L'open-source costa troppo, e Pesaro torna al software a pagamento
L'amministrazione di Pesaro utilizza dal 2014 Office 365, dopo una breve parentesi di qualche anno avuta con OpenOffice. Il software proprietario ha permesso di risparmiare circa l'80% nei costi legati al software rispetto alla suite open-source
di Nino Grasso pubblicata il 19 Agosto 2015, alle 13:31 nel canale ProgrammiMicrosoft
162 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoLo smanettone bravo o sistemista della situazione può anche mettere su quello che vuole con l'open source, ma deve essere lui poi a gestire il tutto se qualcosa non funziona (e succede, per esperienza).
Io qui dove lavoro ho tirato su ad esempio un CRM su una macchina Linux... c'è su Debian, MySql, Apache, PHP, ecc ecc... ho creato degli script che fanno il backup del db a orari prefissati, che lo spengono la sera, e si accende la mattina via BIOS... tutto funziona e va bene, ma all'utente fornisco solo una schermata web facilmente gestibile e nel mettere i dati non deve preoccuparsi di niente altro.
Altro discorso è Office: in questo Microsoft domina e purtroppo le alternative non sono all'altezza. Io stesso ho provato a proporre agli utenti alternative quali LibreOffice, ecc ecc... il risultato è che ogni 2x3 ti chiamano per richieste assurde, tipo "prima andava, ora no", "ma come si fa questo o quello ora"... insomma alla fine capisci che ti porti dietro una rogna incredibile... e a che prezzo poi? Microsoft con Office ha fatto un ottimo lavoro, è giusto pagare per quello che si usa tutti i giorni per produrre. Ormai poi le soluzioni cloud come Office 365 abbattono anche i costi.
In una realtà come un Comune poi... passare all'OpenSource... lasciamo perdere... ho lavorato in parecchi Comuni come consulente esterno e le persone sono tutt'altro che preparate... puoi fare tutti i corsi che vuoi (che poi voglio proprio vederli questi corsi... gente che mi dice ho imparato in 3 gg l'informatica e ora sono qualificato, si vabbè... ma la realtà è sempre la stessa, non avendo un capo sopra che ti impone di andare avanti col lavoro, avranno sempre la possibilità di sviare al minimo intoppo.
Cosa vuole dimostrare questa news, che se vivi nel paleolitico e usi access e macro excel per elaborare le tue scartoffie il passaggio a open office é duro e piu' costoso?
E' come sottolineare che se ho la macchina a benzina e voglio convertirla a gas per fare 100km l'anno non mi conviene e continuo a mettere la super
Chissà che tecnologie usano invece per lo sviluppo del poortale italia.it, finora é costato pîu' dello sviluppo di Uber
senza una programmazione seria, una valutazione di pro e contro e delle cose da fare per far funzionare il tutto...poi sbaglierò io
In presenza di una programmazione seria e di reale volontà di cambiamento non esistono problemi gravi né tanto meno insormontabili.
Invece questo è. l'ennesimo caso, che lancia un messaggio negativo a favore delle solite realtà multinazionali private monopoliste del mercato.
Alla faccia dei servizi pubblici pagati dai cittadini per usare sistemi proprietari con formati "standard" imposti.
Non c'è lontanamente paragone tra i due pacchetti...
Cerrrrto. E tu pensi che in una città che ha il sindaco intimo amico di Renzi abbiano elucubrato così tanto?
microsoft regna su tutto
ave microsoft.
muahuahuhauahahu
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