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#21 | |
Bannato
Iscritto dal: Sep 2002
Città: LA CITTA' PLURI-CAMPIONE D'ITALIA!
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#22 |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
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![]() su Ustica come sempre ognuno ha la sua personalissima verità che più fantasiosa è meglio è, solo che però quasi mai coincide con verità storiche o processuali per quello che si è potuto accertare ma dico io leggetevi almeno alcuni passi della motivazione della sentenza che ha mandato assolti i generali dell'areonautica italiana presunti coinvolti, che ha almeno il grosso pregio di sgombrare il campo dalle fantasie e invenzioni, dopo un idagine più che ventennale e decine e decine di migliaia di carte: http://canali.libero.it/affaritalian...ltiustica.html Ustica/ Processo di appello: assolti i generali, non ci sono prove certe Lunedí 10.04.2006 13:11 Servivano "prove certe, assolute e inconfutabili" per sostenere che alti ufficiali dell'Aeronautica militare avessero depistato le indagini sul disastro di Ustica del 27 giugno 1980 (con la morte di 81 persone a bordo del Dc9) e impedito al Governo di esercitare la sua funzione. Ma queste prove non ci sono state ed è per questo che, in base al secondo comma dell'articolo 530 del codice di procedura penale, il generale Lamberto Bartolucci, capo di Stato Maggiore, è stato assolto il 15 dicembre scorso dall'accusa di attentato agli organi costituzionali con l'aggravante dell'alto tradimento per non aver riferito alle autorità politiche i risultati dell'analisi dei tracciati radar di Fiumicino/Ciampino e per aver fornito, assieme al suo vice, il generale Franco Ferri, "informazioni errate alle autorità politiche escludendo il possibile coinvolgimento di altri aerei nell'informativa del 20 dicembre del 1980". In primo grado, ai due era stata applicata la prescrizione sulla base della considerazione che l'imputazione avesse turbato (e non impedito, come sostenuto dalla procura che aveva chiesto la duplice condanna a 6 anni e nove mesi di reclusione) l'esercizio delle attribuzioni del Governo. Nel motivare l'assoluzione "perché il fatto non sussiste", la corte d'assise d'appello di Roma ha spiegato che non ci sono elementi certi per dire che Bartolucci sapesse o meno dell'esistenza di un eventuale traffico aereo statunitense, la sera del disastro, desunta dall'anomalia di due plot e avesse tenuto nascosta la notizia, "pure accertatamente infondata". Anche ammettendo che vi fosse questo traffico aereo, "non è dato comprendere - ha riflettuto la corte, guidata da Antonio Cappiello - quale utilità ne poteva trarre il Governo alla comunicazione di un fatto inesistente, dato che questa circostanza non poteva in alcun modo costituire impedimento o turbativa delle prerogative governative". Come spiegato dai giudici di primo grado, Bartolucci fu rassicurato da un altro generale dell'inesistenza di una collisione e di altro traffico aereo "per cui non si comprende poi come avesse voluto occultare dati (sui due plot anomali, ndr) che per conseguenza doveva ritenere inesistenti dando disposizioni" ai suoi subalterni. Siamo, dunque, al livello di "deduzioni, ipotesi, verosimiglianze, 'non poteva non sapere', 'rilievi di ordine logico' ma nulla - ha precisato la corte d'assise d'appello - che abbia la veste non solo di una prova ma anche di un indizio". Pur stigmatizzando l'anomalia rappresentata dalle "comunicazioni orali, di sfuggita o casuali" tra le varie Autorità e evidenziando "un clima torbido" che non è stato "sfatato neppure dall'atteggiamento processuale di Bartolucci", la corte si è convinta che il generale "non abbia potuto omettere di comunicare al ministro della Difesa ciò che probatoriamente gli era ignoto. E anche se si volesse dare per certo che Bartolucci fosse venuto a conoscenza dei risultati dell'analisi dei tracciati radar di Fiumicino/Ciampino e quindi della presenza di due plot da cui arguire l'eventuale presenza di altro velivolo che volava accanto al Dc9, non vi era e non vi è un benché minimo elemento formale a sostegno di tale conoscenza per cui giustamente ne deriva che non avrebbe potuto riferire alcunché al ministro, perché avrebbe dovuto dire che si trattava solo di circostanze non confermate e quindi solo ipotesi allo stato prive di fondamento". E "illazioni basate solo su ipotesi e deduzioni sono fiorite" anche in relazione alla nota del 20 dicembre del 1980, firmata da Ferri d'intesa con il diretto superiore e spedita dallo Stato Maggiore, con cui si erano "fornite informazioni errate alle autorità politiche escludendo il coinvolgimento di altri aerei". Sul punto, la corte non ha dubbi: "Questa nota avrebbe impedito o turbato le prerogative costituzionali del Governo, ma è solo una petizione di principio perché la stessa non poteva in nessun modo coprire alcuno o alcunché già in presenza della prima relazione della Commissione ministeriale Luzzatti del 31 luglio '80 che aveva il carattere dell'ufficialità a differenza di quella nota che aveva un semplice scopo, ossia quello di chiarire quale fosse