Alphacool Eisbaer Pro Aurora e Core Ocean T38 alle prese con due CPU Core di 13a generazione

Abbiamo provato due dissipatori a liquido AIO di Alphacool, Eisbaer Pro Aurora e Core Ocean T38, entrambi con radiatore da 240 mm. I punti di contatto finiscono qui perché Eisbaer Pro Aurora è un prodotto di fascia alta per un pubblico di nicchia, mentre Core Ocean T38 punta al settore entry-level. Vediamo come si comportano alle prese con il Core i5-13600K e il Core i7-13700K.
di Manolo De Agostini pubblicato il 20 Febbraio 2023 nel canale PerifericheAlphacool
Alphacool, realtà tedesca che opera nel settore del raffreddamento sia AIO che custom, ci ha inviato due dissipatori a liquido AIO con radiatore da 240 mm delle linee Eisbaer Pro Aurora e Core Ocean T38. Sebbene entrambi in grado di raffreddare agevolmente un moderno Core i5-13600K (come vedrete più avanti), queste due soluzioni sono differenti sotto molti punti di vista, e non parliamo solo del prezzo.
La famiglia Core Ocean si può considerare quella entry-level, sia per aspetto estetico che per funzionalità (che non vuol dire necessariamente capacità di raffreddamento). La prima cosa che si può vedere è che gli Ocean non sono espandibili, quindi sono dei classici AIO, mentre l'altro aspetto è la presenza di una base in rame e di un radiatore in alluminio. Il nome T38 sta a indicare lo spessore del radiatore, 38 mm, abbastanza contenuto da permettere l'assemblaggio con le ventole in dotazione in case di dimensioni non troppo grandi.
Le due ventole con cuscinetto idraulico in dotazione, mediante un collegamento PWM a 4 pin, possono essere regolate tra 0 e 2500 RPM generando un flusso d'aria fino a 62,8 CFM e una pressione statica di 2,13mm/H2O. I tubi che connettono la testata con la pompa e il radiatore sono lunghi 40 mm e realizzati in etilene propilene fluorurato (FEP) con connessioni ruotabili di 360°. Sono un po' rigidi, ma adeguati a una configurazione standard. La pompa integrata funziona in un intervallo tra 2500 e 3500 RPM (+/- 10%) e anch'essa è controllabile via PWM.
Sulla testata - come vedete la nostra aveva una piccola imperfezione - sono presenti 12 LED ARGB per dare un tocco di colore alla vostra configurazione. L'illuminazione è collegata tramite un connettore JST a 3 pin: per gestire l'illuminazione il connettore deve essere collegato a un controller RGB - non incluso con l'Ocean - o una motherboard dotata di connettore RGB. In bundle Alphacool mette a disposizione una pasta termoconduttiva con conducibilità di 7,5 W/mK. Quanto alla compatibilità, la società tedesca offre il necessario per montare il Core Ocean T38 su piattaforme Intel LGA 115x, LGA 1200, LGA 1700 e LGA 2066 ma anche AMD AM4 e AM5.
Alphacool Eisbaer Pro Aurora 240, invece, è pronto per socket LGA Intel 1700, 2011, 2011-3, 2066, 3647 Narrow & Square e LGA 4189, mentre sul fronte AMD può essere installato su motherboard AM4, TR4, sTRX4, SP3, sWRX8 e AM5.
Come avrete intuito, Eisbaer Pro Aurora si rivolge principalmente a processori con die di grandi dimensioni, come i modelli Threadripper ed Epyc di casa AMD. Noi abbiamo provato su una piattaforma LGA 1700 con due CPU Core di 13a generazione, il che ci consente di confrontarlo con la fascia bassa.
La base più ampia di quella del Core Ocean serve proprio per adattarsi alle CPU più grandi. Le alette di raffreddamento sono spesse 0,4 mm e distanziate di 0,4 mm. Nel complesso ci sono 58 alette, mentre la base in rame placcato nickel è spessa solo 3 mm per permettere al calore di raggiungere il refrigerante ed essere dissipato il più velocemente possibile. Il radiatore è fatto di rame, mentre sulla testata c'è una porta G1/4" per il rabbocco.
I tubi in TPV da 40 cm, nonché i raccordi, sono solitamente usati da Alphacool nei prodotti destinati a server e workstation. Dobbiamo dire che la sensazione di avere a che fare con un prodotto di fascia alta è palpabile. Eisbaer Pro Aurora è dotato di uno sgancio rapido per consentire una facile espansione dell'AIO con componenti aggiuntivi.
Eisbaer Pro Aurora è dotato di LED ARGB, mentre a bordo del radiatore troviamo due ventole Aurora Rise da 120 mm con una pressione statica massima di 3,17mm/H2O e un flusso d'aria massimo di 70,5 CFM. Le ventole sono dotate di un connettore PWM a 4 pin, ma in bundle c'è un adattatore a Y incluso per facilitare il collegamento alla scheda madre e controllare le ventole tramite un solo connettore.
Ogni ventola ha un connettore JST a 3 pin e c'è un adattatore Y in modo che le ventole possano essere collegate tra loro e controllate mediante un controller. Per il collegamento a un connettore 5V a 3 pin è incluso un adattatore corrispondente oppure è possibile usare il controller RGB digitale incluso. La pompa dell'Eisbaer Aurora si avvale di un connettore Molex a 3 pin collegabile alla scheda madre.
Prestazioni di raffreddamento
I due dissipatori a liquido AIO di Alphacool sono stati installati su una piattaforma Intel Z790 e testati nel raffreddamento di due processori Core di 13a generazione: Core i5-13600K e Core i7-13700K. Abbiamo lasciato alla piattaforma il pieno controllo di testata e pompa, senza intervenire nella gestione delle curve.
