Una violazione del copyright e un furto, così la più grande agenzia di talenti ha definito Sora
L’agenzia di talenti CAA prende posizione contro OpenAI, accusandola di minacciare i diritti dei creatori con il generatore video Sora. La nuova versione dell’app consentirà la creazione di clip AI basate su contenuti protetti da copyright salvo rifiuto da parte dei detentori dei diritti
di Vittorio Rienzo pubblicata il 10 Ottobre 2025, alle 12:06 nel canale WebOpenAISora AI
La frattura tra Hollywood e l'intelligenza artificiale diventa sempre più profonda. La CAA (Creative Artists Agency), una delle più influenti agenzie di talenti al mondo, ha diffuso una dichiarazione durissima contro OpenAI e contro le implicazioni del suo generatore di video Sora, accusando l'azienda di violare i diritti dei creatori e l'integrità delle loro opere.
Secondo la CAA, le nuove tecnologie basate su AI stanno introducendo un livello di esposizione e vulnerabilità senza precedenti per attori, registi, musicisti e scrittori. L'agenzia sottolinea come il sistema di OpenAI e dei suoi partner "esponga i clienti a rischi significativi" e sollevi interrogativi etici e legali sulla proprietà intellettuale.

"È chiaro che OpenAI / Sora espone i nostri clienti e la loro proprietà intellettuale a rischi significativi. La domanda è: OpenAI e le sue aziende partner credono che esseri umani, scrittori, artisti, attori, registi, produttori, musicisti e atleti meritino di essere compensati e riconosciuti per il lavoro che creano? Oppure OpenAI crede di poterlo semplicemente rubare, ignorando i principi globali del copyright e ignorando palesemente i diritti dei creatori, così come delle numerose persone e aziende che finanziano la produzione, la creazione e la pubblicazione delle opere di questi esseri umani?" ha scritto la CAA in una dichiarazione ufficiale ripresa da Deadline.
"A nostro avviso, la risposta a questa domanda è ovvia. Il controllo, l'autorizzazione e il compenso sono un diritto fondamentale di questi lavoratori. Qualsiasi cosa che non sia la protezione dei creatori e dei loro diritti è inaccettabile. Siamo aperti ad ascoltare le soluzioni che OpenAI ha a disposizione per queste questioni critiche e rimaniamo fermi nel nostro lavoro".
Le parole dell'agenzia arrivano a pochi giorni dal debutto della nuova versione di Sora, il modello di generazione video di OpenAI che consente di creare clip ad alta definizione partendo da prompt testuali. La società ha informato studi e agenzie che, salvo esplicita richiesta contraria, il sistema potrà includere materiale coperto da copyright nei propri risultati. In pratica, i titolari di diritti dovranno comunicare chiaramente l'esclusione se non vogliono che le loro opere vengano elaborate dal modello.

Una scelta che molti osservatori considerano aggressiva nei confronti dell'industria dei contenuti. Come riportato da Reuters, alcuni studi, tra cui Disney, hanno già inoltrato la richiesta di esclusione, mentre altre case di produzione e sindacati stanno valutando come reagire. L'assenza di un'adesione preventiva (opt-in) e la mancanza di compensi per l'uso di materiale protetto sono i punti più contestati.
OpenAI, dal canto suo, ha precisato che Sora non genererà video di personaggi pubblici senza consenso e che le clip create avranno una durata massima di 10 secondi. La piattaforma includerà una funzione chiamata Cameo, capace di inserire versioni realistiche dell'utente all'interno di scene generate dall'intelligenza artificiale, previa verifica biometrica attraverso un sistema di "liveness check".
Per la CAA e per gran parte del mondo dello spettacolo, la questione è più ampia della semplice tecnologia: riguarda il principio stesso di riconoscimento e compenso del lavoro umano in un ecosistema dove le macchine possono replicare voci, volti e stili senza consenso. Come ha sottolineato l'agenzia, la risposta alla domanda se gli artisti meritino credito e pagamento per ciò che creano "è ovvia".
