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Old 28-12-2004, 23:03   #41
LittleLux
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Re: Re: Re: Re: Re: Re: Spiegatemi...

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Originariamente inviato da GioFX
Forse perchè, tra le tante cazzate, non si è mai provato ad ascoltare le poche, ma non rare, argomentazioni meritevoli di attenzione...

In ogni caso, i no global (o new global, come si definiscono meglio) non sono contro LA globalizzazione, ma contro QUESTA globalizzazione. Il che è assai diverso, non ti pare?
Eh, ma sai, per molti essere contro QUESTA globalizzazione significa essere contro la GLOBALIZZAZIONE.
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Old 28-12-2004, 23:10   #42
songoge
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Messaggi: 206
Se è vero che si chiamano new global e sono contro questa globalizzazione, allore perchè non ci dicono cosa vogliono chiaramente e la smettono di mettersi in mostra o peggio distruggere città e rubare per i negozi?
Perchè non fondano un partito in cui "istruire" la gente sulla loro "migliore" globalizzazione?
Anche se ci sono buone idee le manifestazioni di piazza sono solo un modo per farsi notare. Per esprimere delle idee bisogna andare oltre.
Secondo me non lo fanno perchè non hanno idee coerenti!!
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Old 28-12-2004, 23:22   #43
-kurgan-
Senior Member
 
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Messaggi: 740
Re: Re: Spiegatemi...

Quote:
Originariamente inviato da Banus
Essenzialmente i no-global sono contrari a una situazione economica mondiale che vede una divisione del lavoro in manodopera nei paesi in via di sviluppo e dirigenza nei paesi sviluppati, con quest'ultimi che dettano condizioni e impongono il libero mercato in modo da avere condizioni favorevoli.
Poi vedo che "no-global" è diventata per qualcuno una scusa per dire "fanc***o USA" oppure "il capitalismo ci sta portando alla rovina", ma considerare questi "no-global" è come considerare comunista chi si compra la maglietta del 'Che...
questa posizione rispecchia pure il mio pensiero.. si richiede insomma un minimo di etica nei rapporti economici mondiali, cosa che attualmente non esiste affatto.
a mio parere, e anche secondo molti altri, continuare a sfruttare in questo modo i paesi del terzo mondo ci porterà solo ad un aumento incontrollato della tensione.. a nuove guerre.. e ad una massa enorme di disperati che cercherà di arrivare in ogni modo (anche e soprattutto clandestinamente) nel nostro paese per trovare condizioni di vita migliori. Fame, guerra, sangue.. basta guardare un pò più in là del proprio naso per accorgersene.
-kurgan- è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 28-12-2004, 23:30   #44
-kurgan-
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L'Avatar di -kurgan-
 
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Messaggi: 740
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Originariamente inviato da songoge
perchè non ci dicono cosa vogliono chiaramente
l'hanno fatto diverse volte, in diversi "social forum". La prossima volta potresti parteciparci
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Old 28-12-2004, 23:32   #45
SaMu
Senior Member
 
L'Avatar di SaMu
 
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Re: Re: Re: Spiegatemi...

Quote:
Originariamente inviato da -kurgan-
questa posizione rispecchia pure il mio pensiero.. si richiede insomma un minimo di etica nei rapporti economici mondiali, cosa che attualmente non esiste affatto.
a mio parere, e anche secondo molti altri, continuare a sfruttare in questo modo i paesi del terzo mondo ci porterà solo ad un aumento incontrollato della tensione.. a nuove guerre.. e ad una massa enorme di disperati che cercherà di arrivare in ogni modo (anche e soprattutto clandestinamente) nel nostro paese per trovare condizioni di vita migliori. Fame, guerra, sangue.. basta guardare un pò più in là del proprio naso per accorgersene.
Prima o poi qualcuno dovrà dire cos'è nel 2004 lo sfruttamento.. 2 secoli fa potevo capire la compagnia delle Indie, il cacao, ma oggi?

Tu fai il sistemista in una grande azienda, fare il sistemista crea valore, molto più valore di quanto ne crei coltivare bietole con metodi arcaici nelle pianure dello Sri Lanka.

