Huawei: problemi anche per la fornitura di display OLED. LG cede al ban, Samsung richiede la licenza speciale

Huawei: problemi anche per la fornitura di display OLED. LG cede al ban, Samsung richiede la licenza speciale

I problemi di fornitura per Huawei potrebbero riguardare anche altri componenti fondamentali dei suoi smartphone, come ad esempio gli schermi, con il nuovo ban USA. Samsung Display ha chiesto la licenza speciale per poter continuare a fornire i suoi pannelli AMOLED al colosso cinese, LG getta la spugna

di pubblicata il , alle 13:21 nel canale Telefonia
HuaweiSamsungLG
 

Le restrizioni applicate dal presidente USA Donald Trump nei confronti di Huawei, stanno colpendo fortemente l'azienda cinese, che si trova sempre più nell'impossibilità di recuperare dai normali fornitori i componenti necessari per la costruzione dei suoi smartphone.

Le restrizioni dell'amministrazione statunitense impongono non solo alle aziende americane di non avere rapporti commerciali con le compagnie cinesi identificate come pericolose per la sicurezza degli Stati Uniti, ma si applicano anche alle aziende estere, impossibilitate a vendere componenti che siano sviluppati usando macchinari o software creati negli USA, a meno di non ottenere una speciale licenza. Senza tale licenza chi collaborasse con Huawei finirebbe a sua volta nella Entity List - la lista degli indesiderati - e tagliata fuori dai rapporti commerciali con gli Stati Uniti.

Abbiamo visto come il ban abbia coinvolto in primis i processori, con Huawei alla ricerca di soluzioni alternative per l'approvvigionamento di chip. È notizia dell'altro giorno che le coreane Samsung e SK hynix hanno intenzione sospendere la vendita di chip al colosso cinese a partire dal 15 settembre, giorno in cui entreranno in vigore le nuove restrizioni decise ad agosto dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, per evitare ritorsioni.

Le due aziende hanno chiesto la licenza speciale, ma in attesa che venga approvata o no, stanno approntando le misure necessarie per sottostare al ban.

Problemi di fornitura anche per i display OLED

I problemi per Huawei potrebbero riguardare anche altri componenti fondamentali dei suoi smartphone, come ad esempio gli schermi. Samsung Display ha chiesto la licenza speciale per poter continuare a fornire i suoi pannelli AMOLED al colosso cinese, visto che Huawei è il suo terzo maggiore cliente, dopo Apple e Samsung Electronics.

Sembrerebbe che LG Display abbia deciso di non chiederla e sospendere le spedizioni visto che per l'altra coreana Huawei rappresenta invece un cliente molto più piccolo.

Huawei da tempo sta provando a correre ai ripari e aveva iniziato a sviluppare soluzioni casalinghe anche per i circuiti integrati per i pannelli OLED, ma tutto ciò richiede tempo.

20 Commenti
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Paganetor11 Settembre 2020, 14:39 #1
stanno cercando di fargli terra bruciata attorno.

Attenzione perché magari riescono ad "ammazzarli", ma magari (come con il loro nuovo sistema operativo per telefoni) mettono in piedi una produzione propria e asfaltano gli altri produttori...
megthebest11 Settembre 2020, 14:58 #2
Originariamente inviato da: Paganetor
stanno cercando di fargli terra bruciata attorno.

Attenzione perché magari riescono ad "ammazzarli", ma magari (come con il loro nuovo sistema operativo per telefoni) mettono in piedi una produzione propria e asfaltano gli altri produttori...


per la sana concorrenza vorrei che fosse così, ma quando non puoi produrre i tuoi processori (Kirin in pratica è morto come progetto) o affidarti ai maggiori fornitori di memorie, schermi, altro.. allora sei tagliato fuori per forza di cose, e non solo in USA ma proprio azzerato anche nella madrepatria Cina..
jepessen11 Settembre 2020, 15:15 #3
Originariamente inviato da: megthebest
per la sana concorrenza vorrei che fosse così, ma quando non puoi produrre i tuoi processori (Kirin in pratica è morto come progetto) o affidarti ai maggiori fornitori di memorie, schermi, altro.. allora sei tagliato fuori per forza di cose, e non solo in USA ma proprio azzerato anche nella madrepatria Cina..


