Microsoft avrebbe affidato a Intel la produzione del chip AI Maia 2
Microsoft avrebbe affidato a Intel la produzione del chip AI Maia 2. La casa di Santa Clara dovrebbe realizzarlo nelle sue Fab con processo 18A o 18A-P. L'intesa tra Microsoft e Intel risale al 2024, ma solo adesso emergono i presunti dettagli.
di Manolo De Agostini pubblicata il 18 Ottobre 2025, alle 07:01 nel canale ProcessoriMicrosoftIntel
Microsoft avrebbe affidato a Intel la produzione della nuova generazione dei processori AI Maia. Secondo le informazioni riportate da SemiAccurate, il chip Maia 2 sarà realizzato con il processo 18A o 18A-P, quest'ultima una versione evoluta del processo 18A basata sulle seconde generazioni delle tecnologie RibbonFET e PowerVia.
Secondo le fonti, se la produzione del Maia 2 andrà come previsto, Microsoft continuerà a servirsi di Intel anche per le generazioni successive, potenzialmente adottando processi ancora più avanzati come 18A-PT e 14A.
La collaborazione tra Intel e Microsoft non è nuova: già all'inizio del 2024 le due aziende avevano annunciato lo sviluppo di un "custom processor" su processo 18A, senza però rivelarne i dettagli. Quel progetto potrebbe far parte quindi della linea Maia, ed essere proprio Maia 2.

Maia rappresenta una delle iniziative più ambiziose di Microsoft nel campo dell'hardware AI. Il primo acceleratore della linea, Maia 100, è stato prodotto da TSMC con processo N5 e tecnologia CoWoS-S. Con un die da 820 mm2 e 105 miliardi di transistor, Maia 100 offre una banda passante di 1,8 TB/s grazie a 64 GB di memoria HBM2E. Il TDP si colloca attorno ai 500 W, con un massimo di 700 W. Secondo TechpowerUp, Il chip raggiunge prestazioni "tensor" di picco pari a 3 PetaOPS con precisione a 6 bit, 1,5 PetaOPS con precisione a 9 bit e 0,8 PetaFLOPS con BF16.
Maia è chiaramente un tentativo da parte di Microsoft di rendersi meno dipendente da NVIDIA e AMD, ottimizzando i propri server Azure per determinati obiettivi di prestazioni e consumi, cosa non sempre possibile con i chip prodotti da altri e non realizzati su misura di una determinata infrastruttura.
Affidare il successore di Maia a Intel non è soltanto una scelta tecnica: si tratta anche di una decisione strategica che garantisce a Microsoft una filiera produttiva statunitense, meno esposta ai colli di bottiglia che interessano TSMC per capacità produttiva e packaging avanzato. Inoltre, il sostegno del governo USA al piano industriale di Intel potrebbe assicurare stabilità di approvvigionamento e accesso preferenziale alle nuove tecnologie produttive.
Dal punto di vista tecnico, la scelta di Intel come fonderia implica che il processo 18A, o una delle sue implementazioni successive, ha raggiunto livelli di densità di difetti e rese produttive tali da sostenere la produzione di die di grandi dimensioni. Si tratterebbe di un traguardo importante, che suggerisce una maturità produttiva paragonabile a quella dei processi concorrenti più avanzati.
A ogni modo, non è chiaro quali volumi Intel andrebbe a produrre di Maia 2 e con quali incassi, parametro non secondario per un'azienda che ha vissuto difficoltà economiche nell'ultimo periodo. Ricordiamo, infine, che anche AWS ha scelto Intel per realizzare un chip di intelligenza artificiale avvalendosi del processo produttivo Intel 18A.










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