Ariane 6: le ultime novità sul nuovo razzo spaziale europeo
ESA, CNES, ArianeGroup e Arianespace hanno annunciato le ultime novità relative allo sviluppo e ai test del nuovo razzo spaziale pesante Ariane 6. Un problema durante lo static fire dello stadio superiore non comporterà ritardi.
di Mattia Speroni pubblicata il 20 Dicembre 2023, alle 17:40 nel canale Scienza e tecnologiaArianeGroupArianespaceESA
Abbiamo scritto diverse delle problematiche relative alla realizzazione e al lancio di razzi spaziali europei. Attualmente l'Europa non si può affidare ad alcun vettore leggero, medio e pesante realizzato da società europee per immettere carichi utili in orbita. Come sappiamo l'ultimo lancio di Vega è stato posticipato a causa di un problema legato alla distruzione di serbatoi per lo stadio superiore, Vega-C è in fase di modifiche al design mentre Ariane 6 potrà volare solo a metà del prossimo anno, se tutto andrà bene.
L'alternativa russa, con Soyuz, Proton o Angara, non è stata più possibile dallo scoppio della guerra in Ucraina e relative sanzioni alla Russia. Un'altra possibilità rimane SpaceX, ma si tratta pur sempre di un'azienda privata e statunitense mentre l'obiettivo dovrebbe essere l'indipendenza dell'agenzia spaziale europea (ESA) e di altre realtà del nostro continente per l'accesso allo Spazio. Negli scorsi giorni ESA insieme a CNES, ArianeGroup e Arianespace hanno annunciato le ultime novità relative ad Ariane 6.
Ariane 6: continuano i test in vista del primo lancio nel 2024
Secondo quanto riportato ufficialmente il test CTLO3, (combined test loading) avvenuto i 15 dicembre a Kourou (Guyana francese) si è svolto correttamente. Qui il razzo spaziale assemblato con componenti dedicate alla certificazione dei sistemi è stato sottoposto a una nuova prova con un conto alla rovescia simulato in condizioni non ottimali con interruzione del lancio. Questo test ha previsto anche il riempimento dei serbatoi dello stadio superiore e centrale con idrogeno liquido (-253°C) e ossigeno liquido (-183°C) a temperature criogeniche. Durante la prova è stato acceso anche il motore Vulcain 2.1.
Il 7 dicembre a Lampoldshausen (Germania) è stato eseguito un test, chiamato HFT-4, di accensione del motore dello stadio superiore di Ariane 6. In questo caso si è voluta sperimentare una condizione che non si presenta solitamente durante il volo arrivando ai limiti del sistema. Secondo quanto riportato, il test ha previsto un'accensione nominale per il motore Vinci e per l'unità di potenza ausiliaria (APU). Successivamente sono state introdotte poi alcune variabili per valutarne la robustezza e il comportamento in condizioni estreme e inaspettate. Non tutto però è andato come previsto.
Due minuti dopo che il motore Vinci e l'APU erano stati accesi, il test è stato interrotto dai sistemi automatici a causa di sensori che hanno rilevato come alcuni parametri avevano superato le soglie di sicurezza. Questo ha comportato lo spegnimento del motore, attivazione dei sistemi di sicurezza e svuotamento dei serbatoi. ESA e le altre realtà coinvolte hanno specificato che questo test è oltre il profilo normale di volo di Ariane 6 e quindi non impatterà sulle tempistiche del primo lancio. I risultati dell'analisi della problematica di questo test saranno resi noti a gennaio.
A gennaio 2024 ci sarà un nuovo test con la disconnessione dei bracci di alimentazione del propellente per gli stadi superiore e inferiore come durante la fase finale della sequenza di lancio. A metà febbraio 2024 arriveranno nella Guyana francese le parti destinate all'assemblaggio del primo Ariane 6 destinato al volo. Se tutto andrà come previsto, finalmente l'Europa avrà nuovamente un vettore pesante operativo dopo la dismissione di Ariane 5 quest'anno.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoDi solito una cosa si dismette quando è pronto il modello successivo, proprio per non restare senza.
Modalità "[B][U]complotto[/U][/B]" disattivata.
Ora sbizzarritevi con le risposte, andate oltre ogni vostro contegno.
un complottaro autoironico non l'avevo ancora visto
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