troviamo un core ultra a 4,21GHz, insieme a tre core premium e quattro core performance tutti con frequenze di clock piuttosto elevate. I diversi core lavorano in sinergia per gestire carichi di lavoro più o meno intensi, mentre sul fronte grafico troviamo una GPU Arm G1 Ultra che debutta proprio con questo processore. La NPU MediaTek 990 di nona generazione porta anch'essa un miglioramento sostanziale nelle operazioni di intelligenza artificiale.

Rispetto al suo predecessore, OPPO stima aumenti intorno al 30% in termini di potenza di calcolo per quanto riguarda i sottosistemi CPU e GPU, mentre le prestazioni garantite nel calcolo di routine di intelligenza artificiale in locale sono più del doppio (111%). OPPO ha sviluppato in stretta collaborazione con MediaTek il Trinity Engine, un sistema che punta a organizzare dinamicamente la gestione delle risorse a livello di chip. Il motore garantisce prestazioni elevate sostenute e superiore efficienza energetica attraverso diverse tecnologie:

  • Unified Computing Power Model effettua modellazione computazionale a livello di sistema per CPU, GPU e DSU, raggiungendo oltre il 90% di precisione nella previsione del consumo energetico
  • Chip-Level Dynamic Frame Sync traccia in tempo reale i requisiti di rendering del sistema e distribuisce intelligentemente la potenza di calcolo, risultando in una maggiore fluidità fino al 37% in scenari ad alto stress.
  • Sensor Offload sfrutta il chipset Dimensity per gestire in modo più efficiente attività intensive tradizionalmente assegnate al sensore immagine, riducendo del 16,1% il consumo durante la registrazione video 4K a 60fps in HDR.
  • Infine, OPPO Programmable Scheduler riduce la ridondanza delle istruzioni fino al 29,6%, abbassando di conseguenza il consumo energetico del 15,65% in scenari di gaming impegnativi.

Questa integrazione profonda tra hardware e software consente di estrarre il massimo potenziale dal processore, mantenendo al contempo temperature sotto controllo. Il sistema di raffreddamento avanzato con vapor chamber contribuisce alla stabilità termica, con l'area totale di dissipazione che ha raggiunto in questa generazione un valore di 36.344,4 mm², con un incremento del 33,7% rispetto alla generazione precedente. Il vapor chamber è stato completamente riprogettato con una mesh in acciaio inossidabile ultrafine da 0,025 mm che ne riduce lo spessore migliorando significativamente la conduttività termica. La copertura si estende ai componenti critici, incluso il modulo fotografico, per prevenire throttling termico durante attività intensive come la registrazione video 4K prolungata. I materiali ad alte prestazioni includono gel termico e grafite estesa.

Antutu 10

Punteggio

3D Mark Steel Nomad Light

Punteggio finale

3D Mark Wild Life Extreme

Punteggio finale

Geekbench 6

Single-Core

Geekbench 6

Multi-Core

Geekbench 6

GPU

GFX Bench 5

Aztec Ruins (HT) - Offscreen (1440p)

GFX Bench 5

Car Chase - Offscreen (1080p)

Google Octane 2.0

Octane Score

Speedometer 2.0

Test via browser

CPDT Benchmark

Scrittura sequenziale

CPDT Benchmark

Lettura sequenziale

CPDT Benchmark

Memory copy

Software, ecco ColorOS 16

OPPO Find X9 Pro è il primo smartphone a ricevere la ColorOS 16, aggiornamento sostanziale dell'interfaccia proprietaria basata su Android (16). La nuova versione porta con sé modifiche architetturali al motore di rendering grafico, denominate Luminous Rendering Engine, e diverse migliorie che si fondano su tre pilastri fondamentali: prestazioni grafiche elevate, integrazione capillare dell'intelligenza artificiale nei processi d'uso e apertura verso ecosistemi eterogenei attraverso funzionalità di connettività cross-platform. Ma andiamo con ordine.

Luminous Rendering Engine è il nome alla base della nuova architettura di rendering riprogettata che gestisce parallelamente tutti gli elementi visibili a schermo. Rispetto alla metodologia tradizionale di renderizzazione sequenziale, l'approccio parallelo elimina le discontinuità percepibili durante le transizioni, mantenendo la fluidità del sistema anche quando ci sono parecchi elementi sul display. Il motore abilita la funzione Seamless Animation, evoluzione del Parallel Animation introdotto con ColorOS 15, che estende la capacità di rendering simultaneo all'intero sistema operativo anziché limitarla a specifiche situazioni d'uso.

L'implementazione pratica si manifesta in scenari di utilizzo intensivo: apertura e chiusura rapida di applicazioni dalla schermata principale, navigazione gestuale tra decine di app attive, interazione con widget multipli. Le animazioni native seguono una logica progettuale precisa, originando dal punto di contatto con il display e concludendosi nella posizione di partenza al termine dell'azione.

La nuova Flux Home Screen rappresenta l'evoluzione della funzione Big Folder precedentemente introdotta. La nuova implementazione permette la ridimensionamento delle cartelle nella schermata principale attraverso pressione prolungata: gli utenti possono modellare le cartelle in formati verticali, orizzontali o quadrati estesi. Il sistema reagisce dinamicamente riorganizzando gli elementi circostanti per adattarsi alla nuova configurazione spaziale, accompagnando la trasformazione con animazioni fluide gestite dal Luminous Rendering Engine.

C'è poi per la prima volta la possibilità di ingrandire singolarmente le icone delle app, facilitando l'individuazione e l'attivazione di quelle utilizzate con maggiore frequenza. Gli sviluppatori hanno integrato la capacità di incorporare azioni rapide direttamente nelle icone ingrandite:.

