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#41 | ||
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2004
Messaggi: 1098
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![]() Un po' piu' realisticamente, i problemi possono aumentare o diminuire a seconda della politica (estera, in questo caso) che si intende seguire. Esempio? Senza essere antiamericano, personalmente detesto la politica che l'amministrazione usa ha deciso di seguire in medioriente. Politica che, come riconosciuto dagli stessi bush e blair nei giorni scorsi, ha portato piu' danni che benefici. Peccato che i danni li subiremo noi, mica bush e blair ![]() |
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#42 |
Senior Member
Iscritto dal: May 2004
Città: Monte Argentario (GR)
Messaggi: 4438
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Degli americani non mi piace:
Il volersi sentire al di sopra di tutti Il competitivismo esasperato Si dicono un paese civile e democratico quando hanno la pena di morte La cucina (non esiste una cucina tipica USA) La loro politica estera (in medioriente soprattutto) Il loro sistema sanitario Vi sembro antiamericano?
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#43 |
Member
Iscritto dal: May 2005
Messaggi: 194
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io penso che non si può generalizzare dicendo di essere anti-americani, questo significherebbe essere contro al popolo degli Stati Uniti.
si può parlare invece di pro-bush o anti-bush, questo si, è giusto giudicare l'operato di un governo, e secondo me quello di bush è il peggiore di tutta la storia degli States!! Era di gran lunga meglio Bill Clinton! quello si che era un presidente!
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This is Spartaaaaaaaaaaaa!!!! AHUUUUUUUUU!!!!! AIUTIAMOLI AD AIUTARE: http://www.medicisenzafrontiere.it/ IL SANGUE E' VITA: http://www.avis.it/usr_view.php |
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#44 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
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e come nonostante questo gli USA siano stati coinvolti in due guerre mondiali? e che nonostante questo gli USA nel 1945 a guerra conclusa erano di nuovo pronti a ritornare alle loro pratiche di governo isolazioniste e le sue forze armate in via di smobilitazione? se non lo fecero completamente da subito e perchè le provocazioni sovietiche sul continente europeo continuavano a crescere e così gli avvertimenti sul pericolo provenienti dai generali americani rimasti in germania e soprattutto dai tedeschi occidentali che meglio di tutti conoscevano al "pervasività" di certi metodi sovietici questo ritiro totale dall'europa fu anche procastinato per via degli avvertimenti di quel diplomatico americano (di cui adesso non ricordo il nome) molto influente al dipartimento di stato che dopo uno dei tanti incontri infruttuosi con i suoi omologhi sovietici fece presente del rischio che gli USA si ritirassero da un europa soggetta al ricatto della potenza sovietica e destinata vista la sua debolezza a entrare in un modo o nell'altro nella sua sfera d'influenza e allora addio indipendenza i russi -avvertì quel diplomatico- usano un linguaggio troppo diverso dal nostro e capiscono solo quello della forza ragion per cui gli USA non possono più ritrarsi nei loro confini ma devono occuparsi del resto del mondo, dell'europa in primis ma anche così l'amministrazione Truman (complice anche l'influenza di alcuni consiglieri filosovietici ereditati dalla precedente amministrazione Roosvelt) continuò a sottovalutare il pericolo che era reale così come le provocazioni sovietiche che andavano di pari passo molti pensavano ancora di potersi limitare a tenere un rapporto privilegiato con l'inghilterra e tutt'al più agire di conserva, volta per volta e caso per caso verso quei paesi più direttamente minacciati dal comunismo con la famosa "dottrina Truman" ci volle il blocco di berlino per far aprire gli occhi a tutti, americani ed europei riluttanti (ma non i tedeschi) compresi, fu allora che l'america acconsentì per la rprima volta nella sua storia ad una alleanza politica e militare in tempo di pace, il famoso patto altantico altrimenti conosciuto come NATO giusto un po' di storia ![]() a proposito di storia, visto che tu sei cinese mi puoi parlare della politica estera USA verso il tuo paese la Cina sin dal primo dopoguerra, cioè dagli anni venti non fu sempre indirizzata al fatto che i cinesi dovevano ridiventare padroni del proprio destino e quindi liberi da ogni influenza esterna, europea e giapponese in particolare? smentiscimi su questo...... |