Ora se nel caso del cacao potevo capire e vedere e persino condannare (con la mentalità di oggi, non con quella di allora) l'appropriazione indebita, nel caso attuale non la capisco.. vuoi dirmi che stai rubando la capacità di creare valore al contadino dello Sri Lanka?


Nota che la questione non è ne' sofistica ne' marginale, la questione è fondamentale.. perchè se non si capisce in cosa consiste il problema, come possono esser corrette le risposte?

Se il problema è che rubiamo cacao ai poveri del mondo, smettiamo di rubarglielo (ma oggi mi pare che glielo paghiamo, forse non abbastanza, discutiamone). Se il problema è che sappiamo produrre con mezzi e metodi molto più efficienti, e che in 1 giornata di lavoro un italiano produce qualcosa che vale 200 euro, mentre un cinese sempre in una giornata di lavoro produce qualcosa che vale 10 euro, allora non è un problema di "ridare".

Questa capacità non è "sottratta", non è presa a uno e data a un altro, non è un gioco a somma zero, una torta da dividere, un sistema a 2 classi come in Marx.. il povero nelle campagne cinesi è povero perchè produce con mezzi arcaici, in maniera inefficiente, come produceva mio nonno 1 secolo fa (ed infatti è ricco quanto lui lo era, in termini di beni).. non perchè gli ingegneri della Cisco o i designer di Pininfarina gli hanno sottratto qualcosa.


Questo mi sembra che i no global non lo capiscono, sono fermi ad un'analisi del tipo "risorse sottratte" come stupirsi che all'atto pratico non sappiano avanzare proposte? Non a caso, l'unica proposta -condivisibile- (che non a caso non è solo loro) è quella di ridurre le sovvenzioni all'agricoltura nei nostri paesi, l'unico vero caso rimasto di -beni sottratti ai poveri e dati ai ricchi- perlomeno in termini economici, non fisici.
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Old 28-12-2004, 23:38   #46
songoge
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-kurgan- non ha capito il senso della mia risposta. Dire qualcosa su un forum da parte di un Pinco Pallino non è la stessa cosa se esistesse un capo del movimento riconosciuto da tutti, che parla per tutti, in mezzi di comunicazione di massa che possono essere oltre internet, la tv, i giornali e anche i partiti politici(questo era una volta il loro scopo)
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Old 28-12-2004, 23:39   #47
ChristinaAemiliana
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Qualcuno può spiegarmi gentilmente (1) come i no global intendano perseguire i loro intenti e (2) come si pongono nei confronti dei molti delinquenti perdigiorno che si confondono tra le loro file e si presentano alle manifestazioni e ai cortei spaccando tutto ciò che capita loro a tiro?
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Old 28-12-2004, 23:41   #48
GioFX
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Originariamente inviato da songoge
Se è vero che si chiamano new global e sono contro questa globalizzazione, allore perchè non ci dicono cosa vogliono chiaramente e la smettono di mettersi in mostra o peggio distruggere città e rubare per i negozi?
Perchè non fondano un partito in cui "istruire" la gente sulla loro "migliore" globalizzazione?
Anche se ci sono buone idee le manifestazioni di piazza sono solo un modo per farsi notare. Per esprimere delle idee bisogna andare oltre.
Secondo me non lo fanno perchè non hanno idee coerenti!!
beh, come si poteva pensare che non si facesse di tutta l'erba il solito fascio, eh?

perchè considerare tutto cacca e mettere sullo stesso piano semplicisticamente i no global o new global che dir si voglia con gli altrettanto cosiddetti "black block"?

quanti sono quelli che distruggono le vetrine e le macchine rispetto all'insieme dei manifestanti in genere?
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Ultima modifica di GioFX : 29-12-2004 alle 00:22.
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Old 28-12-2004, 23:46   #49
-kurgan-
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parliamo di due cose differenti.. risorse economiche e sfruttamento della popolazione. Partiamo dalla seconda:

le multinazionali attualmente per ridurre i costi del personale, qui altissimi per via di varie conquiste sindacali che sono state conquistate via via nel tempo, spostano le linee produttive in paesi dove molti diritti non esistono.
è giusto far lavorare bambini, non rispettare le piu' elementari norme anti-incendio, non rispettare le minime precauzioni per la sicurezza degli operai?
sicuramente per chi controlla le multinazionali è piu' che giusto, ci guadagnano delle cifre non indifferenti.. e noi pure, questi prodotti li paghiamo meno. Ma questa gente sfruttata che vita fa? E' giusto che molti muoiano o rimangano invalidi sul lavoro senza avere un minimo "paracadute sindacale" perchè noi dobbiamo comprarci il televisore nuovo a 20 euro in meno?
questo è appunto il discorso dell'etica che facevo prima.