Aqua Dynamics evolve come interfaccia informativa persistente che fornisce accesso visuale immediato a dati rilevanti senza necessità di apertura completa delle applicazioni. La funzione sfrutta il Luminous Rendering Engine per generare animazioni fluide che rispondono organicamente al tocco dell'utente: lo scorrimento determina un movimento naturale dell'interfaccia che segue il dito. OPPO ha ampliato il supporto verso applicazioni di terze parti, includendo player musicali, tracker per spostamenti e servizi di consegna cibo. L

Nella schermata di blocco sono state introdotte le nuove Motion Photos caratterizzate da effetti di profondità: gli utenti possono impostare video come sfondi, personalizzare testi attraverso selezioni tipografiche estese e ricevere suggerimenti testuali generati da algoritmi di intelligenza artificiale che si adattano cromaticamente e stilisticamente allo sfondo scelto. Il Full-Screen AOD (Always-On Display) rappresenta un'estensione delle capacità tradizionali, visualizzando lo sfondo della schermata di blocco insieme a informazioni essenziali come ora, data e notifiche direttamente nell'interfaccia AOD. Un singolo tocco attiva la transizione fluida verso la schermata di blocco completa.

Nella nuova personalizzazione Android di OPPO non mancano le feature basate sull'intelligenza artificiale. Prima fra tutte Mind Space, che affronta la frammentazione nella gestione delle informazioni rilevanti incontrate quotidianamente attraverso lo smartphone. Tradizionalmente, il salvataggio di contenuti si distribuisce tra screenshot, note applicative e sistemi di preferiti interni alle app, generando dispersione informativa. La soluzione implementata da OPPO consolida tutto in un hub centralizzato: uno swipe verso l'alto con tre dita o la pressione dello Snap Key cattura istantaneamente il contenuto visualizzato trasferendolo in AI Mind Space. Con la pressione prolungata del tasto si può aggiungere anche una nota vocale alla cattura.

La caratteristica distintiva risiede nella comprensione contestuale del contenuto salvato: quando l'utente salva un poster di un concerto, il sistema riconosce automaticamente dettagli come data e orario, suggerendo l'aggiunta diretta al calendario senza necessità di fotografare precedentemente l'immagine. Il sistema opera in tempo reale attraverso il mirino della fotocamera, analizzando informazioni visibili prima della cattura effettiva. La partnership con Google produrrà presto un'integrazione che permetterà a Gemini di utilizzare AI Mind Space come base di conoscenza personale. Ad esempio, la richiesta "Pianifica un viaggio in Giappone utilizzando tutte le note e gli articoli salvati in Mind Space, e verifica se le condizioni meteo di domani sono favorevoli per la visita" attiverà un processo multi-step. Gemini analizzerà i contenuti rilevanti presenti in Mind Space, recupererà informazioni meteorologiche aggiornate tramite Google Search e genererà un itinerario personalizzato basato su entrambe le fonti informative. L'implementazione della Personal Knowledge Integration con Google Gemini sarà disponibile a partire da novembre 2025.

Non mancano gli strumenti, anch'essi basati sull'IA:

  • AI Recorder fornisce trascrizione vocale in tempo reale durante riunioni o lezioni, con riconoscimento automatico degli speaker e tagging differenziato per ciascun interlocutore. Gli utenti possono selezionare template specifici per la sintesi - riunione, intervista, lezione - ottenendo formati ottimizzati per il contesto d'uso. L'esportazione supporta audio completo, trascrizione integrale o sintesi AI in formati multipli inclusi PDF e documenti Word.
  • AI Writer opera invece come assistente di scrittura a livello di sistema, integrato sia nelle app native come Note sia in applicazioni terze. Le capacità coprono correzione bozze di email, rifinitura report, generazione di didascalie creative per social media quando l'ispirazione scarseggia. Il tool può strutturare idee trasformandole istantaneamente in fogli di calcolo o mappe mentali complete, risultando funzionale per brainstorming e organizzazione visuale dei concetti.

ColorOS 16 espande anche la suite esistente di strumenti di editing fotografico basati su AI - che include AI Eraser, AI Unblur e AI Reflection Remover - con AI Portrait Glow. Lo strumento si concentra sul miglioramento di ritratti con illuminazione scarsa o imperfetta attraverso un singolo tocco utilizzando sistemi di ottimizzazione avanzata dei toni della pelle con l'obiettivo di produrre illuminazione più naturale e bilanciata nelle fotografie. L'editor video integrato nell'app predefinita fornisce strumenti per editing completo: taglio clip, modifica velocità riproduzione, aggiunta tracce musicali, ritaglio inquadratura, applicazione testo e filtri. Gli utenti possono effettuare regolazioni precise su parametri quali contrasto, luminosità e saturazione, portando capacità di editing professionale direttamente nell'applicazione di sistema.

La nuova versione del software di OPPO, inoltre, intende espandere il concetto di libertà di scelta dei dispositivi senza vincoli ecosistemici. Touch to Share, introdotto precedentemente per trasferimenti con iPhone, si estende in ColorOS 16 ai trasferimenti tra dispositivi OPPO. Gli utenti possono condividere foto, video, file e note avvicinando due smartphone OPPO dopo aver selezionato i contenuti desiderati, accompagnati da animazioni fluide. Anche PC Connect è stato aggiornato compatibilità totale con Mac e Windows. Il software O+ Connect permette la visualizzazione, gestione e modifica di file dallo smartphone OPPO direttamente sul computer, mentre Screen Mirroring consente l'apertura di una finestra in tempo reale dello schermo del telefono sul PC, con capacità di controllo fino a cinque app telefoniche simultaneamente usando mouse e tastiera del computer.

