Asus Strix R9 390X Gaming: Hawaii versione 2.0

Asus Strix R9 390X Gaming: Hawaii versione 2.0

Con la scheda Radeon R9 390X AMD completa la propria nuova gamma di schede video per sistemi desktop, andando ad offrire una soluzione che sostitusce le schede Radeon R9 290X utilizzandone la stessa GPU ma intervenendo sulle frequenze di clock e raddoppiando la dotazione di memoria video. Un processo evolutivo che permette di ottenere un incremento medio dei frames del 15%

di pubblicato il nel canale Schede Video
AMDASUSRadeonNVIDIAGeForceGigabyte
 

Asus Strix R9 390X Gaming

Il mese di Giugno 2015 ha visto AMD impegnata nel lancio di varie nuove schede video della famiglia Radeon, modelli destinati a sistemi desktop ma posizionati su differenti livelli di prezzo. Con questo articolo abbiamo inizialmente analizzato le schede Radeon R9 380 e Radeon R7 370, modelli basati su architetture già proposte in precedenza da AMD con versioni di scheda della famiglia Radeon Rx 200. In seguito è stata la volta della scheda Radeon R9 Fury X, proposta top di gamma che abbina GPU Fiji a tecnologia HBM per la memoria video; di questa scheda abbiamo pubblicato a questo indirizzo la nostra analisi prestazionale accanto a quella architetturale.

A seguire è stata la volta, alcuni giorni fa, della scheda Radeon R9 Fury che riprende dal modello Fury X le caratteristiche tecniche alla base riducendo in parte il numero di stream processors lasciando invariato il sottosistema memoria. Cambia anche il sistema di raffreddamento, che non è più a liquido integrato come per la proposta Fury X ma basato su un tradizionale design ad aria che Asus e Sapphire, i due partner AIB di AMD che per primi hanno presentato schede di questo tipo, hanno scelto di utilizzare in declinazione a 3 ventole che sormontano voluminosi dissipatori di calore con heatpipes.

A completare la nostra analisi delle novità di AMD manca la scheda Radeon R9 390X, prodotto che come il nome lascia facilmente intendere viene posizionato da AMD quale evoluzione della scheda Radeon R9 290X. La famiglia 390 si completa con il modello Radeon R9 390, a sua volta posizionato quale evoluzione della scheda Radeon R9 290. Osservando le caratteristiche tecniche comparate di queste schede notiamo come tutte siano caratterizzate dall'utilizzo di GPU della famiglia Hawaii, in declinazione con 2.816 stream processors per le schede R9 390X e R9 290X e con un numero che scende a 2.560 per le versioni R9 390 e R9 290.

CPU

Radeon R9 390X Radeon R9 290X Radeon R9 390 Radeon R9 290
tipo GPU Hawaii Hawaii Hawaii Hawaii

architettura

GCN 1.1 GCN 1.1 GCN 1.1 GCN 1.1
stream processors 2.816 2.816 2.560 2.560
base clock GPU - - - -
boost clock GPU 1.050 MHz 1.000 MHz 1.000 MHz 947 MHz
ROPs 64 64 64 64
TMU 176 176 160 160
clock memoria 6.000 MHz 5.000 MHz 6.000 MHz 5.000 MHz
dotazione memoria 8 Gbytes 4 Gbytes 8 Gbytes 4 Gbytes
bandwidth memoria 384 GB/s 320 GB/s 384 GB/s 320 GB/s
bus memoria 512 bit 512 bit 512 bit 512 bit
alimentazione 8pin+6pin 8pin+6pin 8pin+6pin 8pin+6pin
typical board power 275 Watt 275 Watt 275 Watt 275 Watt

Radeon R9 390X si differenzia per la frequenza di clock della GPU, che raggiunge un valore boost massimo di 1.050 MHz contro quello di 1.000 MHz della scheda Radeon R9 290X; cambia anche la memoria video che ora è presente in quantitativo di 8 Gbytes ad una frequenza di clock effettiva di 6.000 MHz contro i 4 Gbytes a 5.000 MHz effettivi delle schede Radeon R9 290X. Dobbiamo segnalare come alcune schede Radeon R9 290X siano state proposte anche in versione a 8 Gbytes di memoria video, ricevendo però una risposta dal mercato decisamente tiepida. Con la nuova famiglia di prodotti AMD ha scelto di fornire un quantitativo di memoria video di 8 Gbytes con tutte le schede R9 390, intervenendo sulle frequenze di clock così da lasciare spazio ad un incremento nelle prestazioni velocistiche.

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Abbiamo avuto la possibilità di testare in redazione la scheda Asus Strix R9 390X DC3OC Gaming, modello che parte dalla base delle specifiche reference delle schede Radeon R9 390X abbinandovi un PCB custom, un leggero overclock della GPU (da 1.050 MHz a 1.070 MHz per la frequenza di boost clock, che diventano 1.090 MHz nella modalità OC) e il sistema di raffreddamento DirectCU II dotato di 3 ventole e in grado di operare in modo completamente passivo, quindi senza rumore, nel momento in cui la temperatura della GPU si mantenga entro un certo limite.

La costruzione di questo prodotto è improntata ad una notevole solidità complessiva: il PCB ha lunghezza elevata, comparabile a quella delle altre soluzioni top di gamma in commercio fatta eccezione per la scheda Radeon R9 Fury X che è particolarmente compatta. Il sistema di raffreddamento copre completamente il PCB, lasciando in bella vista le heatpipes che trasferiscono il calore dalla GPU verso il radiatore: Asus ne ha utilizzate ben 5, di diverso diametro in funzione della loro lunghezza complessiva. Il sistema di raffreddamento è posizionato a diretto contatto anche con la circuiteria di alimentazione, che Asus indica con il nome di AUTO-EXTREME abbinata a circuiteria a 8 fasi Super Alloy Power II; i moduli memoria GDDR5 sono invece sprovvisti di qualsiasi sistema di dissipazione termica, ricevendo in modo marginale l'aria soffiata dalle ventole.

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L'alimentazione è assicurata da due connettori, rispettivamente a 6 pin e a 8 pin, mentre per la connessione con lo schermo sono integrati 3 connettori Display Port, uno DVI dual link e uno HDMI. Completa la dotazione il software ASUS GPU Tweak II, con il quale poter intervenire a modificare le frequenze di clock della scheda ma anche ottimizzare, con la sola pressione di un bottone, il funzionamento del proprio sistema così da ottenere le più elevate prestazioni velocistiche possibili. Questo è reso possibile disabilitando le funzioni del sistema operativo Windows che introducono orpelli grafici in ambiente desktop, disabilitando alcuni dei servizi di Windows non indispensabili per l'azione di gioco e operando una deframmentazione automatica della memoria di sistema senza la necessità di dover chiudere le applicazioni aperte.

 
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