Meta, 25 milioni di dollari a Donald Trump come risarcimento per il ban social

Meta ha accettato di pagare al presidente Donald Trump 25 milioni di dollari per risolvere una causa legale del 2021 legata dalla decisione del social network di sospendere gli account di Trump dopo i disordini al Campidoglio degli Stati Uniti del 6 gennaio 2021.
di Manolo De Agostini pubblicata il 30 Gennaio 2025, alle 06:05 nel canale WebMeta
Il presidente Donald Trump ha firmato un accordo con Meta, in base al quale la società verserà 25 milioni di dollari per chiudere una causa intentata contro di lei e l'amministratore delegato Mark Zuckerberg. La causa era stata avviata dopo la sospensione di Trump da Facebook e gli altri social della galassia Meta nel 2021, in seguito all'assalto al Campidoglio del 6 gennaio.
Trump ha firmato i documenti dell'accordo nello Studio Ovale, come confermato dal suo avvocato John Coale a Business Insider. Coale ha dichiarato che una parte significativa dei 25 milioni di dollari sarà destinata alla futura biblioteca presidenziale di Trump. Anche un portavoce di Meta ha confermato l'accordo alla testata.
Durante la conference call sui risultati finanziari di Meta, Mark Zuckerberg non ha fatto riferimento all'intesa, ma ha sottolineato che il 2025 sarà un "anno importante per ridefinire il nostro rapporto con i governi".
"Ora abbiamo un'amministrazione statunitense che è orgogliosa delle nostre aziende leader, che dà priorità alla vittoria tecnologica americana e che difenderà i nostri valori e interessi all'estero", ha affermato Zuckerberg. "E sono ottimista riguardo al progresso e all'innovazione che questo può sbloccare".
Negli ultimi tempi, Zuckerberg sembra intenzionato a riallacciare i rapporti con Trump: Meta ha donato un milione di dollari al fondo per l'inaugurazione della presidenza Trump e sia Zuckerberg che sua moglie hanno partecipato all'evento, insieme ad altri esponenti del mondo tecnologico. Inoltre, la società ha rimosso il fact-checking dai suoi social.
Lo scorso settembre, Trump aveva minacciato di far arrestare Zuckerberg, accusandolo di aver "complottato" contro di lui, un'intimidazione che ha avuto il suo effetto.
Trump aveva intentato cause legali anche contro Twitter (ora X) e YouTube, nonché contro i loro dirigenti, per la sospensione dei suoi account. Tuttavia, un giudice federale ha respinto la causa contro Twitter nel 2022, mentre quella contro YouTube è stata "chiusa amministrativamente" nel 2023, secondo i documenti del tribunale.
Secondo Business Insider, Meta non è l'unica azienda ad aver effettuato donazioni alla futura biblioteca di Trump: anche ABC News ha accettato di versare 15 milioni di dollari per risolvere una causa per diffamazione intentata dal nuovo presidente.
14 Commenti
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Così imparano a "censurare" ...A quando lo stesso per l'"Era del covidiota" ?
Nessuno protegge i nostri interessi, piace o non piace in America hanno un leader al comando, mentre qui in Europa abbiamo una massa tumorale formata da burocrati incompetenti
Un leader forte, come piace tanto alle persone deboli e nostalgiche.
non trovo la faccina del "lecc@c.lo", solo queste ci assomigliano
finchè non ricambia...
Quindi avere un rappresentante politico, eletto democraticamente tra l'altro, di un certo tipo (adesso giuste o sbagliate che siano le sue idee) ti fa guadagnare automaticamente il titolo di debole e nostalgico.
Ah Gino perdonami, ma niente niente tutti quelli che non condividono le tue idee politiche li gabelli così senza criterio ? Così, per capire.
Ah Gino perdonami, ma niente niente tutti quelli che non condividono le tue idee politiche li gabelli così senza criterio ? Così, per capire.
Ho solo fatto una semplice considerazione. L'uomo forte piace alle persone deboli.
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