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«Sono cristiano con Copernico, Descartes, Newton, Leibniz, Pascal, Eulero, Gerdil, con tutti i grandi astronomi e fisici del passato. E se mi si chiedessero le mie ragioni sarei felice di esporle» (Cauchy) /// I shall fear no evil, for Thou art with me ![]() ![]() |
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Per puntualizzare alcune questioni sorte in questo ed altri thread, e rispondere a chi mi aveva chiesto dei riferimenti riguardo alcune questioni:
Fonte : S.Correnti (docente universitario di Storia Moderna)- Breve Storia della Sicilia- Newton Compton ed., 1994 Riguardo la presunta non combattività dei siciliani, in questo libro si trova uno sterminato elenco di rivolte popolari contro le vessazioni dei dominatori di turno (la più famosa probabilmente quella dei “Vespri Siciliani” contro i francesi), purtroppo sempre soffocate nel sangue. A semplice titolo di esempio riguardo la rivolta del 1848, Giuseppe Mazzini inviò un suo proclama ai patrioti siciliani, che cominciava : “Siciliani, voi siete grandi! Voi avete, in pochi giorni, fatto molto di più per l’Italia, patria nostra comune, che non tutti noi con due anni di agitazione…” Riguardo le vessazioni subite con l’unità d’Italia da parte dei piemontesi, e i finanziamenti al nord: L’Unità si rivelò presto una delusione per i siciliani. Su di essi, abituati a pagare un’unica imposta progressiva sul reddito, si abbattè una gragnola di tasse[…], la tassa sul macinato (che colpiva soprattutto i poveri) e perfino l’inaspettata tassa di successione, e la coscrizione militare obbligatoria, che colpì la natura agricola dell’economia siciliana, e la ribellione contro la quale fu repressa nel sangue dai piemontesi: famiglie isolane furono bruciate vive nelle loro case, interi paesi furono private dell’acqua potabile, e ad un giovane di leva, il sarto Antonio Cappello, sordomuto fin dalla nascita, furono inferte 154 bruciature con ferri roventi, perché ritenuto un simulatore dagli ufficiali piemontesi; la foto del giovane martoriato fece inorridire l’intera Europa, ma nonostante tutto la Camera dei Deputati respinse la proposta del deputato siciliano Vito D’Ondes Riggio, che il 10 dicembre 1863 chiese un’inchiesta parlamentare sull’operato dei piemontesi in Sicilia. Inoltre, furono estese alla Sicilia le leggi eversive Siccardi per la vendita delle proprietà ecclesiastiche. Fu una jattura per l’isola, dove i due terzi della proprietà terriera appartenevano a congregazioni religiose, che davano lavoro e pane a tanta gente (che fu ovviamente gettata sul lastrico). La vendita fruttò oltre 600 milioni, che non furono spesi in Sicilia, ma incamerati dallo Stato, che potè annunziare trionfalmente, per bocca del bolognese Marco Minghetti, il “pareggio del bilancio”, il 16 marzo del 1876, evitando però di dire come era stato ottenuto. Le conseguenze furono gravissime […] il triste fenomeno dell’emigrazione, specialmente verso gli Stati Uniti e vari paesi europei, con lo svuotamento pressoché totale di interi paesi nell’isola, e paradossalmente le rimesse in valuta pregiata degli emigranti servirono alla nascente industria italiana, per l’acquisto delle materie prime. Commentando la situazione, Garibaldi scriveva nel 1868 ad Adelaide Cairoli: “non rifarei la via del Sud, temendo di essere preso a sassate”. Tra l’altro egli aveva promesso, nei suoi proclami del 1860, le terre demaniali ai contadini siciliani combattenti con lui per la causa italiana, promessa che non fu mai mantenuta. La Sicilia protestò, subito dopo la guerra del 1866, con l’ultima rivolta risorgimentale siciliana, quella del “Sette e mezzo”, dal 15 al 22 settembre, che fu domata con i soliti mezzi coercitivi dal generale Cadorna. In Sicilia si cantò tristemente: “l’oro e l’argento promessi, si son dissolti nell’aria, di carta l’han vestita la Sicilia”. Il peso fiscale salì paurosamente. La Sicilia, che con il Sud aveva contribuito alla costruzione del capitale liquido del nuovo Regno con 443 milioni su 668, nella proporzione del 65.7 per cento, si vedeva ingiustamente ricompensata dallo Stato, che, secondo i calcoli fatti dall’ economista francese S. Nitti, spendeva 71,15 lire annue per ogni abitante della Liguria, e solo 19,88 lire annue per ogni abitante della Sicilia, mentre su