parliamo di risorse.. molti stati (direi tutti, ma non voglio generalizzare) del terzo mondo hanno svenduto praticamente tutto a poche società occidentali.. usiamo questi luoghi per estrarre petrolio, materie prime in genere, per coltivare prodotti che qui non possiamo ottenere causa clima o altro..
la popolazione di questi stati quante possibilità ha di guadagnare il giusto dall'estrazione di questi materiali? zero.. quegli stati rimarranno sempre schiavi, moderne colonie delle nostre aziende, e non cambierà mai nulla.

da questo insieme di situazioni alcuni paesi occidentali si ritrovano sempre piu' ricchi.. e tre quarti del mondo sarà sempre piu' povero.
sarebbe carino infischiarsene, tanto.. noi viviamo qui, che ci importa? solo sarebbe un comportamento un pò miope, visto che ogni pochi mesi arrivano navi piene di disperati che cercano fortuna qui.. forse sarebbe il caso di chiedersi perchè partono.

a parte la cina, che fa caso a sè da millenni, il resto del mondo è in gran parte così per colpa nostra.. dai tempi delle colonie sfruttiamo ogni possibile risorsa nel mondo per arricchirci e vivere meglio, e ti dirò.. non è cambiato assolutamente nulla se non i mezzi.
la domanda che i no global si pongono è: questa situazione è sostenibile, sarà sostenibile per sempre? o è destinata a scoppiare, in guerre sempre piu' frequenti?
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Old 28-12-2004, 23:47   #50
GioFX
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Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Qualcuno può spiegarmi gentilmente (1) come i no global intendano perseguire i loro intenti e (2) come si pongono nei confronti dei molti delinquenti perdigiorno che si confondono tra le loro file e si presentano alle manifestazioni e ai cortei spaccando tutto ciò che capita loro a tiro?
1. non posso rispondere per loro, che per'altro è quasi impossibile dato che non sono organizzati come un'entità politica o sociale indipendente, ma penso che per esempio il denunciare una politica economica iperliberista o lo sfruttamento nei paesi "in via di sviluppo", e proporre una serie di misure economiche e politiche come fatto nei diversi social forum sia già un punto di partenza, non ti pare? Anzi la prima cosa, dalla quale parte tutto è l'associazionismo.

Ma se dall'altra parte nessuno ascolta? la politca nazionale, cioè.... come si fa secondo te?

2. tutte le persone serie che hanno partecipato alle varie manifestazioni o forum sociali hanno sempre preso le distanze dai suddetti facinorosi, spesso anche denunciandoli. Il punto è: non è che forse fa comodo alla politica (specie in Italia) mettere sullo stesso piano manifestanti e criminali e quindi presentarli ai media come un tutt'uno, come è successo in un modo tragico e squallido a genova nel 2001?
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Old 28-12-2004, 23:50   #51
-kurgan-
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Originariamente inviato da ChristinaAemiliana
Qualcuno può spiegarmi gentilmente (1) come i no global intendano perseguire i loro intenti e (2) come si pongono nei confronti dei molti delinquenti perdigiorno che si confondono tra le loro file e si presentano alle manifestazioni e ai cortei spaccando tutto ciò che capita loro a tiro?
1- se ne discute appunto nei social forum..

