Intel, guai in Cina: accusata di violazione di brevetto sui transistor FinFET
Intel non riesce a uscire da un procedimento legale che in Cina la vede sul banco degli imputati per violazione di brevetto sulla tecnologia dei transistor FinFET dal 2018. Per l'azienda un nuovo no dalla corte di Pechino alla richiesta di invalidare il brevetto, ma si ricorrerà in appello.
di Manolo De Agostini pubblicata il 20 Settembre 2021, alle 13:01 nel canale ProcessoriIntelCoreXeon
Dal 2018 Intel è invischiata in Cina in una causa legale per infrazione di brevetto che riguarda la tecnologia dei transistor FinFET. Questo tipo di transistor, introdotto dall'azienda statunitense nel 2011 con le CPU a 22 nanometri Ivy Bridge, è il tassello fondamentale dei microprocessori realizzati da allora fino a oggi - all'epoca Intel parlava di "tri-gate transistor".
Nell'attesa che nei prossimi anni Intel introduca un transistor più avanzato con una nuova struttura (come si vociferava a giugno), il colosso statunitense deve far fronte alle rimostranze di un laboratorio di ricerca e sviluppo cinese, secondo il quale la tecnologia di Intel violerebbe un suo brevetto sui FinFET. Intel ha contestato la validità del brevetto cinese, ma stando ai media locali (via TH) ha perso l'ennesima battaglia presso il China Patent Reexamination Board. Il rischio è che, prima o poi, la scure di un "ban" si abbatta sulla vendita dei suoi processori nel Paese.
A portare in tribunale Intel presso l'Alta Corte di Pechino nel 2018 è stato l'Institute of Microelectronics of the Chinese Academy of Sciences (IMECAS), con una richiesta ben precisa: 200 milioni di yuan di risarcimento danni (31 milioni di dollari, bazzecole per Intel) più i costi processuali. Alla parte economica si sommava però anche la richiesta di vietare la vendita della famiglia dei chip "Core" di Intel almeno fino a quando le due parti non avrebbero raggiunto un accordo di licenza. Intesa che ovviamente il colosso dei microchip non vuole raggiungere, sia perché ritiene di aver inventato le proprie tecnologie sia perché potrebbe costarle caro.
Interrogato da Tom's Hardware sul procedimento, un portavoce di Intel ha spiegato che "la decisione è soggetta ad appello e Intel attende con impazienza l'equilibrata considerazione da parte dei tribunali sulle contestazioni di invalidità di Intel al suddetto brevetto".
IMECAS ha depositato altre due cause per infrazione di brevetti e al momento Intel non è in grado di stimare la potenziale portata dei danni. L'azienda statunitense ha provato a far spostare la disputa presso l'Ufficio brevetti e marchi degli Stati Uniti (USPTO), ma quest'ultimo non ha voluto occuparsi della faccenda lasciando la controversia nelle mani delle autorità cinesi, cosa non certo positiva per Intel - specie a fronte delle forti tensioni geopolitiche e commerciali tra USA e Cina.
La causa si concentra sul brevetto 457 (CN 102956457), anche noto come "brevetto FinFET". Intel è riuscita a far invalidare alcune rivendicazioni basate sul brevetto, ma una parte sostanziosa delle rimostranze di IMECAS è ancora "sul tavolo" e quindi il procedimento continua. IMECAS ha depositato anche altre due cause per violazione di brevetto relative alla vendita e alla produzione dei processori Intel Core i3, tirando in ballo la tecnologia MOSFET e chiedendo ingiunzioni, rimborsi per le spese processuali, oltre a un danno di importo non specificato.
In attesa di vedere l'esito di questa battaglia legale, probabilmente non alle porte, se volete restare al passo con ciò che offre il mercato delle CPU vi invitiamo a consultare la guida sui migliori processori, dove trovate le migliori proposte suddivise per casi d'uso.
12 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon è un po presto per gli alcolici?
Se non capisci quello rallentato sei te :-)
Detto ciò,ho letto "interrogato da Tom's hardware" ed immagino la testata americana, perché quella italiana è diventata talmente penosa che non la guardo più da tempo,per fortuna Manolo De Agostini è passato ad Hwupgrade.
Non sei rallentato, sei proprio brillo.
Il solo fatto che sia la Cina a parlare di violazione brevetti fa ridere, dovrebbe essere sanzionata solo per aver avanzato l'accusa.
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