Il cloud computing al centro delle nuove strategie di Google e IBM

Google e IBM uniranno le proprie forze per offrire nuovi servizi a consumatori e aziende, puntando su un modello di business basato sul cloud computing e Linux
di Fabio Gozzo pubblicata il 13 Maggio 2008, alle 08:41 nel canale SoftwareGoogleIBM
Google e IBM, due delle più importanti compagnie del mondo IT, hanno annunciato che collaboreranno per sviluppare congiuntamente una rete basata sul cloud computing attraverso la quale fornire a consumatori e aziende qualsiasi tipo di servizio online.
Il cloud computing è un nuovo modo di concepire la gestione e l'utilizzo delle risorse, su cui Google e IBM hanno improntato lo sviluppo di un nuovo modello di business. Le risorse informatiche vengono messe a disposizione dell’azienda o del consumatore in modo virtuale, indipendentemente dal luogo fisico in cui risiedono, e solo quando vi è necessità.
Il cloud computing consente di interconnettere un insieme eterogeneo di macchine sparse per il globo terrestre al fine di sfruttare al meglio le risorse, a differenza del grid computing che, nonostante abbia finalità simili, prevede il collegamento di sistemi omogenei e concentrati in una singola locazione.ha
Nel corso del prossimo anno Google e IBM realizzeranno una rete a copertura mondiale di server Linux-based virtualizzati con le tecnologie Xen e basate su Apache Hadoop, un framework open source per applicazioni distribuite ispirato al file system di Google.
Le due compagnie credono molto nelle potenzialità offerte da questo nuovo tipo di soluzioni ed hanno già proposto diversi servizi basati su questa tecnologia: Google ad esempio ha sfruttato il cloud computing per proporre il noto servizio di posta Gmail, mentre IBM, grazie a questo sistema, è riuscita lo scorso febbraio 2008 a risolvere i problemi di costi e ottimizzazione delle software house cinesi del distretto industriale di Wuxi.
5 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoParlando in ambito italiano non prevedo ricadute, neanche indirette, sugli utenti finali data la situazione in cui versa il nostro Paese al livello di banda larga e di vastissime aree non raggiunte da questo servizio.
La mia impressione invece è che siano dirette a piccole e medie imprese, perché permette di offrire loro un'architettura complessa (che non potrebbero permettersi) guadagnando grazie a economie di scala e bilanciamento del carico.
Le grandi imprese possono invece essere fornitori di questo tipo di servizi (vedi Amazon con S3).
IBM sta già esplorando il terreno con progetti come Kittyhawk e Google con iniziative come Google App Engine.
Ma anche no.... Probabilmente la fonte che ha dato la notizia ad HWU non ha le idee chiare...
"Il termine Cloud computing si differenzia da Grid computing che è un paradigma orientato al calcolo distribuito, e in generale, richiede che le applicazioni siano progettate in modo specifico."
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