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#1 |
www.hwupgrade.it
Iscritto dal: Jul 2001
Messaggi: 75173
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Link alla notizia: http://www.hwupgrade.it/news/portati...017_62207.html
L'azienda americana comunica un nuovo piano di riorganizzazione per andare oltre il tradizionale business legato al mondo dei PC: la prima azione concreta è una riduzione di 12.000 unità nel numero di dipendenti a livello globale Click sul link per visualizzare la notizia. |
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#2 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Messaggi: 6024
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Stranamente si parte SEMPRE dai dipendenti.
La chiosa finale in chiusura d'articolo - "La volontà di continuare a investire è in ogni caso ben delineata e lascia spazio per una crescita futura, che riteniamo non potrà prescindere da una ripresa nel numero dei dipendenti su base globale." ha più il sapore della propaganda che altro. |
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#3 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2008
Messaggi: 2055
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Visto che Intel é una delle compagnie piú ricche del pianeta, spero proprio che questi dipendenti abbiano ricevuto un cospicuo buono uscita...
Pare che per risanare una azienda si possa rinunciare a tutto, tranne ai compensi ai dirigenti e imprenditori. Questo, in un certo senso, muove parte del rischio di impresa dagli imprenditori ai dipendenti. Per equitá, bisognerebbe allora anche spostare i guadagni. |
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#4 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Città: Per l'Italia
Messaggi: 1619
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Quote:
L'azienda va bene e si espande, ovvio che devo assumere; l'azienda non va più così bene e ha bisogno di una restrutturata, ovvio che licenzio quanti non mi servono più (da noi, sei costretto a tenerti tutti e a FALLIRE come azienda!!!). È solo in Italia che i licenziamenti di massa sono visti come una tragedia, non solo per via della "tradizione" popolare, ma perchè il tessuto sociale lavorativo fa pena. Quindi se perdi il lavoro da noi c'è veramente da disperarsi, nel resto del mondo è la normalità e un'opportunita nuova (ovvio non credo che si salti gioia comunque, ma nemmeno è una tragedia). Quote:
Ultima modifica di Marok : 20-04-2016 alle 08:33. |
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#5 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2002
Messaggi: 6024
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Talmente sano che a quasi 9 anni dal crack lehman brothers ancora non trova la strada per uscire dalla crisi.
Quote:
Quote:
Quindi no, il licenziamento è una iattura altro che opportunità nuova. |
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#6 |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2010
Messaggi: 420
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Tratto da un altro simile articolo: "cambiando il focus delle attività da un business dei PC agonizzante a più promettenti e futuribili campi". Forse il mercato dei pc OEM è in crisi, soprattutto perchè oggi, a meno che non ti serva un portatile, la maggior parte se lo fà da solo comprando i singoli pezzi. Gli OEM sono da parecchio in crisi, sono da almeno 15 anni che non compro più un pc OEM, nel frattempo ingegnerizzazione e automazione sono cresciuti, a mio parere Intel aveva degli esuberi a prescindere, ed è una favola quella del calo dei pc, basta leggere questo forum e miriadi di altri in lingua inglese per rendersene conto.
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#7 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 1999
Città: Tra Como e Varese
Messaggi: 2798
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un sacco di aziende che licenziano perché il mercato non tira, e pensano che licenziando il mercato si riprenda?
![]() se tutte le aziende licenziano ci saranno sempre meno persone disposte a spendere soldi per comprare le loro cazzate tecnologiche e sarà sempre peggio! |
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#8 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2011
Messaggi: 2883
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Mi piace ribadire che il PC è morto: viva il PC!
A parte il mercato degli appassionati e il mercato business non c'è altro. Tutti gli altri si sono da tempo trasferiti negli smartphone. Siamo rimasti in pochi per cui Intel abbandona la nave. Lo dico da fan del PC, utente Linux e non non estimatore degli smartphone. Quindi sono triste ma la realtà va guardata e mi da fastidio chi mette la testa sotto la sabbia. |
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#9 |
Senior Member
Iscritto dal: Jul 2008
Città: Per l'Italia
Messaggi: 1619
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Un'azienda deve innovarsi di continuo, se si aspetta la crisi per cambiare è già troppo tardi. So che non ti piace (e nemmeno a me) tirare in ballo sempre il nostro paese, ma sai quante aziende ho visto morire perchè immutabili nel tempo, da padre a figlio (sciagurato), e campare con la cassaintegrazione per poi fallire miseramente (con operai che lavoravano a gratis una volta finita la disoccupazione)? Non è mai bello il licenziamento ci mancherebbe, ma un'azienda deve avere il sacrosanto diritto di ritrutturarsi come crede per far fronte al sempre più mutevole mercato.
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#10 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2010
Messaggi: 420
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Quote:
Che il mercato dei pc sia in lieve calo potrebbe anche darsi, così come lo è in lieve calo qualunque altra attività al giorno d'oggi. |
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#11 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2008
Messaggi: 3480
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Gli Stati Uniti non sono in nessuna crisi. Ovviamente il mercato PC è in declino, ma è una questione fisiologica e completamente slegata da considerazioni economiche.
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#12 |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2011
Messaggi: 2883
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Allora non ci siamo, la gente che ha fatto il mercato del PC non c'è più. Tutti si sono trasferiti nei cellulari intelligenti. Negli anni 80 c'erano gli utilizzatori del PC: le segretarie (lavori d'ufficio) e gli smanettoni ovvero gli appassionati che includono i gamers PC. Allora il mercato era limitatissimo e si è gonfiato con persone che adesso stanno migrando altrove. Rimarremo in 4 gatti come negli anni 80 con la sola differenza che adesso il mercato business è molto più ampio di allora.