Remote PC Control, infine, inverte la direzione permettendo accesso e controllo del computer direttamente dallo smartphone OPPO attraverso qualsiasi connessione internet. Una volta connesso, l'utente visualizza il desktop del computer in tempo reale sul telefono, con possibilità di trascinare file dal computer alla memoria dello smartphone per recupero remoto. ColorOS 16 introduce anche l'AI Hub all'interno delle Impostazioni (Impostazioni > AI), dove gli utenti possono esplorare e accedere a tutte le funzionalità AI chiave da una posizione centralizzata. L'hub rappresenta il punto di accesso unificato per la gestione delle capacità di intelligenza artificiale integrate nel sistema operativo, semplificando la scoperta e la configurazione delle feature disponibili.

Per la protezione dei dati (fra cui quelli gestiti dagli algoritmi di intelligenza artificiale) OPPO ha sviluppato Private Computing Cloud, che combina hardware sicuro con algoritmi avanzati per garantire la sicurezza delle informazioni. Nessuna terza parte può accedere ai dati personali, che rimangono sotto controllo esclusivo dell'utente.

Display

Come abbiamo già sottolineato, il pannello da 6,78 pollici di Find X9 Pro è circondato da cornici ultra-strette di appena 1,15 mm su tutti e quattro i lati. La simmetria perfetta crea un'esperienza visiva davvero immersiva che minimizza le interruzioni visive, permettendo una fruizione ottimale di contenuti multimediali, giochi e navigazione. La sensazione è quella di un display quasi senza bordi, capace di catturare l'attenzione dell'utente sui contenuti piuttosto che sul design del device in uso.

Si tratta di un pannello di altissimo livello, con una risoluzione di 2772x1272 pixel che garantisce nitidezza elevata con 450 PPI, mentre la profondità colore a 10 bit con copertura completa dello spazio DCI-P3 assicura gradazioni cromatiche precise e naturali. Le certificazioni HDR multiple (Dolby Vision, HDR10+, HDR Vivid) permettono di riprodurre contenuti ad alto range dinamico con contrasto e luminosità ottimali, mentre la tecnologia LTPO consente al refresh rate di variare dinamicamente da 1 a 120Hz in base al contenuto visualizzato, ottimizzando fluidità e risparmio energetico. Secondo i dati dichiarati dal produttore, questo pannello può sfoggiare 1800 nits con schermata bianca al 100%, oltre a un picco di 3600 nits sotto la luce del sole.

Una caratteristica distintiva di questo pannello è la capacità di scendere fino a 1 nit di luminosità minima, rendendo Find X9 Pro uno dei pochi telefoni Android capaci di tale oscuramento estremo. La funzione è ulteriormente potenziata dal PWM dimming ad alta frequenza a 2160Hz, che riduce significativamente lo sfarfallio e l'affaticamento oculare in queste condizioni, mentre per luminosità superiori a 70 nits subentra il DC dimming. La combinazione rende lo schermo eccezionalmente confortevole per l'utilizzo notturno, come del resto OPPO intende sottolineare attraverso l'ottenimento della certificazione TÜV Rheinland Intelligent Eye Care 5.0. L'assenza di abbagliamenti fastidiosi in ambienti bui migliora sensibilmente l'esperienza d'uso in questi contesti.

Il sensore d'impronte adotta una tecnologia ultrasonica 3D, quindi un sistema più efficace rispettoi ai sensori ottici tradizionali. Le prestazioni sono superiori del 35% in velocità e del 33% in affidabilità rispetto agli scanner ottici convenzionali, almeno stando ai dati rilasciati dall'azienda. All'atto pratico, possiamo dire che il sensore è estremamente veloce e affidabile nella scansione dell'impronta per lo sblocco del terminale, con il riconoscimento che funziona istantaneamente anche con dita bagnate o oleose, situazioni che spesso mettono in difficoltà i sensori ottici. La tecnologia ultrasonica, inoltre, lavora senza emettere un flash luminoso, eliminando eventuali bagliori che possono disturbare quando si sblocca il telefono al buio. Find X9 Pro supporta poi Vehicle Motion Alerts, funzione che riduce il mal d'auto durante l'utilizzo del telefono in movimento, visualizzando segnali visivi dinamici lungo i bordi dello schermo che si muovono in sincronia con i movimenti del veicolo, aiutando il cervello ad allineare meglio ciò che si vede con ciò che si sente, riducendo del 15% il disagio da cinetosi.6

Nelle nostre analisi in laboratorio, abbiamo registrato un picco di 3634 nits con APL al 15%, il valore più alto mai rilevato finora su uno smartphone. Con la schermata completamente bianca, la luminosità raggiunge 1832 nits, posizionandosi anche in questo caso nelle primissime posizioni della nostra classifica. Numeri che si traducono in un'esperienza d'uso concreta: sotto la luce diretta del sole, testi e dettagli rimangono perfettamente leggibili, senza dover cercare angolazioni migliori o riparare lo schermo con le mani.

Luminosità

Area 15%, Area 100%

Il pannello OLED garantisce un rapporto di contrasto che tende all'infinito, una caratteristica intrinseca di questa tecnologia. A differenza degli schermi LCD, che necessitano di una retroilluminazione sempre attiva, gli OLED emettono luce autonomamente pixel per pixel: quando deve visualizzare il nero, il pixel si spegne completamente, azzerando la luminosità e creando neri assoluti che esaltano il contrasto con le aree illuminate anche in presenza di ambienti particolarmente bui.