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#45 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
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perchè secondo te le "pratiche e i metodi" della politica estera russa si limitano solo alla cecenia con il macello che hanno causato? oppure tendono a debordare anche sui paesi vicini, quali ucraina, georgia, beliorussia ecc. e fino all'89 ricordi com'era, il muro di berlino ti dice qualcosa? la cambogia? stai parlando della cambogia invasa dal vietnam? cuba? con castro lì da 50 anni che prepara la successione al fratello e qualche milione di esiliati cubani in florida? questo per te è un fulgifo esempio di cosa? cile? ma hai presente com'era il cile del 1973? ma ve lo volete mettere in testa che così come esisteva il comunismo esisteva anche un anticomunismo che prescindeva dagli USA? l'afghanistan? ma per caso il suo dramma non iniziò forse nel 1979 quando breznev l'invase non accontentandosi semplicemente d'interferire nei suoi affari interni ma volendola ridurre come la mongolia a una sorta di repubblica sovietica fuori dai suoi confini? dai un po' di storia, di nuovo.... quanto a Taiwan, lascimo cadere il discorso, che tu essendo parte in causa non offri un parere molto obbiettivo ed attendibile ecco non vorrei che il tuo antiamericanismo fosse mascherato dal fatto che in fondo in fondo ti brucia la questione di Taiwan ![]() quanto al parallelo fra il tibet, la cecenia e gli indigeni in alalska, beh non diciamo emerite fregnacce....... ![]() |
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#46 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: PD
Messaggi: 11725
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Per quanto riguarda la Cina : Secondo i cinesi nella Cina dovrebbero essere comprese tutte le popolazioni che loro ritengono esserne parte , indipendentemente dal fatto che queste minoranze si ritengano o meno cinesi , indipendentemente dal fatto che storicamente e culturalmente si tratti di popoli del tutto diversi . A oggi la Cina oltre a una maggioranza Han contiene tutta una serie di minoranze che in realtà poco o nulla hanno a che spartire e che sono stato unilateralmente dichiarate "cinesi" al fine di giustificare l' occupazione del loro territorio , il caso più eclatante è quello tibetano , ma anche la mongolia interna è occupata e pesanti intromissioni sono state fatte in quello che oggi è lo stato mongolo , che esiste solo per la protezione russa . Taiwan stessa è un' isola che storicamente non fa parte della Cina e in cui la maggioranza della popolazione non è cinese , eppure viene rivendicata come parte del paese , riunificazione ? La maggioranza della popolazione di Taiwan non lo vuole , e non solo per il regime comunista . Dobbiamo poi ricordare le pesantissime ingerenze cinesi in Corea e nel sud-est asiatico ? L' imperialismo cinese è limitato dalla presenza russa e indiana , non certo dalla volontà di limitarsi , anzi è forse il paese più aggressivo oggi al mondo . Per la Russia : Non si può certo dire che il comportamento sia di rispetto verso i vicini , quasi tutti i paesi ex-URSS sono sottoposti a pesantissime ingerenze , persino stati come l' Ucraina o la Bielorussia sono sottoposti a numerose infiltrazioni , figuriamoci paesi piccoli come la Georgia o poveri come gli stati dell' asia centrale , abbiamo visto attentati ai presidenti scomodi , finanziamenti a organizzazioni terroristiche e tutta quella serie di simpatiche iniziative volte a suggerire ai vari governi quali scelte fare . Cina , Russia e India si comportano allo stesso modo degli USA , cambiano le possibilità e gli obiettivi , non i metodi e la determinazione .