__________________
Utente Linux: Mageia 7. Sito: www.kensan.it Ultima modifica di Sandro kensan : 20-04-2016 alle 11:51. |
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#13 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 1999
Città: Tra Como e Varese
Messaggi: 2798
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#14 | |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 1999
Città: Tra Como e Varese
Messaggi: 2798
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![]() in ogni caso se ci fosse lavoro per tutti e i numeri fossero veri stai tranquillo che Bernanke prima e adesso la Yellen non avrebbero mai fatto quello che han fatto |
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#15 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2008
Messaggi: 3480
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Quote:
Guardando oltre alla politica monetaria, il PIL USA cresce a ~2.4% annuo e la disoccupazione è ai minimi dal 2007/2008 al 4.9% in media e al 2.6% per i laureati. ![]() Sconsiglio di andare a vedere i dati italiani. Quote:
http://blogs.wsj.com/moneybeat/2016/...eed-to-know-2/ Ultima modifica di RaZoR93 : 20-04-2016 alle 12:25. |
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#16 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 1999
Città: Tra Como e Varese
Messaggi: 2798
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ma dopo anni di QE è il minimo che un po' l'economia sia migliorata, ma molti lavorano con contratti part-time e a tempo determinato, è un mercato malato. Tra l'altro vogliamo parlare del debito pubblico? Facile sistemare l'economia senza avere limiti su debito pubblico e deficit come da noi dipendenti dall'euro che buttiamo miliardi per salvare la grecia
Ultima modifica di Mory : 20-04-2016 alle 12:49. |
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#17 | |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2008
Messaggi: 3480
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Quote:
![]() E il deficit attuale è al 2.5% (http://www.wsj.com/articles/u-s-budg...ar-1460484001), inferiore alla media storica degli ultimi 50 anni degli US del 2.8%. Il debito è senza dubbio elevato, ma questo vale per ogni economia occidentale. |
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#18 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 1999
Città: Tra Como e Varese
Messaggi: 2798
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dai dati sembra l'economia migliore di sempre quasi come l'iphone
![]() vedremo in futuro, l'unica cosa certa è che va meglio che in europa per ovvi motivi, ma che sia tutto rose e fiori come appare dai grafici ci andrei con i piedi di piombo, alcuni ancora parlano di possibile nuova botta in arrivo ![]() |
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#19 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jun 2010
Messaggi: 420
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Quote:
Ultima modifica di regixx : 20-04-2016 alle 13:55. |
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#20 |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2011
Messaggi: 3488
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Non c'è un crollo delle vendite. C'è da diversi trimestri una contrazione continua del numero di PC venduto. -5% all'anno x 5 anni fanno un calo totale del 20% circa. Se la media fosse del 8%, avresti una contrazione superiore a 35%. Che non mi sembra poco.
Siccome le economie delle aziende sono tutte basate sulla crescita per pagare i debiti contratti nel passato per aumentare le produzioni, se il mercato scende (e per lungo tempo) significa che non è più remunerativo investire ulteriori capitali nella speranza che un domani si riesca a ripagarli. IBM è stata una delle prime a disinvestire in questo mercato vendendo a Lenovo. Poi è toccato a HP ristrutturarsi. Così come Dell (e sto parlando dei mega big nella vendita dei PC). Acer ha avuto una contrazione pazzesca negli ultimi anni. Insomma, non si può negare l'evidenza: il mercato dei PC è in continua contrazione e non c'è alcun segnale che mostri che si riprenderà nell'immediato futuro. Il fatturato di Intel cresce perché essendo una azienda gestita da gente che è sufficientemente istruita (diversamente dalle aziende italiane gestite da arricchiti di seconda o terza generazione che a malapena sanno le tabelline) sa che deve cominciare a girare il timone PRIMA di andare a sbattere contro lo scoglio, e negli anni precedenti ha diversificato gli investimenti in altro che non fosse il mercato PC. I 16 miliardi in Altera mica li ha messi per costruirvi il PC da gioco definitivo. Questo, diversamente che nel nostro paese, non significa che debba tenere in piedi dei rami che invece che fare soldi li mangiano se la prospettiva è che lo faranno per il resto della loro vita futura. Si taglia il ramo morto (con tutto quello che ne consegue, compreso lasciare a casa gente ora diventata inutile per l'azienda)e si investe in qualcosa d'altro che rende di più. E' la logica delle aziende SANE. La logica italiana del "ma tengo famiglia" è quella "ma hanno tanti soldi, perché non fanno la carità all'infinito a quelli che non servono più". E infatti le aziende italiane non si ristrutturano, ma falliscono. Perché l'idea della sovvenzione tramite debito continuo per "i tengo famiglia" non è sostenibile. O l'azienda è in grado di procurarsi i soldi che le servono per mantenere le persone che ci lavorano, oppure è giusto che chiuda, perché vuol dire che il suo lavoro è un costo e non una risorsa. Siccome non stiamo parlando dell'Italia ma di un paese dove la capacità di impresa è mediamente superiore e non esiste il soccorso continuo dello Stato (con i soldi di tutti, vorrei ricordare) per mantenere situazioni assurde, la giusta strategia è rinnovarsi per continuare a dare un posto di lavoro continuo e che genera ricchezza (non che la mangia) a quanti più possibile. Se sono meno di prima, non fa niente. Verrà il giorno in cui questi investimenti porteranno l'azienda a crescere nuovamente e a riassumere. L'alternativa è il fallimento. Ma "i tengo famiglia" non lo capiscono, e fanno morire tutti, anche quelli che in verità il lavoro che genera risorse lo potrebbero mantenere. |
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