XGI Volari Duo V8 Ultra: il terzo antagonista

La storia insegna che indipendentemente dalla natura del conflitto, di norma il numero di contendenti è pari a due. Tale affermazione è risultata essere vera in passato, come oggi, sia per schede video che per cpu. E’ possibile che un terzo concorrente si presenti alle porte dell’accesa diatriba nel mercato chip grafici?
di Raffaele Fanizzi pubblicato il 15 Marzo 2004 nel canale Schede VideoIntroduzione
Riprendendo quanto scritto nel cappelletto, abbiamo visto nel passato come l’obiettivo di raggiungere la leadership di un mercato dinamico ad elevato contenuto tecnologico quale è quello delle CPU o delle GPU, sia raramente alla portata di più di due aziende. E’ difficile, infatti, che numerosi competitori abbiano le risorse economiche e tecnologiche oltre al know-how necessario per sopravvivere ed imporsi.
In passato la leadership di 3dfx è tramontata dopo un’accesissima battaglia commerciale con nVidia e delle varie aziende che offrivano alternative, solo ATi è andata avanti diventando di fatto l’attuale antagonista dell’azienda americana. Matrox si è tirata fuori dalle schede video dedicate ai videogames visti gli elevati costi in termini di ricerca e sviluppo che contraddistinguono questo mercato. S3, dopo il fallimentare progetto Virge ed il poco fortunato Savage, solo recentemente sembra essersi risvegliata (dopo essere stata acquisita da VIA Technologies) con il DeltaChrome.
Due anni fa, Silicon Integrated System (SiS), uno dei più grandi produttori di chipset, dopo una lunga storia come costruttore di soluzioni video integrate, decise di addentrarsi all’interno del mercato dei processori grafici dedicati alla commercializzazione retail. Nacque così il progetto Xabre, un chip proposto in quattro differenti versioni (Xabre 80, Xabre 200, Xabre 400 e Xabre 600) che ebbe un successo piuttosto limitato. Nonostante il numero di produttori taiwanesi che decisero di adottare questa tecnologia non sia stato disastroso, il mercato guardò con scetticismo questa GPU a causa di alcune soluzioni tecniche poco felici.
Xabre 400, il più famoso e diffuso della famiglia Xabre, era compatibile DirectX 8 e supportava i Pixel Shader 1.1 in hardware. In quanto ai Vertex Shader, SiS implementò una tecnologia ibrida software-hardware che consisteva nel far eseguire alcuni calcoli di trasformazione ed illuminazione alla CPU ed altri alla GPU. Secondo l’azienda di Taipei, infatti, i processori di sistema erano abbastanza veloci grazie alle loro istruzioni multimediali 3Dnow! e SSE da poter eseguire i calcoli senza troppe limitazioni. Tale affermazione era parzialmente vera visto che in questo modo le prestazioni della scheda video diventavano dipendenti da quelle del sistema andando in controtendenza rispetto a quello che è il trand seguito da tutti i progettisti di GPU: l’indipendenza dalla CPU.
Inoltre questo chip non supportava alcun tipo di filtro anisotropico e la qualità e le prestazioni della tecnica di antialiasing scelta erano del tutto inadeguate agli standard dell’epoca (dettati dalle schede GeForce 4 Titanium e Radeon 8500).
Visto l’insuccesso di questo prodotto e le risorse economiche necessarie per poter progettare una nuova famiglia di processori grafici, SiS poteva intraprendere due sentieri: chiudere definitivamente la divisione grafica o aprire una nuova azienda. Quest’ultima è stata la strada imboccata.
Nel maggio del 2003 la divisione grafica di SiS si distacca e fonda XGI Technologies. Inoltre il primo luglio dello stesso anno XGI acquisisce Trident Microsystems. Grazie a questa mossa, tale azienda, con sede a Taipei in Taiwan, diventa automaticamente padrona della percentuale di mercato tenuta da Trident nel settore integrato, oltre che delle sue tecnologie.