2- ma i giornali preferiscono parlare solo di queste persone.

ovviamente chi ha potere economico in questa situazione ha tutto l'interesse che niente cambi.
un frigorifero prodotto in vietnam ammazzando qualche operaio, ma per 30 euro in meno non è un grosso problema attualmente per chi li produce e neppure per molti di noi che li compriamo.
è solo un discorso di etica, niente di piu' niente di meno.
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Old 29-12-2004, 00:09   #52
songoge
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GioFX non era mia intenzione fare di tutta un'erba un fascio, ma sta di fatto che alcuni sono dei teppisti veri e propri. Anche se non hanno nulla a che vedere con i no-global e la loro "filosofia".
Per loro questo non fa bene alla loro immagine.
Allora dico io, perchè non organizzarsi in un gruppo con una sede fissa e un leader? Perchè non esporre un programma, sempre che ce l'abbiano su come fronteggiare queste "neo-colonizzazioni"?
A mio avviso, il problema non sta nel fatto che alcune multinazionali vadano in certi paesi perchè la manodopera costa meno (questo tra l'altro aiuta la concorrenza). Il problema sta su come queste nazioni spendono i loro soldi. E' un dato di fatto che tutti gli stanziamenti che si fanno si perdono per strada e alla fine i poveri rimangono poveri e i ricchi più ricchi. Non bisogna mandare cibo, per il fatto semplice che non sanno cucinarlo. Bisogna istruirli, mandare mezzi perchè il cibo lo possano fare da se.
Su i mezzi, io opterei per gli OGM. In questi paesi a causa del clima è difficile far crescere alcuni tipi di cibo. Perchè i no-global si ostinano a ostacolare la diffusione degli OGM che potrebbero sfamare molte persone?
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Old 29-12-2004, 00:14   #53
ChristinaAemiliana
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Originariamente inviato da GioFX
1. non posso rispondere per loro, che per'altro è quasi impossibile dato che non sono organizzati come un'entità politica o sociale indipendente, ma penso che per esempio il denunciare una politica economica iperliberista o lo sfruttamento nei paesi "in via di sviluppo", e proporre una serie di misure economiche e politiche come fatto nei diversi social forum sia già un punto di partenza, non ti pare? Anzi la prima cosa, dalla quale parte tutto è l'associazionismo.

Ma se dall'altra parte nessuno ascolta? la politca nazionale, cioè.... come si fa secondo te?

2. tutte le persone serie che hanno partecipato alle varie manifestazioni o forum sociali hanno sempre preso le distanze dai suddetti facinorosi, spesso anche denunciandoli. Il punto è: non è che forse fa comodo alla politica (specie in Italia) mettere sullo stesso piano manifestanti e criminali e quindi presentarli ai media come un tutt'uno, come è successo in un modo tragico e squallido a genova nel 2001?
1) Non so rispondere, ma visto il messaggio che portano,è comprensibile che con gli equilibri attuali questo non venga accolto (per ascoltare, credo che lo ascoltino). Quindi, fanno denuncia e propongono anche una serie di misure alternative alle attuali. Confesso di non avere un'idea precisa delle loro proposte pratiche...

2) Conosco personalmente una serie di persone che frequentano queste manifestazioni attivamente e sono assolutamente certa che siano tutt'altro che facinorosi o avanzi di galera. Anzi, sono persone di squisita intelligenza e di fine sensibilità.