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Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn |
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#47 | |
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
Messaggi: 3759
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![]() PS, colgo l'occasione, visto che siamo nel 3d giusto: sei consapevole che la frase di Gramsci sull'antiamericanismo che porti in firma non ha il senso che tu probabilmente le attribuisci? |
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#48 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: London
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L'ultimo paragrafo è l'unica cosa che risponde alle mie affermazioni. Secondo me gli USA hanno inizialmente sperato che la Cina servisse come "contrappeso" all'URSS, ed infatti negli anni '60 c'erano notevoli tensioni tra i due grossi paesi comunisti. L'atteggiamento più recente è molto ambiguo, con un Clinton che ha toccato i livelli più bassi nella storia recente in quanto a freddezza. Persino Bush era più amichevole. Questo IMHO... ![]() Ultima modifica di Xiaoma : 06-06-2006 alle 22:06. |
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#49 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: London
Messaggi: 358
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Lo hanno fatto anche i sovietici, vedi Cuba o certi paesi africani. Ma erano in buona compagnia in quel periodo. E quasi sempre per scatenare rivoluzioni in paese che erano oppressi da dittature finanziate dagli USA. La terza guerra mondiale è già stata combattuta. E certo non con uno scontro frontale tra gli eserciti USA e URSS o con le atomiche. Ma con una specie di partita a scacchi tra CIA e KGB. Visto che hai tirato fuori l'Afghanistan. Vogliamo ricordare chi ha creato i talebani che ora tanto infastidiscono Bush? Vuoi un aiuto? inizia con la C e finisce con IA. ![]() Vogliamo poi ricordare qual'e' l'unico paese ad avere basi militari e massicci dispiegamenti di forze in quasi tutto il confine di Cina e Russia? Vediamo un po... ma che strano... ci sono militari americani in quasi tutto il bordo russo... e addosso al confine occidentale cinese... e navi da guerra americane tutto attorno alla Cina e alla Siberia. Persino nell'artico a nord della Russia. Io non ho mai detto che da una parte ci sia il bene e dall'altra il male, ma per favore... non perdiamo il senso delle proporzioni. Quello che stanno facendo gli USA negli ultimi decenni è sproporzionato. Qualcuno crede alla favoletta che gli USA siano in Afghanistan per quel ricco viziato di Bin Laden? Guardate una cartina e mettete i pallini ovunque ci siano basi militari americane. Poi ne riparliamo. |
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#50 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2000
Città: London
Messaggi: 358
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![]() Cerco di sintetizzare un pochino... e parlare in termini generali, per non dare l'impressione di essere di parte. ![]() Innanzitutto... le regole che vengono invocate contro la Cina devono valere ugualmente per tutti. Se non è morale che un paese contenga popoli diversi allora l'intero pianeta sarebbe da rifare. Restituiamo l'Alaska alla Russia, il Sudtirol all'Austria, riuniamo Romania e Moldova, ridiamo l'Istria all'Italia e infine il Donbass alla Russia. Insomma... prendi una cartina, cancella le nazioni come esistono oggi, e rifalle da capo. Altra cosa. Taiwan. Ammetto di avere un approccio "emozionale" al problema, ma parlando in termini oggettivi, il paese è una delle province cinesi. Se non appartiene alla Cina allora non può nemmeno chiamarsi Taiwan, visto che l'intera classe sociale dominante sull'isola è cinese e parla il dialetto di Pechino. Restituirla agli "indigeni" significa scacciare i cinesi che OGGI la governano. Non ti pare di essere incoerente? Sull'imperialismo mi dispiace ma sbagli. Non è affatto nella tradizione cinese. Non è affatto "limitato" dai vicini, ma dalla mancanza di interesse a quello che c'e' al di fuori dei confini cinesi. Sia pure più larghi di quelli che qualcuno intende, ad esempio Taiwan, oppure certe isolette vicino alla costa che non hanno ancora visto un accordo definitivo tra i paesi confinanti. Queste si chiamano dispute territoriali, non imperialismo. Se l'Italia stesse litigando da 60 anni sull'Istria, quella sarebbe una disputa territoriale con la Yugoslavia. Se invece cercasse di ottenere il controllo di Ceylon allora sarebbe imperialismo, visto che quel paese non è mai stato italiano e non è nemmeno confinante con l'Italia. Se vogliamo tirare fuori un esempio di paese imperialista in Asia non dovevi neanche andare tanto lontano dalla Cina, visto che il Giappone è il paese più ferocemente e inumanamente imperialista che la terra abbia visto in questi ultimi secoli. Dopo aver messo a ferro e fuoco il Pacifico, violato tutte le più elementari regole dell'umanità, e massacrato milioni di persone... in confronto persino Attila era un agnellino. Non a caso Hiro Hito faceva l'amicone con Hitler. |
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#51 |
Bannato
Iscritto dal: Jul 2005
Città: odracciR BANNED. odracciReloaded nuovo nick.
