La Cina sperimenta il rientro controllato dei fairing di un razzo attraverso paracadute

Continuano le prove per il riutilizzo di razzi e loro componenti in Cina. L'ultimo test è avvenuto oggi con il lancio di un razzo Lunga Marcia 2C che ha portato tre satelliti in orbita. I fairing sono rientrati con dei paracadute.
di Mattia Speroni pubblicata il 19 Luglio 2021, alle 17:43 nel canale Scienza e tecnologiaCNSA
Con la vicenda legata al rientro non controllato dello stadio del razzo Lunga Marcia 5B gli occhi sono puntati su quanto la Cina riesca a ottimizzare la propria routine di lancio e recupero. Siamo ancora lontani dalla tecnologia che possiamo vedere negli atterraggi di SpaceX con il Falcon 9, anche se qualcosa di simile potrebbe arrivare con i razzi Lunga Marcia 8 modificati.
Nella mattinata di oggi c'è stato un nuovo lancio con un razzo Lunga Marcia 2C che ha portato in orbita tre satelliti per il telerilevamento oltre a un satellite di piccole dimensioni dedicato alla connettività IoT. La parte interessante è legata alla possibilità di utilizzo di un paracadute per il rientro dei fairing (copertura del carico in cima al razzo) come già visto con SpaceX.
La Cina e il rientro dei fairing attraverso l'utilizzo di un paracadute
Non è la prima volta che le agenzie di stato cinesi parlano di queste possibilità e in passato sono già stati svolti alcuni test. Si tratta di un sistema economico per permettere di limitare l'area di rientro di un fairing (o di un booster) così da renderlo meno pericoloso.
Immagine di un booster rientrato attraverso paracadute (lancio avvenuto in passato)
In passato non era raro che fairing o booster cadessero nelle vicinanze di villaggi mettendo in pericolo le persone. Questo sia per il materiale stesso che potrebbe colpire le case ma anche per l'idrazina impiegata per la propulsione dei booster (che è altamente tossica).
La Cina starebbe pensando di realizzare razzi con rientro controllato per i vettori più grandi (Lunga Marcia 8R) ma anche booster e fairing che potrebbero atterrare con paracadute. Allo stato attuale né CNSA, né CASC e neanche la CALT hanno rilasciato informazioni sull'esito dei test. In generale è stato annunciato un "completo successo".
Quello che sappiamo è che è stata impiegata una "tecnologia di controllo della zona di atterraggio dei detriti dei fairing basata sul paracadute". Il razzo Lunga Marcia 2C ha un'altezza di circa 43 metri con una massa al decollo di 242 tonnellate. Le sue prestazioni permettono di portare 2 tonnellate in orbita eliosincrona a 500 km di quota. Si tratta del decimo lancio per la costellazione di satelliti Yaogan-30 che ora comprende 30 unità complessive (100% di successo dell'immissione in orbita, dal 2017).
Come scritto sopra, questa tecnologia è già impiegata da SpaceX per permettere il recupero dei fairing e il loro riutilizzo (il costo è stimato in 6 milioni di dollari). Una spinta verso razzi riutilizzabili (o loro componenti) è sempre più una priorità anche per la Cina. In futuro dovremmo riuscire a vedere i passi avanti fatti in questo settore anche grazie all'impiego di spazioplani.
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