Presto in arrivo anche in Italia Alexa+, il nuovo assistente vocale di Amazon

Con Alexa+ si indica la nuova generazione dell'interfaccia sviluppata da Amazon per i propri device di smart home: è disponibile nel mercato nord americano di lingua inglese ormai dalla primavera 2025 e al momento in fase di sviluppo in altre lingue tra le quali anche quella italiana.

Amazon è infatti al lavoro per rendere Alexa+ compatibile con quanti più territori possibili, permettendo a tutti i clienti Amazon di avere accesso alle funzionalità avanzate di Alexa+ che la distinguono fortemente da quelle implementate in Alexa standard.

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In occasione di un incontro con Michele Butti, VP, Alexa International e con Giacomo Costantini, Alexa IT Country Manager Italy, abbiamo approfondito quali siano le novità implementate in Alexa+ e quali difficoltà abbia incontrato il team di sviluppo nella localizzazione di questo assistente vocale.

Gestire la localizzazione di un assistente vocale così diffuso come Alexa, implementando varie funzionalità che con Alexa+ lo rendono molto più complesso e completo nelle risposte e nell'interazione con l'utente, non è compito semplice.

Una volta completato lo sviluppo della versione in lingua inglese di Alexa+, il team interno si è trovato a dover lavorare su diverse localizzazioni. Il compito finale non è quello di tradurre in modo letterale quanto codificato per la lingua di partenza, quella inglese, quanto declinare risposte, modo di dire e peculiarità linguistiche di ogni differente localizzazione geografica.

Fatto questo, Alexa+ deve anche tenere conto nelle risposte generate di tutte quelle che sono le peculiarità del suo utilizzatore. Ad esempio sapere della presenza di una specifica intolleranza alimentare quando se ne richiede l'interazione per la prenotazione di un tavolo al ristorante, fornendo risposte che siano allineate a questa informazione.

Tom Butler, principal applied scientist di Alexa, ha rimarcato le difficoltà legate alla corretta interpretazione della lingua da parte di Alexa+. Nella fase di sviluppo interno, ad esempio, uno dei principali problemi legati alla localizzazione in lingua italiana è stata quella legata alla potenziale sovrapposizione con le lingue portoghese e spagnola. Alcune espressioni in queste lingue possono infatti essere riconosciute come molto simili tra di loro dall'assistente vocale, con magari significati diversi: Alexa+ deve in questo caso intervenire in modo chiaro evitando errori di comprensione e dove possibile cercando di gestire al meglio il dubbio interpretativo.

In questo aiutano i LLM, Large Language Models, utilizzati da Alexa+: sono multilingua per loro natura, quindi il loro adattamento alle differenti lingue è tipicamente più semplice una volta completata la fase di training nella lingua inglese presa quale riferimento, ma non sono multicultura. Proprio questa è la maggiore difficoltà legata alla localizzazione, così che l'assistente vocale sia in grado di meglio percepire le differenze linguistiche legale alle peculiarità culturali della regione nella quale viene utilizzato.

In Alexa+ Amazon ha lavorato per contenere al massimo la latenza nelle risposte, così da ricreare conversazioni che siano quanto più simili all'esperienza tipica che avrebbero due persone. Per ottenere questo è stato svolto un lavoro su due principali direttive: la prima è quella legata a tecniche di smart caching, di pre-guessing delle risposte ove possibile e del mantenimento in locale di alcune informazioni base utili. La seconda è legata al training dei modelli LLM, che per loro natura risiedono nel cloud e che devono poter essere interrogati nel modo più rapido possibile dai vari dispositivi compatibili con Alexa+.

Quando vedremo al debutto Alexa+ nel nostro mercato? Non sono state fornite indicazioni specifiche ma è ragionevole immaginare che questo avverrà nei prossimi mesi. Non ci sono informazioni ufficiali anche sul modello di business ma l'approccio seguito sino ad oggi da Amazon è sempre stato quello di fornire nuove funzionalità attraverso la sottoscrizione in abbonamento Prime. Facile quindi immaginare che Alexa+ potrà rientrare sotto il cappello di un abbonamento Prime così come è ora negli Stati Uniti, lasciando una sottoscrizione in abbonamento solo per coloro che non volessero avere una utenza Prime attiva.

Amazon non ha ancora rilasciato una lista dettagliata dei dispositivi compatibili con la localizzazione italiana di Alexa+, ma difficile immaginare che possa essere diversa da quella in vigore ora nel mercato americano. Di fatto la maggior parte dei dispositivi Alexa sarà compatibile con questa nuova versione, non limitando questo ai soli ultimi modelli che Amazon ha recentemente presentato sul mercato e permettendo così a pressoché tutti i propri clienti di beneficiare di queste nuove funzionalità del proprio assistente vocale.

C'è ancora strada da percorrere nello sviluppo, ma il debutto di Alexa+ anche in lingua italiana sembra veramente molto vicino. Sarà quindi possibile avere un assistente Alexa molto più naturale, con conversazioni ben più dettagliate e profonde di quanto ottenibile al momento e in ultima analisi con funzionalità che saranno più utili per tutti gli utenti dell'ecosistema Alexa.