un totale di 111.569.846 lire di debito pubblico, il Piemonte concorreva per 61.615.255 lire, e la Sicilia solo per 6.800.000 lire. Il malgoverno continuò anche nel periodo fascista. La media della popolazione attiva, che nel 1861 era del 52% in Sicilia, 17% in Piemonte e 26% in Lombardia, nel 1936 era passata in Sicilia al 34%, in Piemonte al 53% e in Lombardia al 48%,; nel periodo 1928-1938, mentre in Italia venivano finanziati e costruiti 1800 chilometri di acquedotti, in Sicilia ne venivano realizzati solo quindici chilometri; e neppure un chilometro delle sue ferrovie veniva elettrificato. Eppure la Sicilia aveva generosamente risposto agli appelli della comune patria italiana[…] mandò i suoi figli a morire nella guerra del 1866 e nelle campagne d’africa del 1895 e del 1911, contribuì con 60000 morti ai complessivi 600000 della Prima Guerra Mondiale […] La Sicilia del 1943, esasperata per i lunghi torti subiti in 83 anni di vita unitaria italiana, generò il Movimento per l’Indipendenza della Sicilia, appoggiato da numerosi parlamentari e da illustri personalità della cultura siciliana[…] chiese agli Alleati vincitori un nuovo status per la Sicilia, ma le condizioni politiche generali fecero sì che per la Sicilia, il 15 maggio 1946, fosse decretata un’”autonomia regionale a statuto speciale”, che il 20 aprile 1947 fece rinascere il Parlamento siciliano, muto dal 1849, che purtroppo non ha mai visto integralmente applicato il suo statuto, né ha apportato all’isola il previsto benessere, perché il suo principale cespite economico, l’agricoltura, è stato nel frattempo ridotto in condizioni miserande. Nel campo industriale sono state create cattedrali nel deserto, inutili e dispendiose, con scandali colossali; nel campo turistico, non si è completata l’autostrada Palermo-Messina, né si è aperto il Casinò di Taormina, che così buoni risultati aveva dato nel periodo di agibilità, e lo si è definitivamente chiuso, mentre in Italia prosperano i quattro casinò di San Remo, Saint Vincent, Campione d’Italia e Venezia, né si è realizzato il Ponte sullo Stretto, nonostante la ditta americana Sverdrup and Parcel di St. Louis si fosse offerta di costruirlo gratuitamente nel 1958, chiedendo come contropartita i pedaggi del ponte per appena 39 anni. […] scrisse Enzo Biagi, nel 1991, che “senza la Sicilia saremmo più poveri”. Mafia: siccome mi sono rotto a riportare il libro parola per parola ![]() ![]() -riguardo i tendenziosi che affermano che tutti i siciliani siano mafiosi secondo statistiche ufficiali degli anni 90, i siciliani sono 4.966.386, mentre di essi, secondo l’elenco nominativo pubblicato dal settimanale milanese Epoca del 5/8/1992, soltanto 3564 sono mafiosi. - in campo internazionale, esistono potentissime associazioni a delinquere quali le Triadi cinesi, la Yakuza giapponese, la mafia colombiana, il clan dei marsigliesi ecc. - la malavita organizzata in Sicilia si ebbe in periodo spagnolo, dal ‘500 in poi. Non fa male ricordare come anche in Lombardia si sia manifestata in periodo di dominazione spagnola, come testimonia anche Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, che riportano una società civile che risulta mafiosa a tutti e tre i livelli(rurale=don Rodrigo, intermedio=innominato, cupola=conte-zio), così come nella descrizione del Manzoni non mancano i “consiglieri della mafia” (azzeccagarbugli), i “fiancheggiatori” (egidio) e i “sicari” (i bravi). Come poi in Sicilia questa società segreta importata dagli spagnoli abbia potuto attecchire in maniera particolare, si può capire considerando quanto scritto dal sociologo N. Colajanni: “la mafia divenne l’unico mezzo per gli umili, i poveri e i lavoratori, di essere temuti e rispettati. E a lei si dettero i ribelli, gli offesi, le vittime”. - In questo punto riporto più precisamente quanto scritto dall’autore del libro, che si assume le responsabilità di ciò che ha scritto ![]() - Durante il periodo “rurale”, si segnalano l’assassino politico del generale garibaldino Giovanni Corrao, oppositore del governo; quello dell’ex direttore del Banco di Sicilia, Emanuele Notarbartolo, onde il coraggioso deputato catanese G. De Felice denunciò pubblicamente, in un suo discorso alla Camera, che “la mafia non è vergogna della Sicilia, ma del Governo che la mantiene”; quando nel 1924 Mussolini