Messaggi: 293
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Per rispondere al primo post di LUVI: io non sono antiamericano. Gli anti U.S.A. esistono, sono prevalentemente di sinistra come orientamento politico e sono quelli che vedono negli USA tutto il male. Qualunque cosa brutta facciano gli USA viene amplificata, le cose belle vengono lasciate da parte.
Xiaoma mi ha fatto venire in mente un'altra cosa. Ormai è un po' di tempo che gli italiani o meglio gran parte delle persone che conosco, sono anti-cinesi. Ma questo è tutto un'altro discorso.... |
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#52 | |||||
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2002
Città: PD
Messaggi: 11725
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E il tutto senza contare quello che è successo dopo il '45 , la Corea nel '50 , la guerra contro l' India nel '62 , contro l' URSS nel '69 , contro il Vietnam nel '79 ... La Cina non ha fatto una politica imperialista solo nei momenti in cui era debole . Quote:
Le manovre per il controllo dei pozzi di petrolio non sono imperialismo ? Il fatto è che finchè gli USA comandano c' è poco spazio di manovra , non manca certo la volontà . Quote:
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Ph'nglui mglw'nafh Cthulhu R'lyeh wgah'nagl fhtagn |
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#53 |
Senior Member
Iscritto dal: Oct 2005
Messaggi: 315
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Il problema dell'antiamericansmo e' nato quando si scopri' che in Iraq non c'era traccia di armi di distruzione di massa, che l'amministrazione bush ha detto di aver visto, fotografato e di avere prove certe della loro esistenza!!! Non solo, anche Bin laden non era li'.... ma lui e' un uomo quindi puo' muoversi....
Prima di questo la gente del mondo ha sempre creduto che gli americani.... scusate, il governo americano, fosse il principale responsabile della giustizia, della liberta' e del benessere sociale nel mondo! Dopo l'invasione dell'Iraq la vera faccia del governo americano e' saltata fuori, non solo, con essa e' saltato fuori il suo piano di egemonia globale.... ed e' esattamente questo quello a cui aspira il governo americano!!! La domanda e': gli americani vogliono creare liberta' o schiavitu'? Se si va in un paese con lo scopo di liberarlo e poi si distruggono edifici, scuole, strade, abitazioni, a che serve liberarlo quando il paese sara' ridotto in miseria??? Non c'e' da andare molto lontani... quello che l'america ha fatto in Iraq lo ha fatto in Italia per liberarla dai tedeschi durante la seconda guerra mundiale!!! Per alcuni e' stata una liberazione... per altri e' stata una distruzione!!! Ci son voluti 50 anni e l'unione europea per rimettere l'Italia in piedi!!! Gli americani non stanno tremando per la Cina o L'India... Il governo americano e' terrorizzato dal fatto che quando l'Unione europea avra' il suo proprio presidente, polizia, servizi segreti etc... sara' composta da 300 milioni di persone che hanno un reddito medio al di sopra di qualsiasi nazione al mondo.... dalle loro parti questo paese (Europa) e' chiamato Super Power Nation!!! Loro faranno l'impossibile per rallentare questo processo che sfortunatamente non potranno fermare!!! Avete un idea di cosa sarebbe successo se l"Europa avendo gia' il suo esercito si fosse schierata per la difesa dei diritti del popolo iracheno contro gli americani???.... Beh, se essere anti-americani vuol dire non fare guerre, non promuovere la droga, creare educazione e benessere sociale per tutti indistintamente da ceti e razze, allora che ben venga l'anti-americanismo!!!