Riproduzione SDR

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

OPPO Find X9 Pro - Naturale
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70999.65%130.49%
. DCI P3 D6595.76%96.20%
. Adobe RGB88.07%96.74%
. BT.202068.99%69.01%

Bilanciamento RGB

OPPO Find X9 Pro - Naturale

Curva di Gamma SDR

OPPO Find X9 Pro - Naturale
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: 38,439 : 1

DeltaE - Macbeth Color Checker

OPPO Find X9 Pro - Naturale

Per valutare la qualità della riproduzione dei colori abbiamo analizzato il profilo Naturale, che segue lo standard DCI-P3. Parliamo di uno spazio colore sviluppato dall'industria cinematografica digitale, più ampio rispetto al tradizionale sRGB e ormai riferimento per smartphone e contenuti video di qualità. OPPO Find X9 Pro copre oltre il 95% del triangolo di gamut P3, un risultato che assicura colori ricchi e vividi senza compromettere la naturalezza della rappresentazione. La curva di gamma segue in modo molto preciso il riferimento standard di 2.2, il che significa che le transizioni tonali tra le diverse intensità luminose vengono gestite correttamente, senza schiacciamenti nelle ombre o bruciature nelle alte luci. Il DeltaE medio misurato con i campioni del Macbeth Color Checker si attesta a 1,8, un valore ottimo che indica una resa cromatica molto fedele all'originale: ricordiamo che l'occhio umano fatica a percepire differenze quando il DeltaE scende sotto la soglia di 3. Pur trattandosi di un risultato di alto livello, va detto che alcuni competitor di fascia alta riescono a spingersi ancora più in là, avvicinandosi maggiormente alla perfezione teorica. Il bilanciamento del bianco presenta una leggera dominante blu-verde che si può notare nei toni neutri. Non siamo di fronte a un difetto marcato, ma chi ha un occhio particolarmente sensibile potrebbe voler intervenire. Il sistema operativo offre tre preset predefiniti e la possibilità di regolare manualmente la temperatura colore attraverso un'interfaccia a sfera, che però non risulta particolarmente intuitiva o comoda da utilizzare.

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

OPPO Find X9 Pro - Vivido
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.709100.00%144.18%
. DCI P3 D6599.36%106.28%
. Adobe RGB93.48%106.88%
. BT.202076.22%76.25%

Bilanciamento RGB

OPPO Find X9 Pro - Vivido

Curva di Gamma SDR

OPPO Find X9 Pro - Vivido
. Luminanza misurata
. Gamma standard 2.2
Rapporto di contrasto: 36,582 : 1

DeltaE - Macbeth Color Checker

OPPO Find X9 Pro - Vivido

Chi preferisce colori più saturi può passare al profilo Vivido, che espande il triangolo di gamut fino al 106% dello spazio P3. Significa che lo schermo è in grado di riprodurre tonalità ancora più intense rispetto allo standard di riferimento, rendendo i contenuti particolarmente accattivanti e vibranti. La curva di gamma rimane corretta, mentre il DeltaE medio sale leggermente a circa 3, un valore ancora ottimale per la visione di contenuti multimediali. Il bilanciamento del bianco mantiene la stessa dominante blu-verde del profilo Naturale.

Riproduzione HDR

Curva di Gamma HDR

OPPO Find X9 Pro - Naturale (HDR)
. Luminanza misurata
. Gamma SMPTE2084 HDR
Rapporto di contrasto: ∞ : 1

Spazio Colore CIE 1931 - Coordinate cromatiche Yxy

OPPO Find X9 Pro - Naturale (HDR)
. Gamut misuratoCoperturaRapporto
. REC BT.70999.95%132.40%
. DCI P3 D6597.08%97.60%
. Adobe RGB88.37%98.15%
. BT.202070.00%70.02%

Bilanciamento RGB

OPPO Find X9 Pro - Naturale (HDR)

La riproduzione HDR raggiunge una luminosità massima di 1271 nits, un dato più che adeguato per apprezzare appieno i contenuti ad ampia gamma dinamica. La copertura del triangolo P3 si attesta al 97%, garantendo una palette cromatica estesa anche in HDR. La curva di gamma, che in modalità HDR deve seguire lo standard SMPTE HDR 2084, mostra una leggera deviazione alle mezze luci che rende le immagini leggermente più luminose rispetto al riferimento teorico. Nella pratica quotidiana, l'esperienza video si mantiene su livelli altissimi sia con contenuti SDR sia con contenuti HDR, con un equilibrio complessivo tra precisione tecnica e piacevolezza visiva.

Autonomia

Differentemente da altri smartphone di fascia premium, OPPO Find X9 Pro sorprende anche per quanto riguarda l'autonomia operativa. Il produttore intende farlo integrando una batteria al silicio-carbonio di terza generazione sul suo nuovo top di gamma, tecnologia che vedremo sempre più spesso sugli smartphone di fascia alta e che potrebbe rivoluzionare il concetto di durata della batteria sui nostri device.

Le batterie al silicio-carbonio sono un'evoluzione delle tradizionali batterie agli ioni di litio, mantenendo la struttura fondamentale ma con una differenza cruciale nell'anodo: mentre le batterie convenzionali utilizzano un anodo in grafite pura, quelle al silicio-carbonio impiegano un materiale composito che integra silicio e carbonio, come del resto si evince chiaramente dal loro nome. Ma cosa cambia, in sostanza? Il vantaggio principale deriva dalle proprietà del silicio: questo elemento può immagazzinare fino a 10 volte più ioni di litio rispetto alla grafite, fattore che si traduce in una densità energetica superiore fino al 15%, permettendo di integrare batterie più capienti senza aumentare lo spessore o il peso del dispositivo.

Tuttavia, il silicio puro presenta una sfida significativa: durante i cicli di carica e scarica tende a espandersi fino al 300% del suo volume originale, causando stress meccanico, crepe nell'elettrodo e degradazione prematura della batteria. Qui entra in gioco il carbonio, che viene miscelato al silicio per creare una struttura composita più resistente e flessibile. Il carbonio agisce da "scheletro conduttivo", stabilizzando il silicio e riducendo l'espansione a livelli gestibili.

I vantaggi principali rispetto alle batterie agli ioni di litio tradizionali includono maggiore capacità a parità di volume (fino a 850 Wh/l contro 600-700 Wh/l delle celle agli ioni di litio migliori), maggiore longevità con mantenimento dell'80% della capacità anche dopo cinque anni di utilizzo tipico, prestazioni più stabili a livelli di carica bassi e comportamento migliorato in condizioni di temperature variabili o basse, dove le batterie tradizionali soffrono particolarmente.