visitò la Sicilia, la mafia era così tracotante che il sindaco mafioso di Piana degli Albanesi lo rimproverò di essersi fatto scortare dalla polizia. La propaganda fascista negli anni a seguire strombazzò di aver debellato la mafia attraverso la dura repressione del prefetto Mori, peccato per loro che ad essere sconfitta fu solo la manovalanza mafiosa, ma non l’organizzazione, infatti negli anni trenta furono scoperte alcune cosche operanti nell’agrigentino. L’organizzazione era ancora in piedi nel 1943 quando favorì l’invasione angloamericana della Sicilia. Il secondo periodo fu dominato dal boss siculoamericano lucky luciano, che fu graziato da una condanna a 30 anni ed estradato in italia, per l’aiuto dato agli usa nell’eliminazione delle spie tedesche operanti durante la guerra nel porto di new york, e nello sbarco di agenti segreti americani in Sicilia nel 1943. Il terzo periodo è caratterizzato dall’intensificazione del traffico della droga, e da una serie di “cadaveri eccellenti”: nel 1980 Piersanti Mattarella, presidente della regione siciliana; nel 1982 il generale Dalla Chiesa e l’on. Pio La Torre; nel 1983 i magistrati Giacomo Ciaccio Montalto e Rocco Chinnici; Giovanni Falcone e Paolo Borsellino nel 1992. -Considerazioni Finali: C’è veramente da sospirare di sollievo, se oggi la Sicilia continui a vivere, se si pensa a quanti, italiani e non, si affannino a sottolineare ossessivamente e maliziosamente solo i suoi lati negativi, come se esistessero solo quelli, e se si pensa che non si fa nulla per agevolare l’unica ricchezza dell’isola, cioè il turismo (basti pensare ai prezzi dei biglietti aerei, e alle ingiustificate ingiurie apparse, ad esempio, nella guida ufficiale per la Sicilia, edita da Touring Club di Milano nel 1989). Per fortuna c’è chi( e sono tanti ) non la pensa così, visita la Sicilia e spesso vi torna più volte. Disse il Papa Giovanni Paolo II nel 1982: “i Siciliani, un popolo di autentici lavoratori, il cui senso religioso ha ispirato e orientato per secoli la vota familiare, un popolo intelligente, coraggioso, inventivo; con una realtà fatta insieme di progresso e sottosviluppo, di impegno per la pace e violenza assurda, di apprezzamento e difesa della vita e per la famiglia, ma anche di fenomeni di esplosione, di morte e di odio. Una realtà di benessere e situazioni d’ingiustizia, di disoccupazione, di emigrazione, di lavoro minorile”. Giovanni Spadolini, nel suo articolo “Perché non possiamo dirci siciliani”, ha rintuzzato le gratuite enormità del senatore leghista Gianfranco Miglio (che aveva definito “una fogna immane” la Sicilia aggiungendovi “da cui l’Italia farebbe bene a staccarsi”; ma del resto è quello stesso personaggio che, da giurista, ha affermato che “il linciaggio è la più alta forma di giustizia sociale”…). Spadolini ha dimostrato che “la Sicilia fa parte dell’Italia in modo eminente”, ricordando tra l’altro “la prsenza della Sicilia in tutti i moment genetici fondamentali della nostra storia nazionale” ( e lo stesso Spadolini nel 1989 disse “sbaglia chi crede che il problema della mafia sia un problema regionale, mentre è un problema nazionale”). Lo scrittore toscano Oreste del Buono osservò che “da almeno due secoli, per quel che riguarda l’interpretazione della società in cui viviamo, la cultura italiana è soprattutto siciliana. Provate a tracciare una rassegna della cultura italiana senza l’apporto siciliano: è letteralmente impossibile. L’Italia non è in grado di fare a meno della Sicilia. L’identità degli italiani dipende in gran parte da quella dei siciliani”. E il lombardo mons. Riboldi, ex parroco a S. Ninfa (TP) e vescovo di Acerra, ha protestato, col suo libro polemicamente intitolato “Non posso non tacere. Il Sud non è l’Inferno!” contro le ingiuste accusa rivolte al sud in genere e alla Sicilia in particolare da Giorgio Bocca. OK, mi sono stufato di scrivere, spero di avere risposto a tante bestialità che ho letto in questo thread e in altri precedenti, negli ultimi due anni. Chi volesse continuare ad arrampicarsi sugli specchi, a negare un’analisi attenta e smaliziata delle cose e a rifugiarsi nei luoghi comuni, nelle chiacchere, nell’egoismo, nel razzismo e quant’altro, faccia pure, ma io mi rifiuto di sprecare il mio tempo a cercare di dialogare con chi è prevenuto e in malafede. Saluti.
