YouTube dà una 'seconda chance' agli account bannati per disinformazione
YouTube ha lanciato un programma pilota che consente ad alcuni creatori precedentemente esclusi dalla piattaforma di richiedere l'apertura di un nuovo canale. L'iniziativa riguarda principalmente chi aveva violato policy ora deprecate
di Nino Grasso pubblicata il 10 Ottobre 2025, alle 14:01 nel canale WebGoogleAlphabetYouTube
La piattaforma video di proprietà di Alphabet ha dato il via a una fase sperimentale a vantaggio dei creator che negli anni passati erano stati allontanati per violazioni legate a normative non più vigenti. L'annuncio ufficiale arriva attraverso un post sul blog ufficiale e rappresenta un cambio di prospettiva rispetto alla rigidità applicata durante periodi caratterizzati da emergenze sanitarie e tensioni politiche con l'amministrazione Biden che era stata precedente accusata di pressioni "inaccettabili e sbagliate".

Il programma si rivolge specificamente a un sottoinsieme selezionato di utenti i cui canali erano stati chiusi per infrazioni relative a policy successivamente abbandonate dalla società. La decisione è maturata anche in seguito alle pressioni esercitate dal Congresso degli Stati Uniti, con particolare riferimento a una comunicazione indirizzata al rappresentante repubblicano Jim Jordan. Secondo TheVerge, l'opportunità riguarderà principalmente i creator penalizzati per ripetute violazioni delle normative sull'integrità relative al COVID-19 e alle elezioni, regolamenti che non risultano più applicati.
La piattaforma aveva introdotto nel 2020 misure stringenti contro la diffusione di contenuti ritenuti fuorvianti sui vaccini e successivamente aveva ampliato le restrizioni anche ad altre tematiche sensibili. Nel 2023 alcune di queste policy erano già state eliminate, mentre le restanti sono state completamente abbandonate alla fine del 2024. Il processo di reintegro non rappresenta un'amnistia generalizzata ma segue una procedura rigorosa basata su parametri specifici: YouTube ha dichiarato che verranno presi in considerazione diversi fattori durante la valutazione delle richieste, tra cui la gravità e la persistenza delle violazioni commesse, l'eventuale danno arrecato alla community della piattaforma e il comportamento del creatore sia all'interno che all'esterno dell'ecosistema video.
Le richieste verranno comunicate attraverso YouTube Studio e i creatori ammessi dovranno ripartire completamente da zero, senza possibilità di recuperare contenuti o iscritti dai canali precedenti. L'accesso al programma pilota risulta precluso per determinate categorie di infrazioni: restano infatti esclusi i canali bannati per violazioni del copyright e per infrazioni legate alle policy di responsabilità dei creator. Esiste anche un vincolo temporale: i creatori il cui canale è stato chiuso potranno richiedere il reintegro solo dopo che sia trascorso almeno un anno dalla data di chiusura.
L'azienda ha dichiarato che il programma pilota verrà distribuito ai creator idonei nelle prossime settimane e che le richieste verranno esaminate con attenzione progressivamente, man mano che la procedura verrà perfezionata.










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11 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoChe è il giustificativo di un sistema dittatoriale
Ecco, diciamo le cose come stanno.
Che branco di buffoni.
il movimento è esploso grazie ai media libtard e non si poteva criticare pena la gogna era già pronta una legge contro il body shaming anche quà in Italia, non hanno fatto in tempo grazie al cielo..
fa piacere che abbiano sbannato chi aveva criticato quei pagliacci.
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