Facebook al lavoro su un sistema per comunicare online con il pensiero?

Facebook al lavoro su un sistema per comunicare online con il pensiero?

Facebook potrebbe essere al lavoro su una tecnologia per l'analisi delle onde cerebrali in modo da intuire il pensiero e condividerlo con amici ed altri utenti

di pubblicata il , alle 17:31 nel canale Web
Facebook
 
26 Commenti
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DrSto|to12 Gennaio 2017, 23:34 #11
Ho letto solo il titolo.
In realtà dato che l'utente medio di facebook è troppo pigro per scrivere qualcosa che fornisca qualche dato sul quale generare profitto, lui ve la estrapola dal pensiero, geniale!
rockroll13 Gennaio 2017, 01:16 #12
Originariamente inviato da: soullessita
Per un attimo mi sono fermato a pensare come sarebbe il mondo senza un minimo di privacy. Ognuno saprebbe quale parte di loro più odio e viceversa... Saprebbero cosa ho fatto e cosa hanno fatto... Vivremmo in una realtà così libera che il pensare male e bene di una persona diventerebbe una cosa comune come respirare. Non ci sarebbero pregiudizi perché sapremmo ciascun male e bene di ciascuna persona quindi non c'è quello scheletro nell'armadio che una volta scoperto ti cambia il giudizio verso lui/lei. Se commettessimo un reato si verrebbe subito a sapere. Se qualcuno ha una depressione sarebbe facilmente più individuabile e "curabile". Saremmo creature più libere di quanto pensiamo di esserlo già ora. Tutta la privacy a cui teniamo ci rende possessivi e gelosi verso il prossimo...

Voi che ne pensate?


Penso che sei molto più idealista di me, il chè è tutto dire.

Anche io lo vorrei, ma non in questo mondo dove siamo due mosche bianche: essere troppo idealisti in questo mondo vuol dire prenderselo in quel posto.

In ogni caso per realizzare una cosa del genere, se mai sarà possibile, occorrono futuribili apparecchiature di interfaccia utente in grado di codificare, trasmettere, ricevere e decodificare le cosidette onde cerebrali, ed ovviamente perchè il travaso di "pensiero" possa avvenire occorre che sia l'interfaccia di chi trasmette che quella di chi riceve siano attive e "sintonizzate" allo scopo. Se uno non vuole farsi leggere il pensiero semplicemente spegne l'interfaccia...
soullessita13 Gennaio 2017, 07:46 #13
Originariamente inviato da: GTKM
Che stai delirando?
Gli esseri umani non sono buoni, pacifici e perfetti. Non lo sono mai stati, e non lo saranno mai.
Pensa a tutti quelli costretti a nascondere certe loro caratteristiche, pena la discriminazione.


Non sei entrato nell'ottica.
Ognuno di noi pensa cose assurde in qualsiasi momento della giornata... Immagina chi ti sta accanto e sente automaticamente questi pensieri. Immagina tu stesso che senti automaticamente i pensieri di chi ti sta accanto! Tutti saranno abituati a sentire cose assurde da tutfi che sarà una cosa normale.

Di questa realtà è impossibile essere discriminati.
Ora perché lo siamo? Perché i nostri pensieri sono privati! E quando un brutto pensiero viene alla luce attraverso un fatto o verbalmente la nostra comunità ci impone di discriminare la persona, ipocriti perché sicuramente anche noi l'abbiamo pensato almeno una volta nella vita.

