Test prestazionale SerialATA con Native Command Queuing

Analisi tecnica e prestazionale della nuova tecnologia Native Command Queuing destinata ad equipaggiare i dischi della prossima generazione e che promette di aumentare sensibilmente le prestazioni degli hard disk SerialATA grazie ad alcune ottimizzazioni in fase di lettura e scrittura
di Alessandro Bordin pubblicato il 08 Luglio 2004 nel canale StorageConclusioni
Per capire fino in fondo i reali vantaggi della tecnologia NCQ è necessario fare delle importanti considerazioni. Per godere dei significativi ed indubbi vantaggi prestazionali offerti dalla nuova tecnologia attualmente è necessario disporre di una piattaforma Intel basata su chipset Alderwood o Grantsdale (che supportano Hyper-Threading), in quanto vi si trova integrato il south bridge ICH6, attualmente l'unico che garantisca il supporto al NCQ.
Una piattaforma sprovvista di tali requisiti riconoscerà il disco NCQ come un normalissimo hard disk, come dimostrato nel corso delle nostre prove. La tecnologia NCQ va vista dunque come vantaggiosa a medio termine, quando il parco macchine sarà mediamente dotato di chispet in grado di supportarla.
Per completare lo scenario aggiungiamo che anche gli applicativi dovranno sintonizzarsi su questa lunghezza d'onda, in modo da fornire richieste al sistema a "pacchetti simultanei" e non singolarmente in serie, per sfruttare meglio le specifiche SerialATA II indicate in precedenza, soprattutto la Race-Free Status Return Mechanism e Interrupt Aggregation . Per fare un esempio, un cameriere è in grado di portare magari sei o sette piatti contemporaneamente con un viaggio solo, ma se dalla cucina esce un piatto alla volta allora i viaggi da fare saranno sei o sette...
Non sarebbe giusto però scoraggiarsi; già con la postazione di prova utilizzata in questo test (le cui caratteristiche saranno alla portata di quasi tutti fra non molto tempo) i benefici ci sono e sono sensibili, nell'ordine di oltre il 25% nel test I/Ometer. Con l'ottimizzazione degli applicativi tale gap prestazionale è destinato a salire anche sensibilmente.
Sul mercato non c'è solo Intel però; è lecito attendersi la presentazione di chipset in grado di supportare la tecnologia NCQ anche per piattaforme AMD, senza alcun dubbio. Non resta che attendere, ancora una volta, che la tecnologia necessaria a sfruttare i benefici degli ultimi ritrovati tecnologici scenda di prezzo e che venga di conseguenza integrata diffusamente nelle schede madri, rendendo di fatto il NCQ alla portata di molti.
Siamo da una parte delusi e dall'altra soddisfatti dei risultati ottenuti. La delusione è figlia delle condizioni necessarie a sfruttare il Native Command Queuing (disporre di un chispet compatibile), dall'altra soddisfatti in quanto nel settore storage sono così rare le novità che basta poco per essere felici...inoltre il Native Command Queuing ha molte potenzialità che non vanno sottovalutate, siamo solo all'inizio del suo cammino.
Una piccola menzione va all'annuncio fatto da Seagate ed Intel, in cui affermavano di aver eguagliato e anche superato le prestazioni di un disco Raptor WD740GD di Western Digital in alcune particolari configurazioni. Premesso che il disco testato in queste pagine è di casa Maxtor e non Seagate (arriverà la prova anche di questo), l'annuncio ci sembra abbastanza ottimista, anche contando le prestazioni superiori di base dei dischi Barracuda. Qualora i dischi Barracuda godessero sempre di un incremento prestazionale nell'ordine del 20%, il Raptor avrebbe comunque la meglio e, aggiungiamo, su qualsiasi postazione. Non si sa nulla, ma la tecnologia NCQ potrebbe essere benissimo utilizzata anche da Western Digital sui Raptor, quindi surclasserebbe con un margine notevole questi nuovi dischi NCQ.
64 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infovorrei anche fare un plauso all'esempio dell'ascensore secondo me azzeccatissimo!
ma come prezzi di questi ncq? se alti allora una ltro punto a favore del raptor
prestazioni di pochissimo superiori e solo in alcuni ambiti ristretti e solo con un southbridge che lo supporta
e sto disco ha anche 16mb di buffer
E meno male che doveva superare il Raptor
come sempre: GRAZIE
a me questo NCQ più che una nuova tecnologia sembra una buona ottimizzazione, da accogliere benevolmente visto quanto ci lamentiamo (a ragione) del settore hard disk fossilizzato da tempo
ciò non toglie cmq che in attesa di future tecnologie per gli hard disk, imho la scelta obbligata è quella intrapresa da WD con i raptor, ossia dischi da 10000rpm, applicando tutte le ottimizzazioni presenti
se le altre marche si decidessero a produrre dischi concorrenti al raptor entro la fine dell'anno sarebbe un gradne bene per i consumatori, ma finora non ho notizie in merito...
processori galattici, vga stellari, hard disk giurassici... MHA...!
ciaobye
dalla mia esperienza aggiungerei:
la qualità e l'affidabilità esiste, ma non si trova sicuramente in hard disk non raffreddati opportunamente con una ventola dedicata, anche lenta e silenziosissima
finalmente...
... qualcosa di nuoco negli hdd!!!Spero che il futuro nForce4 supporti questa tecnologia
Sembra abbia grandi potenziali che molto probabilmente vedremo sviluppati tra un annetto (visto il necessario adeguamento di chipset, software e quant'altro)
Da tempo utilizza configurazioni raid 0 per il mio sistema..... vorrei propio vedere 2 dei futuri seagate 7200.8 istallati il raid 0 ....
... probabilmente il mio prossimo sistema ....
Bye
In particolare i maxtor non sono mai stati eccelsi da questo punto di vista, oltre a non avere una qualità primeggiante di loro, prendendo in considerazione la pura meccanica.
Re: finalmente...
Da tempo utilizza configurazioni raid 0 per il mio sistema.....
con il raid 0 che capacità hai?
quella di un singolo hd
o la somma delle capacità dei 2hd?
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