Radeon R9 290X: AMD ridefinisce la scheda top di gamma

Al debutto la nuova proposta di fascia alta di AMD per il mercato delle schede video desktop, basata sulla nuova GPU nota con il nome in codice di Hawaii. L'architettura alla base rimane quella delle GPU Tahiti, migliorata e affinata oltre che notevolmente velocizzata grazie all'aumento degli stream processors e al bus memoria da 512bit. Il tutto condito da un prezzo di listino molto aggressivo, e da prestazioni allineate a quelle di GeForce GTX Titan
di Paolo Corsini pubblicato il 24 Ottobre 2013 nel canale Schede VideoAMDGeForceRadeonNVIDIA
Introduzione
Sono trascorse circa 3 settimane dal debutto delle schede AMD Radeon R7 269X, R9 270X R9 280X, modelli che abbiamo avuto modo di analizzare tanto dal punto di vista architetturale come da quello delle prestazioni velocistiche con questi due articoli. Non siamo rimasti di certo colpiti dalla tecnologia di questi prodotti in quanto si tratta di novità solo osservando ai nomi scelti da AMD: tutte queste schede sono basate su GPU già presenti da tempo sul mercato, riproposte in declinazioni differenti in termini di frequenze di clock rispetto ai modelli della famiglia Radeon HD 7000 dai quali derivano.
Dove AMD ha introdotto interessanti novità è nel posizionamento di mercato dei prodotti, con prezzi particolarmente aggressivi rispetto sia a quanto praticato in precedenza sia alla concorrente NVIDIA. D'altro canto non poteva essere che questo l'approccio scelto dall'azienda americana: al momento attuale la tecnologia produttiva più sofisticata a disposizione sul mercato tanto da AMD come da NVIDIA è quella a 28 nanometri, in attesa che la taiwanese TSMC completi lo sviluppo del nuovo processo a 20 nanometri atteso per il prossimo anno. Sarà solo con quella tecnologia che vedremo alla luce le prime GPU basate su nuove architetture, capaci di differenziarsi in misura marcata rispetto a quanto ora disponibile sul mercato.
Politica di prezzi più aggressiva e nuovi marchi commerciali sono quindi la strategia seguita da AMD per i segmenti di fascia medio basa e media nel mercato delle schede video. Una novità non poteva tuttavia mancare ed è annunciata quest'oggi: si tratta del modello Radeon R9 290X, la prima scheda basata su GPU nota con il nome in codice di Hawaii che AMD ha anticipato circa 1 mese fa in occasione del proprio evento stampa tenutosi proprio alle isole Hawaii.
Nuova GPU, quindi, che eredita l'architettura della soluzione Tahiti portando superiori prestazioni velocistiche e spingendo al massimo le potenzialità del processo produttivo a 28 nanometri. Aumentano gli stream processors, o Radeon Cores come preferisce chiamarli AMD, passando dai precedenti 2.048 sino agli attuali 2.816 ma lasciando di fatto invariata l'architettura alla base. Come vedremo in seguito sono varie le novità ma possiamo parlare di una evoluzione dell'architettura Graphics Core Next più che di una rivoluzione: nuovamente sono i 28 nanometri a limitare AMD nel proprio sviluppo tecnologico ma lo stesso dobbiamo dire di NVIDIA nell'evoluzione delle proprie più recenti schede video.
CPU |
Radeon R9 290X | Radeon R9 280X | Radeon HD 7990 | Radeon HD 7970 GHz Edition |
Radeon HD 7970 | Radeon HD 7950 |
tipo GPU | Hawaii | Tahiti | Tahiti | Tahiti | Tahiti | Tahiti |
stream processors | 2.816 | 2.048 | 2x2.048 | 2.048 | 2.048 | 1.792 |
base clock GPU | ??? MHz | 850 MHz | 950 MHz | 1.000 MHz | 925 MHz | 800 MHz |
boost clock GPU | 1.000 MHz | 1.000 MHz | 1.000 MHz | 1.050 MHz | - | 925 MHz |
ROPs | 64 | 32 | 2x32 | 32 | 32 | 32 |
TMU | 176 | 128 | 2x128 | 128 | 128 | 112 |
clock memoria | 5.000 MHz | 6.000 MHz | 6.000 MHz | 6.000 MHz | 5.500 MHz | 5.000 MHz |
dotazione memoria | 4 Gbytes | 3 Gbytes | 2x3 Gbytes | 3 Gbytes | 3 Gbytes | 3 Gbytes |
bandwidth memoria | 320 GB/s | 288 GB/s | 2x288 GB/s | 288 GB/s | 264 GB/s | 240 GB/s |
bus memoria | 512 bit | 384 bit | 2x384 bit | 384 bit | 384 bit | 384 bit |
alimentazione | 8pin+6pin | 8pin+6pin | 8pin+8pin | 8pin+6pin | 2x6pin | 2x6pin |
A dispetto dell'aumentata complessità della GPU AMD ha mantenuto una frequenza di clock elevata, indicata in 1.000 MHz quale massimo: anche per R9 290X AMD sceglie quindi di riportare il solo dato di Boost Clock e non la frequenza di clock di default della GPU, così come fatto per le altre schede della famiglia presentate nelle scorse settimane. Cambia il bus memoria che incrementa dai 384bit delle soluzioni Radeon HD 7900 sino agli attuali 512bit: si tratta della stessa ampiezza del bus memoria della scheda Radeon HD 2900XT dell'anno 2007, il modello basato su GPU R520 ben noto agli appassionati quale picco verso il basso nell'evoluzione tecnologica delle schede video dell'azienda americana. Il nuovo bus mantiene memoria GDDR5 con frequenza di clock di 1.250 MHz (5 GHz effettivi), per una bandwidth massima teorica che tocca il valore record di 320 Gbytes al secondo.
Quello Hawaii è un chip più complesso di Tahiti: da questo un aumento della superficie del die di circa il 24% dai precedenti 352 millimetri quadrati sino agli attuali 438. E' incrementato in misura maggiore il numero di transistor, da 4,3 miliardi di Tahiti sino ai 6,2 miliardi di Hawaii, a testimoniare il lavoro fatto da AMD nel rendere più complessa ed efficace l'architettura Graphics Core Next pur cercando di mantenere la superficie del die su dimensioni non proibitive in termini di costi di produzione. Segnaliamo come Hawaii, per quanto massiccio, non sia il chip video più grande attualmente presente sul mercato: questo titolo spetta a GK110 di NVIDIA con i 521 millimetri quadrati di superficie che integrano circa 7,1 miliardi di transistor.