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#83 |
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troppa roba, domattina me la leggo con calma, intanto ringrazio tutti per averla postata
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La teoria è quando si sa tutto e niente funziona. La pratica è quando tutto funziona e nessuno sa il perché. Noi abbiamo messo insieme la teoria e la pratica: non c'è niente che funzioni... e nessuno sa il perché! |
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#84 | |
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...affidavano nello stesso istante il medesimo sgomento per il sapore aspro della fine e la sconcertante scoperta di quanto sia silenzioso, il destino, quando, d'un tratto, esplode. (Oceano Mare - A.Baricco) ..:: ¿ÄØ Group ::.. |
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#85 | |
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#86 | |
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...affidavano nello stesso istante il medesimo sgomento per il sapore aspro della fine e la sconcertante scoperta di quanto sia silenzioso, il destino, quando, d'un tratto, esplode. (Oceano Mare - A.Baricco) ..:: ¿ÄØ Group ::.. |
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#87 |
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http://www.report.rai.it/servizio.asp?s=114
IN STUDIO MILENA GABANELLI La Sicilia si trattiene il 100% delle tasse, pero' le spese sanitarie le paga lo Stato per il 57%. Un numero esagerato di precari alla fame e gli stipendi dei consiglieri regionali che erano i più alti d'Italia. Questo un anno fa. E oggi cosa è cambiato? Questa è la busta paga di un consigliere regionale, dai 15 milioni al mese sono passati quasi a 20 milioni, 10.000 euro netti. L'onorevole che ce la mostra ha comprato uno spazio sui giornali per denunciare che come deputato è pagato per non lavorare. L'aggiornamento è sempre del nostro Bernardo Iovene. AGGIORNAMENTO D - Onorevole questa è la sua busta paga? SEBASTIANO GUERRIERI - deputato Regione Sicilia Questa è la mia busta paga che ho pensato di investire la somma di diciannove milioni per cercare di lavorare di più. D - Da quando lei è deputato regionale, quanti giorni ha lavorato? SEBASTIANO GUERRIERI - deputato Regione Sicilia Io ho lavorato pochissimi giorni, l'Assemblea ha lavorato un giorno o al massimo due giorni a settimana ma non in continuità. Ha lavorato con delle pause molto lunghe, comprese quelle del periodo da Natale a carnevale. AUTORE Torniamo allo stipendio. Ricordate? C'è anche l'indennità per il portaborse, che viene pagata con un assegno che adesso supera i quattromila euro. D - Quant'è? Quattromila euro? SEBASTIANO GUERRIERI - deputato Regione Sicilia Sì, è quasi otto milioni di lire e qualcosa. AUTORE Lo stipendio aumenta e il lavoro diminuisce, del resto non è quello che vorremmo tutti? Non ci rimane che chiederlo al nuovo presidente dell'ARS, (l'Assemblea regionale siciliana). GUIDO LO PORTO - presidente Assemblea Regionale Siciliana Da agosto ad oggi dobbiamo valutare il mese di agosto e metà del mese di settembre, che sono fatidiche fasi di ferie, dobbiamo valutare tre campagne elettorali che si sono intromesse nel percorso di attività del parlamento, esattamente le Politiche, le Regionali e le Comunali a Palermo che assumevano ed hanno sicuramente un valore politico assoluto, tutto questo ha determinato un calo di media. AUTORE Un calo di media notevole ma anche quando c'è aula i deputati non ci sono. GUIDO LO PORTO - presidente Assemblea Regionale Siciliana Qualche volta capita che l'opposizione garantisce il numero legale, questo è vero. D - Ma il rapporto tra produttività e stipendio secondo lei è giusto? GUIDO LO PORTO - presidente Assemblea Regionale siciliana Questo francamente non sta a me dirlo, è un problema mal posto, mi deve consentire, perché è tutto riposto su una legge che fa della realtà parlamentare siciliana una istituzione costituzionalmente garantita e tutelata che rende il parlamento siciliano di uguali, pari, assolutamente pari diritti, al Senato della repubblica. D - Quindi se aumentano gli stipendi dei senatori aumentano anche quelli della regione Sicilia. GUIDO LO PORTO - presidente Assemblea Regionale siciliana La legge questo prevede. AUTORE I deputati siciliani sono equiparati ai senatori della repubblica al di là della produttività, intanto in tutte queste pause il presidente con una delegazione di deputati di tutti gli schieramenti e alcuni funzionari sono andati in viaggio per tredici giorni a spese della Regione. D - Invece di far le leggi siete andati in ferie, siete andati in viaggio… GUIDO LO PORTO - presidente assemblea regionale siciliana Io mi sono recato in Australia per inaugurare due biblioteche per i milioni di siciliani che risiedono in Australia che desideravano questo momento di