Le batterie al silicio-carbonio, come quella da 7500 mAh integrata in OPPO Find X9 Pro con contenuto di silicio del 15%, permettono quindi di ottenere autonomie significativamente superiori (fino a due giorni di utilizzo tipico) mantenendo profili sottili e pesi contenuti, risolvendo uno dei principali colli di bottiglia degli smartphone moderni senza compromettere il design. Ricordiamo che il predecessore Find X8 Pro aveva una batteria da 5910 mAh, mentre il nuovo modello può vantare un amperaggio sensibilmente superiore pari a 7500mAh.

Nonostante l'incremento sostanziale di capacità, lo spessore rimane invariato a 8,25 mm e il peso è aumentato di soli 9 grammi. Abbinata al chip più efficiente e alle ottimizzazioni del Trinity Engine, la nuova batteria consente a Find X9 Pro di raggiungere in media due giorni di utilizzo tipico con una singola ricarica, senza troppi problemi. Niente male se consideriamo la potenza che riesce a sfoderare il nuovo Dimensity!

Autonomia

Test overall

Lo smartphone ha ottenuto un punteggio di 970 minuti nel test "overall", eseguito impostando la luminosità del display a 200 nits e lanciando uno script che simula l'intervento umano su diverse pagine web, includendo streaming video, alternando la navigazione a benchmark CPU e GPU. Il risultato è, senza mezzi termini, di gran lunga il migliore se prendiamo come riferimento i top di gamma delle ultime generazioni, con i soli flagship POCO che riescono ad avvicinarsi. In breve, OPPO Find X9 Pro è ad oggi l'unico top di gamma capace di offrire due giorni di autonomia in uso senza troppe preoccupazioni.

Il sistema di ricarica rapida SUPERVOOC a 80W permette di recuperare ore di autonomia in pochi minuti di collegamento. Per maggiore versatilità, il dispositivo supporta anche ricarica rapida fino a 55W con caricatori PD di terze parti compatibili. La suite di ricarica è completata dalla ricarica wireless AIRVOOC a 50W e dalla ricarica wireless inversa a 10W, offrendo una gamma completa di opzioni per eliminare l'ansia da batteria scarica. Purtroppo, per beneficiare delle velocità di ricarica massime è necessario utilizzare adattatori compatibili SUPERVOOC e AIRVOOC, non presenti nella dotazione originale.

Il materiale al silicio-carbonio personalizzato utilizzato nella "miscela" della batteria di Find X9 Pro dovrebbe inoltre garantire una longevità eccezionale, secondo i test eseguiti dal produttore: il dispositivo è progettato per mantenere fino all'80% della capacità originale anche dopo cinque anni di utilizzo normale. Gli utenti possono inoltre personalizzare il limite di ricarica tra 80% e 100% nelle impostazioni (Impostazioni > Batteria > Salute batteria) per rallentare ulteriormente l'invecchiamento della cella, opzione che con l'autonomia offerta dal nuovo flagship OPPO può rivelarsi utile senza troppi compromessi nell'uso quotidiano.

Fotocamera

L'Hasselblad Master Camera System propone una configurazione a quattro sensori per il solo comparto fotografico posteriore:

  • La fotocamera principale da 50MP utilizza il sensore Sony LYT-828 da 1/1,28 pollici con focale equivalente 23mm, apertura f/1.5 e stabilizzazione OIS. L'obiettivo è composto da 7 elementi. Il sistema cattura il 30% di luce in più rispetto alla generazione precedente, e viene definito dalla casa produttrice come Ultra XDR Main Camera.
  • L'ultra grandangolare monta un sensore Samsung 5KJN5 da 50MP e 1/2,75 pollici con focale equivalente 15mm, apertura f/2.0 e autofocus. La distanza focale minima scende a 3,5 cm, mentre l'ottica è composta da 6 elementi.
  • il teleobiettivo periscopico da 200MP utilizza un sensore Samsung S5KHP5 da 1/1,56 pollici con focale equivalente 70mm e apertura f/2.1 e rappresenta il fiore all'occhiello di questo comparto fotografico. Il sensore è il più ad alta risoluzione mai integrato su uno smartphone OPPO e risulta più del doppio delle dimensioni rispetto al teleobiettivo del precedente modello Pro. In stretta collaborazione con Hasselblad, ogni singolo pixel dei 200 milioni totali è calibrato per garantire standard prestazionali di livello professionale. L'ottica certificata Hasselblad con stabilizzatore ottico OIS completa il sistema.
  • La particolarità dell'Hasselblad Master Camera System di Find X9 Pro è la True Color Camera da 21mm con 9 canali multispettrali, 2MP e apertura f/2.4, che serve a restituire una resa cromatica accurata in qualsiasi condizione, soprattutto quelle con luce ambientale particolarmente difficile.

Per quanto riguarda le differenze rispetto alla precedente generazione, l'attenzione è tutta sul teleobiettivo Hasselblad da 200 MP, frutto di una collaborazione approfondita tra OPPO e il prestigioso marchio svedese. Al centro di questa fotocamera si trova un sensore dalla risoluzione più elevata mai integrata in uno smartphone OPPO di cui ogni singolo pixel è sottoposto a una calibrazione rigorosa per garantire che ciascuno di essi raggiunga standard prestazionali eccezionali. Rispetto al sensore teleobiettivo del più recente dispositivo Pro della concorrenza, questo sensore da 200MP è più del doppio in termini di dimensioni, offrendo capacità di raccolta della luce significativamente superiori. Per sfruttare appieno la potenza del sensore, Find X9 Pro è equipaggiato con un'ottica certificata Hasselblad. Ogni componente è stato meticolosamente co-progettato con Hasselblad per soddisfare i loro standard rigorosi. L'obiettivo incorpora inoltre soluzioni innovative che contribuiscono alla qualità complessiva dell'immagine.