Nel caso in cui tutti sanno che tutti hanno pensato quella cosa scioccante, pensi che ci sia tutto questo bisogno di discriminare qualcuno? Ci dovremmo discriminare tutti!
s-y13 Gennaio 2017, 07:59 #14
e' sicuramente visione molto idealista (senza critica)
e soprattutto prevederebbe un'umanita' diversa da ora (anche piu' 'pallosa', intendo a livello interpersonale, gusto mio), ma moltomoltomolto

quello che spero piuttosto... e' che se mai ci si arrivasse, non fosse come sottoprodotto di qualche strategia di similmarketing ingegnereticosociale, ma vista l'aria che tira non saprei...

il tutto sempre a prescindere dalla notizia in oggetto, ma gia' che ci siamo...
cignox113 Gennaio 2017, 08:48 #15
Originariamente inviato da: soullessita
Per un attimo mi sono fermato a pensare come sarebbe il mondo senza un minimo di privacy. Ognuno saprebbe quale parte di loro più odio e viceversa... Saprebbero cosa ho fatto e cosa hanno fatto... Vivremmo in una realtà così libera che il pensare male e bene di una persona diventerebbe una cosa comune come respirare. Non ci sarebbero pregiudizi perché sapremmo ciascun male e bene di ciascuna persona quindi non c'è quello scheletro nell'armadio che una volta scoperto ti cambia il giudizio verso lui/lei. Se commettessimo un reato si verrebbe subito a sapere. Se qualcuno ha una depressione sarebbe facilmente più individuabile e "curabile". Saremmo creature più libere di quanto pensiamo di esserlo già ora. Tutta la privacy a cui teniamo ci rende possessivi e gelosi verso il prossimo...

Voi che ne pensate?


Che questa cosa porterebbe alla catastrofe sociale per diversi motivi:
1) Se siamo onesti con noi stessi, non possiamo non ammettere di essere un pó delle schifezze: giudichiamo le persone appena le vediamo, mentiamo in continuazione, siamo pigri ed egoisti, spesso vediamo gli altri in funzione di quanto ci servono, siamo orgogliosi e permalosi etc etc. Sono l'educazione, la diplomazia etc a permetterci di superare questo e di relazionarci comunque con gli altri, cioé vivere in societá. Se non potessimo distinguere quello che sono dal modo in cui mi interfaccio con gli altri, sarebbe impossibile stare insieme agli altri. Es: tu riusciresti a stare con colleghi che pensano che tu sia una persona sgradevole?
2) Alcuni sono piú "genuini" di altri, ma questo non significa che questi ultimi non siano in grado di controllarsi con efficacia. Quello che proponi tu vanificherebbe sforzi e buona volontá. Es: hai una cugina bellissima che vedi per la prima volta da anni e quando la incontri non puoi fare a meno di fare un pensiero poco carino nei suoi confronti. Solo un attimo, ma prima che tu ti dica "non fare lo scemo, é tua cugina" lei "sente" i tuoi pensieri e ti manda a quel paese voltandosi e andandosene.
3)Ci sono situazioni dove c'é una ragione per cui mentire. Da una festa a sorpresa ad un amico a cui devi tirare un bidone per stare con una persona che ha bisogno di aiuto ma che non vuole che si sappia. I motivi sono molti.

A me viene in mente il mondo del software: i sistemi software sono tutti diversi (ed é giusto e necessario che sia cosí ma possono collaborare solo se condividono una interfaccia: questa sará per forza di cose diversa dalla loro natura reale (pensa ad esempio alle directX che "asttraggono" i dettagli hw della gpu). Togli alle persone la capacitá di adeguarsi ad un modello comportamentale condiviso (senso comune, educazione, usanze e abitudini etc) e togli loro l'unico strumento che hanno per vivere assieme.

Questo é esattamente il motivo per cui i problemi maggiori si hanno nelle convivenze prolungate dove le persone faticano a mantenere questa "maschera": condomini, matrimoni/convivenze, viaggi lunghi in spazi ristretti etc.
giamic13 Gennaio 2017, 11:40 #16
Sì ma qui non bisogna pensare a quello che succederebbe se la tecnologia fosse applicata di punto in bianco. Chiaro che all'inizio porterebbe un sacco di problemi. Bisogna pensare ad un mondo in cui questa tecnologia è lo standard, in un mondo in cui i pensieri, di tutti i tipi, sono pubblici. A quel punto si raggiungerebbe un livello di libertà quasi totale, perché sarebbe la morte dell'ipocrisia. Le discriminazioni non avrebbero più senso di esistere perché altrimenti dovremmo discriminarci tutti (chi di noi non ha qualcosa da nascondere nel suo intimo), la vergogna scomparirebbe. Insomma probabilmente si vivrebbe decisamente meglio.
GTKM13 Gennaio 2017, 12:10 #17
Originariamente inviato da: soullessita
Non sei entrato nell'ottica.
Ognuno di noi pensa cose assurde in qualsiasi momento della giornata... Immagina chi ti sta accanto e sente automaticamente questi pensieri. Immagina tu stesso che senti automaticamente i pensieri di chi ti sta accanto! Tutti saranno abituati a sentire cose assurde da tutfi che sarà una cosa normale.

