La Cina punterà su razzi riutilizzabili, spazioplani e grandi stazioni orbitanti per l'energia solare

La Cina, per voce del progettista Long Lehao, ha presentato quello che sarà il futuro della ricerca in ambito spaziale. Si passa dai razzi riutilizzabili come i Lunga Marcia 8R fino agli spazioplani. Ma c'è anche una stazione solare orbitante.
di Mattia Speroni pubblicata il 29 Giugno 2021, alle 08:01 nel canale Scienza e tecnologiaCNSA
Nel corso dei mesi abbiamo scritto spesso dei progressi in termini di missioni spaziali della Cina. Non possiamo non citare Chang'e-5 che ha riportato i campioni di roccia lunare sulla Terra, la stazione spaziale cinese che è in fase di costruzione ma anche le avventure del rover marziano Zhurong e dell'orbiter Tianwen-1. Ma c'è molto di più in arrivo.
Recentemente sono stati svelati i piani per la costruzione della base lunare internazionale di ricerca (ILRS), alcune premesse per portare astronauti sul suolo marziano e della nuova generazione di lanciatori pesanti Lunga Marcia 9 e Lunga Marcia 5DY. È tutto? No! Si guarda anche ai razzi riutilizzabili e agli spazioplani.
La Cina guarda ai razzi riutilizzabili a partire da Lunga Marcia 8R
A parlare è ancora una volta Long Lehao (progettista alla base della serie Lunga Marcia) che ha delineato il futuro della ricerca spaziale che vedrà coinvolta la Cina per i prossimi anni. Lo scopo è quello di fornire alla nazione strumenti sempre più avanzati anche prendendo spunto dalle tecnologie di nazioni concorrenti.
Per esempio le prime prove del razzo Lunga Marcia 8R (dove "R" dovrebbe indicare la possibilità di riutilizzo) potrebbero già avvenire per la fine del 2022. Pur non essendo stato specificato, anche le soluzioni della famiglia Lunga Marcia 9 dovrebbero prevedere qualche forma di riutilizzo anche se il cambio di design ha complicato le previsioni.
Sono in sviluppo anche alette per gestire la fase di rientro (simili a quelle di SpaceX con i Falcon 9) ma anche paracadute attivi per i razzi di dimensioni più ridotte come i Lunga Marcia 3B e 3C. In questo caso, grazie proprio ai paracadute, si può ridurre l'area di atterraggio del 70% portando anche a minori problematiche di sicurezza.
Propulsione termica nucleare e una stazione orbitante a energia solare
I piani ambiziosi della Cina (o almeno quelli presentati da Long Lehao) comprendono anche lo sviluppo della propulsione termica nucleare. Anche in questo caso il paese asiatico non è il solo visto che Stati Uniti e Russia stanno guardando nella stessa direzione.
Ma in termini di spettacolarità c'è anche l'idea della costruzione di una grande stazione orbitante a energia solare. Questa sarà posizionata in orbita geostazionaria e potrà inviare l'energia prodotta attraverso microonde o laser. Per costruirla si farà affidamento ai razzi Lunga Marcia 9 che hanno la possibilità di portare in orbita un carico utile notevole.
Un primo test sarà svolto a partire dal 2022 (potenza di qualche kW) con una massa della struttura inferiore alle 50 tonnellate. Nel 2030 si arriverà ad avere una capacità di produzione energetica nell'ordine del MW con una massa del sistema di 660 tonnellate. Bisognerà aspettare fino al 2050 per toccare il GW anche perché serviranno circa cento lanci dei vettori pesanti per portare in orbita 10 mila tonnellate di materiali.
Nel futuro ci saranno anche gli spazioplani
A partire dal 2025 dovrebbero poi essere presentati nuovi spazioplani in grado di essere riutilizzabili e offrire il vantaggio di un atterraggio come un aeroplano. Inizialmente saranno simili all'orbiter dello Space Shuttle con il carico utile che sarà posizionato nella zona superiore (in una sorta di razzo accessorio).
Dal 2030 ci sarà un'ulteriore evoluzione del design con un carico utile superiore ma sempre all'esterno della fusoliera. Solo nel 2040 si avrà una soluzione totalmente integrata dove il carico potrebbe essere posizionato all'interno di un vano apposito. I modelli presi come riferimento sono l'XS-1 della DARPA e l'SX-37B di Boeing (ma anche i Falcon 9 di SpaceX).
Per spingere ulteriormente la ricerca, anche in Cina (come negli USA) si sta puntando a finanziare società private oltre che la ricerca diretta fatta dalla CNSA e dalle sue divisione. Questo dovrebbe consentire approcci differenti e quindi maggiori possibilità di successo e minore tempo impiegato.
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11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoche è quello che fanno sempre
che è quello che fanno sempre
Siete peggio di un disco rotto
Si, spettacolare, poi vediamo cosa succede se i satelliti perdono l'allineamento e il raggio a microonde punta dritto su casa tua.
Questi sono pazzi.
Che bella l'alta "cuota"...
Questi sono pazzi.
Non dimenticare che molte missioni spaziali cinesi fanno capo ai militari, perciò è come chiedere a certi stati perché stanno arricchendo l'uranio "ehm...per le centrali".
...perchè grazie a loro solo in Italia abbiamo fatto 250.000 morti, avremmo potuto averne 1/20 esimo se almeno in quel lato avessero dato notizie corrette nei tempi corretti... a si e vero parlare così e da cattivi peccato che il rapporto Morti Abitanti parla chiaro, se fossimo ancora al tempo di Regan ci sarebbero già tanti bei funghetti sul territorio Cinese, almeno lasciate la libertà di mandarli a...
Vero AliExpress è troppo conveniente, meglio tacele e dile siamo con voi flatelli lossi, e mi dispiace ma la differenza dei missili in caduta a terra tra Cina e Usa, la cina se ne è proprio lavata le mani.
@Giouncino ... be di strafalcioni sui miei post rischi di consumare la tastiera...
Ci hanno ordinato loro di non far nulla dal 31 dicembre 2019 fino al 9 marzo 2020, di convivere con il virus e tenere le fabbriche aperte pure durante il lockdown?
Ricordo che Wuhan è entrata in lockdown il 26 gennaio 2020, se in quella data pure l'Italia fosse entrata in lockdown alla cinese invece che 2 mesi dopo e alla quaraquà secondo i voleri di Confindustria quante vittime ci saremo risparmiati?
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