Sull'argomento si è espressa anche la figlia di Robin Williams, Zelda, attraverso una storia su Instagram in cui ha scritto:
"È esasperante vedere come l’eredità di persone reali venga ridotta a qualcosa del tipo ‘assomiglia vagamente a loro e parla più o meno come loro, quindi è sufficiente così', solo per permettere ad altri di sfornare orribili video su TikTok in cui li manovrano come marionette. Questa non è arte: è una produzione industriale di spazzatura, fatta con le vite di esseri umani, con la storia dell’arte e della musica, macinate e trasformate in un prodotto da buttare giù a forza nella gola del pubblico, sperando che qualcuno metta un like. Ripugnante".










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15 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - info....siamo tutti dei ladri, mannaggia.
Per mè anche Lucrare su un Morto è Contro natura, alla MORTE di un Autore, i diritti dovrebbero cessare, con Disney che anche dopo che i diritti per legge sono "DECADUTI"
continuano a perseguitare chi legalmente li usa..... un poco come la SIAE ITALIANA.... che ogni tanto rifila multe in quà in là alle fiere paesane anche quando i diritti non esistono più.
....siamo tutti dei ladri, mannaggia.
non crei immagini reali le stai solo immaginando se le crei devi pagare i diritti al proprietario come è ovvio che sia
Se ora stai pensandoa una canzone che ti piane non devi pagare la siae se la vuoi ascoltare realmente invece si, non trovi la differenza?
TUTTI noi abbiamo imparato dai libri e dagli altri (i maestri)
NESSUNO fa qualcosa di eccezionale senza prima aver STUDIATO
NESSUNO crea capolavori senza prima aver VISTO gli altri capolavori
Un aborigeno può rifare la Gioconda senza averla mai vista? NO
Un selvaggio può comporre la Pastorale di Beethoven? NO
E allora cosa vogliono questi?
Dire che siamo TUTTI dei copioni?
Maandasseroaquelpaese
TUTTI noi abbiamo imparato dai libri e dagli altri (i maestri)
NESSUNO fa qualcosa di eccezionale senza prima aver STUDIATO
NESSUNO crea capolavori senza prima aver VISTO gli altri capolavori
Un aborigeno può rifare la Gioconda senza averla mai vista? NO
Un selvaggio può comporre la Pastorale di Beethoven? NO
E allora cosa vogliono questi?
Dire che siamo TUTTI dei copioni?
Maandasseroaquelpaese
volgiono solo che il loro lavoro sia tutelato come tu vuoi che lo sia il tuo
Maddai, l'arte è libera.
Se non riproduco fedelmente una tua opera, sono libero da qualunque vincolo.
Se compongo un brano musicale che soltanto richiama un altro, non è plagio
Se dipingo un quadro che assomiglia ad un altro, non è plagio
Se scrivo una poesia che ricorda una del Leopardi, non è plagio
Così per l'uomo, così per l'AI
Maddai, l'arte è libera.
Se non riproduco fedelmente una tua opera, sono libero da qualunque vincolo.
Se compongo un brano musicale che soltanto richiama un altro, non è plagio
Se dipingo un quadro che assomiglia ad un altro, non è plagio
Se scrivo una poesia che ricorda una del Leopardi, non è plagio
Così per l'uomo, così per l'AI
La questione è diversa. Se fai un video con Michael Jackson come nell'articolo, direi che stai leggermente violando qualche copyright non credi? Non è che gli somiglia vagamente, è proprio lui. Se invece fai un cosa tua originale nessuno ti dice nulla ovviamente.
TUTTI noi abbiamo imparato dai libri e dagli altri (i maestri)
NESSUNO fa qualcosa di eccezionale senza prima aver STUDIATO
NESSUNO crea capolavori senza prima aver VISTO gli altri capolavori
Un aborigeno può rifare la Gioconda senza averla mai vista? NO
Un selvaggio può comporre la Pastorale di Beethoven? NO
E allora cosa vogliono questi?
Dire che siamo TUTTI dei copioni?
Maandasseroaquelpaese
Stai semplicemente negando l'esistenza della creatività umana e tutti i diritti ad essa legata, dal copyright ai brevetti.
Non so che lavoro tu faccia, ma se solo fai un lavoro in cui è coinvolto anche un solo neurone creativo, aspettami che appena hai fatto qualcosa te la copio, la passo come mia e intasco io i soldi dello stipendio al posto tuo.
