Google multata per 2,4 miliardi di euro in Europa: la conferma della Corte di giustizia

La Corte di giustizia europea ha confermato la multa di 2,4 miliardi di euro inflitta a Google dall'Europa nel 2017 per abuso di posizione dominante con Google Shopping. Big G ha favorito, nei suoi risultati di ricerca, il proprio servizio a danno dei concorrenti.
di Manolo De Agostini pubblicata il 10 Settembre 2024, alle 14:51 nel canale WebLa Corte di giustizia dell'Unione europea ha confermato la multa di 2,4 miliardi di euro comminata a Google dopo l'indagine antitrust conclusa dalla Commissione nel 2017 in merito a Google Shopping. Secondo l'indagine, Google ha favorito il proprio servizio a discapito dei concorrenti. La decisione era nell'aria da tempo.
Nonostante le modifiche apportate da Google per conformarsi alle normative europee, la Corte ha ritenuto che tali cambiamenti insufficienti a sanare le pratiche anticoncorrenziali. "Siamo delusi dalla decisione della Corte", ha dichiarato un portavoce della casa di Mountain View.
Il portavoce ha aggiunto che Google ha lavorato per oltre sette anni per migliorare la situazione e che il suo approccio ha generato miliardi di clic per oltre 800 servizi di shopping comparativo; tuttavia, la Corte ha valutato le misure adottate non risolutive.
La decisione arriva in un momento in cui le autorità stanno sempre più vigilando sul comportamento delle Big Tech. A marzo, l'UE ha avviato un'indagine su Alphabet, la casa madre di Google, nell'ambito del Digital Markets Act, che mira a regolamentare le pratiche commerciali delle aziende dominanti nel settore digitale.
Google sta affrontando problematiche legali anche negli Stati Uniti, dove è coinvolta in una causa antitrust contro il Dipartimento di giustizia riguardo alle sue attività pubblicitarie, dopo aver perso un'altra causa antitrust all'inizio dell'anno.
"Il caso Google Shopping è una pietra miliare nella storia delle azioni di regolamentazione contro le grandi aziende tecnologiche. È stato uno dei primi casi significativi di antitrust intentati da un'agenzia per la concorrenza contro una grande azienda digitale. E credo che questo caso abbia segnato un cambiamento cruciale nel modo in cui le aziende digitali sono state regolamentate e anche percepite", ha dichiarato Margrethe Vestager Commissario europeo per la concorrenza.
"Prima di questo caso, la convinzione prevalente era che le aziende digitali dovessero essere lasciate libere di operare. Erano viste come innovatori che guidavano il cambiamento e la crescita. Tuttavia, la decisione della Commissione europea di indagare e successivamente multare Google per aver abusato della sua posizione dominante sul mercato nel settore dei servizi di comparazione degli acquisti ha messo in discussione questa idea".
"In sostanza, il caso Google Shopping è stato un catalizzatore del cambiamento, ispirando un approccio più vigile e proattivo alla regolamentazione delle big tech e garantendo un mercato digitale più equo".
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