Il Core i5-13600K è un processore con 14 core totali (6 P-core e 8 E-core) e 20 thread, capace di spingere i P-core fino a 5,1 GHz. Il chip è caratterizzato da un PBP di 125W e un MTP di 181W.
Il Core i7-13700K, invece, prevede 16 core totali (ripartiti in 8 P-core e altrettanti E-core) e 24 thread. I P-core possono accelerare grazie all'algoritmo Turbo Boost Max 3.0 fino alla frequenza di 5,4 GHz, oppure fermarsi a un massimo di 5,3 GHz.
I due dissipatori mantengono il Core i5-13600K e il Core i7-13700K in idle intorno ai 29-30 °C, ma cosa succede durante il gaming? Abbiamo usato il benchmark di Metro Exodus a 1080p e dettagli alti, un'impostazione che pesa meno sulla GPU e un po' più sulla CPU (più si scende di risoluzione, più si carica la CPU) per scoprirlo.
Il primo grafico ci mostra l'andamento di temperatura del Core i5-13600K, dove vediamo che l'entry-level Ocean T38 mantiene la CPU più fresca (durante il carico il massimo è 53 °C contro i 59 °C dell'Eisbaer Pro Aurora). Entrambi i dissipatori permettono alla CPU di spingere i P-core a 5,1 GHz e gli E-core a 3,9 GHz, come da specifica di Intel.
Cosa succede invece con il Core i7-13700K? Con questo processore l'Ocean T38 appare ancora più in vantaggio, con una differenza che si fa più sensibile. Ancora una volta con i due dissipatori le temperature si mantengono su livelli non problematici, quindi il Core i7-13700K riesce a esprimersi ottimamente spingendo tutti i P-core a 5,3 GHz e gli E-core a 4,2 GHz.
Saltando a un carico probante come Cinebench R23 in loop, osserviamo un gap di circa 10 °C nel raffreddamento di un Core i5-13600K: laddove il Core Ocean T38 si mantiene intorno ai 74-75 °C, l'Eisbaer Pro Aurora arriva a quasi 85 °C. Si tratta valori relativi al package della CPU. Nulla di allarmante (di fatti le frequenze massime vengono raggiunte con tutti i core), ma il Core Ocean T38 fa molto meglio.
Se passiamo al Core i7-13700K nello stesso scenario, vediamo invece che i due dissipatori a 240 mm non evitano alla CPU di andare in thermal throttling. Come si può vedere nel grafico della temperatura, con uno o l'altro dissipatore, al contrario di quanto visto finora, le temperature sono molto simili e questo accade semplicemente perché né uno né l'altro riescono a impedire alla CPU di andare in throttling.
Con il Core Ocean T38 la frequenza dei P-core scende fino a 5,1 GHz, mentre con l'Eisbaer Pro Aurora osserviamo un calo fino a 4,9 GHz. Gli E-core, invece, rimangono a 4,2 GHz con il T38 mentre scendono a 4,1 - e talvolta 4 GHz - con l'Eisbaer. Insomma, temperature simili sì, ma solo perché la CPU frena maggiormente quando raffreddata dall'Eisbaer. Un throttling che si manifesta su 4-5 P-core, mentre gli E-core si mantengono sotto carico tra 85 e 90 °C.
Dobbiamo parlare anche della rumorosità: a nostro giudizio i due dissipatori AIO sono piuttosto rumorosi. Se in gaming le ventole raggiungono livelli che si sentono, ma tutto sommato accettabili, con Cinebench R23 si raggiungono valori decisamente elevati, circa 60 dB in un ambiente che con piattaforma in idle sta in quel momento intorno ai 42 dB. Perciò, chi li acquista dovrebbe valutare un intervento manuale sulla curva delle ventole, barattando però qualche grado di temperatura.
Conclusioni
Alphacool Eisbaer Pro Aurora 240 costa intorno ai 180€, Core Ocean T38 intorno a 80€, ballano quindi un centinaio di euro che in termini prestazionali nel raffreddamento di piattaforme mainstream non sono giustificati come abbiamo visto. Eisbaer Pro Aurora 240 è esteticamente più bello, ha ventole RGB e materiali pregio, tuttavia la differenza sta nel fatto che è principalmente rivolto a piattaforme con CPU di grandi dimensioni come i Threadripper e gli Xeon, non servite dall'Ocean T38.
Quest'ultimo si è dimostrato valido nel raffreddamento di piattaforme mainstream il cui scopo è principalmente giocare e fare un po' di produttività: come abbiamo visto, non ci sono stati problemi a raffreddare le due CPU di ultima generazione Intel con un carico gaming, e l'Ocean T38 ha persino fatto meglio dell'Eisbaer che, in questa prova, ci ha deluso.
Se si vuole invece puntare tutto sulla produttività costante, e quindi adottare una CPU di fascia alta come il 13700K/12900K, mettendo sotto pressione CPU di continuo, è meglio rivolgersi a dissipatori AIO di maggiori dimensioni per avere prestazioni di ottimo livello e temperature più contenute. Gli AIO da 240 mm sono ottimi per le CPU mainstream di fascia media e alta odierni, ma per qualcosa di più è meglio puntare sui 360 o 480 mm, spazio nel case permettendo.
3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infose li provi tutti sempre 100° arrivano. anche l'arctic 420
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Anche io sono perplesso dai risultati, probabilmente il T38 ha un radiatore di maggiore spessore, ma l'Aurora ha tutto in rame... A meno che la maggior superficie radiante sulla CPU faccia da contraltareDevi effettuare il login per poter commentare
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