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#54 | ||
Bannato
Iscritto dal: May 2004
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Messaggi: 704
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sta a vedere che oltre chessò la coca-cola gli americani hanna inventato anche la figura del caudillo e delle forze armate nelle piazze delle principali capitali sudamericane occhio che così facendo deresposabilizzi interi popoli e classi dirigenti che si sono esercitati in questo tipo di "pratiche" sin dall'800 dal momento dell'indipendenza da madrid o da lisbona, da allora i golpe di qualunque colore per ciascun paese sudamericano si potrebbero contare infatti a decine... sono al più argomentazioni buone per un noam chomsky e per altri "geni" progressisti radical chic come lui ![]() in ogni caso sarà stato limes e non linus buona cmq l'idea di un po' di sano fumetto antiamericano per solletticare i palati più fini degli antiamericani come te altrimenti a chi venderebbe? naaa, senza fumetti ne sarebbero rimaste troppe in edicola Quote:
qualche esempio: europa occidentale, giappone, corea del sud, taiwan ecc. poi il mondo continua a permanere difficile e terribilmente complicato ma a maggior ragine per questo non so se ti sovviene la differenza fra gli ultimi 60 anni di pace di cui ha completamente goduto l'europa occidentale o il giappone, tanto per citare i più bellicosi e i restanti 2000 anni precedenti della loro storia infine che l'azione della politica estera USA fosse sempre improntata a partire dal secondo dopoguerra a conseguire il massimo della stabilità e libertà complessive possibili era il giudizio di uno storico-politologo come Raymond Aron che certo in questo campo gode di qualche credenziale in più rispetto a un chomsky qualunque ![]() |
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#55 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
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sul resto del discorso io direi invece che al contrario da cina, russia e india rispetto agli USA hanno sempre differito non solo le possibilità e gli obbiettivi ma anche le finalità altrimenti mi dovresti dimostrare che berlino est era come berlino ovest, la corea del sud come la corea del nord, taiwan come la cina comunista ecc. cmq mi aspetto anche questo tipo di dimostrazioni da chi come te è capace di citare un protocollo addizionale del trattato contro la tortura sottoscritto non si capisce da chi per concludere che gli USA non avendolo sottoscritto sono stati gli unici a non farlo, quando invece si trattava di un semplice protocollo addizionale che praticamente non ha sototscritto nessuno (a differenza del trattato principale sottoscritto dai più, USA inclusi) ![]() ![]() |
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#56 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
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ricordati la guerra sottomarina indiscriminata e i famosi 14 punti di Wilson che diedero uno sfondo ideale alle ragioni per le quali l'Intesa combatteva gli imperi centrali infine guarda cosa a da dire in proposito un vecchio reazionario su un giornale conservatore: ![]() ![]() http://www.presentepassato.it/Dossie...ti4/doc4_8.htm Non siate prigionieri dell’antiamericanismo di Norberto Bobbio: Cari Luigi Ferraioli e Danilo Zolo, la lettura della mia intervista a Giancarlo Bosetti, apparsa su "l'Unità" del 25 aprile, vi ha delusi. Credevate che il vecchio professore fosse un pacifista, e sgomenti vi accorgete che è un guerrafondaio. Credevate che fosse filosoficamente un kantiano, ammiratore e seguace dell'ideale della "pace perpetua" da perseguire attraverso una confederazione o uno Stato federale universale, e invece fate l'amara scoperta che è uno storicista e realista hegeliano. In genere sono i maestri a lamentarsi degli allievi che tralignano. Questa volta è avvenuto il contrario. Mi dispiace. Provo a rispondere sperando di non darvi una delusione in più. Tralascio la prima parte della lettera, in cui vi dichiarate d'accordo con me rispetto alla possibile giustificazione dell'attuale guerra come "crociata", condividendo la mia