Huawei: problemi anche per la fornitura di display OLED. LG cede al ban, Samsung richiede la licenza speciale

I problemi di fornitura per Huawei potrebbero riguardare anche altri componenti fondamentali dei suoi smartphone, come ad esempio gli schermi, con il nuovo ban USA. Samsung Display ha chiesto la licenza speciale per poter continuare a fornire i suoi pannelli AMOLED al colosso cinese, LG getta la spugna
di Roberto Colombo pubblicata il 11 Settembre 2020, alle 13:21 nel canale TelefoniaHuaweiSamsungLG
Le restrizioni applicate dal presidente USA Donald Trump nei confronti di Huawei, stanno colpendo fortemente l'azienda cinese, che si trova sempre più nell'impossibilità di recuperare dai normali fornitori i componenti necessari per la costruzione dei suoi smartphone.
Le restrizioni dell'amministrazione statunitense impongono non solo alle aziende americane di non avere rapporti commerciali con le compagnie cinesi identificate come pericolose per la sicurezza degli Stati Uniti, ma si applicano anche alle aziende estere, impossibilitate a vendere componenti che siano sviluppati usando macchinari o software creati negli USA, a meno di non ottenere una speciale licenza. Senza tale licenza chi collaborasse con Huawei finirebbe a sua volta nella Entity List - la lista degli indesiderati - e tagliata fuori dai rapporti commerciali con gli Stati Uniti.
Abbiamo visto come il ban abbia coinvolto in primis i processori, con Huawei alla ricerca di soluzioni alternative per l'approvvigionamento di chip. È notizia dell'altro giorno che le coreane Samsung e SK hynix hanno intenzione sospendere la vendita di chip al colosso cinese a partire dal 15 settembre, giorno in cui entreranno in vigore le nuove restrizioni decise ad agosto dal Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti, per evitare ritorsioni.
Le due aziende hanno chiesto la licenza speciale, ma in attesa che venga approvata o no, stanno approntando le misure necessarie per sottostare al ban.Problemi di fornitura anche per i display OLED
I problemi per Huawei potrebbero riguardare anche altri componenti fondamentali dei suoi smartphone, come ad esempio gli schermi. Samsung Display ha chiesto la licenza speciale per poter continuare a fornire i suoi pannelli AMOLED al colosso cinese, visto che Huawei è il suo terzo maggiore cliente, dopo Apple e Samsung Electronics.
Sembrerebbe che LG Display abbia deciso di non chiederla e sospendere le spedizioni visto che per l'altra coreana Huawei rappresenta invece un cliente molto più piccolo.
Huawei da tempo sta provando a correre ai ripari e aveva iniziato a sviluppare soluzioni casalinghe anche per i circuiti integrati per i pannelli OLED, ma tutto ciò richiede tempo.
20 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoAttenzione perché magari riescono ad "ammazzarli", ma magari (come con il loro nuovo sistema operativo per telefoni) mettono in piedi una produzione propria e asfaltano gli altri produttori...
Attenzione perché magari riescono ad "ammazzarli", ma magari (come con il loro nuovo sistema operativo per telefoni) mettono in piedi una produzione propria e asfaltano gli altri produttori...
per la sana concorrenza vorrei che fosse così, ma quando non puoi produrre i tuoi processori (Kirin in pratica è morto come progetto) o affidarti ai maggiori fornitori di memorie, schermi, altro.. allora sei tagliato fuori per forza di cose, e non solo in USA ma proprio azzerato anche nella madrepatria Cina..
Con la differenza che se vuole la madrepatria Cina ti da tanti di quei fondi che potrai produrre cosi' tanti OLED e processori da metterli come regali nei sacchetti delle patatine...
Infatti leggevo che SMIC
"Nel quarto trimestre del 2019 SMIC ha avviato la produzione in volumi col suo nodo FinFET a 14nm.
SMIC è in ritardo di quasi tre anni rispetto TSMC ma ciò è comprensibile considerando i grandi investimenti necessari per il miglioramento delle tecniche litografiche.
SMIC ha rilasciato la seguente dichiarazione: “N+1 è destinato per la produzione di chip di fascia bassa; permette di ridurre i costi del 10 percento rispetto ai 7nm della concorrenza“.(peccato che si prevede la disponibilità non prima del 2021 inoltrato e con i problemi e dubbi ancora elevati circa la capacità di terminare lo sviluppo...)
stiamo nel mezzo, senza batter ciglio... in pratica L'Europa, come sempre sta a guardare e si inchina a dx o sx in base agli eventi...
Ma le arance che produciamo noi gli americani se le sognano
"Nel quarto trimestre del 2019 SMIC ha avviato la produzione in volumi col suo nodo FinFET a 14nm.
SMIC è in ritardo di quasi tre anni rispetto TSMC ma ciò è comprensibile considerando i grandi investimenti necessari per il miglioramento delle tecniche litografiche.
SMIC ha rilasciato la seguente dichiarazione: “N+1 è destinato per la produzione di chip di fascia bassa; permette di ridurre i costi del 10 percento rispetto ai 7nm della concorrenza“.(peccato che si prevede la disponibilità non prima del 2021 inoltrato e con i problemi e dubbi ancora elevati circa la capacità di terminare lo sviluppo...)
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