PCIe 4.0, fino a 2 TB e dimensioni di una microSD: questo SSD è più piccolo di una moneta

Biwin, produttore cinese di memoria, ha ampliato il proprio catalogo con il nuovo CL100 Mini SSD, un'unità dalle dimensioni paragonabili a una microSD ma progettata per garantire prestazioni tipiche degli SSD PCIe 4.0. Il formato 1517 misura appena 15 x 17 x 1,4 mm, una soluzione estremamente compatta che punta a portare velocità elevate in dispositivi sempre più piccoli.

Il CL100 Mini utilizza lo standard NVMe 1.4 e raggiunge 3.700 MB/s in lettura e 3.400 MB/s in scrittura, valori difficili da vedere in prodotti di queste dimensioni e offre perfino la certificazione IP68 che assicura resistenza a polvere e liquidi. La gamma include tagli da 512 GB, 1 TB e 2 TB, con prezzi che partono da 85 fino a 300 dollari per il modello più capiente.

Dal punto di vista tecnico, Biwin integra funzioni ereditate dalle sue soluzioni SSD più tradizionali: cache SLC dinamica, garbage collection, thermal throttling, wear leveling, HMB e supporto S.M.A.R.T.. Il produttore indica la compatibilità del CL100 con attività intensive come editing video in 4K, addestramento di modelli AI e gaming.

Poiché lo standard 1517 deve ancora diffondersi tra i produttori mainstream, Biwin affianca al nuovo SSD l'RD510 Mini SSD Reader, un lettore plug-and-play utile per sfruttare il CL100 Mini su qualsiasi dispositivo dotato di porta USB. Il lettore integra una ventola di raffreddamento per mantenere le prestazioni massime costanti durante trasferimenti prolungati.

L'RD510 supporta Windows 10/11, macOS 11, Android 11 e successivi, iOS 17 e perfino PlayStation 5, permettendo di impiegare l'SSD anche in contesti non tradizionali. In confezione è incluso un cavo USB 4.0 Type-C con banda fino a 40 Gbps, così da evitare colli di bottiglia durante le operazioni di copia.

Per ora Biwin commercializza CL100 Mini e RD510 solo sul mercato asiatico, senza indicazioni sull'arrivo in altre regioni. Tuttavia, con la diffusione anche in occidente di dispositivi come GPD o OneNotebook, che hanno già confermato il supporto, è quasi certo che prima o poi il formato 1517 diventi popolare anche in Europa.