presenza dell'istituzione politica siciliana e ci siamo recati in Australia, che è sicuramente un paese bellissimo da visitare, ma difficilissimo da raggiungere. E' stato bello andarci ma è stato un sacrificio nello stesso momento. AUTORE Comunque rimane un fatto che l'assemblea regionale siciliana oltre ad essere la meno produttiva di tutte ha anche il record negativo delle ore di sedute di aula, un'ora e 37 minuti a settimana, per venti milioni al mese più otto di indennità per il portaborse. Mica male! GUIDO LO PORTO - presidente Assemblea Regionale Siciliana Il giudizio su questo non lo può dare né un giornale, né una televisione, né i mass media, ma il vero giudizio lo deve dare l'elettore. AUTORE Giudizio al popolo ma il diritto di libera critica è permesso. Lasciamo la presidenza dell'assemblea e sentiamo il nuovo presidente della giunta che in Sicilia si è portato a casa tutti i seggi, 61 su 61. SALVATORE CUFFARO - presidente Regione Sicilia Devo dire che è vero che il parlamento non si è riunito per un mese e mezzo come aula ma fa parte di un regolamento che l'assemblea regionale ha, regolamento che dice che quando si è in sessione di bilancio, l'assemblea non può fare nient'altro che il bilancio. AUTORE Normalmente la sessione di bilancio si conclude entro l'anno. SALVATORE CUFFARO - presidente Regione Sicilia Lo stiamo approvando i primi di marzo, soltanto con due mesi di ritardo, quando in Sicilia si è sempre approvato a fine aprile, anche a maggio, anche con i governi presieduti da un presidente di centrosinistra. AUTORE Non indaghiamo il perché il bilancio non può essere approvato prima, ma vediamo chi paga i ritardi. Per esempio cosa è cambiato per i precari che l'anno scorso da dodici anni aspettavano risposte? UOMO Il dottor Cuffaro la prima cosa che ha fatto quando si è insediato al governo, si è aumentato lo stipendio per lui e per tutti i parlamentari e noi precariati siamo sempre dopo dodici anni a 870.000 lire al mese. Come facciamo a costituire una famiglia con 870.000 lire al mese? AUTORE E' passato solo un anno ma vediamo quanti sono oggi i precari. FRANCESCO PIRO - ex assessore al Bilancio Esistono almeno 50.000 precari, lavoratori socialmente utili a cui si aggiungono almeno 60.000 precari di varia forma. D - Cioè 110.000 precari? FRANCESCO PIRO - ex assessore al Bilancio Sì, sostanzialmente il numero di precari che vengono finanziati direttamente dalla Regione è questo. RAFFAELE STANCANELLI - assessore al Lavoro Regione Sicilia Certo la regione siciliana a seguito di dissennate politiche del passato si è ritrovata ad avere un esercito di precari che alla data del 30 giugno del 2001, cioè un mese prima che io mi insediassi quale assessore al Lavoro, ammontavano a oltre a 47.000. AUTORE Il numero complessivo dei precari, finanziati dalla Regione, è sempre complicato ricostruirlo, su una cosa invece sono tutti d'accordo: i precari sono sempre stati usati come merce elettorale, da tutti gli schieramenti. LILLO JANFRATELLO - Cgil Precari In Sicilia il precariato sin da 1990 è servito sempre ai politici di turno per farsi le campagne elettorali. AUTORE Verifichiamo come il lavoro viene scambiato con i voti. Qui siamo al policlinico di Palermo. DONNA Lei ci fa una domanda un po' compromettente… D - Vi hanno chiesto il voto per questo lavoro? DONNA Non credo che sia la sede adatta per poter dare una risposta di questo genere. D - Però siete stati assunti prima delle elezioni… DONNA Sì, siamo stati assunti prima delle elezioni ma questo non significa che ci sia stato un voto di scambio. Noi non asseriamo ma non smentiamo. INFERMIERE Non saprei rispondere, diciamo sì e no. D - Ma qualcuno le ha chiesto un voto per questo posto? INFERMIERE Diciamo di sì, è stata una cosa delle elezioni, hanno promesso… D- Anche lei aveva avuto una promessa, di essere assunta in cambio del voto però? DONNA 2 (Ridendo) Non si può dire! D - Politicamente da dove venivano questi voti? UOMO Veniva da Cammarata, dal sindaco. D - Senta mi tolga una curiosità, io ho visto questi stagisti comunali che sono pagati dalla Regione. RAFFAELE STANCANELLI - assessore al Lavoro Regione Sicilia No, non sono pagati dalla Regione, non è informato bene. D - Sindaco questi stagisti allora sono comunali o regionali, da chi sono pagati? SINDACO - Palermo Sono pagati dall'amministrazione regionale. STAGISTI Siamo lavoratori del Comune, i soldi li porta la Regione però a sua volta ce li distribuisce a noi il Comune. RAFFAELE STANCANELLI - assessore al Lavoro Regione Sicilia Stanno facendo solo un corso di formazione a spese del comune di Palermo, non del bilancio regionale. AUTORE Ed eccola l'impegno della Regione con lettera inviata, oltre al sindaco di Palermo anche all'assessore regionale al Lavoro, in cui si dichiara che per il completamento degli stage formativi la Regione provvederà alla copertura