Cemento sostenibile: come l'AI può rivoluzionare il settore delle costruzioni

Al Paul Scherrer Institute, un team interdisciplinare ha sviluppato un modello predittivo basato sull'intelligenza artificiale per formulare cementi a basse emissioni di CO₂. Un approccio innovativo che consente di individuare rapidamente ricette sostenibili ed efficienti, aprendo la strada a una decarbonizzazione più rapida dell'industria edilizia globale, responsabile dell’8% delle emissioni mondiali.
di Manolo De Agostini pubblicata il 22 Giugno 2025, alle 12:01 nel canale Scienza e tecnologiaIntelligenza Artificiale
L'industria del cemento rappresenta una delle principali fonti di emissioni globali di anidride carbonica: contribuisce al totale all'incirca per l'8% - più dell'intero settore dell'aviazione. Ridurre l'impatto ambientale della produzione di cemento è dunque una priorità assoluta nella lotta contro il cambiamento climatico.
Già in passato vi abbiamo parlato di soluzioni come ZeroCAL o degli sforzi di Microsoft per realizzare datacenter meno impattanti; l'ultimo sviluppo arriva dalla Svizzera. Al Paul Scherrer Institute (PSI), un team multidisciplinare ha sviluppato un innovativo modello basato su intelligenza artificiale (AI) per accelerare la ricerca di formulazioni di cemento più sostenibili.
Alla base del problema c'è il processo di produzione del clinker, componente chiave del cemento, che richiede temperature estremamente elevate, fino a 1400 °C. Questo non solo implica un elevato consumo energetico, spesso basato su combustibili fossili, ma comporta anche il rilascio di CO₂ chimicamente legata al calcare. Una soluzione efficace per ridurre l'impronta carbonica del cemento consiste nella parziale sostituzione del clinker con materiali alternativi. Tuttavia, identificare combinazioni efficaci e sostenibili è una sfida complessa, vista la vasta gamma di variabili coinvolte.
Il gruppo di ricerca del PSI ha quindi progettato un sistema di modellazione predittiva basato su reti neurali artificiali, capace di simulare in pochi millisecondi le proprietà meccaniche e ambientali di diverse formulazioni cementizie. L'approccio consente di bypassare migliaia di prove di laboratorio, riducendo drasticamente i tempi di sviluppo e aumentando l'efficienza della ricerca. "È come avere un ricettario digitale per un cemento ecocompatibile", afferma Romana Boiger, matematica e prima autrice dello studio.
Il modello non si limita a calcolare prestazioni a partire da una ricetta, ma può anche invertire il processo: definire gli obiettivi di resistenza e sostenibilità e ricavare le composizioni che li soddisfano al meglio. Per farlo, i ricercatori hanno integrato "algoritmi genetici", ispirati alla selezione naturale, capaci di trovare le soluzioni ottimali in modo mirato. Un cambiamento di paradigma nella progettazione dei materiali.
Già oggi esistono formulazioni promettenti, compatibili con la produzione su larga scala e capaci di offrire un buon equilibrio tra performance meccanica e riduzione delle emissioni. Alcuni materiali alternativi - come scorie di lavorazione industriale o ceneri volanti - vengono già utilizzati, ma non bastano da soli a soddisfare la crescente domanda globale. Il contributo dell'AI potrebbe quindi rivelarsi decisivo per individuare combinazioni alternative efficaci, su scala mondiale.
"Il nostro workflow può essere esteso e adattato a diversi contesti, come ambienti marini o desertici, e rappresenta un punto di partenza per la progettazione sostenibile di una vasta gamma di materiali", conclude Nikolaos Prasianakis, co-autore dello studio.
In un mondo in cui si consuma più cemento che cibo - circa 1,5 kg al giorno per persona - anche piccoli miglioramenti nelle emissioni per tonnellata possono avere un impatto ambientale enorme, equivalente alla rimozione di milioni di automobili dalla strada. La speranza è che l'intelligenza artificiale possa davvero dare forma a una nuova era del calcestruzzo, più verde e più intelligente.
38 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoNon vedo cosa ci sia di strano.
Uno dei campi dove la IA è maggiormente utilizzata è proprio quello della ricerca sui materiali.. non vedo perchè la ricerca su un prodotto come il cemento non debba farne uso.
Negli ultimi decenni quello che noi chiamiamo genericamente "cemento" ha subito una evoluzione impressionante.. ha proprietà e caratteristiche che solo qualche decennio fa erano inarrivabili.
Pare più che sensato adesso ricercare anche un processo di produzione che sia meno impattante.
Uno dei campi dove la IA è maggiormente utilizzata è proprio quello della ricerca sui materiali.. non vedo perchè la ricerca su un prodotto come il cemento non debba farne uso.
Negli ultimi decenni quello che noi chiamiamo genericamente "cemento" ha subito una evoluzione impressionante.. ha proprietà e caratteristiche che solo qualche decennio fa erano inarrivabili.
Pare più che sensato adesso ricercare anche un processo di produzione che sia meno impattante.
chi sa come avranno fatto gli antichi romani a fare il loro cemento senza I.A.
https://www.focus.it/scienza/scienz...cosi-resistente
Uno dei campi dove la IA è maggiormente utilizzata è proprio quello della ricerca sui materiali.. non vedo perchè la ricerca su un prodotto come il cemento non debba farne uso.
La sostenibilità dovrebbe essere prima di tutto economica.
Può anche essere a impatto ambientale 0 ma se costa di più non prende piede nel mercato.
Non diciamo eresie per cortesia, il settore edile è semmai quello che meno si è sviluppato con gli anni.
https://www.focus.it/scienza/scienz...cosi-resistente
Non diciamo eresie per cortesia, il settore edile è semmai quello che meno si è sviluppato con gli anni.
Certo.
Tu prova a fare una struttura moderna in CA precompresso con relative luci sollecitazioni col cemento dei romani.. poi mi dici.
Tu prova a fare una struttura moderna in CA precompresso con relative luci sollecitazioni col cemento dei romani.. poi mi dici.
Vediamo quante "strutture moderne" fra 2000 si prevede stiano ancora in piedi.
Ma chi se ne fotte che una struttura campi 2000 anni
E comunque, per inciso, se fai murature larghe due metri di pietra piena e calcestruzzo stai sereno che campano duemila anni anche col cemento di oggi.
Ma magari mi sbaglio io eh, se mi mandi un link dell'equivalente "antico romano" del ponte Vasco da Gama di Lisbona allora hai vinto.
Quello che conta è il fatto che il modenro calcestruzzo ha proprietà tecniche che i romani non si sognavano nemmeno.. E VORREI BEN VEDERE aggiungo.
Secondo te secoli di sviluppo e ricerca di tecnici, ricercatori e chimici per migliorare il calcestruzzo a cosa sono serviti? Sono tutti stronzi che non hanno combianto niente e il cemento migliore lo facevano gli antichi romani?
Madonna mia ma neanche sul faccilaibro si possono leggere ste cazzate.
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