Windows 11, Microsoft conferma: i requisiti minimi non saranno aggirabili

Windows 11, Microsoft conferma: i requisiti minimi non saranno aggirabili

Microsoft torna a parlare degli stringenti requisiti hardware di Windows 11, sottolineando come gli utenti non avranno vita facile nel tentativo di aggirarli

di pubblicata il , alle 11:07 nel canale Sistemi Operativi
MicrosoftWindows
 

I requisiti minimi di Windows 11 sono una realtà, e gli utenti potranno farci ben poco nel nome della massima sicurezza. Microsoft è tornata a parlarne durante un recente webcast AMA in cui Aria Carley, Program Manager di Microsoft, ha sottolineato come il PC non scaricherà nemmeno l'aggiornamento se il sistema operativo non riconoscerà gli standard richiesti dal team di sviluppo.

La notizia dei requisiti minimi di Windows 11 ha colpito in faccia gli utenti dopo il lancio ufficiale del sistema operativo, visto che si sono rivelati particolarmente restrittivi come mai per una release del popolare SO Microsoft. Il web si è infatti subito scatenato contro le scelte dell'azienda, che richiede per l'installazione il supporto di TPM 2.0 (feature spesso disattivata anche sulle schede madri che la supportano) e un ristretto elenco di CPU compatibili: almeno una CPU Intel di ottava generazione (data di lancio 2017) o AMD Ryzen di seconda generazione (2018).

Microsoft non molla: niente Windows 11 sui sistemi non compatibili

Nonostante si tratti di computer decisamente moderni e ancora attuali, chiunque non abbia un sistema compatibile non potrà installare Windows 11, ha sottolineato il dirigente Microsoft: "Criteri di gruppo non ti consentirà di aggirare i requisiti hardware per ottenere Windows 11. Continueremo a bloccare l'aggiornamento del dispositivo con stato non supportato perché vogliamo assicurarci che tutti i dispositivi rimangano supportati e protetti". Microsoft è consapevole che tale scelta ha suscitato non pochi dissapori negli utenti che hanno acquistato un sistema da poco tempo ma che non risulta compatibile.

Tuttavia la logica dietro alla decisione impopolare è legata alla necessità di "mantenere i dispositivi più produttivi e di offrire una migliore esperienza insieme a una migliore sicurezza, in modo che gli utenti possano rimanere protetti". TPM 2.0 è chiaramente la parte cruciale dei nuovi requisiti, ovvero un metodo hardware che consente di immagazzinare in piena sicurezza chiavi crittografiche, certificati, e altri dati estremamente sensibili. Microsoft ha iniziato a richiedere questa caratteristica nel 2016 sui computer desktop e notebook OEM, e adesso sta estendendo la richiesta su tutti i sistemi.

Carley ha dichiarato che tutti i sistemi collegati su Windows Update riconosceranno a priori la compatibilità con Windows 11 ed eviteranno di "sprecare" il download, dal momento che anche cercando di forzare l'aggiornamento l'installazione non dovrebbe andare in porto. Il tutto nel nome della sicurezza, ma siamo abbastanza certi che molti utenti si potrebbero affidare a versioni manipolate dell'immagine di installazione per aggirare il blocco, aprendosi paradossalmente a rischi di sicurezza ben maggiori rispetto al mancato supporto di TPM 2.0.

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147 Commenti
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jepessen29 Luglio 2021, 11:14 #1
Dato che Windows 10 sara' ancora supportato per anni, e che mi aspetto la solita pletora di quelli che "si stava meglio quando si stava peggio, eeeehhh ma che skifo winzozz, passo a linux, io sto ancora con DOS 3.1 e il computer va a meraviglia", non vedo dove sia il problema. Se vuoi/puoi aggiornare aggiorni, altrimenti resti al 10 fino a fine supporto; non l'ha chiesto il medico di passare a Windows 11...
MaxVIXI29 Luglio 2021, 11:20 #2
beh non la vedo come una cosa cosi sbagliata, anzi, soprattutto considerando cosa teniamo al giorno d oggi su pc (e telefoni)
DanieleG29 Luglio 2021, 11:29 #3
Si bruceranno le platee aziendali, ma contenti loro...
Ginopilot29 Luglio 2021, 11:36 #4
Che senso ha limitare alla gen8?
Max_R29 Luglio 2021, 11:38 #5
Originariamente inviato da: Ginopilot
Che senso ha limitare alla gen8?


Di "sicurezza"
O di obsolescenza programmata
E così possono sbattersi meno come compatibilità
AlPaBo29 Luglio 2021, 11:39 #6
Originariamente inviato da: DanieleG
Si bruceranno le platee aziendali, ma contenti loro...


Le platee aziendali continueranno con Windows 10 per i prossimi 4, 5 o 6 anni, eventualmente abilitando il supporto esteso. A quel punto avranno computer non archeologici e passeranno tranquillamente a Windows 11.

Ovviamente potrebbero preferire, fra cinque anni, utilizzare computer vecchi di oltre 10 anni. Privi quindi dell'hardware di sicurezza introdotto nel frattempo (per esempio, il TPM) e quel che hanno risparmiato nell'evitare di aggiornarsi lo pagheranno decuplicato in fermi macchina e perdita di dati. Il che vuol dire che usciranno dal mercato per aver dato retta a chi gli dice che non c'è necessità di aggiornare e che l'imposizione di misure di sicurezza è inutile.
[?]29 Luglio 2021, 11:40 #7
Originariamente inviato da: DanieleG
Si bruceranno le platee aziendali, ma contenti loro...


Quando chiuderanno il supporto a Win10 le aziende saranno obbligate a passare a Win 11... non hanno alternative se non MAC che costano una follia.
kamon29 Luglio 2021, 11:40 #8
...Lo facciamo per voi! Dai, cominciamo con le prese per culo alla apple, ci mancava solo quello.
DanieleG29 Luglio 2021, 11:41 #9
Originariamente inviato da: AlPaBo
Le platee aziendali continueranno con Windows 10 per i prossimi 4, 5 o 6 anni, eventualmente abilitando il supporto esteso. A quel punto avranno computer non archeologici e passeranno tranquillamente a Windows 11.

Ovviamente potrebbero preferire, fra cinque anni, utilizzare computer vecchi di oltre 10 anni. Privi quindi dell'hardware di sicurezza introdotto nel frattempo (per esempio, il TPM) e quel che hanno risparmiato nell'evitare di aggiornarsi lo pagheranno decuplicato in fermi macchina e perdita di dati. Il che vuol dire che usciranno dal mercato per aver dato retta a chi gli dice che non c'è necessità di aggiornare e che l'imposizione di misure di sicurezza è inutile.


Non funziona proprio così.
Io sono in un'azienda dove il numero di client si conta in svariate migliaia, e ovviamente non c'è budget per sostituire tutto subito. Per altro ovviamente i primi ad avere ipc nuovi saranno i dirigenti, con tutto quello che ne consegue...
TheFanDance29 Luglio 2021, 11:43 #10
Originariamente inviato da: [?]
Quando chiuderanno il supporto a Win10 le aziende saranno obbligate a passare a Win 11... non hanno alternative se non MAC che costano una follia.

Questo sarà possibile solo per piccole realtà con un parco macchine limitato e esigenze particolari.
Realtà medio-grandi che basano la loro infrastruttura su AD e su software espressamente scritti per Windows non lo potranno fare.

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