il pensiero dello Stato Maggiore al riguardo della notizia del missile" riportata a grandi titoli dai giornali di quel periodo. "In realtà - ha detto la corte - al Governo importava poco o nulla del disastro, tanto è vero che al di fuori dell'immediato dibattito in Parlamento necessitato da una mozione del 3 luglio '80, in cui tutti i gruppi si interrogavano non tanto sulla causa del disastro quanto, piuttosto, anticipavano un loro giudizio sull'incidente chiedendo la revoca della concessione alla società Itavia, non seguì alcun provvedimento, se si pensa che la commissione Luzzatti si sciolse nell'82 nell'indifferenza generale, che il relitto fu ripescato solo sotto la pressione dei familiari delle vittime e solo nell'88 e che nell'89 una commissione parlamentare, istituita per altre ragioni, si occupò anche del disastro di Ustica". Nella motivazione della sentenza, la corte d'assise d'appello non ha mancato di rivolgere un pensiero a quei familiari delle vittime che hanno definito 'vergognosa' questa assoluzione oppure ha accusato la magistratura di 'non aver voluto accertare fino in fondo la responsabilità dell'accaduto'. "La corte - si legge - era ben conscia dell'impatto negativo di un'ulteriore sentenza assolutoria anche nei confronti dei due generali ma a fronte di commettere un'ingiustizia, perché tale sarebbe stata la conferma della sentenza di primo grado o una condanna, andare contro l'opinione pubblica non costituisce un ostacolo. In quel caso, allora, si sarebbe trattato di una vergogna perché si sarebbero condannati o ritenuti responsabili di un reato persone nei cui confronti vi era un difetto assoluto di prova". La Corte, dopo aver ricordato che il reato di tradimento è altra cosa rispetto a quello di strage finito in archivio, ha definito "ingenerosa e parziale" l'accusa attribuita alla magistratura di non aver fatto il proprio dovere. "I giudici istruttori Bucarelli e Priore hanno indagato per anni ma la scienza non li ha sorretti o aiutati. La colpa è dovuta a quei tecnici che, pur avendo recuperato il 96% del relitto, non sono stati in grado di affermare con certezza - perché di questo ha bisogno la Giustizia, non di ipotesi o di probabilità - quali siano state le cause del disastro formulando solo ipotesi o probabilità nemmeno prossimo al 50%". Al fallimento della scienza vanno aggiunti, però, "le dubbie testimonianze e il comportamento poco corretto di molti compartecipi dell'Aeronautica che certo hanno contribuito a complicare l'indagine. In ogni modo nessuno di loro era in grado di poter affermare di aver visto o sentito qualcosa che poteva orientare i giudici in un senso o nell'altro nel corso della lunghissima inchiesta". Secondo i giudici, infine, un errore commesso in primo grado è stato quello di sostenere "con un salto logico non giustificabile" che c'era "un velivolo accanto al Dc9 dell'Itavia", considerazione, questa, supportata solo "da ipotesi, deduzioni, probabilità e basse percentuali e mai da una sola certezza. Non è stato raggiunto, cioè, un risultato di ragionevole certezza su un presunto velivolo che avrebbe volato accanto o sotto il Dc9 anche successivamente con mezzi di ricerca certamente più completi ed esaurienti di quelli in essere nel 1980 ma sono emerse solo mere probabilità di significato, quindi, dichiaratamente neutro". |
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#23 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
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"quando andrete al governo, non siate antiamericani" credo proprio che Prodi farà sua questa raccomandazione, per cui vedi di adeguarti ![]() ![]() su Ustica vedi sopra, mentre per quanto riguarda i "cowboy volanti" ricordati anche del disastro causato dalle frecce tricolori a Ramstein ![]() |
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#24 | |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
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#25 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
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#26 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
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cmq qualche mese di carcere se lo fece per ostruzione alla giustizia e venne espulso con indegnità dal corpo in quanto al carcere qui in Italia, lascia che ne dubiti fortemente, da noi si lasciano a spasso stupratori e assassini per mancata esecuzione dell'ordine di carcerazione, mentre chi ci va in galera, ha molte probabilità di uscirci molto presto, da qui la battuata che le nostre carceri hanno le "porte girevoli" anzi è presumibile che avrebbe usufruito della nostra "condizionale" e di galera non ne avrebbe fatto nemeno un giorno |
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#27 |
Senior Member
Iscritto dal: Apr 2004
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Il problema nemmeno si pone in quanto gli accordi di Londra sanciscono che il personale militare che abbia commesso reati in un paese estero debba essere processato nel paese d'appartenenza; mi viene in mente il caso del nostro soldato accusato da una soldatessa USA in afghanistan.
