Intel cala la scure anche su Arduino 101
Intel ha annunciato la fine della vendita di Arduino 101, una scheda di sviluppo da 30$ con Bluetooth, accelerometro e giroscopio integrati. Una morte in parte inaspettata, visto l'uso del chip Curie.
di Riccardo Robecchi pubblicata il 27 Luglio 2017, alle 11:41 nel canale SistemiIntelArduino
Tra i numerosi cambiamenti che Intel sta affrontando nell'ultimo periodo, uno dei più grandi riguarda l'impegno dell'azienda nei confronti delle schede per sviluppatori (o development board), che sembra scemare costantemente. L'ultimo annuncio di Intel riguarda infatti la fine della produzione delle schede Arduino 101, un concorrente diretto di Raspberry Pi.
Intel aveva già annunciato la dismissione di Galileo, Edison e Joule e, più di recente, la chiusura della divisione indossabili. La scure è ora calata anche su un prodotto - Arduino 101 - che sembrava dover essere supportato ancora per lungo tempo, visto l'esordio a ottobre 2015 del prodotto e del processore Curie al suo interno.
Arduino 101 costa 30$, una cifra che lo avvicina a concorrere con Raspberry Pi pur non mettendo a disposizione né la stessa potenza di calcolo, né lo stesso tipo di possibilità di sviluppo. Una particolarità di questa scheda è però la possibilità di utilizzare Bluetooth, giroscopio e accelerometro, già integrati al suo interno.
È curioso notare come Arduino 101 fosse dotata di supporto hardware per le reti neurali, pur offrendo una capacità di calcolo contenuta e appena 80 kB di RAM - fattori che hanno portato molti appassionati a ritenere quest'aggiunta inutile. L'ipotesi che la scheda fosse venduta in parità o in leggera perdita a causa di soluzioni come questa non sembra essere troppo distante dalla realtà e anche questo potrebbe aver contribuito alla decisione di Intel.
L'ultima possibilità di effettuare ordini sarà il 17 settembre, termine dopo il quale Intel non ne accetterà di nuovi; gli ultimi esemplari saranno spediti entro il 17 dicembre. Intel sembra animata dalla volontà di tagliare le linee di prodotto che non stanno avendo il successo commerciale ipotizzato per concentrarsi meglio sulle opportunità future come la realtà aumentata.
Di fatto Intel pone quindi fine al suo impegno nel mondo delle schede di sviluppo e chiude la porta a hacker e appassionati che utilizzano i prodotti compatibili con Arduino dopo appena due anni dall'ingresso in questo mercato. La mancanza di documentazione valida, il marketing poco convinto e l'utilizzo di specifiche non sempre azzeccate sembrano aver segnato il destino per i prodotti Intel in questo segmento.










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3 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoHanno speso chissá quanto (sopratutto in marketing) per fare una figura miserrima che si porteranno dietro a lungo, ora ogni volta che esce un prodotto intel che non sia x86 la gente si chiede se sara' una tavanata come queste.
Se con scorretto intendi idiozia allora sono daccordo... Dai, io stesso sono ignorantissimo su entrambi ma non ci vuole un genio a capire che sono appunto prodotti diversi e a volte complementari (ho visto progetti usare simultaneamente sia schede raspberry che arduino) giusto così un primo articolo trovato su google
https://www.wired.it/gadget/compute...o-raspberry-pi/
"Arduino è quindi un componente che ci aiuta nella progettazione e nella prototipazione dei nostri prodotti, adatto a task minimali e semplici, come l’invio di alcuni segnali su determinate porte. Il suo campo di appartenenza quindi più che l’informatica è proprio quello dell’elettronica.
Di pasta ben diversa è invece Raspberry Pi, che al confronto con Arduino risulta essere un attrezzo (perdonate il termine) piuttosto diverso: Raspberry Pi infatti è una board con tutto quello che possiamo aspettarci da un computer. Abbiamo una CPU, e le varie porte USB, Ethernet, HDMI."
Mi ero ripromesso di non far più interventi tanto (inutilmente) polemici, ma difronte a tanta disinformazione su una testata che dovrebbe trattare di tecnologia fa veramente cascare le @@...
Oggi è così ma negli anni 80 e 90 Intel aveva la serie 8051 che andava molto forte. Poi la abbandonarono ma anche oggi esistono microcrontrollori di quella serie.
C'è anche da dire che nel campo delle MCU a 32 bit l'architettura ARM sembra essere quella dominante.
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