L'IA rivoluzionerà gli smartphone: siamo solo agli inizi, ma Apple sembra un passo avanti

L'IA rivoluzionerà gli smartphone: siamo solo agli inizi, ma Apple sembra un passo avanti

L'integrazione dell'IA negli smartphone promette di rivoluzionare il modo in cui interagiamo con i nostri dispositivi mobile. Dalle traduzioni in tempo reale agli strumenti di fotoritocco avanzati, l'IA sta rendendo gli smartphone più intuitivi e potenti, e Apple vuole essere davanti a tutti.

di pubblicata il , alle 08:31 nel canale Telefonia
AppleSamsungGoogleOppo
 

È inevitabile. Gli smartphone stanno per subire una metamorfosi radicale grazie all'intelligenza artificiale generativa. Le principali aziende tecnologiche hanno già iniziato a integrare funzionalità IA più o meno avanzate nei loro dispositivi, promettendo di trasformare radicalmente il modo in cui interagiamo con i nostri telefoni. Tuttavia, nonostante l'entusiasmo e le grandi aspettative, siamo ancora agli albori e le prime implementazioni non hanno portato alla rivoluzione che ci aspettavamo, e che i produttori tendono spesso a sottolineare.

Le tecnologie IA attualmente disponibili su smartphone spaziano dall'elaborazione del linguaggio naturale al riconoscimento delle immagini, passando per l'offerta di assistenti vocali sempre più sofisticati. Tra le funzionalità più utili nella vita di tutti i giorni spiccano quelle legate alla sintesi vocale e all'imaging. Ad esempio, Samsung ha introdotto nella sua suite Galaxy AI una funzione chiamata AI Live Translate Call, in grado di tradurre le chiamate in tempo reale. Il telefono diventa quindi un interprete personale, facilitando enormemente la comunicazione tra persone che parlano lingue diverse. Si tratta di un'applicazione pratica dell'IA che può avere un impatto concreto sulla vita quotidiana di molti utenti.

L'IA è la next big thing sugli smartphone

Sul fronte dell'imaging, Samsung, Google, OPPO e altri produttori si sono sbizzarriti, ad esempio implementando strumenti di fotoritocco estremamente specifici e funzionali basati sull'IA generativa. Questi permettono di modificare le immagini in modi prima impensabili, rimuovendo ad esempio oggetti indesiderati o addirittura generando nuovi contenuti per riempire gli spazi vuoti.

Impossibile non menzionare Cerchia e cerca, che consente di avviare una ricerca semplicemente evidenziando qualsiasi elemento sullo schermo: un'integrazione fluida tra l'interfaccia utente e le capacità di ricerca dell'IA che rende l'accesso alle informazioni più immediato e contestuale e che di fatto migliora l'esperienza d'uso di tutti i giorni con lo smartphone.

Google ha inoltre rilasciato l'app mobile di Gemini che può essere utilizzata come assistente virtuale predefinito su Android. Questo dà la possibilità di ottenere una versatilità estremamente elevata nell'assistenza virtuale, mantenendo l'accesso a tutte le funzionalità di controllo della domotica tipiche di Google Assistant. Gemini, tuttavia, non può interagire con le funzioni del dispositivo, né può eseguire attività con le app installate, non migliorando di fatto l'esperienza quotidiana con il dispositivo, ma solo le ricerche.

Tra i vari approcci all'integrazione dell'IA negli smartphone, quello di Apple sembra emergere come il più promettente in termini di esperienza d'uso. L'azienda di Cupertino ha recentemente svelato la sua visione dell'IA mobile, denominata Apple Intelligence, che si basa su tre pilastri fondamentali: capacità, architettura ed esperienze. L'obiettivo è quello di creare un sistema IA profondamente integrato nel dispositivo, in grado di comprendere il contesto e le esigenze dell'utente in modo naturale e intuitivo.

Una delle caratteristiche più interessanti di Apple Intelligence è la possibilità di svolgere attività complesse semplicemente scrivendole o dettandole al telefono. Ad esempio, l'IA sarà in grado di gestire automaticamente le notifiche, scrivere messaggi o email, riassumere testi e persino eseguire azioni che coinvolgono più app contemporaneamente. Apple ha posto particolare enfasi sulla privacy, affermando che la maggior parte dell'elaborazione IA avverrà direttamente sul dispositivo grazie ai chip A17 Pro e della serie M (e successivi). Quando sarà necessario accedere al cloud, l'azienda promette l'utilizzo di un "cloud privato" che non archivierà mai i dati dell'utente sui server.