Per sfruttare la risoluzione massima è disponibile la modalità Hi-Res a 200MP, da utilizzare preferibilmente in buone condizioni di luce. Con uno zoom 6x il sistema fornisce un'immagine nativa da 50 MP tramite crop diretto del sensore, mentre la fotografia computazionale permette zoom lossless fino a 13,2x. Oltre questa soglia, l'algoritmo Super Resolution migliora la nitidezza fino a 120x di ingrandimento digitale, ma con artefatti digitali visibili tipici dell'ingrandimento. Il telefono si rivela particolarmente adatto per riprese da concerto grazie alla Stage Mode che ottimizza contrasto e nitidezza, e a un sistema audio a quattro microfoni per catturare audio di qualità anche in ambienti rumorosi.

La nuova Ultra XDR Main Camera utilizza un Sony LYT-828 da 1/1,28 pollici abbinato a un obiettivo a 7 elementi e stabilizzazione ottica OIS e gestisce perfettamente anche gli scatti a lunga esposizione senza l'obbligo di utilizzare un cavalletto. La designazione "Ultra XDR" si riferisce alla capacità del sistema di gestire range dinamici estremamente ampi, preservando dettagli sia nelle zone illuminate che in quelle in ombra. L'obiettivo integrato utilizza un diaframma con apertura f/1.5, che può catturare il 30% di luce in più rispetto alla generazione precedente

Nell'isola posteriore dove sono racchiuse le quattro fotocamere c'è anche un sensore multispettrale dedicato a 9 canali da 2MP con apertura f/2.4 e focale equivalente 21mm. Ha un nome: si chiama True Color Camera e funziona come sensore colorimetrico per analizzare temperatura colore e caratteristiche dello spettro luminoso della scena. I dati raccolti calibrano il bilanciamento del bianco e la resa cromatica delle altre fotocamere, migliorando l'accuratezza dei colori in condizioni di illuminazione difficili, particolarmente visibile nei toni della pelle.

L'hardware di Find X9 Series è potenziato da un'innovazione software che prende il nome di LUMO Image Engine. Questo motore di elaborazione rappresenta il cuore del sistema fotografico computazionale e orchestra una serie di tecnologie proprietarie di OPPO per estrarre il massimo potenziale dall'hardware fotografico.

  • AI Denoise & AI Demosaic: utilizza modelli addestrati tramite intelligenza artificiale per denoising e demosaicing intelligenti, risultando in un miglioramento drammatico nella riduzione del rumore e nei dettagli dell'immagine. A differenza degli algoritmi tradizionali che applicano regole fisse, i modelli AI riconoscono pattern complessi e distinguono tra rumore reale e dettagli fini, preservando la texture mentre eliminano il disturbo.
  • HyperTone Image Engine: preserva l'integrità dell'immagine rendendo luci e ombre con un tono naturale, prevenendo l'aspetto over-processato tipico di molti smartphone moderni. Il motore analizza la distribuzione tonale dell'intera immagine e applica curve di risposta calibrate per mantenere gradazioni morbide e naturali, evitando aloni attorno ai contorni e transizioni brusche.
  • Lightning Snap Engine: Cattura soggetti in rapido movimento scattando fino a 10 foto al secondo con blur da movimento minimo. Il sistema coordina il sensore, il processore di immagine e i sistemi di stabilizzazione per congelare l'azione anche in condizioni di luce non ottimali, dove tempi di esposizione più lunghi renderebbero normalmente difficile catturare movimento.

Invece di un processo lento e sequenziale, LUMO Image Engine orchestra ISP, NPU, GPU e CPU per lavorare sulla stessa immagine simultaneamente. Ogni componente viene assegnato al task specifico per cui è ottimizzato, creando un flusso di elaborazione parallela altamente efficiente. L'ISP (Image Signal Processor) gestisce le operazioni di processing immagine tradizionali come demosaicing e correzione delle lenti. La NPU (Neural Processing Unit) esegue i modelli AI per denoising, riconoscimento scene e miglioramento dei dettagli, mentre la GPU gestisce operazioni grafiche intensive come HDR stacking e processing multi-frame.

La maggior parte degli smartphone sul mercato non salva le immagini alla loro risoluzione nativa perché a causa dei limiti nella potenza di calcolo si preferisce sfruttare il pixel binning, combinando più pixel in uno, per eseguire le elaborazioni essenziali in modo da restituire immagini già pronte per l'uso. Il risultato è quello di scatti dalla risoluzione finale significativamente inferiore, mentre Find X9 Series si differenzia configurandosi come il primo smartphone capace di salvare immagini alla risoluzione nativa completa per impostazione predefinita. Grazie al LUMO Image Engine, il sistema ha la potenza computazionale necessaria per processare l'enorme quantità di dati proveniente dai sensori ad alta risoluzione senza dover ricorrere al binning, preservando ogni singolo dettaglio catturato.

Tutte e tre le fotocamere posteriori supportano il 50MP Default, permettendo agli utenti di catturare immagini ultra-nitide ad alta risoluzione a qualsiasi lunghezza focale. Per situazioni dove è desiderata la massima risoluzione possibile, gli utenti possono selezionare la modalità dedicata Hasselblad Hi-Res, che consente di catturare a 200MP con il teleobiettivo. Il sistema adatta intelligentemente il processing alle caratteristiche di ogni sensore, ottimizzando il bilanciamento tra dettaglio, rumore e velocità di elaborazione.

Find X9 Pro introduce Motion Photo con clip video in risoluzione 4K, rispetto ai tradizionali 2K o 1080p, ed è possibile estrarre qualsiasi frame dal clip 4K come foto utilizzabile. Le Motion Photo possono essere unite in collage video, trasformate in slow-motion 4K, o condivise direttamente su Instagram nel formato Loop nativo della piattaforma.