finanziaria, firmato l'attuale Presidente. D - Senta lei è assessore al Lavoro della Regione siciliana? RAFFAELE STANCANELLI - assessore al Lavoro Regione Sicilia Certo, che sono assessore al Lavoro, è una domanda retorica… FRANCESCO PIRO - ex assessore al Bilancio Nell'ultimo anno ad esempio il governo di centro- destra ha allargato il numero dei precari a diecimila, ed era l'anno delle elezioni. D - Senta io ho notizia che i precari sono aumentati di diecimila unità, la smentisce? RAFFAELE STANCANELLI - assessore al Lavoro Regione Sicilia Questa notizia è del tutto infondata… D - Non è che sono sotto altro articolo? RAFFAELE STANCANELLI - assessore al Lavoro Regione Sicilia Non so da dove provenga questa notizia. AUTORE Tornando agli stagisti, tra poco finiranno il corso ma loro avevano avuto la promessa della proroga fino al 2003. STAGISTA Qui è venuto Diego Cammarata insieme a Renato Pozzetto, l'attore. D - E vi hanno promesso… STAGISTA Ci hanno promesso lavoro, fino al 2003. STAGISTA 2 Sono venuti, per esempio, voglio fare un nome qualsiasi, il signor Diego Cammarata con Renato Pozzetto a chiedere se potevamo dare un aiuto per la sua candidatura a sindaco. D - E lei gliel'ha data? STAGISTA 2 Certamente ma non solo io, altre persone che conosco io… D - E lei gliel'ha data? STAGISTA 3 Io sì. D - Lei? STAGISTA 4 Certamente. D - Ho saputo che lei è stato con Renato Pozzetto a Borgo Vecchio è vero? DIEGO CAMMARATA - sindaco di Palermo Certamente che siamo stati con Renato Pozzetto a Borgo Vecchio ma questo non ha nulla a che vedere con la promessa di un proseguimento di una cosa diversa. Io sono abituato a promettere le cose che posso mantenere, certamente ho mantenuto la mia promessa, cioè quella di fare completare il loro percorso di formazione. STAGISTA Domandavano anche il numero della scheda elettorale. D - Il numero della sua scheda elettorale? STAGISTA Certo, per ottenere un posto. D - Anche lei ha fatto così? STAGISTA 2 Sì, tramite la scheda elettorale loro andavano a guardare direttamente alla scuola se c'era il voto o non c'era. D - Dopo controllavano? STAGISTA 2 Sì. D- Però voi avete avuto il posto. STAGISTA 2 Eh! STAGISTA 7 Lui voleva un aiuto per i voti e noi glielo abbiamo dato. Siamo stati di parola ma lui parola non ce l'ha, lui per me è stato come la canzone "Parole, parole"! D - Qualcuno mi ha detto che addirittura avete preso il numero della scheda elettorale per controllare i voti dopo… ALBERTO CAMPAGNA - capogruppo Forza Italia Comune di Palermo Le dirò questa cosa l'ho sentita pure io in campagna elettorale e anche dopo ma stento a credere una cosa del genere. Se qualcuno l'ha fatto ha sbagliato. D - Addirittura c'era qualcuno che prendeva il numero della scheda elettorale? DIEGO CAMMARATA - sindaco di Palermo No guardi di questo non so nulla, non so a cosa lei si riferisca. AUTORE E tra promesse e assunzioni reali circolavano insieme ai volantini elettorali anche lettere di avviamento al lavoro false. Qui siamo all'UGL, sindacato di destra, al segretario Augello che smistava gli assegnatari agli Enti ne sono arrivate un centinaio con questa lettera di assunzione risultata falsa. FILIPPO AUGELLO - segretario provinciale Ugl "Guardate è impossibile che voi siete affidate a me perché io ho già il numero chiuso" dicevo. Questi ragazzi sono andati al comune, il comune ha verificato la lettera e ha detto che non l'ha mai emessa. D - Ma da chi distribuiva questa lettera falsa? FILIPPO AUGELLO - segretario provinciale Ugl Veniva data una copia di questa lettera… D - Che è una lettera di avviamento al lavoro? FILIPPO AUGELLO - segretario provinciale Ugl Esatto, veniva data agli stage, più dei volantini elettorali. D - Di quale partito? FILIPPO AUGELLO - segretario provinciale Ugl Questo a me non l'hanno detto. AUTORE Ma a Palermo questo è un segreto di Pulcinella. D - Questa è una lettera di avviamento al lavoro distribuita mi hanno detto dal vostro partito prima delle elezioni ed è falsa. ALBERTO CAMPAGNA - capogruppo Forza Italia Comune di Palermo Dal nostro partito? Ma io non credo, e questa è falsa? (l'autore mostra la lettera al sindaco) D - E' risultata essere falsa… DIEGO CAMMARATA - sindaco di Palermo Che volete che… se qualcuno si permetterà di dire che questo possa essere un documento che possa essere collegato in qualsiasi modo agli ambienti di Forza Italia, qualcuno credo che reagirà nei modi che la legge ci consente. Non la riconosco, non la conosco, non so di che cosa si tratti. AUTORE Torniamo all'apparato Regione. Vi mostriamo alcune sedi di assessorati. Questo è l'assessorato alla presidenza, un altro assessorato alla presidenza, ancora un assessorato alla presidenza, assessorato al Turismo, assessorato al Bilancio, assessorato alla Sanità, assessorato al Lavori Pubblici, assessorato all'Agricoltura, assessorato alla Cultura, assessorato al Lavoro, un