Apple introdurrà anche altre tecnologie che troviamo già in altre implementazioni, come gli strumenti di scrittura avanzati, accessibili a livello di sistema su tutte le piattaforme Apple. Questi strumenti permetteranno di riscrivere o correggere automaticamente il testo, adattando il tono e lo stile in base al contesto e al pubblico di destinazione. Sarà possibile generare riassunti, elenchi puntati o tabelle partendo da testi più lunghi, aumentando notevolmente la produttività degli utenti. L'integrazione con l'app Mail promette di essere particolarmente utile, con la possibilità di identificare automaticamente contenuti importanti, elaborare risposte e riassunti, e persino rilevare eventuali domande poste nei messaggi ricevuti, il tutto in maniera dinamica.

Verrà potenziato anche Siri, l'assistente vocale di Cupertino, che offrirà risposte più naturali e contestualmente rilevanti e personali. Siri avrà una maggiore consapevolezza di ciò che accade sullo schermo, permettendogli di eseguire azioni più complesse e contestuali senza bisogno di ulteriori spiegazioni da parte dell'utente. Sul fronte imaging avremo "Image Playground", un sistema di generazione di immagini integrato in varie app. Quest'ultimo permetterà agli utenti di creare immagini in diversi stili (animazione, illustrazione, schizzo) direttamente sul dispositivo, e non mancherà la possibilità di creare emoji via intelligenza artificiale generativa.

Forse la mossa più sorprendente di Apple è l'annuncio dell'integrazione di ChatGPT in iOS 18, iPadOS 18 e macOS Sequoia. Gli utenti potranno accedere alle capacità di ChatGPT direttamente attraverso Siri o gli strumenti di scrittura a livello di sistema, senza dover passare da app separate. Una funzione che verrà proposta gratuitamente e senza la necessità di creare un account, anche se gli abbonati a ChatGPT potranno collegare i propri account per accedere alle funzionalità premium. Questa caratteristica ha sollevato parecchi dubbi fra gli esperti in merito alle modalità di monetizzazione, visto che pare che nessuna fra Apple e OpenAI guadagnerà in maniera diretta da questa nuova funzionalità prevista per il futuro degli OS Apple.

Nonostante l'entusiasmo generato da queste nuove tecnologie, è importante sottolineare che siamo ancora nelle fasi iniziali di questa rivoluzione, e moltissime delle funzionalità di Apple Intelligence non arriveranno prima dell'anno prossimo, inizialmente solo in mercati selezionatissimi. Le varie implementazioni attuali, sebbene promettenti, non sembrano ancora del tutto convincenti o mature. Ci sono diverse sfide da affrontare: in primo luogo, la privacy e la sicurezza dei dati rimangono preoccupazioni primarie. Sebbene le aziende stiano adottando misure per proteggere le informazioni degli utenti, l'integrazione sempre più profonda dell'IA nei nostri dispositivi personali solleva inevitabilmente questioni sulla gestione e l'utilizzo dei dati sensibili.

Un'altra sfida riguarda l'accuratezza e l'affidabilità delle attuali tecnologie. I modelli linguistici di grandi dimensioni, come quelli alla base di ChatGPT, sono noti per le loro "allucinazioni", ovvero la tendenza a generare informazioni plausibili ma false. Implementare questi sistemi in dispositivi che usiamo quotidianamente per compiti critici richiede un livello di affidabilità molto elevato, che ancora non è disponibile in nessuno dei modelli disponibili commercialmente. C'è anche la questione dell'accessibilità: al momento, molte di queste funzionalità avanzate sono limitate ai dispositivi di fascia alta, dotati dei chip più recenti e potenti. Rendere queste tecnologie accessibili a un pubblico più ampio sarà fondamentale per una vera rivoluzione del settore.

Inoltre, l'integrazione dell'IA solleva questioni etiche e sociali più ampie: ad esempio, la facilità con cui si potranno manipolare immagini e generare contenuti potrebbe contribuire alla diffusione di disinformazione, richiedendo nuovi strumenti e competenze per navigare in questo panorama mediatico sempre più complesso. Nonostante queste sfide, è innegabile che le aziende tecnologiche stiano preparando tecnologie che potrebbero davvero rivoluzionare l'offerta di smartphone, un settore che negli ultimi anni è rimasto relativamente stagnante in termini di novità sostanziali.

