Xiaomi al contrattacco, causa agli USA per annullare il divieto agli investimenti

Xiaomi al contrattacco, causa agli USA per annullare il divieto agli investimenti

Xiaomi ha fatto causa ai dipartimenti del Tesoro e della Difesa degli Stati Uniti per il ban agli investimenti emesso dall'uscente amministrazione Trump. L'azienda nega di avere rapporti con l'esercito cinese e definisce la scelta "illegale e incostituzionale".

di pubblicata il , alle 15:31 nel canale Telefonia
Xiaomi
 

Tra gli ultimi atti della presidenza di Trump troviamo la decisione di inserire Xiaomi in una blacklist che bolla l'azienda come vicina all'esercito cinese. Questo accostamento, negato con forza dal produttore di smartphone ed elettronica di consumo, impone agli investitori statunitensi di cedere le partecipazioni nella società cinese entro l'11 novembre.

Questa mossa, di carattere differente rispetto a quella che ha portato gli smartphone Huawei a perdere i servizi Google, rappresenta comunque un problema per Xiaomi, sia d'immagine che di business. Ed è per questi motivi che Xiaomi ha depositato una denuncia contro i dipartimenti della Difesa e del Tesoro statunitensi per uscire dalla blacklist. Secondo l'azienda la decisione è "illegale e incostituzionale".

Xiaomi ribadisce con forza di non avere legami con le forze armate cinesi e afferma che il blocco degli investimenti potrebbe portare "danni immediati e irreparabili" sul fronte economico, dato che un numero sostanziale di azionisti è statunitense - tre dei suoi azionisti più importanti sono i gruppi di investimento statunitensi BlackRock, Vanguard Group e State Street, senza dimenticare una partecipazione da parte di Qualcomm.

Inoltre, si puntualizza come il 75% dei diritti di voto nel consiglio di amministrazione appartenga ai cofondatori Lin Bin e Lei Jun, e non ci siano persone o realtà legate all'esercito nella struttura societaria. Se la nuova amministrazione non interverrà per sovvertire la decisione, le restrizioni contro Xiaomi entreranno in vigore il 15 marzo. Al momento la presidenza Biden non sembra intenzionata a cambiare l'atteggiamento degli States nei confronti della Cina o delle sue aziende, anche se va detto che al momento le preoccupazioni del nuovo Presidente sono tutte legate alla pandemia e all'economia.

31 Commenti
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Axios200631 Gennaio 2021, 17:49 #1
Che ridicoli... parlano di "illegale e incostituzionale" in una nazione retta da una dittatura pseudo comunista dove tra dumping e schiavitu' abbassano il costo del lavoro e rifilano paccottiglia a mezzo mondo...
Sandro kensan31 Gennaio 2021, 18:52 #2
Ma le aziende che hanno a che fare con l'esercito americano che facciamo?
riaw31 Gennaio 2021, 19:06 #3
Originariamente inviato da: Sandro kensan
Ma le aziende che hanno a che fare con l'esercito americano che facciamo?


non vendono in cina.
Takuya31 Gennaio 2021, 19:16 #4
Originariamente inviato da: Sandro kensan
Ma le aziende che hanno a che fare con l'esercito americano che facciamo?


Non vorrai mica che applichino a loro stessi le regole che applicano agli altri?
frankie31 Gennaio 2021, 19:48 #5
Secondo me negli USA bisognerebbe esportare un po' di democrazia...
Sandro kensan31 Gennaio 2021, 22:01 #6
Originariamente inviato da: Takuya
Non vorrai mica che applichino a loro stessi le regole che applicano agli altri?


Eh già. Gli americani so' furbi. Però andare d'accordo con queste regole non si può proprio. Farsi una democrazia tagliata su misura alle proprie convenienze non è il massimo della democraticità. Salo a noi italiani e ai nostri giornalisti questa cosa va bene. I cinesi si lamentano.
cdimauro31 Gennaio 2021, 22:14 #7
Originariamente inviato da: Axios2006
Che ridicoli... parlano di "illegale e incostituzionale" in una nazione retta da una dittatura pseudo comunista dove tra dumping e schiavitu' abbassano il costo del lavoro e rifilano paccottiglia a mezzo mondo...

Un cumulo di sciocchezze e luoghi comuni concentrati in poche righe.

D'altra parte è Axios2006...
Tedturb031 Gennaio 2021, 22:58 #8
Originariamente inviato da: Sandro kensan
Eh già. Gli americani so' furbi. Però andare d'accordo con queste regole non si può proprio. Farsi una democrazia tagliata su misura alle proprie convenienze non è il massimo della democraticità. Salo a noi italiani e ai nostri giornalisti questa cosa va bene. I cinesi si lamentano.


Quando in cina ci sara' rispetto della proprieta' intellettuale altrui, e dei diritti umani (non scrivo nemmeno quelli dei lavoratori), nonche' delle leggi internazionali e dei confini, non diro' piu nulla. Fino ad allora facci il favore e taci sulla questione. Estromettere aziende nate e ingrassate sul furto sistematico della proprieta' intellettuale altrui, in un mercato palesemente distorto a sfavore degli stranieri e' doveroso.
Il governante che non lo fa (e soprattutto quello che fa gli interessi cinesi come i nostrani cinque stalle) e' immediatamente da processare per alto tradimento alla nazione, e tradimento degli gli interessi dei propri contribuenti ed elettori.
Sandro kensan01 Febbraio 2021, 00:17 #9
Originariamente inviato da: Tedturb0
Quando in cina ci sara' rispetto della proprieta' intellettuale altrui, e dei diritti umani (non scrivo nemmeno quelli dei lavoratori), nonche' delle leggi internazionali e dei confini, non diro' piu nulla. Fino ad allora facci il favore e taci sulla questione. Estromettere aziende nate e ingrassate sul furto sistematico della proprieta' intellettuale altrui, in un mercato palesemente distorto a sfavore degli stranieri e' doveroso.
Il governante che non lo fa (e soprattutto quello che fa gli interessi cinesi come i nostrani cinque stalle) e' immediatamente da processare per alto tradimento alla nazione, e tradimento degli gli interessi dei propri contribuenti ed elettori.


Notte, ci vediamo al prossimo post sulla Cina o sull'America.
Dark_Lord01 Febbraio 2021, 12:44 #10
Però i cinesi che bloccano tutte le aziende occidentali lì da loro, quello va bene.
Ridicoli e arroganti

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