Qualcomm chiude un anno da incorniciare, tra il sogno Intel e lo spauracchio Arm

Qualcomm chiude un anno da incorniciare, tra il sogno Intel e lo spauracchio Arm

Qualcomm ha chiuso l'anno fiscale 2024 con ricavi per 38,96 miliardi di dollari, in crescita del 9% sull'anno fiscale 2023. L'utile netto si è assestato a 10,14 miliardi, segnando un +40%. La società guidata da Cristiano Amon sta quindi andando bene, con alcuni interrogativi sullo sfondo.

di pubblicata il , alle 09:51 nel canale Telefonia
SnapdragonQualcomm
 

Qualcomm ha presentato i conti del quarto trimestre fiscale e dell'intero 2024. La società guidata da Cristiano Amon ha generato ricavi per 10,24 miliardi di dollari nel trimestre, un dato superiore del 19% allo stesso periodo dell'anno precedente. L'utile netto è salito del 96% a 2,92 miliardi di dollari.

"Siamo lieti di concludere l'anno fiscale con ottimi risultati nel quarto trimestre, con una crescita dell'EPS superiore al 30% rispetto all'anno precedente", ha dichiarato Cristiano Amon, Presidente e CEO di Qualcomm, citando i dati "non GAAP". "Non vediamo l'ora di fornire un aggiornamento sulle nostre iniziative di crescita e di diversificazione in occasione dell'Investor Day del 19 novembre".

Con l'ultima trimestrale Qualcomm porta il suo fatturato annuo a 38,96 miliardi di dollari, in crescita del 9% sull'anno fiscale 2023. L'utile netto si è assestato a 10,14 miliardi, segnando un +40%.

La società statunitense è divisa in due tronconi: QCT, ovvero Qualcomm CDMA Technologies, e QTL - Qualcomm Technology Licensing - che concede in licenza brevetti e prodotti.

QCT ha generato ricavi di 8,67 miliardi nel Q4, un +18% sull'anno precedente, portando il fatturato annuo a 33,19 miliardi (+9%). QTL ha fatto segnare ricavi per 1,52 miliardi di dollari nel Q4 (+21%) e di 5,57 miliardi (+5%) sull'intero anno.

Soffermandosi su QCT, ovvero la parte prodotti, si vede che la parte legata alla telefonia, denominata Handsets, ha alimentato i conti del Q4 con il +12% a 6,09 miliardi di dollari, ma sono stati soprattutto l'Automotive con il +68% a 899 milioni di dollari e l'IoT con il +22% a 1,68 miliardi di dollari a risultare in grande spolvero.

Il Consiglio di amministrazione di Qualcomm ha inoltre approvato un nuovo riacquisto di azioni per 15 miliardi di dollari. Per il Q1 fiscale 2025, la società prevede un fatturato tra il 10,5 e l'11,3 miliardi di dollari, composto da un 9 - 9,6 miliardi della divisione QCT e 1,45 - 1,65 miliardi di quella QTL. Nel Q1 2024 Qualcomm aveva raggiunto 9,93 miliardi di dollari.

Non è chiaro quanto Qualcomm stia guadagnando dal business dei PC, dove è entrata questa estate con le proposte Snapdragon X Elite e Plus. Stando ai documenti fiscali, questo business dovrebbe rientrare sotto la voce IoT, ma non c'è un dato specifico. Qualcomm fa sapere che svelerà maggiori informazioni all'Investor Day del 19 novembre.

Durante la conference call con gli analisti, il CFO e COO Akash Palkhiwala ha parlato di "reazione iniziale ottima". Il CEO Cristiano Amon ha aggiunto che a maggio Qualcomm contava 20 design e ora sono circa 58. "Si tratta di un aumento di quasi tre volte del numero di piattaforme in fase di progettazione e di sviluppo. Credo che questo ci dia molta fiducia sul fatto che la nostra piattaforma abbia una buona risonanza sul mercato e che stiamo ottenendo consensi da parte degli OEM".

Sullo sfondo degli ottimi dati ci sono due questioni che coinvolgono la casa dei chip Snapdragon. La prima è Intel, con Qualcomm che da tempo è vista come la principale interessata a una fusione / acquisizione nel caso i conti economici peggiorino a tal punto da impedire a Intel di continuare a operare da sola.

La seconda è la sua disputa con Arm sulle licenze. Il progettista britannico si è mosso per stracciare la licenza di Qualcomm, ma sul tema sembra che Amon e compagni siano abbastanza tranquilli di spuntarla, in tribunale o per via extragiudiziale.

"Per quanto riguarda ARM", ha dichiarato Akash Palkhiwala, "dal nostro punto di vista abbiamo diritti di licenza molto ampi e consolidati che coprono le nostre CPU custom. Siamo quindi molto fiduciosi che tali diritti saranno confermati. Il processo è previsto per dicembre, quindi non vediamo l'ora di affrontare le rivendicazioni di ARM in quella sede".

Il destino della licenza Arm e l'acquisizione di Intel - che invece progetta chip x86 - potrebbero essere intimamente intrecciate, ma staremo a vedere cosa succederà nei mesi a venire, anche in virtù dell'elezione di Donald Trump che, volente o nolente, giocherà un ruolo sulla scena Tech.

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