Roscosmos: la navicella Orlyonok per le missioni in orbita bassa sarà pronta nel 2023
La navicella, nelle versioni per il trasporto umano e cargo, conosciuta come Orlyonok potrebbe essere pronta per il 2023 secondo quanto riportato da Roscosmos recentemente. Sarà una versione più piccola di Oryol.
di Mattia Speroni pubblicata il 24 Maggio 2022, alle 15:21 nel canale Scienza e tecnologiaRoscosmosNASA
Il futuro dell'esplorazione spaziale sta subendo in questi anni un'accelerazione importante grazie al crescente interesse di nazioni come la Cina, gli Emirati Arabi Uniti e le nuove partnership globali. La situazione è però complicata dalle vicende geopolitiche che non consentono una collaborazione effettivamente internazionale ma con schieramenti contrapposti. Roscosmos deve inoltre far fronte alle nuove sanzioni causate dalla guerra in Ucraina.
Per cercare di non rimanere eccessivamente indietro nella nuova "corsa allo Spazio" rispetto agli Stati Uniti, la Russia sta cercando di aggiornare i propri programmi spaziali con alcune novità. Nei prossimi mesi arriveranno per esempio i lanciatori Angara-A5M ma anche le nuove navicelle Orlyonok e Oryol destinate ai voli in orbita bassa terrestre (LEO) e per le missioni lunari. Queste dovrebbero sostituire le affidabili ma ormai relativamente obsolete Soyuz.
Orlyonok: secondo Roscosmos sarà pronta dal 2023
Secondo quanto riportato dalle agenzie di stampa russe, la navicella Orlyonok dovrebbe essere completata nel 2023 (per quanto riguarda il design finale). Questa sarà una versione più piccola di Oryol e riutilizzerà parte dei componenti così da ridurre i costi di sviluppo.
Dmitry Rogozin (direttore generale dell'agenzia spaziale) ha dichiarato "il lavoro per determinare l'aspetto tecnico di queste navicelle [ndr. Orlyonok nelle versioni con equipaggio e cargo] è in corso come parte di una bozza di progetto. Questa bozza è stata sviluppata da Energia, dovrebbe essere completato nel terzo trimestre del prossimo anno".
In particolare Orlyonok è pensata per rifornire la nuova stazione orbitante russa (ROSS) che sta venendo sviluppata congiuntamente. Inoltre dovrebbe potenzialmente garantire la capacità di rifornimento per la Stazione Spaziale Internazionale, se Roscosmos deciderà di proseguire la partnership dopo il 2024.
In precedenza sempre Rogozin aveva dichiarato come i lanci spaziali diretti verso ROSS saranno più frequenti di quelli verso la ISS. Lo stesso direttore generale aveva poi aggiunto che "la frequenza dei voli sarà maggiore ed è per questo che la navicella dovrà essere più economica".
Il primo volo senza equipaggio di Oryol (con quattro sedili) dovrebbe essere programmato per dicembre 2023 dallo spazioporto di Vostochny. Sempre stando alle informazioni, sembra che Orlyonok (con due sedili) potrebbe utilizzare fino al 90% dei componenti in comune con la versione più grande. Non pochi osservatori sono scettici sulla possibilità che il programma spaziale russo possa evolvere con questa velocità. Le sanzioni potrebbero inoltre aver complicato lo sviluppo.
La collaborazione tra Roscosmos e NASA
Guardando all'immediato futuro, sembra che la decisione definitiva per lo "scambio di sedili" tra Roscosmos e NASA sarà presa nel periodo di giugno (per poi effettuare la prima missione congiunta a bordo di Crew Dragon in autunno). Questo significa che la Anna Kikina potrebbe effettivamente volare a bordo della navicella di SpaceX. Attualmente la cosmonauta sta seguendo un corso di addestramento negli USA per prepararsi alla partenza.
Come dichiarato da Dmitry Rogozin, la decisione finale dipenderà anche dalle sanzioni che gli USA imporranno alla Russia a causa della guerra in Ucraina. Attualmente il direttore generale non esclude comunque che lo scambio potrà effettivamente esserci.
La tecnologia "occidentale" sembra attirare l'attenzione della controparte russa. Recentemente infatti i cosmonauti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale hanno visitato la capsula Boeing CST-100 Starliner, che ha effettuato l'attracco lo scorso weekend. Una volta che la navicella sarà validata per il volo umano (in autunno) sarà possibile per i cosmonauti utilizzarla per raggiungere la ISS in nuove operazioni di "scambio di sedili" a costo zero (né NASA né Roscosmos pagheranno questo servizio).
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5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoProbabilità che questa capsula abbia un lancio nei 2020s direi che è piuttosto bassa.
La stazione spaziale ROSS esiste solo nei sogni di Rogozin temo.
Ricordo che putin ha tagliato considerevolmente il budget a roscosmos giusto l'anno scorso:
https://arstechnica.com/science/202...better-results/
Come si suol dire: severo ma giusto. Se non avesse avuto le testate nucleari avrei io stesso partecipato una spedizione per trasformare la Russia in un parcheggio una volta per tutte
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