Con la differenza che se vuole la madrepatria Cina ti da tanti di quei fondi che potrai produrre cosi' tanti OLED e processori da metterli come regali nei sacchetti delle patatine...
RaZoR9311 Settembre 2020, 15:22 #4
Originariamente inviato da: jepessen
Con la differenza che se vuole la madrepatria Cina ti da tanti di quei fondi che potrai produrre cosi' tanti OLED e processori da metterli come regali nei sacchetti delle patatine...
La Cina sta provando ad ottenere l'indipendenza lato semiconduttori da anni ("Made in China 2025", con investimenti da decine di miliardi specialmente nel campo NAND e DRAM. è ancora indietro di molteplici generazioni rispetto a USA, Corea e Taiwan, con le NAND che sono le più competitive e probabilmente GPU e litografia più indietro. Probabilmente neanche fra 10 anni la Cina sarà in grado di essere alla pari di TSMC.
megthebest11 Settembre 2020, 15:32 #5
Originariamente inviato da: jepessen
Con la differenza che se vuole la madrepatria Cina ti da tanti di quei fondi che potrai produrre cosi' tanti OLED e processori da metterli come regali nei sacchetti delle patatine...


Originariamente inviato da: RaZoR93
La Cina sta provando ad ottenere l'indipendenza lato semiconduttori da anni ("Made in China 2025", con investimenti da decine di miliardi specialmente nel campo NAND e DRAM. è ancora indietro di molteplici generazioni rispetto a USA, Corea e Taiwan, con le NAND che sono le più competitive e probabilmente GPU e litografia più indietro. Probabilmente neanche fra 10 anni la Cina sarà in grado di essere alla pari di TSMC.


Infatti leggevo che SMIC
"Nel quarto trimestre del 2019 SMIC ha avviato la produzione in volumi col suo nodo FinFET a 14nm.
SMIC è in ritardo di quasi tre anni rispetto TSMC ma ciò è comprensibile considerando i grandi investimenti necessari per il miglioramento delle tecniche litografiche.
SMIC ha rilasciato la seguente dichiarazione: “N+1 è destinato per la produzione di chip di fascia bassa; permette di ridurre i costi del 10 percento rispetto ai 7nm della concorrenza“.(peccato che si prevede la disponibilità non prima del 2021 inoltrato e con i problemi e dubbi ancora elevati circa la capacità di terminare lo sviluppo...)
paolol6111 Settembre 2020, 17:07 #6
Bhe loro ci provano, perche costretti, ma noi Europei ??? che facciamo zzzzzzzzz
megthebest11 Settembre 2020, 17:11 #7
Originariamente inviato da: paolol61
Bhe loro ci provano, perche costretti, ma noi Europei ??? che facciamo zzzzzzzzz


stiamo nel mezzo, senza batter ciglio... in pratica L'Europa, come sempre sta a guardare e si inchina a dx o sx in base agli eventi...
pengfei11 Settembre 2020, 17:13 #8
Originariamente inviato da: paolol61
Bhe loro ci provano, perche costretti, ma noi Europei ??? che facciamo zzzzzzzzz


Ma le arance che produciamo noi gli americani se le sognano
RaZoR9311 Settembre 2020, 21:10 #9
Originariamente inviato da: megthebest
Infatti leggevo che SMIC
"Nel quarto trimestre del 2019 SMIC ha avviato la produzione in volumi col suo nodo FinFET a 14nm.
SMIC è in ritardo di quasi tre anni rispetto TSMC ma ciò è comprensibile considerando i grandi investimenti necessari per il miglioramento delle tecniche litografiche.
SMIC ha rilasciato la seguente dichiarazione: “N+1 è destinato per la produzione di chip di fascia bassa; permette di ridurre i costi del 10 percento rispetto ai 7nm della concorrenza“.(peccato che si prevede la disponibilità non prima del 2021 inoltrato e con i problemi e dubbi ancora elevati circa la capacità di terminare lo sviluppo...)
TSMC ha già in produzione di massa i 5nm. 3 anni mi sembra molto ottimistico.
Qarboz11 Settembre 2020, 22:09 #10
IMHO il processo produttivo è il problema minore; non raggiungeranno i 7nm domani mattina, ma investendo in R&D fra un po' di tempo ci possono arrivare ed andare oltre. Il grosso ostacolo per produrre i microprocessori sono i progetti. Se non ho perso un qualche passaggio della vicenda mi risulta che anche ARM non può fornire tecnologia a Huawei, di conseguenza risulterebbe impossibile, per Huawei stessa, iniziare progetti di quella portata per avere chip pronti per il 2022 (ipotizzo che in questi mesi abbiano ordinato un buon numero di pezzi per avere il 2021 coperto). IMHO per avere prodotti in linea con il mercato occorrono non meno di 10 anni di studi, simulazioni, test, ecc. supponendo abbiano/trovino le persone giuste. Ed oltretutto, ammesso riescano nell'impresa di produrre chip con buone prestazioni, non è detto che alla fine quello che esce dalla fonderia sia economicamente vantaggioso

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