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#28 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
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i trattati NATO del 1951 e soprattutto le consuetudini internazionali come quella secondo la quale lo stato d'appartenenza conserva la giurisdizione sui membri delle sue forze armate di stanza nei territori alleati e recepita dal nostro ordinamento con sentenza della Corte Costituzionale del 1973, dicono un altra cosa |
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#29 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
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http://www.fondazionecipriani.it/Scritti/usticae.html |
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#30 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
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![]() ![]() certo che il Cermis e Ramstein sono differenti ![]() "colpa" da valutare si diversamente rispetto al Cermis, dal profilo diverso, ma cmq presente anche a Ramstein, ma il problema non si è posto neanche, chi ha cagionato quel disastro è perito con esso estinguendo sul nascere ogni discorso relativo in proposito cmq il mio non voleva essere uno sfoggio d'intelligenza, quanto piuttosto una battuta sui "cowboy volanti", da applicare certamente questo si anche a quanto successo a Ramstein ![]() |
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#31 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
Città: Cagliari
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atti processuali? verità storiche attinte da documenti verificati e attendibili? guarda che una cosa solo per il fatto che la riporti tu non diventa un qualcosa di rilevante sotto questi profili |
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#32 | |
Senior Member
Iscritto dal: Jan 2005
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Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese) "Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?" Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia. |
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#33 | |
Senior Member
Iscritto dal: Dec 2001
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![]() comunque ramstein e cermis non sono proprio paragonabili tra loro. per i nostri piloti non vale nemmeno la battuta di "cowboy dell'aria" in quanto lo spettacolo aereo era organizzato ed in condizioni controllate. purtroppo si è verificato un incidente che nessuno è andato a cercarsi, a differenza, converrai, del cermis. I piloti americani, ammettiamo pure non a conoscenza della funivia, comunque volavano a quote troppo basse e quindi in condizioni di potenziale pericolo, per se e per gli abitanti delle zone sorvolate. ![]() |
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#34 | |
Bannato
Iscritto dal: May 2004
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perche a quel macchi era stato permesso di sorvolare centri abitati, era opportuno? e soprattutto a un macchi in quelle condizioni perchè era stato permesso di alzarsi in volo e da chi? ma non se ne fece niente |
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#35 | |
Senior Member
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Tanto poco un uomo si interessa dell'altro, che persino il cristianesimo raccomanda di fare il bene per amore di Dio. (Cesare Pavese) "Sono un liberale di destra, come potrei votare uno come Berlusconi?" Marcello Dell'Utri, fondatore del partito Forza Italia, è stato condannato per mafia. |
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#36 | ||
Bannato
Iscritto dal: May 2004
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ma tolto il fatto che la Germania stabilì per allora e per il futuro ogni manifestazione di quel tipo sul suo territorio, al di là dell'errore umano del pilota che pure c'è stato, resta il fatto che le Frecce Tricolori dopo quel disastro hanno dovuto rivedere completamente il loro modo di esibirsi adeguandolo a standard di sicurezza che prima evidentemente mancavano o erano insufficienti, da qui l'elemento "colposo" non sto mettendo in croce le Frecce Tricolori, qualche anno fa ho apprezzato e fotografato una loro esibizione sul lungomare di Cagliari, ma i rischi che prendevano prima non erano che un pallido ricordo |
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#37 | |
Bannato
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#38 | |
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#39 | |
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#40 | |
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