Plextor, uno storico marchio ormai destinato a scomparire

Un tempo molto in voga nel settore dei lettori / masterizzatori di CD e DVD, il marchio Plextor aveva provato a trovare una nuova dimensione nel mondo degli SSD. Purtroppo, anche quell'avventura sembra giunta al capolinea.
di Manolo De Agostini pubblicata il 04 Gennaio 2024, alle 11:01 nel canale PeriferichePlextor
63 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info800.000 £ era un 2x in lettura, 1x scrittura ed 1x riscrittura, c'era solo in versione SCSI, quindi altri 100.000 £ di controller.
Ero il primo ad avere un masterizzatore a scuola, ho venduto un centinaio di cd copiati a 10.000£ per rifarmi della spesa e mi sono fermato
Minchia ma che scuola frequentavi? 10.000 sterline per un Cd- Rom solo a miliardari
Ed era vero.
Non che non ce ne fossero di buona qualità anche di altri brand ma sicurmantew Plextor era garanzia di livello TOP.
Ai tempi era tassativo avere masterizzatore con controller SCSI dedicato per avere le migliori prestazioni e il tutto era un esborso notevole..
Ho copiato talmente tanti cd da consumare il laser!!!! Che tempi....
Servivano a masterizzare CD leggibili ovunque e affidabili nel tempo. O a rippare CD ottenendo tracce fedeli e senza errori.
Ai tempi i lettori PATA (e il relativo controller) erano delle discrete ciofeche.
Prestazioni?
All'epoca non esisteva ne burnprof ne tantomeno cpu veloci.
Per limitare il costo dei cd "bruciati" avevo preso l'abitudine di simulare prima la scrittura.
Tieni a mente che masterizzare a 2x oltre ad essere rischioso ( i cd vergini costicchiavano comunque) ti facevano risparmiare molto tempo.
Generalmente masterizzavo a 1x ( un cd audio da 74 min veniva masterizzato in esattamente 74 minuti), Ma l'estrazione dell'audio era permessa da pochi lettori (plextor) e comunque a distanza di oltre 20 anni ho ancora qualche cd masterizzato perfettamente leggibile ( merito sia dei cd philips-sony) sia del plextor
Ai tempi i lettori PATA (e il relativo controller) erano delle discrete ciofeche.
C'erano anche i lettori su porta dedicata delle schede audio isa (creative).
Erano tempi che prima di aggiornare-aggiungiure un componente al pc facevi i pellegrinaggi a Lourdes dato l'elevato tasso di incopatibilità che potevi trovare tra i vari dispositivi ( mi è capitato anche con un lettore floppy da 3,5 che su un sistema funzionava alla grande, mentre un altro non faceva nemmeno il boot)
Non capisco anche il discorso dei CD audio, partendo dall'originale non ho mai fatto rip e poi masterizzazione ma solo masterizzazione diretta.
Dei CD-Audio non ho mai capito molto pure io, ma s'è c'è sempre stato molto impegno nel rip e copia, e ancora oggi i lettori / masterizzatori considerati i migliori per la gestione di tale operazione hanno un certo valore ... un motivo di certo c'è. Io copiavo generando i files WAV e poi comprimevo in MP3 con codec Lame; sono sempre stato di "orecchio grossolano".
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