disapprovazione. Tralascio anche l'ultima parte in cui mi attribuite la tesi secondo cui l'intervento armato degli Stati Uniti sia giustificato in quanto "obbligato", perché questo attributo è nel titolo ma non nell'intervista. Infine non ho nessuna difficoltà a convenire con voi sulle conseguenze terribili e di lunga durata che questa guerra avrà. Più volte io stesso ho detto: respice finem. Parto dalla vostra affermazione, secondo cui io avrei "raccomandato a numerose generazioni di studiosi del diritto e della politica la distinzione tra i dati di fatto e le prescrizioni, tra la rappresentazione della realtà e la sua giustificazione morale, tra la rozza materia e i valori universali, tra essere e dover essere". Verissimo. Sono un imperterrito e irriducibile dualista: dai giudizi di fatto non si deducono giudizi di valore. Ma l'affermazione che gli Stati Uniti hanno dominato la storia del XX secolo è o non è un giudizio di fatto? Possibile che questo giudizio di fatto non abbia suggerito a nessuno, e neppure a un impenitente realista come Zolo (non parlo di Ferrajoli), sempre diffidente nei riguardi delle anime belle, sempre critico severissimo e ferratissimo dell’ideale politico kantiano, e avverso ai "Signori della guerra", la tesi di un grande realista, nemico della proposta kantiana dello Stato universale, come Hegel, secondo cui gli stati volta in volta egemoni nella storia del mondo hanno un diritto assoluto e in quanto tali non sono soggetti al sistema di rapporti internazionali che vincolano gli altri stati, vale a dire hanno il diritto di "guidare" o di "rappresentare" (la parola tedesca è trager) la storia in corso? È o non è questa visione della storia un possibile aiuto a capire la "verità effettuale"? è vero o non è vero che gli Stati Uniti nelle guerre che hanno insanguinato l'Europa in questo secolo hanno sempre vinto? Capisco che è un amaro boccone per il vecchio antiamericanismo di sinistra, ammettere che in queste vittorie da cui è uscito l'attuale sistema internazionale, gli Stati Uniti sono sempre stati dalla parte buona? Lo so che nel dover dare una risposta positiva a questa domanda motti italiani ed europei recalcitrano, insorgono, scuotono la testa. Ma vogliamo ragionare su dati di fatto indiscutibili? Vi domando. Poiché le cose di questo mondo si giudicano in base al criterio del minor male e non a quello del maggior bene (spero che siate d'accordo su questo punto), l'umanità sarebbe stata più felice o meno infelice se avessero vinto nella prima guerra mondiale gli imperi centrali; nella seconda, il fascismo e il nazismo; e se la guerra fredda fosse indefinitamente continuata o peggio fosse finita con la vittoria dell'Unione Sovietica? Con questo non voglio dire che gli Stati Uniti abbiano avuto sempre ragione (durante la guerra del Vietnam io stesso ho partecipato a non so quante veglie in favore della vittoria di Ho-ci-min, per non parlare della pena di morte, contro la quale ho sempre protestato). Dico soltanto che, esaminati equamente, imparzialmente, senza animosità preconcetta i pro e i contro, di fatto, ripeto, di fatto, gli Stati Uniti si siano trovati sempre dalla parte giusta. Giusta in che senso? Non soltanto nel senso del realismo politico in base al principio che vince chi ha ragione, ma in base a un criterio di valore, che non ricavo dalla constatazione di fatto di come sono andate le cose, bensì presuppongo: la democrazia anche difettosa è preferibile a qualsiasi forma di stato autoritario, dispotico, totalitario, di cui l’attuale regime serbo è un esempio perfetto, e presuppongo in base a un'opinione largamente diffusa nel mondo occidentale, e che voi sino a prova contraria condividete. Chiedo la vostra indulgenza a questa constatazione che mi ha indotto ad affermare a mezza voce, ironicamente, che qualche volta il reale è razionale. Mi permetto di farlo, perché altre volte ho espresso il dubbio che nella storia umana prevalga anziché l'astuzia della ragione l'ottusità della non ragione. Riconosco infine - anche questa volta sono consapevole che il mio ragionamento non è impeccabile - che quando ho parlato di "giustificazione etica" ho fatto il passo più lungo della gamba. Per Hegel la giustificazione storica non è una giustificazione morale. Nel suo sistema la morale è, per dirla alla buona, un affare privato. Rispetto allo Stato, vale l'affermazione: "Nessuno dei precetti morali può essere ritenuto principio del suo agire e del suo comportamento". Mi correggo: il richiamo a un pensatore realista come Hegel vale non come motivo di giustificazione, ma come chiave di interpretazione. Va bene? Cordiali saluti. [Norberto Bobbio, Non siate prigionieri dell’antiamericanismo, l’Unità, 30 aprile 1999] |
