Sapphire Toxic RX 6900 XT diventa Extreme grazie alla GPU selezionata

Sapphire ha annunciato la versione Toxic Extreme della RX 6900 XT. La scheda non cambia per quanto concerne dissipatore, componentistica e PCB, ma adotta la GPU Navi 21 XTXH altamente selezionata per toccare frequenze di clock ancora più elevate.
di Manolo De Agostini pubblicata il 23 Aprile 2021, alle 14:21 nel canale Schede VideoSapphireRadeonNaviRDNAAMD
Sapphire rilancia: dopo la Toxic, ecco la Toxic Extreme. La nuova scheda video si presenta con una differenza rispetto al modello già presentato: a bordo troviamo Navi 21 XTXH, una GPU altamente selezionata per permettere a questi modelli per overclocker e appassionati di toccare frequenze finora precluse (come i 3,2 GHz toccati da der8auer).
La Toxic Extreme si presenta con boost clock massimo di 2730 MHz, 70 MHz in più rispetto alla Toxic, raggiungibili attivando la modalità Toxic Boost dal software TriXX. Il Game Clock in tale impostazione sale fino a 2500 MHz, un aumento di 100 MHz. La frequenza della memoria dovrebbe salire a 2135 MHz come nella soluzione standard, ma su questo dato non c'è certezza. Sul sito, Sapphire parla di un Game Clock fino a 2375 MHz e un Boost Clock fino a 2525 MHz, probabilmente riferendosi al BIOS Performance: la scheda ha infatti due BIOS, uno Performance e uno Silent.
Il progetto della Toxic Extreme non cambia rispetto al modello già noto e troviamo con un sistema di raffreddamento "ibrido" aria-liquido. La parte a liquido serve per raffreddare la GPU, ed è collegata a un radiatore da ben 360 millimetri con tre ventole da 120 mm. Secondo Sapphire, questa soluzione "mantiene la temperatura della GPU sotto 85 °C e la rumorosità sotto i 36 dBA".
La parte ad aria serve invece per raffreddare gli altri componenti sul PCB, dal VRM alla memoria: ci sono radiatori e heatpipe dedicate, nonché una ventola ibrida che "combina i vantaggi delle ventole assiali e quelle blower": silenziosità e una forte pressione per canalizzare l'aria in basso, ossia verso il circuito stampato, per garantire un raffreddamento ottimale senza compromettere la rumorosità.
Ovviamente non manca una copertura del dissipatore con LED ARGB, ma anche logo e blackplate sono illuminati, senza dimenticare le ventole sul radiatore. Il software Sapphire TriXX consente di personalizzare l'illuminazione tra varie modalità, ma la scheda è anche dotata di un connettore a 3 pin per la sincronizzazione con l'illuminazione della motherboard.
Per quanto riguarda la sezione di alimentazione sul PCB, la scheda ha un totale di 16 fasi VRM, 14 delle quali dedicate alla GPU e due alla VRAM. Il collegamento all'alimentatore avviene tramite due connettori PCIe a 8 pin e uno a 6 pin. L'azienda parla di una richiesta di circa 430W e di conseguenza serve almeno un PSU da 850W. Completano il quadro quattro uscite video, una HDMI 2.1 e tre DisplayPort 1.4.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCome tutte le nuove schede video, ormai.
Poi, un consumo di 430 W non si può vedere, dai.
Di gran lunga superiore al consumo di un PC intero.
Alla faccia del risparmio energetico richiesto un po' da tutti i fronti.
Come tutte le nuove schede video, ormai.
Poi, un consumo di 430 W non si può vedere, dai.
Di gran lunga superiore al consumo di un PC intero.
Alla faccia del risparmio energetico richiesto un po' da tutti i fronti.
a parte quello della crypto valuta...
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