Bitcoin: quasi un quinto del mining è in mano a società quotate in borsa

Il 19% della potenza computazionale destinata alle operazioni di mining è in mano a società quotate in borsa: con un più facile accesso ai capitali possono attrezzarsi meglio rispetto ai concorrenti
di Andrea Bai pubblicata il 07 Aprile 2022, alle 17:02 nel canale WebBitcoin
667 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoSi esatto, 14 miliardi l'anno sono proprio "du spicci" visto che l'intero mondo crypto movimenta più di 150 miliardi AL GIORNO.
Quindi si parla dello 0,02% dei volumi, come puoi vedere è un inezia.
Pindol
allora, facciamo due calcoli...
se la memoria non mi inganna, rispolverando le vecchie nozioni di matematica avanzata, sfruttando il calcolo integrale e basandomi sul numero irreale į possiamo dedurre con buona certezza che:
100-1 = 99
si, 99 sono abbastanza sicuro...
di questo 99 una parte saranno contanti, una parte private banking vari, una parte carte di debito, prepagate varie e porcate di quel tipo...
quindi il 99% si basa sul vecchio sisistema per cui ti batti cosi strenuamente...
pazzesco he?!
se la memoria non mi inganna, rispolverando le vecchie nozioni di matematica avanzata, sfruttando il calcolo integrale e basandomi sul numero irreale į possiamo dedurre con buona certezza che:
100-1 = 99
si, 99 sono abbastanza sicuro...
di questo 99 una parte saranno contanti, una parte private banking vari, una parte carte di debito, prepagate varie e porcate di quel tipo...
quindi il 99% si basa sul vecchio sisistema per cui ti batti cosi strenuamente...
pazzesco he?!
avevo letto male, avevo letto che l'1% delle crypto fossero investite in malaffare. mea culpa.
mi interessa sapere la percentuale in crypto investita in malaffare la percentuale di e-banking/pagamenti digitale classici investita in malaffare in modo da delineare quale dei due metodi sia più affine alla criminalità organizzata
mi interessa sapere la percentuale in crypto investita in malaffare la percentuale di e-banking/pagamenti digitale classici investita in malaffare in modo da delineare quale dei due metodi sia più affine alla criminalità organizzata
purtroppo il segreto bancario ancora vigente in molti paesi del mondo non permette una valutazione del genere....
io penso che se fosse davvero cosi conveniente per i criminali la percentuale sarebbe ben più alta del 1%...sai, trafficare senza essere beccati è una priorità per ogni criminale, il paradiso, se questo fosse cosi facile con le crypto si sarebbero trasferiti tutti i massa su queste non credi?
Invece nel 99% dei casi preferiscono il vecchio buon sistema che è molto piu sicuro...per loro.
https://www.forrester.com/blogs/web...-of-todays-web/
https://www.forrester.com/report/we...tmare/RES177246
https://www.forrester.com/report/we...-true/RES177247
In particolare:
There’s no clear definition of what “decentralization” really means. Two aspects are clear, though: One, complete decentralization (i.e., no single point of control, anywhere) is neither possible nor desirable, and two, there’s a lot of “decentralization theatre”: For example, Ethereum activity would grind to a halt if centrally controlled services such as Infura and Alchemy were to stop; NFT marketplaces could decide unilaterally when and how to intervene; and the control points in so-called smart contracts would quickly become obvious when something goes wrong and somebody steps in to stop the code.
Code and protocols (they must be open and transparent). Ensuring that all code is available for inspection sounds great, but vanishingly few people have the ability, the free time, and the desire to inspect reams of complex code. Further, having all code running on public blockchains also increases the attack surface — and we can see from almost daily reports about Web3 hacks and exploits that code quality isn’t improving. It’s also worth remembering that open and transparent code has always performed critical tasks on the internet (think Apache and Linux, etc.); that hasn’t stopped today’s tech giants from earning trillions by concentrating power.
User-controlled apps and networks.
This principle belongs in the category of “techno-utopian aspiration.” Most people won’t be interested enough in rule changes or matters of dispute to turn up and vote on them. There’s also the risk that vested interests will prevail to the detriment of the broader ecosystem: This isn’t a theoretical risk; we’ve seen this play out in several blockchain projects. And we know from online communities over the decades that community governance is a challenge at the best of times; adding a financial element increases the potential for disaster.
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Somewhat ironically, perhaps, the amount of funding flowing into Web3 is part of the problem: Until the financiers turn off this cash spigot, Web3 hype will continue and “get rich quick” schemes will crowd out worthier developments.[/COLOR]
https://www.forrester.com/blogs/web...-of-todays-web/
https://www.forrester.com/report/we...tmare/RES177246
https://www.forrester.com/report/we...-true/RES177247
In particolare:
visione che ci sta e rispetto....ma mooooolto pessimista, forse anche troppo..
"Ah è uno scandalo: bruciano carbone, rubano la corrente, inquinano...."
Se viene fuori che lo minano aziende USA quotate in borsa usando rinnovabili
"Ah è uno scandalo: è la moneta dei ricchi, aumenta le disparità, è sempre più in mano a pochi..."
Nessuno è più incontentabile di un bitcoin hater
É un analisi della situazione attuale e di come si sta evolvendo.
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