Apple Mac mini, il frutto del peccato

Apple Mac mini, il frutto del peccato

Apple ha recentemente presentato Mac mini, un sistema small form factor lanciato alla conquista dell'utenza x86 con un prezzo di acquisto contenuto ed estetica accattivante, oltre ad includere un corredo software di tutto rispetto. Esistono illustri precedenti che dimostrano come sia difficile resistere ad una mela...

di pubblicato il nel canale Apple
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Mac mini - interno parte 2

Dopo aver rimosso e capovolto il blocco dissipatore-disco-unità ottica, possiamo intuire alcune delle scelte operate da Apple sia in fatto di equipaggiamento che di dissipazione termica.

Apple ha scelto di utilizzare dischi rigidi Toshiba da 4200 giri, in tagli da 40 e 80GB. Nel nostro caso il modello è quello più capiente, MK-8025GAS, con 8 MB di memoria cache e due piatti da 40 GB ciascuno. A nostro avviso Apple avrebbe dovuto proporre almeno in opzione un disco più performante da 5400 giri, per venire incontro alle esigenze di chi necessita di maggiore velocità, ma anche per questione di "immagine".

Si noti inoltre come sia il disco che l'unità ottica, visibile nelle precedenti immagini, siano collegate direttamente su uno chassis plastico che incorpora la ventola e una canalizzazione per il flusso dell'aria necessaria al raffreddamento.

Il raffreddamento della CPU G4 avviene canalizzando l'aria verso la parte posteriore, indirizzando il flusso forzato attraverso una serie di lamelle, facenti parte di un blocco metallico a contatto con il processore stesso.

La ventola, di tipo radiale, è marchiata Delta ed è caratterizzata da una rumorosità di esercizio molto contenuta. In situazioni di lavoro non particolarmente gravose come la navigazione web o l'utilizzo di posta elettronica il rumore è praticamente impercettibile. La rumorosità sale in situazioni di carico più gravose, come l'importazione di files audio o video, senza però raggiungere livelli così fastidiosi.

 
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