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#57 | |
Bannato
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perchè per gli USA la conquista del potere dei comunisti in Cina, per la cui libertà avevano perorato negli anni, era stato l'effetto di un equivoco, quasi di un inganno e con essa non intrattenne, per via della presa del potere dei comunisti, rapporti diplomatici sino agli anni 70 epoca del famoso disgelo con l'amministrazione Nixon decennio peraltro cui fanno riferimento le maggiori tensioni fra i due paesi più grandi del comunismo con gli scontri armati presso il fiume Ussuri, alla frontiera (ma anche con vietnam se per quello, memorabile anche quello scontro armato fra potenze comuniste nel sud est asiatico) |
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#58 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
Messaggi: 704
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il nazionalista cinese che si sfoga con il giappone per i torti reali o immaginari subiti nel passato cmq il giappone come taiwan non si possono toccare da parte dei cinesi, indovina perchè? lo so che hai indovinato, ma allora il tuo è un antiamericanismo puramente strumentale ![]() ![]() |
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#59 | |||
Senior Member
Iscritto dal: Sep 2005
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Bada bene che nessuno sta negando a nessuno la legittimità di intervenire in una guerra per fare i propri interessi (non è questo il punto), sto solo sottolineando che continuando a guardare soltanto le giustificazioni ideologiche e non tutti i retroscena, non si capisce niente di come è andata la storia. Gli Usa hanno influenzato la storia dei paesi europei e questa influenza, a posteriori, possiamo valutarla come il meno peggio che ci potesse capitare, ma questo non significa che abbiano fatto ciò che hanno fatto per il nostro interesse, lo hanno fatto per il loro. Altri paesi con cui hanno interferito (sempre per i loro interessi) sono stati meno fortunati di noi, perché gli effetti collaterali dell'intervento non sono stati così positivi. |
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#60 | |
Senior Member
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E' preferibile la democrazia difettosa solo quando, e ripeto solo ed esclusivamente quando la direzione intrapresa e' quella di un maggior benessere per il popolo! Con cio' voglio dire che anche un monarca ben educato e che ama il suo popolo puo' riuscire a fare grandi cosa per la sua nazione! Gli stati totalitari di russia, cina, e compagnia bella sono stati sempre fortemente criticati non perche' non siano democratici, bensi' perche' sono/sono stati comunisti... Il concetto dittatoriale che imperre nelle culture comuniste ha come obbiettivo il raggiungimento della poverta' piu' assoluta (comunismo), quindi il problema non sta nella "democrazia" o nella dittatura ma nel sistema economico di ogni paese!!! Infatti la cina sta uscendo dal comunismo, molto lentamente, ma non dalla dittatura! Sembra che i paesi occidentali siano molto contenti di questo.... ovvimente il fatto che la cina, da un un punto di vista strettamente occidentale sia ancora di fatto una dittatura sembra non preoccupare molto anzi, ci potrebbero essere dei vantaggi!!! Se si guardano i governi come macchine creatrici di soldi invece che di liberta', si ha un modo e di fatto uno sguardo molto piu' realistico sulle effettive intenzioni di ogni paese, con gli stati uniti il prima linea sulle file dell'imperialismo del pianeta terra!!!
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