Telecom IPTV: ancora monopolio?
Assoprovider, AIIP e Consorzio Voipex chiedono l'intervento europeo in merito alla mancata regolamentazione dell'IPTV in Italia. La maggiore preoccupazione è che si concretizzi un monopolio da parte di Telecom Italia che attualmente detiene il 70% del mercato ADSL
di Fabio Boneschi pubblicata il 25 Luglio 2006, alle 09:11 nel canale Software









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50 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoma infatti pubblicizzano prodotti per cui non siamo ancora veramente pronti. A me piacerebbe avere la IPTV più che il discitale terrestro ma, ad oggi, è veramente possibile diffonderla su larga scala e imporla come standard? La copertura ADSL non è totale, il WiMAX è in alto mare, i 20Mega sono solo per chi abita in grossi centri abitati.
Sarà scontato, ma ancora una volta quando vedo che spacciano il videofonino come la novità del secolo mi rendo conto che è il marketing a comandare il processo innovativo, non i veri bisogni della gente.
Qua hanno il monopolio e la gente si fida poco di wind-infostrada,tele2 o compagnie di poco conto(per quanto riguarda il mondo internet).
Sono stato con la telecom,poi wind e ora FW e sono convinto che è meglio avere un buon operatore che un gestore che ti fa pagare niente ma ti da un servizio scarsissimo.
La telecom avendo il monopolio,si butta sul pesante,FW,idem avendolo sulla fibra ottica e le altre aziende fanno fatica a farsi largo.
Pensavo,mentre leggevo,chissà...se forse,ora che hanno raggruppato una mediocre fetta di mercato...se si unissero tutti...
Ma infondo non si chiamano tutti "amd"
Bye
Ma aggiungerei un'altra considerazione. E' vero che non conosco il mercato nazionale dei vari paesi europei, ma in generale credo che un po' ovunque ci sia un operatore che svetti nettamente sugli altri, anche se non nella misura esagerata di telecom it. Il punto è che il comportamento d'acquisto del servizio adsl da parte degli italiani è probabilmente molto più emotivo, quindi il numero dei nostri concittadini disposto a spendere un bel po' per banda "abbastanza" larga e flat è molto maggiore che in altri paesi, dove gli operatori hanno da tempo abbassato i prezzi per velocità anche superiori alle nostre (vedi appunto la Francia, che se vuoi solo internet adsl senza tv magari costa 7-8 euro: confermi moloch?).
L'altra ipotesi, non alternativa, ma potenzialmente operante in modo congiunto e sinergico alla precedente, è che le autorità di vigilanza dei vari stati occidentali europei espletino un ruolo molto più incisivo nella vita dei cittadini, ma qui si entra in considerazioni ulteriori che coinvolgono anche la classe dirigente del nostro paese (che personalmente ritengo di grande mediocrità, qualunque colore essa sia)
Che skifo.
Un 56kappato.
a occhio e croce sono 10 anni che si parla di stroncare il monopolio telecom e guarda caso giusto in questi giorni si parla di approvare l'indulto che salva le chiappette a chi a rubato a man bassa ai poveri
cristi...
ma dove vogliamo sperare di andare così?
Copiare e spedire GRAZIE, con l'aiuto di tutti le cose forse cam
Questa mail parla del sistema della televisione in Italia, della suaevoluzione e del punto di snodo importante in cui ci troviamo oggi e che ci
riguarda tutti.
Per questa ragione abbiamo scritto al Dr. Viviane Reding, Commissario
Europeo alla Società per l'Informazione e Media ed abbiamo inviato alcuni
milioni di email agli utenti internet italiani. (www.regoleperiptv.it
<http://redir.kiwari.tiscali.com/IT/...5A07GD4FG1G>
)
L'Autorità delle Comunicazioni ha concluso da poco un procedimento chiamato
analisi del mercato dei servizi di diffusione radiotelevisiva per la
trasmissione di contenuti agli utenti finali, ovvero l'analisi del mercato
televisivo.
L'Autorità Italiana per le Garanzie nelle Comunicazioni (AGCOM) ha ritenuto
che nel mercato della televisione via cavo non sussistano oggi posizioni
dominanti e, di conseguenza, non siano necessari provvedimenti
pro-competitivi per il prossimo futuro.
Le scriventi organizzazioni ritengono tale decisione profondamente lesiva
non solo della concorrenza, ma anche della pluralità di informazione e delle
libertà costituzionali.
Infatti, in Italia, televisione via cavo significa sostanzialmente IPTV,
ovverosia televisione su protocollo IP portata a casa degli utenti
attraverso le tecnologie della convergenza ed il cosiddetto accesso a larga
banda.
Un mercato, quello dell'accesso ADSL, nel quale Telecom Italia (TI)
detiene oggi una quota superiore al 70%.
E' pertanto prevedibile che:
- i fornitori di contenuti, per raggiungere il maggior numero di utenti,
useranno la "piattaforma" a larga banda dell'operatore dominante e quindi;
- gli utenti finali, per accedere al maggior numero di contenuti,
tenderanno a concentrarsi sulla rete larga banda della stessa Telecom
Italia.
Una situazione diametralmente opposta all'Internet che tutti conosciamo ed
apprezziamo che consente a chiunque di accedere a qualunque contenuto a
prescindere dal fornitore di accesso utilizzato.
Il monopolista di fatto nel mercato dell'accesso alla rete, estenderebbe
così il controllo dalla rete di accesso alla IPTV e ai relativi contenuti,
anche informativi.
Le scriventi organizzazioni ritengono viceversa che tutti gli utenti a larga
banda debbano poter scegliere liberamente e disgiuntamente i propri
fornitori di accesso, di contenuti e di servizi larga banda e per questa
ragione ha inviato al Commissario Europeo per la Società dell'Informazione
ed i Media, S.E. Viviane Reding la mail in allegato.
Questo obiettivo può essere facilmente raggiunto imponendo e facendo
rispettare, come è nei poteri dell'Autorità, due semplici regole:
il soggetto che detiene a monte un rilevante potere di mercato nell'accesso
larga banda deve essere obbligato ad interconnettere, ai diversi livelli, la
sua rete di distribuzione dei contenuti con quelle dei concorrenti, e deve
essere fatto rispettare, anche per la rete di distribuzione di contenuti
IPTV la regola, già in vigore per le altre piattaforme televisive, di
separazione strutturale tra la rete e contenuti.
Se condividi questa opinione, inoltra questa eMail e sottoscrivi anche tu
L'appello per la libertà di televisione via Internet pubblicato su
http://www.regoleperiptv.it
<http://redir.kiwari.tiscali.com/IT/...5A08GD4FG1G>
Stefano Quintarelli
Presidente AIIP (http://www.aiip.it
<http://redir.kiwari.tiscali.com/IT/...5A09GD4FG1G>
)
Maurizio Gotta
Presidente Anti Digital Divide (http://www.antidigitaldivide.org
<http://redir.kiwari.tiscali.com/IT/...5A0AGD4FG1G>
)
Matteo Fici
Presidente Assoprovider (http://www.assoprovider.it
<http://redir.kiwari.tiscali.com/IT/...5A0BGD4FG1G>
)
Guido Tripaldi
Presidente Voipex (http://www.voipex.it
<http://redir.kiwari.tiscali.com/IT/...5A0CGD4FG1G>
)
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