Spotify lavora per portare la musica gratuita anche su mobile

Spotify lavora per portare la musica gratuita anche su mobile

Riduzione dei costi di licenza e possibilità di trasferire anche su smartphone e tablet la fruizione gratuita della musica: sono questi i temi in trattativa tra Spotify e le etichette musicali

di pubblicata il , alle 09:17 nel canale Programmi
Spotify
 

Il servizio di streaming musicale Spotify, che recentemente ha aperto i battenti anche sul mercato italiano, si sta preparando a rinegoziare gli accordi di licenza stretti con le etichette musicali al fine di estendere la possibilità di fruire gratuitamente i brani musicali anche sui dispositivi mobile.

Spotify ha già avviato i confronti con Warner mentre le trattative con Sony e Universal dovrebbero prendere il via nel corso delle prossime settimane. Ciò che potrà scaturire da queste trattative andrà ovviamente ad influenzare anche i confronti che verranno avviati con le case discografiche più piccole.

Il principale obiettivo di Spotify è quello di cercare una riduzione nei dazi che corrisponde alle etichette. Queste spese vanno ad intaccare il 70% circa del fatturato della compagnia, con un altro 20% che va a coprire i costi di acquisizione dei clienti. Il restante 10% copre i rimanenti costi di Spotify, portando l'azienda sostanzialmente in pareggio.

In termini di valore corrisposto alle etichette musicali Spotify dovrebbe collocarsi al secondo posto, dietro iTunes di Apple. Il servizio è però stato criticato da vari artisti, che in alcuni casi hanno ritirato le proprie opere dal catalogo sostenendo che la compagnia non corrisponde sufficienti royalty agli artisti.

Sul tavolo delle trattative non vi sarà solamente l'abbassamento dei costi di licenza ma anche la possibilità di portare il modello di fruizione gratuita supportata dalla pubblicità sui dispositivi mobile. Attualmente il modello gratuito (che comunque prevede una limitazione a 2,5 ore settimanali o 10 ore mensili di ascolto) è disponibile, come abbiamo approfondito con questo articolo, solamente in ambiente PC mentre per poter sfruttare il servizio anche su tablet o smartphone è necessario abbonarsi al servizio Premium al costo di 9,99 Euro al mese.

10 Commenti
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Theprov21 Febbraio 2013, 11:04 #1
OoooH! L'hanno capita finalmente che per fare i grandi numeri ci voleva il free anche sul mobile!

Tanto chi si accontenta di ore limitate al mese, il premium a 10 euro comunque non te lo comprava (io sento 2 canzoni ogni tanto, mi conviene comprarle a 1 euro l'una a quel punto), ma così ti fa tirare su qualcosa con la pubblicità, ed è sempre uno che parla bene della tua app ad altri che potenzialmente possono comprartela, perchè molti sentono ore e ore di musica, e Spotify è comunque una grande app, secondo me.
andrewx8321 Febbraio 2013, 11:22 #2
Personalmente credo che se il servizio lo facessero pagare 3 euro al mese lo comprerebbero tutti...invece 10 mi pare proprio fuori luogo! Sono d'accordo che a 10 euro vado su itunes e compro i brani...10 euro al mese sono 120 all'anno cioè circa 100 brani! ESAGERATI.
Mde7921 Febbraio 2013, 11:49 #3
Originariamente inviato da: andrewx83
Personalmente credo che se il servizio lo facessero pagare 3 euro al mese lo comprerebbero tutti...invece 10 mi pare proprio fuori luogo! Sono d'accordo che a 10 euro vado su itunes e compro i brani...10 euro al mese sono 120 all'anno cioè circa 100 brani! ESAGERATI.


100 brani contro 20 milioni, proprio un confronto corretto.
Comunque se anche ti interessassero solo 20.000 brani che è un numero verosimile basandomi sulle librerie dei miei amici ti ci vorrebbero 200 anni per fare pari.
Poi certo non è lo stesso livello di libertà di fruizione, però offre molti servizi tipo radio o per scoprire nuova musica veramente interessanti.
Mde7921 Febbraio 2013, 11:57 #4
L'unica cosa che mi preoccupa è se gli artisti cominciano a ritirarsi da questi servizi, perchè finchè fanno i fighi a pubblicare le canzoni in ritardo per guadagnare sulle vendite OK, ma se iniziano a non pubblicarli proprio potrebbe essere un problema
Theprov21 Febbraio 2013, 12:01 #5
Originariamente inviato da: Mde79
L'unica cosa che mi preoccupa è se gli artisti cominciano a ritirarsi da questi servizi, perchè finchè fanno i fighi a pubblicare le canzoni in ritardo per guadagnare sulle vendite OK, ma se iniziano a non pubblicarli proprio potrebbe essere un problema


manca tanta gente? io sono molto "mainstream-pop" e finora quelli che cercavo li ho trovati sempre tutti, però non so magari ti riferisci a qualcuno meno conosciuto
Mde7921 Febbraio 2013, 12:30 #6
Originariamente inviato da: Theprov
manca tanta gente? io sono molto "mainstream-pop" e finora quelli che cercavo li ho trovati sempre tutti, però non so magari ti riferisci a qualcuno meno conosciuto


Io al momento so solo dei black keys che hanno interrotto l'accordo, non cpisco se con questa mossa si aspettano di vendere più dischi, ma penso che i 2 canali vengano considerati diversamente dal pubblico.
Preferisco che facciano come i coldplay che hanno ritardato l'uscita in streaming dopo 4 mesi, che secondo me è più legittimo
Theprov21 Febbraio 2013, 13:29 #7
Originariamente inviato da: Mde79
Io al momento so solo dei black keys che hanno interrotto l'accordo, non cpisco se con questa mossa si aspettano di vendere più dischi, ma penso che i 2 canali vengano considerati diversamente dal pubblico.
Preferisco che facciano come i coldplay che hanno ritardato l'uscita in streaming dopo 4 mesi, che secondo me è più legittimo


Hai ragione, ora che ci guardo dei BEP alcune canzoni non si possono sentire.
Però mi sembra riguardi solo l'ultimo album, quelli precedenti mi sembra si possano sentire tutti!?!? BO!
Mde7921 Febbraio 2013, 14:50 #8
Originariamente inviato da: Theprov
Hai ragione, ora che ci guardo dei BEP alcune canzoni non si possono sentire.
Però mi sembra riguardi solo l'ultimo album, quelli precedenti mi sembra si possano sentire tutti!?!? BO!


Sì, vale solo dall'ultimo, non penso che possano realmente ritirarsi dal servizio per gli accordi presi anche con le etichette
TheUnforgivin'WithinTemptation21 Febbraio 2013, 21:18 #9
Originariamente inviato da: Mde79
Preferisco che facciano come i coldplay che hanno ritardato l'uscita in streaming dopo 4 mesi, che secondo me è più legittimo


cioè fammi capire...esistono ancora artisti che puntano al profitto vendendo il disco in senso fisico?
o ti riferisci ai servizi pay tipo itunes o amazon?
fankilo21 Febbraio 2013, 21:24 #10
70% alle etichette!!! no dico 70%.....e non agli artisti....alle etichette.....

MA daiii!!!
Ma Spotify non potrebbe trattare direttamente con gli artisti? sarebbero tutti piu' contenti...etichette mangia soldi escluse ovviamente.

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