La Cina potrebbe battere ESA e NASA nel riportare campioni da Marte sulla Terra
La Cina, attraverso l'agenzia spaziale CNSA, potrebbe sviluppare e lanciare una missione per riportare dei campioni da Marte sulla Terra prima di quanto riusciranno a fare NASA e ESA. Il lancio è previsto nel 2028, il ritorno sulla Terra nel 2030.
di Mattia Speroni pubblicata il 05 Novembre 2021, alle 07:31 nel canale Scienza e tecnologiaCNSAESANASA
Come sappiamo attualmente su Marte sono attivi diversi rover e lander oltre a una serie di sonde. Tra queste missioni c'è NASA Perseverance che ha lo scopo (tra gli altri) di selezionare alcuni campioni che saranno poi riportati sulla Terra dalla Sample Return Mission. Questa missione dovrebbe completarsi intorno al 2033 con la collaborazione tra ESA e NASA.
Sarebbe dovuta essere la prima missione a riportare campioni di roccia da un pianeta diverso dalla Terra (mentre finora sono stati raccolti campioni da asteroidi o dalla Luna). La Cina però potrebbe battere l'accoppiata statunitense-europea con una missione similare ma più rapida nel suo svolgimento.
La Cina potrebbe riportare sulla Terra campioni di Marte
Secondo quanto riportato in questi giorni, durante una conferenza in Cina la CNSA avrebbe proposto diverse missioni robotiche intorno al 2030. A parlare sarebbe stato il fisico Zhang Rongqiao che ha sviluppato la missione Tianwen-1 portando il rover Zhurong sul Pianeta Rosso. Una delle missioni cercherà di effettuare un campionamento di un asteroide mentre un'altra si interesserà di Giove. L'ultima sarà dedicata a riportare i campioni da Marte sulla Terra.
Questa missione si potrebbe chiamare Tianwen-2 e potrebbe essere lanciata nel 2028 per riportare i campioni nel 2030, circa tre anni prima di quanto riuscirebbero a fare NASA e ESA. I razzi impiegati sarebbero dei Lunga Marcia 3B e Lunga Marcia 5 che si differenzieranno per il carico utile da trasportare.
Il Lunga Marcia 3B lancerà un lander e un sistema di immissione in orbita da Marte mentre il Lunga Marcia 5 avrà a bordo un orbiter e una capsula per il rientro sulla Terra dei campioni. Si tratta quindi di una strategia simile a quella di NASA e ESA ma con tempistiche decisamente più ridotte.
Attualmente sembrerebbe che molti dei piani siano ancora "sulla carta" ma lo sviluppo potrebbe procedere velocemente considerando anche l'esperienza della prima missione Tianwen-1 su Marte e quanto appreso con Chang'e-5 (in questo caso però si trattava della Luna).
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9 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoÈ stata scoperta la vita su marte e me lo sono perso?
SpaceX lo sta facendo per conto della NASA.. i conti glieli pagano loro, il solo mercato privato non è in grado di coprire le spese di sviluppo.
Spacex tra pochi anni grazie a starlink avrà un budget superiore a quello della NASA. E intanto Elon Musk sta per vendere il 10% delle sue azioni Tesla pari a 24 miliardi. Tolte le tasse restano almeno 10 miliardi, indovina dove andranno a finire?
In questo caso sarebbe anche una questione di prestigio nazionale, ma se non hanno già dei programmi in corso per lander, modulo di ascensione ed orbiter per il rientro da qui al 2030 hanno poco margine.
Non è che possono "riciclare" quel che hanno sviluppato per le missioni lunari, parecchia roba va riprogettata in modo pesante.
space x manda sonde e rover su marte o sulla luna?
ha stazioni orbitali?
ha telescopi nello spazio?
a putta... e champagne?
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