Google, Microsoft e Mozilla insieme per WebAssembly, il bytecode per velocizzare il web
I tre guru della categoria dei web browser hanno imbastito una partnership per dare alla luce, insieme al team WebKit, un nuovo progetto per rendere più veloce e versatile il web
di Nino Grasso pubblicata il 19 Giugno 2015, alle 11:31 nel canale WebMicrosoftGoogleMozilla
Google, Microsoft e Mozilla, insieme ai tecnici del progetto WebKit, hanno annunciato giovedì un nuovo rapporto di collaborazione per lanciare WebAssembly, formato binario per compilare le applicazioni pensate per il web. Il web vive di standard e, nel bene e nel male, il linguaggio di programmazione più diffuso è JavaScript. Un linguaggio cui gli ingegneri nel corso degli anni si sono dovuti confrontare, spesso dovendone aggirare le limitazioni progettando compilatori appositi per ottenere funzionalità aggiuntive e supporto anche ad altri linguaggi di programmazione.
Fra i progetti che si sviluppavano intorno all'idea di aggiungere funzionalità a JavaScript trovavamo ad esempio TypeScript di Microsoft, ma possiamo citare anche casi in cui si ricercava l'ottimizzazione delle prestazioni, e ci riferiamo al progetto asm.js di Mozilla. Molti dei lavori nati da queste idee stanno per essere accorpati tutti in un unico progetto, che darà per l'appunto vita a WebAssembly. L'obiettivo del nuovo standard è quello di consentire agli sviluppatori di compilare il loro codice per il browser (utilizzando preferibilmente codice C/C++, almeno inizialmente), che verrà eseguito poi dal motore JavaScript.
Non dovendo analizzare il codice per intero, operazione che potrebbe richiedere tempo ad esempio su mobile, il codice gestito con WebAssembly sarà decodificato in maniera molto più rapida. L'idea è quella di rendere WebAssembly compatibile con tutti i browser disponibili, anche e soprattutto sfruttando la collaborazione fra i tre competitor principali del settore.
Al momento, i file JavaScript non sono altro che semplici file di testo che vengono scaricati dal server per poi essere analizzati e compilati dal motore JavaScript di un browser. Più è efficace l'engine, più è rapida l'esecuzione delle azioni previste dal codice. Di contro, WebAssembly utilizzerà il formato binario per il proprio codice, decisamente più compresso e stringato ed anche più veloce da decodificare. La versione prototipale, ad esempio, consentirebbe già performance 23 volte superiori rispetto all'analisi asm.js.
Il team WebAssembly punta a riuscire ad offrire tutte le funzionalità garantite da asm.js, addirittura consentendo agli sviluppatori di utilizzare gli stessi tool di programmazione. Agli stadi iniziali, inoltre, il team ha pianificato il lancio di una "polyfill library", che avrà il compito di tradurre automaticamente il codice WebAssembly in JavaScript in modo che possa essere digerito dai web browser attuali che non offrono supporto nativo. Il supporto di altri linguaggi di programmazione, come Rust, Go e C#, è previsto nel prossimo futuro.
Gli obiettivi del team non devono però essere fraintesi: il fine ultimo infatti non è quello di rimpiazzare JavaScript, ma di permettere a molti altri linguaggi di programmazione di essere compilati per il web. JavaScript e WebAssembly potranno di fatto essere utilizzati in maniera parallela nello stesso sito, in cui ad esempio l'interfaccia utente sarà ancora scritta in JavaScript, mentre gli elementi della pagina e le sue animazioni verranno curate con WebAssembly.
Non avviene spesso un rapporto di collaborazione così stretto fra i competitor diretti del mercato, ed è pertanto molto probabile che le ambizioni su WebAssembly siano decisamente elevate. Si tratta di un progetto che fiorirà nel corso dei prossimi mesi, forse anni, ma il cui esito potrebbe essere molto interessante, con l'obiettivo di migliorare il web e renderlo sempre più versatile.










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49 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoGoogle ha già fatto un buon lavoro nel mettere a disposizione qualche tempo fa una libreria che aiuta nel diminuire in lossless le dimensioni di png con grafica "solida", spero che continui verso questa direzione (anche perché ne va del proprio business principale).
Se questo progetto dovesse prendere piede ho idea che il progetto DART potrebbe essere abbandonato, anche perchè ha incontrato l'ostilità degli altri competitor (che non intendono supportarlo e che, a differenza di Google, non ritengono che per superare gli attuali limiti di JS occorra passare ad un altro linguaggio).
Perchè se è come ho il sospetto che sia, fare dei binari non permette a me di decidere cosa va e cosa non va. Se il sito fa un blob unico di javascript suo, tracker e pubblicità che faccio, tiro fuori Kali e mi metto a disassemblare il codice a colpi di riga di comando?
Va bene che posso bloccare l'accesso ai siti a prescindere con un ablocker ma le pubblicità possono anche fare tappa sul loro stesso sito, quindi sarei fregato...
Perchè se è come ho il sospetto che sia, fare dei binari non permette a me di decidere cosa va e cosa non va. Se il sito fa un blob unico di javascript suo, tracker e pubblicità che faccio, tiro fuori Kali e mi metto a disassemblare il codice a colpi di riga di comando?
Va bene che posso bloccare l'accesso ai siti a prescindere con un ablocker ma le pubblicità possono anche fare tappa sul loro stesso sito, quindi sarei fregato...
Stavo pensando la stessa cosa, e, secondo me, accadrà proprio quello che dici tu.
Ma va là, non ci credo nemmeno se vedo: Google e Mozilla non sono scemi, si darebbero una mega-zappa sui piedoni, è impossibile. Già google ha dimostrato la sua non stupidità nel suo advertising (nonostante sia il suo core business per eccellenza, più delle altre due) pull proprio perché sa bene come potrebbe prenderla l'utente e il fatto che il web non è internet.
Google, infatti, ha delle regole molto restrittive riguardo l'advertising. Ma questa è una tecnologia a disposizione degli sviluppatori indipendenti.
Per intenderci, tu nel tuo sito potresti realizzare un mega blob in modo tale da impedirmi di bloccare eventuale pubblicità rompiscatole, o elemento tracciante.
A meno che io non abbia semplicemente frainteso il tutto.
Sì, ma tu credi veramente che Google e soprattutto Mozilla potrebbero dare un potere così estremo al mondo dell'advertising? L'ho detto, non ci credo nemmeno se vedo
Spero di no, ma non si sa mai.
Nell'assurda ipotesi che lo facessero, l'utente avrà sempre l'ultima parola di scegliere (visto che web non corrisponde ad Internet) finché le modifiche vengono fatte a questo layer. Io ancora oggi uso dei protocolli che i "nativi" digitali manco hanno mai usato.
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