Io non conosco abbastanza la politica italiana da giudicare con sottigliezza quello che potrebbe far comodo o meno a una fazione o all'altra...mi limiterei a dire delle ovvietà. Però posso senz'altro mettermi nei panni della gente comune e dire che, se ci sono negozi lungo una via che deve essere percorsa da un corteo e durante la manifestazione questi negozi vengono sfondati e vandalizzati, gli esercenti saranno i primi a fare di tutte le erbe un fascio senza aspettare che glielo consiglino i politici avversi ai no global... Quindi dev'essere interesse dei no global "seri" allontanare questi soggetti dalle proprie manifestazioni, pena il finire identificati con loro.
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Old 29-12-2004, 00:27   #54
GioFX
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Io non conosco abbastanza la politica italiana da giudicare con sottigliezza quello che potrebbe far comodo o meno a una fazione o all'altra...mi limiterei a dire delle ovvietà. Però posso senz'altro mettermi nei panni della gente comune e dire che, se ci sono negozi lungo una via che deve essere percorsa da un corteo e durante la manifestazione questi negozi vengono sfondati e vandalizzati, gli esercenti saranno i primi a fare di tutte le erbe un fascio senza aspettare che glielo consiglino i politici avversi ai no global... Quindi dev'essere interesse dei no global "seri" allontanare questi soggetti dalle proprie manifestazioni, pena il finire identificati con loro.
Hai ragione al 100%... ma vedi, le asssociazioni (e spesso sono centinaia, e quindi difficilmente gestibili) che organizzazano le manifestazioni o i "forum sociali" difficilmente possono mettersi a fare i poliziotti... questo dovrebbe essere il compito delle forze dell'ordine e, successivamente poi l'accertamento delle responsabilità e degli atti vandalici, della magistratura. Se così non avviene significa che qualcosa non funziona. Tutto qua.
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Old 29-12-2004, 00:39   #55
ChristinaAemiliana
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è giusto far lavorare bambini, non rispettare le piu' elementari norme anti-incendio, non rispettare le minime precauzioni per la sicurezza degli operai?
sicuramente per chi controlla le multinazionali è piu' che giusto, ci guadagnano delle cifre non indifferenti.. e noi pure, questi prodotti li paghiamo meno. Ma questa gente sfruttata che vita fa? E' giusto che molti muoiano o rimangano invalidi sul lavoro senza avere un minimo "paracadute sindacale" perchè noi dobbiamo comprarci il televisore nuovo a 20 euro in meno?
questo è appunto il discorso dell'etica che facevo prima.

parliamo di risorse.. molti stati (direi tutti, ma non voglio generalizzare) del terzo mondo hanno svenduto praticamente tutto a poche società occidentali.. usiamo questi luoghi per estrarre petrolio, materie prime in genere, per coltivare prodotti che qui non possiamo ottenere causa clima o altro..
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da questo insieme di situazioni alcuni paesi occidentali si ritrovano sempre piu' ricchi.. e tre quarti del mondo sarà sempre piu' povero.
sarebbe carino infischiarsene, tanto.. noi viviamo qui, che ci importa? solo sarebbe un comportamento un pò miope, visto che ogni pochi mesi arrivano navi piene di disperati che cercano fortuna qui.. forse sarebbe il caso di chiedersi perchè partono.

a parte la cina, che fa caso a sè da millenni, il resto del mondo è in gran parte così per colpa nostra.. dai tempi delle colonie sfruttiamo ogni possibile risorsa nel mondo per arricchirci e vivere meglio, e ti dirò.. non è cambiato assolutamente nulla se non i mezzi.
la domanda che i no global si pongono è: questa situazione è sostenibile, sarà sostenibile per sempre? o è destinata a scoppiare, in guerre sempre piu' frequenti?

Dunque...

Sul fare lavorare i bambini ho qualche dubbio. In certi Paesi la normalità è una famiglia con 7-8 figli. Come fanno i genitori a mantenerli tutti? Ciò sarebbe impossibile anche in Italia, se parliamo di persone con stipendi da operaio o da impiegato. Molti dei nostri nonni hanno lavorato da bambini: mio nonno è morto di cancro perché a 7 anni lavorava già in miniera. Quindi la soluzione di non far più lavorare i bambini mi sembra difficile a praticarsi anche se eticamente parlando sarebbe l'unica da auspicare.

Per quanto riguarda le norme di sicurezza, ovviamente non è giusto che queste vengano rispettate solo a casa propria. Lo stesso dicasi per infortuni sul lavoro et similia. Qui la soluzione sarebbe relativamente semplice: obbligare le multinazionali ad applicare anche nei Paesi in via di sviluppo le norme assistenziali e di sicurezza che rispetta in patria. Ovviamente sarebbero necessari dei controlli da parte di un organismo super partes.

Poi molto si potrebbe fare, ad esempio far sì che le multinazionali debbano impegnarsi a finanziare l'istruzione dei figli dei loro operai...così nel futuro i giovani istruiti potrebbero fare una certa carriera nell'azienda, in modo tale che non si creino situazioni stagnanti in cui la forza lavoro locale viene usata solo come bassa manovalanza. Gradualmente il Paese potrebbe diventare economicamente competitivo fino all'autosufficienza.