Per quanto riguarda la registrazione di video, tutte le fotocamere supportano registrazione 4K a 60fps in Dolby Vision HDR. Con fotocamera principale e teleobiettivo è disponibile anche 4K a 120fps in Dolby Vision per slow-motion con 5x di rallentamento che ci hanno lasciato a bocca aperta. Per utenti professionali sono disponibili profili LOG con supporto ACES workflow, con la possibilità quindi di catturare video con range dinamico esteso e curve gamma piatte per ottenere la massima flessibilità in color grading. Il monitoraggio colore Rec.709 fornisce un'anteprima accurata durante le riprese. Inoltre, il profilo LOG integra direttamente i Master Tones Hasselblad nella pipeline di registrazione, permettendo di applicare gli stili colore distintivi del marchio svedese direttamente in fase di ripresa per maggiore controllo creativo. Fra le feature garantite dalla collaborazione con Hasseblad citiamo:

  • Master Mode: la scienza del colore replica le caratteristiche della fotocamera Hasselblad X2D. Sono disponibili controlli manuali estesi su ISO, tempo di esposizione, bilanciamento del bianco, curva tonale e profilo colore.
  • XPAN Mode: Permette di catturare scatti panoramici nel formato 65:24 ispirato alla fotocamera Hasselblad XPan. È possibile unire tre scatti consecutivi in un'unica immagine panoramica.
  • Portrait Mode: Permette di selezionare liberamente lunghezze focali da 1x (23mm) a 3,6x (85mm). La True Color Camera migliora i toni della pelle anche in condizioni di illuminazione difficili. L'effetto bokeh segue gli standard Hasselblad per transizioni naturali.
  • L'effetto CCD emula l'estetica dei sensori CCD vintage con colori saturi, contrasto pronunciato e leggera grana. Le simulazioni Film NC replicano le caratteristiche cromatiche e tonali di pellicole analogiche classiche, ricreando risposta colore, curva tonale e caratteristiche di specifiche emulsioni fotografiche.

Fotocamera grandangolare

Il sensore principale Sony LYT-828 da 50MP con apertura f/1.5 cattura una quantità enorme di luce, risultando il modulo più efficace in condizioni di illuminazione scarsa. La calibrazione con Hasselblad garantisce resa cromatica fedele e bilanciamento del bianco preciso e gli scatti mantengono dettaglio elevato grazie al LUMO Image Engine che permette salvataggio nativo a 50MP, evitando la perdita di informazioni tipica del pixel binning.

La stabilizzazione ottica OIS compensa efficacemente i micro-movimenti, permettendo scatti nitidi anche con tempi di esposizione più lunghi o abilitando la modalità notturna. La resa dinamica è elevata, con questo modulo che gestisce correttamente sia le zone illuminate che quelle in ombra.

Fotocamera ultra grandangolare

L'ultra grandangolare da 50MP con focale equivalente 15mm offre un campo visivo ampio per catturare paesaggi, architetture e scene di gruppo. L'autofocus con distanza focale minima di 3,5 cm permette macro ravvicinati con dettagli fini, mentre il supporto alla modalità 50MP nativa consente di mantenere risoluzione elevata anche su questo sensore, che solitamente viene penalizzato nei sistemi tradizionali.

La correzione delle distorsioni ai bordi è gestita efficacemente dall'elaborazione via software. con una qualità generale degli scatti che risulta superiore alla media della categoria, con colori bilanciati e nitidezza elevatissima, oltre che uniforme anche verso i margini dell'inquadratura.

Teleobiettivo

Il teleobiettivo periscopico da 200MP con focale equivalente 70mm è il punto di forza assoluto del sistema fotografico. La risoluzione record combinata con l'ottica certificata Hasselblad e la stabilizzazione OIS produce scatti di qualità elevatissima anche in termini di dettaglio raccolto. Lo zoom lossless fino a 13,2x mantiene dettagli impressionanti, mentre oltre tale soglia interviene l'algoritmo Super Resolution per preservare la nitidezza fino al massimo di 120x (senza chiaramente fare miracoli, visto che parliamo di un ingrandimento digitale).

La modalità Hi-Res a 200MP sfrutta l'intera capacità del sensore in condizioni di luce favorevoli, permettendo crop estremi senza perdita apprezzabile di qualità. Il sensore più del doppio rispetto al predecessore cattura maggiore quantità di luce, migliorando le prestazioni in condizioni difficili. La resa è professionale, con bokeh naturale e gestione delle alte luci controllata.

Prezzo e offerte lancio

Il nuovo OPPO Find X9 Pro è ufficialmente disponibile all’acquisto da oggi su OPPO Store e, a breve, anche presso i principali rivenditori di elettronica.

Lo smartphone arriva in Italia nelle eleganti colorazioni Silk White e Titanium Charcoal, con un prezzo consigliato di 1.299,99 euro.

Fino al 30 novembre, chi acquista su OPPO Store potrà usufruire di un coupon sconto da 100 euro inserendo l’IMEI di un vecchio device OPPO o registrandosi alla newsletter. È inoltre previsto un bonus trade-in di 50 euro per chi restituisce un vecchio smartphone.
Il pacchetto promozionale di lancio include anche Enco X3i Blue, una cover e un power bank, senza costi aggiuntivi rispetto al prezzo base. Gli iscritti alla community OPPO ottengono infine il doppio dei punti fedeltà.

Considerazioni finali

OPPO Find X9 Pro arriva sul mercato come uno dei flagship Android più solidi che si possono comprare in questo momento. È oggettivamente lo smartphone più potente che abbiamo mai testato in redazione, con la combinazione tra il processore MediaTek Dimensity 9500 e la ColorOS 16 che si è rivelata particolarmente valida durante le nostre prove.

