Roscosmos non terminerà, ancora, la partnership per la Stazione Spaziale Internazionale

Roscosmos non terminerà, ancora, la partnership per la Stazione Spaziale Internazionale

Nonostante la scadenza dell'ultimatum da parte di Dmitry Rogozin (direttore generale di Roscosmos), l'agenzia spaziale russa sembra non essere ancora intenzionata a terminare la collaborazione per la Stazione Spaziale Internazionale.

di pubblicata il , alle 15:47 nel canale Scienza e tecnologia
NASAESARoscosmos
 

Continua la vicenda che lega la guerra in Ucraina alle vicende nello Spazio e in particolare alla Stazione Spaziale Internazionale. Come sappiamo, dall'inizio dell'offensiva russa sono state decise una serie di sanzioni che hanno colpito il programma spaziale di Roscosmos e altre società correlate. Nonostante il clima di tensione sulla Terra, in orbita, all'interno della ISS la situazione procede normalmente come riportato da più parti.

stazione spaziale

Negli scorsi giorni (il 31 marzo) è scaduto anche l'ultimatum annunciato qualche tempo fa da parte di Dmitry Rogozin (direttore generale dell'agenzia spaziale russa). L'alto dirigente avrebbe voluto che le agenzie spaziali occidentali e rispettivi governi togliessero le sanzioni alla Russia e al suo programma spaziale. Il rischio era quello di terminare la partnership per la ISS anzitempo. Cosa è successo? Sostanzialmente niente.

Continua la partnership a bordo della Stazione Spaziale Internazionale

In un lungo thread su Twitter, Rogozin ha mostrato le lettere ricevute da parte di Bill Nelson (NASA), Josef Aschbacher (ESA) e Lisa Campbell (CSA) dove si chiede di continuare la partnership per il supporto alla Stazione Spaziale Internazionale. Le richieste fatte da Russia e Roscosmos non sono però state ascoltate e quindi le sanzioni attualmente sono ancora in vigore.

Quello che hanno scritto i tre direttori delle diverse agenzie spaziali occidentali in breve è:

  • NASA - vuole continuare la partnership per la ISS e cercherà di supportare (non si sa in quali termini) JSC TsNIIMash e Rocket and Space Centre Progress. Non si parla però delle sanzioni.
  • ESA - la decisione sulle sanzioni spetta agli stati membri ai quali è stata inviata la richiesta.
  • CSA - l'agenzia specifica che non ha rapporti con JSC TsNIIMash e Rocket and Space Centre Progress ma che continuerà a supportare il lavoro a bordo della ISS.

Dmitry Rogozin ha quindi risposto che le sanzioni sono illegali e che affliggono il programma spaziale russo e la cooperazione a bordo della ISS. Questo però non sembra aver ancora sortito gli effetti sperati (dalla Russia) e quindi la decisione sulle prossime mosse è stata demandata alla "dirigenza del paese" (che potrebbe significare direttamente a Putin). La Russia però non sembra ancora interessata, nonostante le minacce, a terminare la collaborazione a bordo della Stazione Spaziale Internazionale.

iss

Significativo inoltre il rientro dell'astronauta NASA Mark Vande Hei che è rientrato (dopo 355 giorni nello Spazio) a bordo di una capsula Soyuz insieme a due cosmonauti. Dopo l'atterraggio, Vande Hei è stato portato negli USA con un aeroplano ma tutto si è svolto come da programma. In realtà il vero limite alla collaborazione per la ISS potrebbe essere legata più a questioni tecniche che politiche.

Il programma iniziale della Stazione Spaziale Internazionale avrebbe dovuto concludersi nel 2024 ma ora NASA, ESA e JAXA vorrebbero prolungarlo fino al 2030 con il deorbiting nel 2031. Questi anni in più però potrebbero mettere a dura prova i moduli più "anziani" del segmento russo. Per questo è stata una richiesta una perizia tecnica per stabilire la possibilità per quella parte di ISS di resistere ancora fino al 2030. Attualmente non è stata ancora resa nota alcuna decisione in tal senso ma un rapporto potrebbe essere rilasciato entro la fine dell'anno.

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4 Commenti
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Sandro kensan04 Aprile 2022, 18:45 #1
Hanno i motori della ISS...
nickname8804 Aprile 2022, 20:54 #2
Devono raccogliere più informazioni possibili da passare poi ai prossimi nuovi compagni spaziali cinesi.
Thalon04 Aprile 2022, 22:17 #3
Tra un po' se la crisi perdura la Russia sarà economicamente al collasso come lo era ai tempi di Eltsin, a quel punto dubito che Roskosmos sarà così schizzinosa, anzi, sarà facile che mendicherà l'aiuto di altri paesi (quindi o dipenderanno dagli americani come negli anni 90 o dipenderanno dai cinesi che ormai sono arrivati al loro livello nel settore astronautico) per mandare i suoi uomini in orbita perché tale organizzazione non ce li avrà più i fondi necessari a mandarli in orbita da sé.
Thalon04 Aprile 2022, 22:18 #4
Originariamente inviato da: Sandro kensan
Hanno i motori della ISS...


Dei "motori" che volendo potrebbero pure essere rimpiazzati da un paio di capsule dragon di Elon Musk lasciate ormeggiate fin quando hanno i serbatoi pieni (come già proposto dallo stesso Musk).

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