altro assessorato al Lavoro, sempre assessorato al Lavoro, ancora assessorato al Lavoro, assessorato agli Enti Locali (ad ogni assessorato corrisponde una sede e dunque un palazzo diverso)e ci fermiamo qui. In queste palazzine lavorano 16.500 dipendenti e l'autonomia regionale ha permesso al vecchio governo, prima delle elezioni, di promuovere tutti, cioè tutti i 16.500 dipendenti sono avanzati di carriera, il risultato è che non ci sono più uscieri, autisti e impiegati di fascia A e B. D - Saranno rimasti vuoti dei posti? Dovete fare altre assunzioni? DAVID COSTA - assessore alla presidenza Regione Sicilia Assunzioni non ne faremo, questo per sgomberare il campo da qualsiasi equivoco. D - E come li coprite? DAVID COSTA - assessore alla presidenza Regione Sicilia Glielo spiego subito. Molti di questi lavori vengono affidati a società miste, quindi sarà un servizio garantito alla pubblica amministrazione. AUTORE L'autonomia regionale permetterà anche di pagare delle buonuscite impensabili per un dipendente di una regione ordinaria. D - Le buonuscite dei dipendenti della Regione vanno dai 155 milioni in su. DAVID COSTA - assessore alla presidenza Regione Sicilia Non tutte e devo dire che non è stata pagata ancora nessuna buonuscita. Certamente i dirigenti generali quelli che andranno in pensione sono quelli che percepiranno di più. D - Addirittura fino a un miliardo? DAVID COSTA - assessore alla presidenza Regione Sicilia Talvolta può succedere per qualche dirigente generale, ma quando dico qualche intendo che si contano sulle dita di una mano. AUTORE E per ultimo anche le pensioni sono state aumentate. D - Prendete delle pensioni che sono più alte di quelle degli statali in Italia? DAVID COSTA - assessore alla presidenza Regione Sicilia E' proprio così. AUTORE Passiamo alla Sanità. La regione autonoma non riesce a pagarla ma ha bisogno del soccorso statale e adesso introduce anche ticket sui medicinali. SALVATORE CUFFARO - presidente Regione Sicilia Per aumentare le entrate è necessario fare qualche scelta dolorosa come quella dei ticket. D - I ticket sui medicinali? SALVATORE CUFFARO - presidente Regione Sicilia Sì. E cosa ci trova lei di strano, tutta l'Italia sta mettendo il ticket sui medicinali, noi abbiamo messo un ticket sui medicinali preservando le fasce più deboli, nel senso che stiamo mettendo il ticket che pagheranno solo quelli che stanno oltre i 60 milioni di lire che quindi possono pagare. D - Ma un ticket regionale? SALVATORE CUFFARO - presidente Regione Sicilia E' un ticket della Regione. AUTORE Intanto le farmacie non ricevono i rimborsi da una anno. DOMENICO MOTISI - farmacista La Regione non rimborsa a noi come Palermo e Provincia dall'Aprile del 2001. D - Ma perché non vi rimborsa? DOMENICO MOTISI - farmacista Questo io personalmente non glielo so dire, so che il bilancio della Regione non è in attivo. D - Le farmacie non ricevono rimborsi. SALVATORE CUFFARO - presidente Regione Sicilia Le farmacie non vengono pagate da qualche mese perché le risorse collegate con la spesa farmaceutica, come le dicevo, sono saltate, nel senso che abbiamo speso più di quanto avessimo in cassa, per questo abbiamo messo il ticket. AUTORE Si è speso di più, ad esempio sono stati assunti 200 preti negli ospedali per sostegno morale ai malati e sono state finanziate numerose associazioni cattoliche e di studi teologici. SALVATORE CUFFARO - presidente Regione Sicilia Sono di quelle scelte politiche che non si misurano con i soldi ma si misurano sulla qualità che hanno di incidere profondamente sull'aspetto dei malati e di quelli che hanno bisogno. AUTORE Le scelte di umanità non possono che essere apprezzabili ma bisogna precisare che ai 200 preti in corsia bisogna dare uno stipendio. D - Non sono accordi con la chiesa per motivi elettorali? SALVATORE CUFFARO - presidente Regione Sicilia Io gli accordi li faccio con i miei elettori, ho proposto il mio programma agli elettori e questo era una delle cose che ho proposto nel mio programma, non sto facendo cose che non avevo proposto, lo avevo detto prima e sono stato votato con così grande consenso proprio perché la gente si è riconosciuta nel mio programma, è giusto adesso che le faccia. AUTORE E una proposta arriva anche dai precari che aspettano un lavoro. PRECARIO Un commesso prende circa 5 milioni, addirittura uno dei primi provvedimenti varati dalla giunta Cuffaro è stata l'assunzione di circa 200 preti che dovranno andare a svolgere servizio nelle corsie degli ospedali, allora io penso una cosa: caro presidente ma perché non assumiamo anche due chierichetti per ciascun prete? |
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#88 | |
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#89 |
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Sto scannerizzando alcuni articoli pubblicati sul giornale fiorentino "La nazione" tra il 1860 e il 1880 riguardo alla mafia... appena fatto ve li posto come contributo ulteriore
