Virgin Orbit, un'anomalia ferma il lancio di un razzo con satellite da un Boeing 747 modificato

Interrotto per un'anomalia il primo lancio in quota di un razzo con all'interno un satellite da un Boeing 747 modificato da parte di Virgin Orbit, azienda della galassia Branson. L'azienda si dice però soddisfatta dei dati ottenuti.
di Manolo De Agostini pubblicata il 26 Maggio 2020, alle 18:41 nel canale Scienza e tecnologiaVirgin Orbit, azienda della galassia di Richard Brason, ha abortito il primo tentativo di lanciare un razzo per il posizionamento di satelliti da un Boeing 747 modificato chiamato Cosmic Girl. L'obiettivo dell'azienda è quello di molte altre realtà private: mettere in orbita satelliti - fino a 500 kg - a basso costo, portando un aereo alla quota di circa 10 chilometri e da lì sganciare un razzo (detto LauncherOne) nella cui ogiva è contenuto il satellite. Il razzo sale alla quota prevista, seguendo diverse fasi, portando in posizione il satellite.
La missione, partita dal Mojave Air and Space Port in California, è stata terminata pochi momenti dopo che il razzo è stato rilasciato dal Cosmic Girl. In un post sul proprio sito, Virgin Orbit afferma di aver rilevato "un'anomalia" nel primo stadio di volo, e di aver terminato la missione "in sicurezza". Al momento non è chiaro quale sia stata l'anomalia - le procedure pre-lancio si erano concluse con successo.
L'azienda ha spiegato che "LauncherOne ha mantenuto la stabilità dopo il rilancio e abbiamo accesso il motore del primo stadio, NewtonThree. Un'anomalia è poi emersa nei primi attimi. Ne sapremo di più quando i nostri ingegneri analizzeranno la montagna di dati che abbiamo collezionato oggi". Nel corso del fine settimane un problema a un sensore aveva posticipato il lancio.
"Il nostro team ha eseguito le operazioni di pre-lancio e di volo con incredibile abilità oggi. I voli di prova sono progettati per fornire dati e ora abbiamo un tesoro. Abbiamo raggiunto molti degli obiettivi che ci eravamo prefissati, anche se non quanti ne avremmo desiderati", ha dichiarato Dan Hart, CEO di Virgin Orbit. "Oggi abbiamo comunque fatto un grande passo avanti. I nostri ingegneri stanno già analizzando i dati. Il nostro prossimo razzo sta aspettando. Impareremo, modificheremo e inizieremo a prepararci per il nostro prossimo test, che arriverà presto".
La battuta d'arresto non sembra ostacolare più di tanto l'azienda, che guarda già al secondo lancio dall'impianto di Long Beach, dove sono pronti altri sei razzi per le successive missioni. Elon Musk, CEO di SpaceX, ha commentato esprimendo solidarietà verso i colleghi, memore dei tanti problemi avuti con i suoi progetti spaziali.
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