E se manco io, fatti copiare pure dall'altro vicino di scrivania.
Tanto copiamo tutti da sempre no? Che c'è di male.
E comunque, i libri che hai studiato spero tu li abbia comprati e non usato la copia PDF "accidentalmente caduta dentro la mia chiavetta USB/drive cloud".
Detto questo, la posizione di OpenAI è imbarazzante: non creeremo opere coperte da copyright se qualcuno nega la sua approvazione, cioè, abbiamo ufficialmente dichiarato di aver usato opere coperte da copyright per addestrare il nostro modello, che poi le rigenererà a modo suo, senza averne pagato il dovuto a chicchessia.
Ma speriamo che l'AI faccia un po' di giustizia sociale. Vado a mettere un bel segui/mi piace o quel che si può fare a questo Sora che già mi sta simpatico.
Non so che lavoro tu faccia, ma se solo fai un lavoro in cui è coinvolto anche un solo neurone creativo, aspettami che appena hai fatto qualcosa te la copio, la passo come mia e intasco io i soldi dello stipendio al posto tuo.
E così dovrebbe essere SEMPRE. Io se sono bravo nel tempo in cui te copi devo creare di meglio, prima che la tua copia sia più economica del mio originale. La sfida deve sempre essere aperta e costante. Non ci deve essere un meccanismo che impedisce la concorrenza ma una sfida continua a fare meglio, più veloce, più economico e così via degli altri.
Tanto copiamo tutti da sempre no? Che c'è di male.
E comunque, i libri che hai studiato spero tu li abbia comprati e non usato la copia PDF "accidentalmente caduta dentro la mia chiavetta USB/drive cloud".
Vedi qual è il punto... la conoscenza non deve avere padroni. Se io scrivo un codice e tu copiando quel codice e aggiungendo X di tuo si riesce a fare di meglio e poi qualcun altro copiando ancora e aggiungendo altro fa ancora meglio è solo un BENE. Il mondo dev'essere guidato da una corsa verso il miglior e più efficiente risultato possibile e non che siccome io ho fatto il codice X allora nessuno lo può usare e quindi per ottenere il risultato Y bisogna fare dei workaround assurdi e meno efficienti.
Per quanto Altman mi stia sulle palle devo dire che in questo caso ha ragione, ribadisco che la conoscenza non dovrebbe avere padroni.
io leggo asimov/ascolto i pink floyd, mi ispiro a quelli e scrivo il mio romanzo/la mia canzone.
se il mio romanzo/la mia canzone sono diversi da io robot/another brick in wall, allora ehi, sono stato bravo.
se il mio romanzo/la mia canzone sono praticamente uguali a io robot/another brick in wall, allora partono le denunce per plagio.
questo è un dato di fatto oggettivo (quasi... visto che a giudicarlo sono esseri umani e i pronunciamenti in tal senso sono a volte discutibili) ma se funziona così con me umano, funzionerà così anche per la IA.
poi per carità, ci sta anche che nel tempo che io leggo un libro, la IA ne divora 100.000.
ma, anche qui, non è diverso dal fatto che mentre io zappo 3 metri quadri di terra un trattore lavora un ettaro.
io leggo asimov/ascolto i pink floyd, mi ispiro a quelli e scrivo il mio romanzo/la mia canzone.
se il mio romanzo/la mia canzone sono diversi da io robot/another brick in wall, allora ehi, sono stato bravo.
se il mio romanzo/la mia canzone sono praticamente uguali a io robot/another brick in wall, allora partono le denunce per plagio.
questo è un dato di fatto oggettivo (quasi... visto che a giudicarlo sono esseri umani e i pronunciamenti in tal senso sono a volte discutibili) ma se funziona così con me umano, funzionerà così anche per la IA.
poi per carità, ci sta anche che nel tempo che io leggo un libro, la IA ne divora 100.000.
ma, anche qui, non è diverso dal fatto che mentre io zappo 3 metri quadri di terra un trattore lavora un ettaro.
Se l'AI è così 'brava' da creare qualcosa sullo stile di qualcuno, perchè condannarla?
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