Insomma, a mio avviso la presenza di realtà imprenditoriali sviluppate, se opportunamente regolata, non è nociva.
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Old 29-12-2004, 00:47   #56
SaMu
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le multinazionali attualmente per ridurre i costi del personale, qui altissimi per via di varie conquiste sindacali che sono state conquistate via via nel tempo,
E qui le nostre strade si dividono, non concordo sulle conclusioni perchè già le premesse dell'analisi.

Il costo del personale (vale a dire lo stipendio dei lavoratori) nei nostri paesi è alto -per via di varie conquiste sindacali-?

Detto così, pare che se nel 1900 l'operaio produceva 100 e la divisione era 95-5, ora grazie alle lotte produce 100 e la divisione è 60-40.. mentre in Cina è ancora 95-5.. appunto, il gioco a somma zero di cui parlavamo, la torta da dividere, puro Marx.

Ma non è così che funziona.

Mio nonno non produceva 100, produceva 5. Tu produci molto ma molto più valore di tuo nonno, perchè produci con mezzi tecniche e organizzazione molto più efficiente. Se fossi un agricoltore, in 1 ora di lavoro produrresti quanto tuo nonno produceva in 2 giorni.

Per dividere il valore, bisogna in primo luogo produrlo.. mio nonno non aveva 150 giorni non lavorativi all'anno, malattie pagate, pensione, e l'equivalente in beni di 1500 euro di oggi, non perchè mancassero le lotte per dividere il valore.. ma perchè mancava il valore.

Il contadino cinese delle campagne, che in 1 giorno produce 0,5 euro di riso, può lottare dalla mattina alla sera ma lotta per dividere 0,5 euro.. è questo che sembrano non concepire i no global.

E infatti non riescono a spiegare perchè se di sfruttamento si tratta, i cinesi sfruttati nelle fabbriche guadagnino 10 volte di più dei loro conterranei in campagna, non a caso alimentando la migrazione appunto dalle campagne alle città.. sono stupidi, vanno a farsi sfruttare? No, sono realisti.. passano da un sistema in cui producono 0,5 euro di riso al giorno, ad uno in cui producono 10 euro di componenti elettronici al giorno.. producono più valore, e accedono all'unico percorso che potrà permettergli di dividere più valore.. perchè se non c'è niente da dividere, non si divide niente.. è lapalissiano.


Col risultato che paradossalmente, i no global finiscono per osteggiare le produzioni occidentali in Cina, quando proprio quelle produzioni alzano il reddito medio (dei cinesi) a tassi del 10% annuo.. per giunta, il 10% è la media ancorata in basso dalle masse nelle campagne: nelle città e nei complessi industriali la gente guadagna fino al 20-30-40% in più ogni anno.

E non c'è da stupirsi.. 10 anni fa coltivavano riso con le mani, oggi producono elettronica di consumo con mezzi migliori di quelli usati in alcuni dei nostri paesi.
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Old 29-12-2004, 00:51   #57
ChristinaAemiliana
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Originariamente inviato da GioFX
Hai ragione al 100%... ma vedi, le asssociazioni (e spesso sono centinaia, e quindi difficilmente gestibili) che organizzazano le manifestazioni o i "forum sociali" difficilmente possono mettersi a fare i poliziotti... questo dovrebbe essere il compito delle forze dell'ordine e, successivamente poi l'accertamento delle responsabilità e degli atti vandalici, della magistratura. Se così non avviene significa che qualcosa non funziona. Tutto qua.

