Addio Optane e memoria 3D XPoint, Intel ha deciso: il futuro è CXL
Intel ha preso la decisione di chiudere la divisione Optane: stop allo sviluppo di nuovi prodotti, così come della memoria 3D XPoint. L'azienda punterà su CXL, uno standard aperto creato da lei stessa e che il mercato predilige.
di Manolo De Agostini pubblicata il 29 Luglio 2022, alle 08:01 nel canale StorageIntelOptane3D XPoint
Intel ha annunciato la morte del business Optane e, di conseguenza, della memoria 3D XPoint. La tecnologia partorita insieme a Micron (ma quest'ultima si era già chiamata fuori senza praticamente mai portare un prodotto sul mercato) cede il passo a Compute Express Link (CXL), standard aperto - peraltro creato dalla stessa Intel.
La notizia è arrivata a margine dei brutti conti trimestrali del Q2 2022 e comporta, peraltro, un impatto sulle finanze dell'azienda di 559 milioni di dollari tra svalutazioni e costi d'inventario. "Dopo attenta considerazione, Intel prevede di interrompere lo sviluppo di prodotti nell'ambito della propria attività Optane. Ci impegniamo a supportare i clienti Optane durante la transizione", ha dichiarato un portavoce.
I più attenti alle evoluzioni del mercato sapevano da tempo che per il business Optane "buttava male". Micron decise nel marzo 2021 di "cessare lo sviluppo di 3D XPoint con effetto immediato" e vendere (a Texas Instruments) la fabbrica a Lehi, nello Utah, dedicata alla produzione della memoria. Lasciò quindi Intel senza impianti produttivi dedicati a 3D XPoint.
Sul fronte Intel, invece, lo stop alla realizzazione di soluzioni Optane per il mondo dei PC desktop e workstation e la decisione di uscire dal mercato delle NAND con la vendita del business a SK hynix avevano già fatto intuire l'epilogo. Ci chiedevamo solo quando sarebbe arrivato e quel momento è ora. "In totale, ora abbiamo chiuso sei business dal mio ritorno, ottenendo circa 1,5 miliardi di dollari per investimenti in linea con la nostra strategia IDM2.0", ha commentato il CEO Pat Gelsinger.
La memoria 3D XPoint era nata per rivoluzionare la gerarchia di processo dei dati, proponendosi come una memoria a bassissima latenza capace di agire sia come DRAM che come NAND, molto più densa e quindi in grado di assolvere svariati compiti: Intel ha provato a proporla come "cache" per velocizzare i PC con hard disk, come soluzione di storage pura e, infine, come modulo DIMM nel mondo server, in affiancamento o sostituzione alla classica DRAM.
Nonostante l'evoluzione, le soluzioni Optane richiedevano anche interventi al software e questo sicuramente ne ha frenato l'evoluzione. Inoltre, Optane è sempre rimasta una tecnologia "solo Intel" e questo, sinceramente, non ne ha facilitato la diffusione. La scelta di Intel è quindi saggia, anche considerato il seguito di CXL.
6 Commenti
Gli autori dei commenti, e non la redazione, sono responsabili dei contenuti da loro inseriti - infoCredo sia un modo elegante per dire "riscrivere completamente i programmi"; un po' come i giochi su PS3, al tempo.
Un altro problema citato dal massimo dirigente è il software, che deve essere modificato affinché sfrutti al meglio la memoria 3D XPoint. "La latenza di accesso richiede importanti cambiamenti nelle applicazioni destinate ai datacenter per cogliere i massimi benefici di 3D XPoint. Questi cambiamenti sono complessi e necessitano di molto tempo, anni di sforzo industriale per portare a un'ampia adozione".
Evidentemente le difficoltà e i costi hanno reso impossibile questo, senza un successo di mercato mancano gli investimenti che possono portare ad un vero decollo del prodotto.
Ad ogni modo l'articolo appare molto incompleto alla lettura, non spiegando cosa sia CXL. Uno standard aperto ma per cosa? Per l'uso di memorie non volatili? Ha senso senza un produttore che investa in questo genere di memorie? Le altre memorie di questo tipo hanno un futuro?
Non si capisce bene se Intel abbia sospeso i prodotti commerciali Optane o abbia completamente abbandonato la ricerca sulle memorie 3D Xpoint o in generale sulle memorie non volatili.
Due righe come riassunto di una lettura sommaria di Wikipedia in effetti non avrebbero fatto male su un sito che parla di HW e si rivolge ad appassionati dell'argomento. Anche se vedo che ormai la deriva movie/serie/multimedia in generale sta aumentando la sua presenza nella lista delle news, forse per rincorrere altri siti che sono diventati la summa della spazzatura informatica al solo scopo di fare più click.
Quello che non è chiaro nell'articolo è che abbracciare CXL tout-court, non implica necessariamente abbandonare Optane come RAM non volatile (visto che si installa nei normali slot per le DIMM). Così come non implica che la memoria 3DXpoint non possa essere usata come normale memoria di massa (surclassando le NAND in latenza e affidabilità, ed è questa la cosa che più mi rattrista).
Per quanto riguarda le modifiche SW, usare un sistema che ha memoria permanente e quindi non si resetta mai è già una bella sfida. Se poi si vuole estrarre il massimo delle performance da un tipo di memoria diversa dalla DDRAM (quindi più lenta e con latenze maggiori) serve dover cambiare strategie di accesso ai dati e metodi di elaborazione degli stessi. Modifiche sostanziali che richiedono investimenti non banali, non certo come selezionare un flag oppure un altro per il tipo di memoria che si vuole utilizzare.
riesumo la discussione.
Ho recuperato un Intel Optane da 16GB, ha senso installarlo sulla mia config (in firma) per velocizzare il caricamento dei giochi?
bye
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