Microsoft Windows Server 2008: primo contatto

Il prossimo 27 febbraio Microsoft rilascerà Windows Server 2008 e i prodotti Visual Studio 2008. Molte attese sono rivolte nei confronti di Hyper-V, le tecnologie per la virtualizzazione di casa Microsoft, e di Network Access Protection che promette un sicuro accesso alla rete. Nello sviluppo di Visual Studio 2008 Microsoft ha pensato in particolare al WEB 2.0
di Fabio Boneschi pubblicato il 29 Gennaio 2008 nel canale Sistemi OperativiMicrosoftWindows
Introduzione
Nei giorni scorsi Microsoft Italia ha organizzato un breve incontro dedicato
alla presentazione di Microsoft Windows Server 2008, SQL server 2008 e Visual
Studio 2008. Il lancio ufficiale di Windows Server 2008 resta confermato per il
prossimo 27 febbraio mentre, come riportato a
questo indirizzo, la disponibilità
di SQL Server 2008 è stata posticipata.
Matteo Mille, direttore della divisione server e tool di Microsoft Italia, ha
presentato uno scenario di mercato nel quale le soluzioni server di Microsoft
sono in costante crescita, a discapito del market share dei prodotti
Linux Based. Stando ai dati citati da Microsoft il
72% dei server attualmente online in Italia utilizza prodotti Windows Server.
L'incontro organizzato da Microsoft aveva lo scopo di accennare alle principali
caratteristiche e novità introdotte dalla prossima generazione di prodotti
server: sintetizzare argomenti così vasti in poche ore è umanamente impossibile
e vi saranno ulteriori occasioni di approfondimento anche su queste pagine.
Il primo contatto con qualsiasi software lo si ha nella fase di installazione e
proprio da tale momento Microsoft ha voluto iniziare per descrivere il nuovo
prodotto. Nel corso degli anni, Microsoft ha cambiato in modo sostanziale il
proprio approccio: il nuovo Microsoft Windows Server 2008 prevede
un'installazione minimale, lasciando poi la possibilità di aggiungere nuovi
elementi solo qualora siano necessari.
I vantaggi citati da Microsoft in relazione a questa modalità di installazione
sono molteplici: una minor quantità di codice installato ha benefici in termini
di performance, inoltre la "superficie esposta" si riduce, a tutto vantaggio
della sicurezza. A ciò si deve aggiungere anche una considerazione di ordine
pratico: minor codice installato significa anche minor codice da aggiornare,
traducibile in minor tempo da dedicare alle fasi di update, con un'ulteriore
riduzione dei rischi riconducibile ad eventuali patch non installate.