Allora mi viene da pensare che per qualche motivo non riesca ad esserci collaborazione con le forze dell'ordine. L'intento dei manifestanti onesti e dei poliziotti è lo stesso, cioè una manifestazione pacifica senza guai di sorta. A questo punto sarebbe forse conveniente una maggiore organizzazione: le associazioni serie dovrebbero interlacciarsi e comunicare di più in modo da identificare e isolare, con l'aiuto delle autorità, i facinorosi che non fanno altro che minare alla base il loro lavoro, visto che finché la gente sarà occupata a difendersi dagli atti vandalici non potrà preoccuparsi di stare a sentire quello che le associazioni hanno da dire...
__________________
«Il dolore guida le persone a distanze straordinarie» (W. Bishop, Fringe)
How you have fallen from heaven, O star of the morning, son of the dawn!
You have been cut down to the earth, You who have weakened the nations!
(Isaiah 14:12)
ChristinaAemiliana è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 29-12-2004, 08:19   #58
prio
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Originariamente inviato da SaMu
CUTTONE
Forse e' l'insieme delle due cose.
Una volta mio nonno produceva 1 euro al mese che veniva diviso 90-10 (cioe' lui incassava 0,1), ora io produco 5 euro al mese che e' diviso 60-40 (cioe' io incasso 2).
Ora, vero che io incasso di piu' perche' produco piu' valore, ma se fosse solo quello e si fosse mantenuto il vecchio sistema incasserei 0,5, non 2.
Incasserei 10 volte di piu' di mio nonno ma sempre sfruttato sarei, eppure il mio reddito sarebbe 500% il suo.
__________________
Tutto rigorosamente IMHO
Per i messaggi contrassegnati da *: IMHO un par di balle!
Salva un albero, uccidi un castoro.
prio è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 29-12-2004, 08:48   #59
Anakin
Senior Member
 
L'Avatar di Anakin
 
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Città: Milano
Messaggi: 240
Kurgan se essere no-global è inserire un minimo di etica nei rapporti economici mondiali,allora sono no-global anche io,lo è il Papa,e lo è un sacco di altra gente che proprio no-global non si definirebbe.

secondo me,essere no-global,invece è un po differente.
cioe' c'è si quello,ma non è quello che caratterizza il pensare no-global.

un no-global (avendo osservato le loro posizioni)si distingue imho
piu' che per l'obiettivo(che ti ripeto puo essere comune anche ad altri che no-global non sono),per la concezione che ha del problema.

cioe' per quel impostazione,e per le premesse che ha nel porsi nel problema,che sono poi le differenti impostazioni che si sono evidenziate nel dialogo tra te e Samu...

entrando nel merito imho un no-global parte ad affrontare la questione(...dico quello che penso senza girarci attorno...) con tanti pregiudizi.

la globalizzazione è una cosa( che è inevitabile,prima cosa da notare) che ha in se pregi e difetti(ed è tutto da vedere che i difetti siano preponderanti).
questo dei pregi e dei difetti è un fatto.
non parlo solo dei pregi dovuti alla globalizzazione dei valori,ecc
ci sono pregi anche per aspetti economici,di benessere,di salute,ecc
chi non sa questo,significa che ha passato tutto il suo tempo a fare ricerchine sui difetti..a cercare lo sfruttamento di vongole morte nel villaggio di sanpei per dimostrare la sua tesi,senza avere una visione di insieme.
i difetti ci sono,e sono brutti,ma non ci sono solo quelli.

se uno parte dall'idea che una multinazionale che va in un paese in via di sviluppo senza dare uno stipendio occidentale e senza mettere a norma 626 la fabbrica(magari in un posto dove si va a lavoro appesi fuori dal treno) è un associazione di delinquenti sfruttatori..beh è finita...
cerchera' di risolvere il problema su basi distorte,i difetti che vede(e di cui alcuni sono effettivamente presenti e impellenti) non si apprestera' a correggerli volendo fare i conti con un sistema(con pregi e difetti) che è il sistema vigente sul pianeta terra,ma agira demonizzando il sistema..e con questo si auto-scaraventano sulle nuvole.
uno perche' nasce da un astrazione la demonizazione di certe cose(come il sistema capitalistico per esempio),e due perche' non hanno nulla di pratico da offrire in cambio.
__________________
"Primo Ministro Ombra della Setta dei Logorroici - Quotatore Atipico - Cavaliere della Replica Instancabile"
Anakin è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
Old 29-12-2004, 08:51   #60
Lucio Virzì
Bannato
 
Iscritto dal: Aug 2004
Città: Roma Status:Superutente Messaggi totali:38335 Auto:Fiat Stilo 1.9 MJT Moto:Ducati Sport 900 IE
Messaggi: 1524
Quote:
Originariamente inviato da Anakin
ci sono pregi anche per aspetti economici,di benessere,di salute,ecc.
Parli degli embargo per i medicinali e dei prezzi "occidentali" delle medicine nel terzo mondo?
Lucio Virzì è offline   Rispondi citando il messaggio o parte di esso
 Rispondi


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