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#90 | |
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Non c'erano 90 consiglieri regionali per 5 milioni di abitanti, contro gli 80 per 9 milioni di abitanti della Lombardia? Non c'erano 20.000 dipendenti regionali, contro i 4.000 dell'Emilia Romagna? http://www.report.rai.it/2liv.asp?s=34 Non c'erano 80.000 lavoratori socialmente utili, insieme alla Campania il 56% dei LSU di tutta Italia? http://www.associazionealsole.it/doc/lsu03.html |
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#91 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
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sì, ma adesso siamo passati dalla padella alla brace ![]()
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#92 |
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Hai mai letto Blue Spirit "L'Inferno" di Giorgio Bocca?
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#93 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
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solo una recensione tempo fa, ma comunque l'ho citato nel mio post sopra...il sig. Giorgio Bocca se lo può mettere dove gli pare, per quel che mi riguarda ![]()
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#94 |
Senior Member
Iscritto dal: Aug 2001
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Ecco gli articoli, cliccare sulle immagini per aprire l'articolo ingrandito (sono jpg abbastanza grosse, vi avverto
![]() 1862: La camorra a Firenze ![]() ![]() ![]() ![]()
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#97 | |
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Iscritto dal: Apr 2002
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In parte si, cioè quelle rare volte che ha governato il csx le cose sono andate un pò meglio, i 40 anni precedenti le amministrazioni erano sempre capeggiate dalla DC grazie anche ai voti della mafia, e indovina adesso quei voti chi li prende ? Senza contare che l'attuale Presidende della regione sicilia Totò vasa è stato in pochi anni inquisito 3 volte per reati di stampo mafioso ed ha più volte affermato che in sicilia i mafiosi non esistono. cmq per passare ad altro i cosiddetti aiuti in realtà non esistono più almeno in questa forma, la cosidetta cassa del mezzogiorno non esiste più ed è stata l'occasione per politici, mafiosi e imprenditori disonesti di arricchirsi. Sapete quante imprese del nord hanno preso quei fondi, hanno finto di aprire i capannoni e poi sono scappati su con il grano? C'è poi da sfatare anche un altro mito, faccio l'esempio della mia regione la campania ebbene questa regione del sud inferiore e truffaldino, ha fatto registrare il più alto coefficiente di crescita del Pil negli ultimi 4 anni. Al giorno d'oggi i fondi vengono soprattutto del'UE, anche perchè il trattato non permette molte agevolazioni differenziate all'interno di uno stato membro. La mia regione ha fatto e sta facendo grandi cose per riqualificare il proprio territorio, dai mezzi di trasporto per esempio, dalla lotta all'abusivismo, ma i grossi problemi sono la criminalità e la mancanza di lavoro. Cosa serve al sud? Innanzitutto amministratori a livello centrale e regionale onesti, e per fortuna la campania li ha per il momento, ma se i servizi che provengono dal centro non vengono dati in maniera sufficiente le cose andranno sempre peggio. Se non si attuerà un controllo perfetto del territorio, se si continuerà ad ostacolare la magistratura anzichè agevolarla. Tra l'altro amici cari del nord sappiate che un sud debole fa comodo innanzitutto ai politici e questo lo ha capito anche la lega che alle europee si è presentata anche a Napoli prendendo non si sa come un bel 0,3%.Qui con la povertà i voti si comprano con poco! e non dimenticate mai che in queste terre ha avuto origine la civiltà occidentale. |
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#98 |
Senior Member
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Messaggi: 24936
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interessanti gli articoli..
addirittura in quello del 1875 si parla che la mafia faceva paura già 100 anni fa... non pensavo fosse esistente da così tanto tempo... pensavo fosse un fenomeno di fine 800 impressionante... |
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#99 | |
Senior Member
Iscritto dal: Feb 2002
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intervento niente male ![]() ![]()
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#100 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
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come disse biscardi dhank you
![]() Ultima modifica di skywalker77 : 18-07-2004 alle 23:10. |
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