Di questa realtà è impossibile essere discriminati.
Ora perché lo siamo? Perché i nostri pensieri sono privati! E quando un brutto pensiero viene alla luce attraverso un fatto o verbalmente la nostra comunità ci impone di discriminare la persona, ipocriti perché sicuramente anche noi l'abbiamo pensato almeno una volta nella vita.

Nel caso in cui tutti sanno che tutti hanno pensato quella cosa scioccante, pensi che ci sia tutto questo bisogno di discriminare qualcuno? Ci dovremmo discriminare tutti!


No, noi discriminiamo per puro odio. Fine.

Un omofobo odia gli omosessuali, non perché questi potrebbero avere chissà che pensieri perversi nascosti, ma in quanto tali.

Se poi vogliamo parlare dell'imbecillità del "politically correct" esasperato, è un altro discorso, per quanto mi riguarda.
GTKM13 Gennaio 2017, 12:11 #18
Originariamente inviato da: giamic
Sì ma qui non bisogna pensare a quello che succederebbe se la tecnologia fosse applicata di punto in bianco. Chiaro che all'inizio porterebbe un sacco di problemi. Bisogna pensare ad un mondo in cui questa tecnologia è lo standard, in un mondo in cui i pensieri, di tutti i tipi, sono pubblici. A quel punto si raggiungerebbe un livello di libertà quasi totale, perché sarebbe la morte dell'ipocrisia. Le discriminazioni non avrebbero più senso di esistere perché altrimenti dovremmo discriminarci tutti (chi di noi non ha qualcosa da nascondere nel suo intimo), la vergogna scomparirebbe. Insomma probabilmente si vivrebbe decisamente meglio.


Ma anche no.

Ma voi veramente volete far credere che tutto lo schifo che c'è in giro sia dovuto al fatto che i pensieri sono nascosti?
No, l'odio e l'aggressività esistono in quanto tali, fine. Non hanno motivazioni diverse dal fatto di essere caratteristiche umane. C'è chi ne ha di più, chi di meno.
giamic13 Gennaio 2017, 12:23 #19
Nessuno ha detto il contrario ma diventerebbe impossibile nascondere l'odio per una persona e a quel punto le due persone non si frequenterebbero più. Pensa invece a quanti si odiano oggi pur essendo obbligati a frequentarsi con tutte le conseguenze del caso (fino a gente che ad un certo punto esplode e si ammazza).
GTKM13 Gennaio 2017, 12:30 #20
Originariamente inviato da: giamic
Nessuno ha detto il contrario ma diventerebbe impossibile nascondere l'odio per una persona e a quel punto le due persone non si frequenterebbero più. Pensa invece a quanti si odiano oggi pur essendo obbligati a frequentarsi con tutte le conseguenze del caso (fino a gente che ad un certo punto esplode e si ammazza).


Credo abbia una visione idealistica. Proprio oggi, nel 2017, nessuno nasconde l'odio o il fastidio. Al massimo lo fanno quelli che rischiano il posto di lavoro, ecco, quello sì.

E la gente che si ammazza lo farebbe lo stesso. Il nascondere l'odio non ti obbliga a frequentare qualcuno. Mentre, se sei costretto a farlo, allora anche far sapere che odi l'altro non cambierebbe nulla.

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