Psystar contro Apple: negata l'autorizzazione a procedere

La piccola azienda della Florida vede arrestarsi la propria azione legale: la documentazione prodotta non è sufficiente a suffragare la posizione
di Andrea Bai pubblicata il 19 Novembre 2008, alle 16:59 nel canale AppleApple
La battaglia legale tra Psystar e Apple pare già volgere al peggio per il piccolo produttore della Florida che ha sfidato la Mela mettendo in commercio sistemi con Mac OS X preinstallato. Il giudice William Alsup ha infatti negato l'autorizzazione a procedere ritenendo priva di fondamento la posizione di Psystar, secondo la quale Apple opererebbe in una condizione di monopolio.
Ricordiamo che l'azione legale di Psystar è stata costruita proprio partendo da questo assunto per poter mettere mano alle leggi antitrust accusando Apple di adottare pratiche di mercato anticompetitive.
Secondo il giudice, l'appartenenza di due prodotti ad uno stesso mercato dipende dalla facilità che i consumatori hanno di passare dall'uno all'altro: se tali prodotti sono visti come dei sostituti reciproci e se il pubblico ha la possibilità di adottare -a parità di risultato- uno piuttosto che l'altro a seconda delle rispettive variazioni di prezzo, allora tali prodotti fanno parte di uno stesso mercato. Secondo Aslup, se un utente non è soddisfatto di ciò che Apple propone, ha la possibilità di rivolgersi verso le soluzioni di altre aziende: ciò non descriverebbe quindi una situazione di monopolio e Psystar non è stata ritenuta in grado di produrre documentazione sufficientemente esauriente da provare che la proposta commerciale di Apple sia tale da non avere alternative sul mercato.
Non solo: Psystar avrebbe indicato nella propria documentazione come le campagne pubblicitarie di Apple sottolineerebbero la natura monopolista dell'azienda. In realtà, secondo il giudice, il riferimento alle campagne pubblicitarie rappresenta una contraddizione nei confronti dell'accusa principale. Una campagna pubblicitaria, infatti, rappresenta per la sua stessa essenza la volontà di richiamare potenziali clienti da altri concorrenti.
Cosa accade ora? Psystar ha tempo fino all'8 dicembre prossimo per presentare un nuovo faldone di documenti che meglio suffraghino la propria posizione. In caso contrario, se dovesse decidere di ritirare le proprie armi o non fosse in grado di produrre una documentazione sufficientemente convincente, sarà invece riconosciuta ad Apple l'autorizzazione a procedere nei confronti della piccola azienda della Florida che si vedrà presentare un conto decisamente salato: sospensione delle attività, un'ingiunzione permanente contro la vendita dei prodotti, ritiro dal mercato di tutte le unità e che tutti gli eventuali profitti vengano corrisposti triplicati come risarcimento danni.
Per tutti gli interessati ad approfondire l'intera vicenda segnaliamo le seguenti notizie, già pubblicate su Hardware Upgrade:
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Durissime, così come ci si poteva attendere, le richieste di Apple
nei confronti di Psystar: sospensione dell'attività, ritiro di tutte
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che portano ai tribunali?
69 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoMeglio per PsyStar andare per un accordo extra-giudiziale..
<<secondo il giudice, il riferimento alle campagne pubblicitarie rappresenta una contraddizione nei confronti dell'accusa principale. Una campagna pubblicitaria, infatti, rappresenta per la sua stessa essenza la volontà di richiamare potenziali clienti da altri concorrenti. >>
In effetti...
a chi non va la politica di apple, vada a comprare un'altra soluzione e non faccia la solita polemica, punto.
In Europa ad esempio la M$ è stata accusata di regime monopolistico eppure in pubblicità spende qualcosa come il bilancio di uno stato..
Che bello il giudizio personale sulle cose.
Questa è una c@g@ta pazzesca! Quanto ha preso il giudice per spararla così grossa?
Come dice il proverbio: la pubblicità è l'anima del commercio! Anche se sono monopolista la pubblicità mi serve per far conoscere il prodotto e venderne di più!
Altrimenti il Cynar non farebbe pubblicità: chi altri penserebbe di vendere un amaro al carciofo!
Tornando seri: quando esce un prodotto nuovo non si fa pubblicità? Se io inventassi l'hula-hoop e ci gioco solo io in casa mia chi mai lo comprerebbe?
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