Preview HyperMemory: la TurboCache secondo ATI

Preview HyperMemory: la TurboCache secondo ATI

Dalla presentazione della tecnologia TurboCache di NVIDIA non poteva passare troppo tempo prima di vedere dispiegata sul campo di battaglia l’alternativa dell’antagonista ATI. La società canadese presenta, quindi, HyperMemory, una tecnologia che rappresenta il suo modo di vedere il futuro delle soluzioni grafiche di fascia entry level

di pubblicato il nel canale Schede Video
NVIDIAATI
 

Introduzione

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Che l’evoluzione del bus AGP nelle sue innumerevoli versioni non abbia mai portato evidenti incrementi nelle prestazioni è un dato di fatto innegabile; non sembra che sotto questo punto di vista la situazione sia mutata molto con l’arrivo del bus PCI Express 16x. Quello che tuttavia distingue quest’ultima tecnologia di interconnessione rispetto alla sua antecedente è senza ombra di dubbio la maggiore flessibilità. Questo ha portato alla nascita di alcune nuove funzionalità che un processore grafico è in grado di offrire, o meglio, che è stato messo in condizioni di offrire. La potenza di calcolo che questa componente è capace di sviluppare, infatti, è estremamente attrattiva per tutta una serie di applicazioni e fino ad ora, a causa della ridotta banda passante in upstream (cioè dall chip video verso il sistema) fornita dal bus AGP, tale potenza è rimasta del tutto dormiente. Il risultato di questo processo non si traduce soltanto in un’opportunità di utilizzo mancata di questa risorsa di calcolo, ma si è ripercossa anche sull’evoluzione delle schede video nel tempo: abbiamo assistito ad un accentramento delle componenti necessarie all’esecuzione dei suoi task, marcando con forza la linea di confine tra la GPU ed il resto del sistema.

L’osservazione appena effettuata è particolarmente rilevante: sottolinea quanto la linea evolutiva del bus di collegamento tra scheda video e scheda madre si sia concentrata fino ad ora esclusivamente nell’incremento della banda passante in downstream, fattore che ha di fatto influenzato lo sviluppo dei vari processori grafici in una direzione che li vede protagonisti di bus ampi 256 bit e di costose dotazioni di memoria onboard. Questo ha come diretta conseguenza un aumento della complessità del PCB e, naturalmente, dei costi complessivi. Probabilmente uno sviluppo differente del bus AGP o un’introduzione più tempestiva del PCI Express non avrebbe influenzato moltissimo l’architettura delle schede video di fascia alta (impossibili da soddisfare in termini di banda passante per un bus di collegamento), ma probabilmente avrebbe cambiato la storia di quelle di fascia medio-bassa.

Oggi, con l’introduzione delle tecnologie TurboCache di NVIDIA e HyperMemory di ATI, oggetto di questo articolo, stiamo assistendo ad una nuova frontiera di sviluppo delle schede video di fascia entry-level: una frontiera in completa antitesi rispetto a quanto visto fino ad ora e che vede come protagonista di primo piano la comunicazione tra processore grafico e sistema

 
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