Apple, in particolare, sembra essere un passo avanti rispetto alla concorrenza, nonostante un iniziale periodo di silenzio sul fronte dell'IA. L'approccio dell'azienda, che mira a integrare l'intelligenza artificiale in modo profondo e coerente in tutto l'ecosistema dei suoi dispositivi, potrebbe portare a un'esperienza utente più fluida e naturale rispetto alle soluzioni più frammentarie proposte da altri produttori, i quali potrebbero incontrare molte più difficoltà per offrire qualcosa di simile nelle loro piattaforme "aperte".

17 Commenti
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AlexSwitch27 Luglio 2024, 08:48 #1
Apple: tra il voler essere più avanti ( ed al momento non lo è ) ed esserlo c'è di mezzo un oceano di dispositivi tra iPhone ed iPad da sostituire! Senza tener conto che Apple Intelligence all'inizio e non si sa per quanto tempo parlerà solamente inglese!!
carloUba27 Luglio 2024, 12:10 #2
Che brutta markettata
TorettoMilano27 Luglio 2024, 12:17 #3
beh sviluppando hw e sw è ovvio come apple possa cucire tutto su misura. mi aspettavo in questi ultimi anni un impegno maggiore di google con i pixel, effettivamente c'è stato ma sembra comunque non voler "indispettire" i produttori terzi
sminatore27 Luglio 2024, 15:03 #4
Ma più avanti in cosa che quanto a chi ha l'ultimo iPhone gli faccio vedere cosa posso fare con il mio smartphone di due anni e mezzo fa rimangono sempre sbalorditi
nyo9027 Luglio 2024, 17:19 #5
Originariamente inviato da: AlexSwitch
Apple: tra il voler essere più avanti ( ed al momento non lo è ) ed esserlo c'è di mezzo un oceano di dispositivi tra iPhone ed iPad da sostituire! Senza tener conto che Apple Intelligence all'inizio e non si sa per quanto tempo parlerà solamente inglese!!


C'è da vedere da che SOC in poi ci sarà il supporto. Sono diversi anni che gli smartphone hanno potenza in eccesso. Certo, se partiamo che sarà compatibile solo l'ultimo modello e solo in inglese, partiamo molto male...
Ma i rumor dicono altro.

Certo che non posso fare a meno di pensare a Siri. Nel 2011 doveva essere una cosa simile a quella descritta ma poi parlava solo inglese, non ti capiva, funzionava da schifo e negli anni neanche a dire sia migliorato

Originariamente inviato da: sminatore
Ma più avanti in cosa che quanto a chi ha l'ultimo iPhone gli faccio vedere cosa posso fare con il mio smartphone di due anni e mezzo fa rimangono sempre sbalorditi


Oh WOW tu si che hai un pene grande e funzionante, fai bene a mostrarlo a tutti.

Gli smartphone sono stagnanti da anni, lo dice anche l'articolo. Quante persone conosci che dicono WOW non vedo l'ora di comprare il modello nuovo per le sue funzioni?

Comunque ok, sbalordisci anche me: Per lavoro uso un Mac, in che modo il tuo smartphone di due anni e mezzo fa può sbalordirmi nell'integrazione con questo dispositivo rispetto un iPhone? (La carta "uso windows" non vale. Devi sbalordire me, che ho già un Mac).
Su Android poi sono riusciti a sviluppare un sistema di backup decente? Perché iPhone mi ripristina la lista di chiamate perse, la posizione delle icone, sfondi, suonerie, anche le impostazioni più improbabili e nascoste, le carte di pagamento, i dati sanitari... Praticamente ricaricare un backup significa riprendere in mano il telefono così come l'ho lasciato.
L'ultima volta che ho fatto un backup su Android per i salvataggi dei giochi dovevo fare il backup applicazione per applicazione, la posizione delle icone potevo scordarmela, se facevo il backup delle foto Google mi azzoppava senza pietà la qualità delle immagini(Anche Amazon) ecc ecc...
Perché io resto sbalordito dalla funzionalità, dalla praticità e dal tempo necessario per riprendere in mano il ritmo lavorativo
AlexSwitch27 Luglio 2024, 17:32 #6
Originariamente inviato da: nyo90
C'è da vedere da che SOC in poi ci sarà il supporto. Sono diversi anni che gli smartphone hanno potenza in eccesso. Certo, se partiamo che sarà compatibile solo l'ultimo modello e solo in inglese, partiamo molto male...
Ma i rumor dicono altro.