Merito probabilmente anche del Trinity Engine, che assicura che tutte le componenti hardware e software funzionino al massimo delle loro potenzialità. Non abbiamo un chip Qualcomm, scelta spesso più consueta fra gli smartphone premium, ma qui tale mancanza non si fa sentire: le prestazioni computazionali e grafiche sono straordinarie, dimostrando la maturità raggiunta dalla piattaforma MediaTek. La sensazione di fluidità nell'uso di tutti i giorni è ulterioremente alimentata dal Luminous Rendering Engine di ColorOS 16, che garantisce animazioni fluide e parallele su tutto il sistema operativo, insieme a feature di intelligenza artificiale ben integrate come AI Mind Space, AI Recorder e AI Writer che risultano realmente utili nel quotidiano.

È comunque il comparto fotografico a rappresentare il fiore all'occhiello di questo dispositivo. L'Hasselblad Master Camera System stabilisce nuovi standard qualitativi per quanto riguarda le riprese nell'ecosistema OPPO, anche a distanza grazie alla presenza del teleobiettivo periscopico da 200MP che rappresenta una prima assoluta fra i device dell'azienda. La True Color Camera multispettrale a 9 canali fa la differenza nella resa cromatica, mentre il LUMO Image Engine orchestra in maniera ottimale tutti i componenti computazionali, permettendo il salvataggio nativo a 50MP su tutti i sensori senza i compromessi del pixel binning tradizionale. La possibilità di registrare video 4K a 120fps in Dolby Vision HDR e il supporto ai profili LOG con workflow ACES rendono Find X9 Pro uno strumento utilizzabile senza troppi compromessi anche in contesti semi-professionali.​

Non è da meno il comparto autonomia, uno degli aspetti che sorprende maggiormente: la batteria al silicio-carbonio di terza generazione da 7500 mAh permette di raggiungere tranquillamente due giorni di utilizzo tipico con una singola ricarica, risolvendo finalmente uno dei principali colli di bottiglia degli smartphone flagship moderni. La tecnologia al silicio-carbonio, oltre a garantire maggiore densità energetica, promette longevità eccezionale con mantenimento dell'80% della capacità anche dopo cinque anni di utilizzo normale, ma questo chiaramente non abbiamo potuto testarlo visti i pochi giorni che abbiamo avuto a nostra disposizione per stendere questa recensione. Anche il sistema di ricarica è completo: 80W cablata, 50W wireless AIRVOOC e 10W wireless inversa, anche se purtroppo tutte tecnologie proprietarie che richiedono adattatori specifici e compatibili.

Il display AMOLED LTPO da 6,78 pollici con cornici simmetriche da 1,15mm offre un'esperienza visiva immersiva di altissimo livello, con leggibilità ottimale anche sotto la luce solare diretta, mentre la capacità di scendere fino a 1 nit minimo con PWM dimming a 2160Hz rende lo schermo confortevole per l'utilizzo notturno. Dal punto di vista costruttivo, Find X9 Pro adotta linee pulite ed eleganti con tripla certificazione IP e SGS a 5 stelle, il tutto in uno spessore contenuto di 8,25mm nonostante la batteria generosa. I pulsanti personalizzabili Snap Key e Quick Button aggiungono funzionalità pratiche per l'accesso rapido a funzioni specifiche, e nell'uso di tutti i giorni si configurano come alleati essenziali per sfruttare le tantissime funzionalità offerte dal device.

Tra le pecche più evidenti, il modulo fotografico sporge in maniera molto decisa causando ondeggiamenti fastidiosi quando si usa il telefono su un piano, caratteristica purtroppo comune nella fascia premium. Inoltre, per beneficiare delle velocità di ricarica massime, come già detto, è necessario utilizzare adattatori SUPERVOOC e AIRVOOC compatibili, non inclusi nella confezione.​

Nel complesso, OPPO Find X9 Pro rappresenta un top di gamma straordinariamente maturo che unisce prestazioni da primato, fotografia di livello professionale e autonomia eccezionale in un pacchetto completo e senza debolezze significative. È uno smartphone che convince in ogni reparto e che si posiziona ai vertici assoluti del panorama Android attuale, rivolgendosi sia agli utenti più esigenti che cercano il massimo in termini di prestazioni fotografiche, sia a chi desidera un flagship completo capace di durare due giorni interi senza compromessi.

4 Commenti
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unnilennium29 Ottobre 2025, 09:47 #1
top di gamma com batteria davvero grande, buona potenza, buone foto. il prezzo è ovviamente allineato alla concorrenza. ci saranno certamente anche offerte operatore, per le solite rate a 24-48 mesi, etc etc. vedremo come si comporta rispetto agli snapdragon elite che sono in uscita, ma prevedo già che se samsung non si dà una svegliata la vedo grigia, con gli exynos anche sugli ultra in europa sarà una grossa batosta...
Opteranium29 Ottobre 2025, 11:02 #2
non trovo il dato che più mi interessa, quanto è supportato nel tempo come aggiornamenti e patch di sicurezza? Spero almeno 5 anni, altrimenti può restare lì dov'è
unnilennium29 Ottobre 2025, 11:18 #3
Originariamente inviato da: Opteranium
non trovo il dato che più mi interessa, quanto è supportato nel tempo come aggiornamenti e patch di sicurezza? Spero almeno 5 anni, altrimenti può restare lì dov'è


5 anni di supporto e 4 passaggi versione android. trovato qualcosa relativo a find x8 che parlava di 6 anni di supporto e 5 passaggi di versione, ma non so. in ogni caso 5 anni mi pare nella media, anche perchè pochi riescono a tenere il terminale così tanto.
Opteranium29 Ottobre 2025, 11:47 #4
considerato il prezzo, direi che 5 anni è il minino

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