Xiaomi al contrattacco, causa agli USA per annullare il divieto agli investimenti

Xiaomi ha fatto causa ai dipartimenti del Tesoro e della Difesa degli Stati Uniti per il ban agli investimenti emesso dall'uscente amministrazione Trump. L'azienda nega di avere rapporti con l'esercito cinese e definisce la scelta "illegale e incostituzionale".
di Manolo De Agostini pubblicata il 31 Gennaio 2021, alle 15:31 nel canale TelefoniaXiaomi
31 Commenti
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Io non capisco questo modo di ragionare come se ci fosse una gara fra USA e Cina a chi è più cattivo, qui si parla del fatto che un'azienda straniera è stata discriminata sulla base di accuse mai dimostrate, cosa fanno i cinesi a casa loro non è rilevante, e come se davanti alle immagini di un gruppo di poliziotti che pesta a morte uno straniero si giustificasse il tutto dicendo "E ma non lo sai? A casa loro i dissidenti vengono impiccati in piazza"
https://yro.slashdot.org/story/21/0...on-social-media
Conferma tante cose
Il governante che non lo fa (e soprattutto quello che fa gli interessi cinesi come i nostrani cinque stalle) e' immediatamente da processare per alto tradimento alla nazione, e tradimento degli gli interessi dei propri contribuenti ed elettori.
Tendenzialmente potrei essere circa d'accordo. Ma se certe idee/progetti/lavori e altro sono state "copiate" è anche perché qualcuno ha localizzato tantissima produzione la, spesso al fine di marginare di più.
È ovvio che non sia una giustificazione ma non si può nemmeno cascare troppo dal pero.
invece cosa fanno le azienda a casa loro E' rilevane.
Se un'azienda a casa sua è sospettata di essere sotto il controllo dell'esercito non la prendi come fornitore degli apparati di comunicazione del tuo esercito.
esattamente per lo stesso motivo per cui se sospetti che un poliziotto cinese massacra le persone a manganellate non lo assumi come babysitter per i tuoi bambini. non è complicato...
Le guerre del futuro si combatteranno a suon di dollaroni e posti di lavoro, e i cinesi l'hanno già capito da un pezzo, ecco perché LORO discriminano le aziende occidentali a casa loro, ma appena una loro azienda viene discriminata qui da noi ecco che scoppia la tragedia, e poi c'è gente qua che ha anche il coraggio di difenderli...
Da una parte c'è la questione se l'amministrazione USA avesse diritto o meno di mettere Xiaomi in quella black list sulla base di accuse che non sono state provate e che la controparte rigetta, e qui ovviamente sarà materia dei giudici stabilire se si è operato in modo corretto, dall'altra il punto è che qui indipendentemente dal fatto che sia giusto o sbagliato c'è chi vorrebbe giustificare il tutto con una sorta di "legge del taglione" che dice che se un azienda americana riceve un torto in Cina allora anche un azienda cinese deve ricevere lo stesso trattamento, che trovo davvero privo di senso.
È ovvio che non sia una giustificazione ma non si può nemmeno cascare troppo dal pero.
Quindi se USA/Germania/Francia/UK avessero investito in italia e localizzato la produzione in italia invece che in Cina, era OK che noi si fregassero loro segreti industriali e si consentisse la violazione sistematica di brevetti con la nostra magistratura ad ignorare sistematicamente le procedure di infrazione di brevetti di soggetti esteri da parte di soggetti italiani?
Giusto per capirci, e non cascare troppo dal pero
Ridicoli e arroganti
Guarda che Apple e Microsoft fanno profitti da record in Cina
Giusto per capirci, e non cascare troppo dal pero
Dipende se quei brevetti sono validi anche in Italia (o in Cina). Se lo sono non hai problemi a far riconoscere i tuoi diritti, che sia in Italia o in Cina, per esempio la Ferrero è riuscita a vincere in la causa contro una ditta cinese che produceva copie del suo Rocher ottenendone il ritiro dal mercato e i danni: http://www.leggicinesi.it/giurispru...nza_Ferrero.pdf
Dipende se quei brevetti sono validi anche in Italia (o in Cina). Se lo sono non hai problemi a far riconoscere i tuoi diritti, che sia in Italia o in Cina, per esempio la Ferrero è riuscita a vincere in la causa contro una ditta cinese che produceva copie del suo Rocher ottenendone il ritiro dal mercato e i danni: http://www.leggicinesi.it/giurispru...nza_Ferrero.pdf
Io non sono addentro a queste questioni ma chi sparla della Cina lo fa in seguito ai mass media che hanno il chiaro obiettiva anche se non dichiarato di diffamare la Cina e di adulare l'America. Queste due informazioni che citi sono un chiaro esempio di come alla gente viene inculcato dalla propaganda occidentale quello che viene deciso ai piani alti del sistema americano cui tutti si adeguano in primis i giornalisti italiani.
Sentenza Ferrero v. Mengtesha (Zhangjiagang) Food Co., Ltd e Zhengyuan Distribution Co., Ltd Traduzione a cura di Vittoria Lu
Mi pare di avere capito che il prodotto deve essere famoso e non famoso in generala o in altri paesi ma famoso in Cina anzi, visto che la Cina è immensa, famoso nel luogo del presunto reato.
Mi pare di avere capito che la sentenza di primo grado non abbia riconosciuto la unicità e specificità dell'incarto e della confezione del cioccolatino per cui credo abbia rigettato l'istanza. Questa mi pare la sentenza seguente a quella di primo grado.
Ho letto solo metà sentenza ma ho capito che Rocher è entrato nel mercato cinese nel 1988 e che solo due anni dopo, nel 1990, la Mengtesha abbia fatto l'imitazione. Si parla veramente di poco, 2 anni. In due anni i cioccolatini Rocher sono diventati famosi? Può essere se la campagna pubblicitaria è stata forte. Comunque mi pare che i cinesi siano di manica larga se hanno riconosciuto la clonazioni di un prodotto arrivato in Cina solo due anni prima.
Anche qui si dimostra coma la propaganda occidentale abbia influito sulle menti dei miei concittadini riguardo alla Cina e al fatto che non c'è tutela dei prodotti occidentali. Poi ci saranno pure gli esempi contrari ma ci si addentra nella complessità di un paese e non è più tutto nero o bianco come ci raccontano.
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