Certo che non posso fare a meno di pensare a Siri. Nel 2011 doveva essere una cosa simile a quella descritta ma poi parlava solo inglese, non ti capiva, funzionava da schifo e negli anni neanche a dire sia migliorato




IL problema non è il SoC ma il quantitativo di ram... Il minimo per avere Apple Intelligence sono 8GB che al momento sono disponibili solamente sull'iPhone 15 Pro e Pro Max!! Tutti gli altri iPhone sono tagliati fuori... Idem con patate per iPad, tutti i modelli che non hanno almeno 8GB di ram non potranno usare Apple Intelligence.
TorettoMilano27 Luglio 2024, 18:20 #7
riagganciandomi agli ultimi commenti il discorso "sbalordimento" lascia il tempo che trova. io rimango sbalordito dall'honor magic v2 (e rimarrò sbalordito dal magic v3) ma non ho intenzione di comparlo per X motivi. alla fine si prende il prodotto più funzionale per i propri utilizzi
nyo9028 Luglio 2024, 01:59 #8
Originariamente inviato da: TorettoMilano
riagganciandomi agli ultimi commenti il discorso "sbalordimento" lascia il tempo che trova. io rimango sbalordito dall'honor magic v2 (e rimarrò sbalordito dal magic v3) ma non ho intenzione di comparlo per X motivi. alla fine si prende il prodotto più funzionale per i propri utilizzi


L'ultimo telefono che mi ha veramente fatto dire WOW Lo voglio è stato l'iPhone 4(Per una congettura di accessori che si trovavano solo per apple, app non disponibili da altre parti, competitor non all'altezza ecc ecc..) Gli altri sono stati solo telefoni ben usurati o semplici sfizi per provare cose nuove. Ho un iPhone 12 ed è probabile che acquisterò un... 16? a quanto siamo arrivati? Se l'intelligenza artificiale mi darà in mano buona parte delle funzioni che al momento sono separate e a pagamento: Vedi rimozione persone dalle foto, ritocchi con prompt, catgpt, generazione immagini e qualsiasi cosa possa ridurre il mio flusso di lavoro.
Parte hardware non mi aspetto niente, anzi. Ho la mia fotocamera e il il mio sogno erotico sarebbe avere UNA SOLA LENTE a filo con la scocca
MikTaeTrioR28 Luglio 2024, 11:03 #9
COME DIAVOLO FA AD ESSERE UN PASSO AVANTI CHE ANCORA NON SI E' VISTO UN SINGOLO DISPOSITIVO APPLE INTEGRARLA MENTRE LA CONCORRENZA NE HA PARECCHI E DA PARECCHI MESI!?!?!?!


MA ANDATE A CANTARE VA!!!!

MikTaeTrioR28 Luglio 2024, 11:06 #10
Originariamente inviato da: nyo90
C'è da vedere da che SOC in poi ci sarà il supporto. Sono diversi anni che gli smartphone hanno potenza in eccesso. Certo, se partiamo che sarà compatibile solo l'ultimo modello e solo in inglese, partiamo molto male...
Ma i rumor dicono altro.

Certo che non posso fare a meno di pensare a Siri. Nel 2011 doveva essere una cosa simile a quella descritta ma poi parlava solo inglese, non ti capiva, funzionava da schifo e negli anni neanche a dire sia migliorato



Oh WOW tu si che hai un pene grande e funzionante, fai bene a mostrarlo a tutti.

Gli smartphone sono stagnanti da anni, lo dice anche l'articolo. Quante persone conosci che dicono WOW non vedo l'ora di comprare il modello nuovo per le sue funzioni?

Comunque ok, sbalordisci anche me: Per lavoro uso un Mac, in che modo il tuo smartphone di due anni e mezzo fa può sbalordirmi nell'integrazione con questo dispositivo rispetto un iPhone? (La carta "uso windows" non vale. Devi sbalordire me, che ho già un Mac).
Su Android poi sono riusciti a sviluppare un sistema di backup decente? Perché iPhone mi ripristina la lista di chiamate perse, la posizione delle icone, sfondi, suonerie, anche le impostazioni più improbabili e nascoste, le carte di pagamento, i dati sanitari... Praticamente ricaricare un backup significa riprendere in mano il telefono così come l'ho lasciato.
L'ultima volta che ho fatto un backup su Android per i salvataggi dei giochi dovevo fare il backup applicazione per applicazione, la posizione delle icone potevo scordarmela, se facevo il backup delle foto Google mi azzoppava senza pietà la qualità delle immagini(Anche Amazon) ecc ecc...
Perché io resto sbalordito dalla funzionalità, dalla praticità e dal tempo necessario per riprendere in mano il ritmo lavorativo


UAO

https://support.google.com/googleon...tform%3DAndroid

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